Libri di Karl Polanyi
La sussistenza dell'uomo. Il ruolo dell'economia nelle società antiche
Karl Polanyi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 392
Gli scritti qui raccolti, redatti per la maggior parte negli anni Cinquanta, al tempo in cui Polanyi occupava la cattedra di Storia economica generale alla Columbia University, contengono i principali concetti e punti di vista del grande maestro ungherese e sottendono la sua tesi principale: l'economia di tutte le società non può essere identificata nelle regole del mercato concorrenziale. La soluzione di Polanyi consisteva nel ritornare alla nozione di economia come sfera che fornisce i mezzi materiali e nell'esaminare i differenti quadri istituzionali in cui quella sfera opera nelle diverse società, anche sulla scorta delle prove empiriche fornite dall'antropologia.
L'obsoleta mentalità di mercato. Scritti 1922-1957
Karl Polanyi
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2019
pagine: 330
L’interesse per Karl Polanyi continua ad aumentare nell’epoca del neoliberismo globale. Oltre mezzo secolo dopo la sua morte e tre quarti di secolo dopo la pubblicazione della sua opera più famosa, "La grande trasformazione", Polanyi può aiutarci a conoscere e ad affrontare problemi attuali. Egli spiega la genesi, la particolare natura e la storia della nostra società, tenendo a precisare, all’inizio di quell’opera, che egli parla del passato per l’urgenza di pensare al futuro. Se le sue analisi restano oggetto di interpretazioni diverse e controverse non è solo per la loro profondità, ma anche per la sensibilità politica di cui sono intrise, e che sollecitano nel lettore. Resta urgente l’interrogativo da lui posto in un articolo del 1947: riusciremo ad adattare creativamente l’economia “alle esigenze dell’esistenza umana”? Questo volume, che comprende tale articolo e da esso prende il titolo, intende contribuire alla discussione su Polanyi – ma non solo – presentando suoi scritti dal 1922 al 1957, alcuni noti ma difficilmente reperibili, altri mai pubblicati o mai tradotti.
Per un nuovo Occidente. Scritti 1919-1958
Karl Polanyi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2013
pagine: 301
Durante l'ultimo World Economic Forum di Davos si è scritto che un fantasma stesse perseguitando i potenti della terra, riuniti nella cittadina svizzera: lo spettro di Karl Polanyi, lo scienziato sociale che, con "La grande trasformazione", raccontò l'impatto della società di mercato e dell'industrializzazione sulla civiltà occidentale, e colse meglio di chiunque altro gli effetti politici, culturali e antropologici della crisi degli anni trenta. Oggi, mentre imperversa una nuova Grande recessione, idee che parevano ormai relegate alle librerie polverose dei dipartimenti universitari sono riemerse in tutta la loro attualità. Prima fra tutte, la questione, fondamentale, del ruolo dell'economia nella società. Al centro dei saggi raccolti in queste pagine, scritti tra il 1919 e il 1958 e inediti a livello mondiale, c'è il tentativo di indicare la strada per tornare a un'economia ancorata alla società e alle sue istituzioni culturali, religiose, politiche, in aperta polemica con l'ideologia del "laissez-faire". Storico, giurista, antropologo ed economista, decenni fa Polanyi parlava già dei problemi del nostro presente: le distorsioni della democrazia generate dal liberismo sregolato, le conseguenze del capitalismo sull'ambiente, la tendenza alla mercificazione di ogni cosa, il ruolo del potere pubblico nell'affermazione e nella tenuta del sistema economico.
La grande trasformazione. Le origini economiche e politiche della nostra epoca
Karl Polanyi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 383
Esito necessario di una contraddizione più che secolare (quella tra "la sostanza umana e naturale" della società e il generalizzarsi dei rapporti mercantili), la "grande trasformazione" subita dalle istituzioni liberali negli anni Trenta del secolo precedente è al tempo stesso per Polanyi la dimostrazione della falsità delle tesi dell'economia politica classica e neoclassica, con la loro apologia dell'homo oeconomicus e del "mercato autoregolantesi". Ricorrendo largamente ai dati dell'antropologia e della storia (il discorso di Polanyi spazia dall'economia primitiva degli isolani delle Trobriand studiati da Malinowski alla vastissima letteratura sulla Rivoluzione industriale in Inghilterra), Polanyi dimostra il carattere alla lettera "singolare", non "naturale" delle società di mercato, che critica anche radicalmente dall'interno. Logico sbocco di questo rifiuto di un mondo in cui il fascismo costituisce una "mossa" sempre possibile, è il successivo passaggio di Polanyi a quelle ricerche di antropologia economica ed economia comparata che gli assegnano un posto di primo piano nella costruzione di una scienza unificata delle società umane. (Introduzione di Alfredo Salsano)
Una società umana, un'umanità sociale. Scritti (1918-1963)
Karl Polanyi
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2015
pagine: 378
Karl Polanyi è un riferimento fondamentale per comprendere la storia e i problemi attuali della nostra società. Gli scritti qui raccolti chiariscono aspetti del suo pensiero che le opere maggiori, anzitutto "La grande trasformazione", presuppongono soltanto. Si va dall'analisi della crisi epocale, che la Prima guerra mondiale rese manifesta, ai commenti sul fascismo, sulla politica internazionale, sull'Unione Sovietica, fino agli scritti sull'istruzione per adulti, attività a cui Polanyi si dedicò nella convinzione che un'opinione pubblica informata e autonoma sia un fattore essenziale della democrazia. Anche la filosofia politica ha un particolare rilievo, con materiali degli anni Venti e Trenta selezionati dai curatori presso il "Karl Polanyi Archive" di Montreal. Tali scritti rivelano una concezione della natura sociale dell'uomo e della sua libertà, elaborata mediante il confronto critico con il pensiero di Karl Marx e con l'ideale cristiano della persona e della comunità. La sopravvivenza stessa del genere umano esige, secondo Polanyi, la capacità di rinnovare le istituzioni economiche e sociali grazie a una diffusa, consapevole e responsabile partecipazione democratica.

