Libri di Leone Spita
Architecture meets fashion. Ediz. italiana e inglese
Alessandra Capanna, Leone Spita
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2024
pagine: 176
Il volume nasce da una ricerca di Ateneo Sapienza che studia la cultura materiale e identitaria del sistema moda e il suo legame con l’architettura e la sperimentazione tecnologica applicate alla città, all’interior design, ai processi di produzione, vendita, consumo ed esposizione dei prodotti di moda. Attraverso saggi storici e analitici, interviste e progetti interdisciplinari, Alessandra Capanna e Leone Spita, insieme ad Alessandra Muntoni e Antonella Greco, approfondiscono i modi in cui architettura e moda si intrecciano, esprimendo e modellando identità sociali, culturali e personali. Sia la moda che l’architettura rappresentano stili di vita, e, attraverso il loro prodotto, intercettano ed esibiscono il cambiamento delle città: l’una lo fa abitando corpi, l’altra vestendo i luoghi. Due sezioni complementari arricchiscono ulteriormente il raggio d’analisi: Intermezzo presenta le cartografie delle principali città della moda contemporanea, con una mappatura dei luoghi più significativi legati al sistema del fashion; Progetti propone una sperimentazione condotta dal gruppo di lavoro con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, esplorazione innovativa degli spazi dedicati all’esposizione, alla produzione e alla vendita della moda stessa. Il volume, documentato e illustrato, è un importante strumento per comprendere le trasformazioni del nostro tempo attraverso la lente di due mondi apparentemente distinti ma profondamente connessi.
Strumenti. Architettura e moda, radici culturali, specificità tecniche
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2024
pagine: 370
Il volume raccoglie una selezione ragionata dei contributi di studiosi che affrontano i temi culturali relativi agli spazi architettonici dedicati al commercio, alla produzione, alla musealizzazione e alla spettacolarizzazione del sistema Moda. Una indagine sulla rivoluzione in atto nell’architettura per la moda, come terreno di sperimentazione di forme e linguaggi contemporanei. L’ideazione, la progettazione e la realizzazione di spazi per la moda e il lusso richiedono oggi nuove competenze e l’acquisizione di strumenti specifici che affianchino alla definizione del progetto non solo conoscenze tecniche ma anche un solido bagaglio nell’ambito storico e socio-culturale, di comunicazione, gestione e marketing. La figura dell’architetto risulta centrale nella ridefinizione di nuovi spazi per la moda, un ambiente culturale che deve essere necessariamente indagato ampliando lo sguardo alle diverse discipline che sempre più concorrono a definire le molte esigenze di un universo in espansione sia dal punto di vista commerciale che da quello culturale e della comunicazione, oltre lo specifico ambito del progetto.
Wooden temporary housing group. Architettura per l’emergenza in Giappone
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2020
pagine: 218
La storia del Giappone è marcata da una successione di date inevitabili, la maggior parte delle quali è riconducibile a un evento catastrofico di origine naturale o antropica. L’11 marzo del 2011 un terremoto in alto mare, con onde alte 10 metri e alla velocità di 750 km/h, devasta le coste della regione del Tohoku nella parte settentrionale del paese e causa serissimi danni alla centrale nuclearedi Fukushima. I termini “ricostruzione” (del popolo) e “rivitalizzazione” vengono continuamente utilizzati nelle pagine del Wooden Temporary Housing Group e il lavoro portato avanti dal gruppo ha lo scopo di ricreare proprio quel tipo di ricostruzione della persona. Questo è l’aspetto che ha determinato e guidato la maggior parte delle scelte progettuali della piccola ma significativa avventura che si vuol far conoscere agli studiosi italiani. L’uso del legno proveniente dall’area colpita, i caratteri costruttivi del singolo alloggio, la configurazione/aggregazione delle unità abitative, la gestione della sala comunitaria con la presenza della torre sono ciò che dell’esperienza del Wooden Temporary Housing Group è descritto in questo volume.
Il gioco dell'architettura. Dialoghi su ieri oggi domani
Paolo Portoghesi, Leone Spita
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 219
Il libro è frutto di un dialogo tra i due autori protrattosi per più di un decennio. Si incontravano due, tre volte l'anno e discutevano su alcuni temi che di volta in volta venivano suggeriti dall'uno o dall'altro. Le differenze - senz'altro di carattere culturale e anagrafico - hanno tenuto vivo l'interesse per la discussione. Talvolta l'intesa si è formata naturalmente, in altri casi è stato difficile trovare delle convergenze. Consapevoli che lo sfondo sul quale proiettare il dialogo era quello del confronto generazionale i due architetti decisero di condividere uno spazio di intese-scambi-contrasti che non annullasse le differenze in una sintesi ideale. Il lungo arco di tempo ha fornito l'antidoto per evitare che i colloqui, fuggevoli per la loro velocità, non lasciassero lo spazio per maturare una riflessione. Il dialogo è servito a costruire una relazione tra elementi spesso opposti e contraddittori che nasce dal confronto e dalla tensione e si basa sulla necessità delle parti di comprendersi, pur restando spesso discordi. In questa "regione condivisa" hanno affrontato alcune coppie tematiche: educazione e professione dell'architetto, passato e futuro, teoria e progetto, simmetria e asimmetria, minimalismo e massimalismo, andando a tratteggiare un pensiero e un mondo di relazioni che abbiano un'immediata ricaduta sul modo di leggere e intendere il progetto nel panorama attuale. Nelle parole di Portoghesi si ripercorre quella storia dell'architettura italiana (e internazionale) del XX secolo che egli ha attraversato nella sua lunga carriera. In quelle di Spita ritornano spesso riferimenti al panorama attuale dell'architettura giapponese e al suo rapporto con quella occidentale. I protagonisti del dialogo hanno inoltre cercato di individuare alcuni sviluppi possibili dello scenario imminente e alcune "alternative aperte" che individuino i temi sui quali lavorare per migliorare le prospettive di un futuro che all'orizzonte si profila incerto e spesso insensato. Il confronto termina con un "gioco delle parole" che individua temi e termini da usare per richiamare il coinvolgimento e l'attrazione di giovani architetti verso la costruzione responsabile del futuro. Con la coscienza che, in fondo, la crisi dell'architettura altro non è che la sua astensione dalla vita.
A Japanese anthology-Antologia giapponese
Leone Spita
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 176
Il periodo di produzione architettonica, trattato nei testi che seguono, riguarda principalmente i trenta anni a cavallo del XX e XXI secolo. A questa raccolta, che costituisce la seconda parte del libro, si fa precedere una serie di saggi introduttivi. Ognuno è accompagnato da una data che ha segnato i disfacimenti, fisici e culturali, che hanno investito il Giappone negli ultimi due secoli. La sequenza di eventi, volutamente non cronologica, è strumentale all'analisi dei fatti architettonici e urbani dei quali si vuole dare conto.
Trentadue domande a Fumihiko Maki
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 2002
pagine: 64
Fumihiko Maki (Tokyo 1928), compie gli studi a Tokyo e Harward. Fin dal 1960 fa parte dell'importante gruppo giapponese Metabolism e riesce ad esprimere nei suoi lavori una sintesi elevata di cultura giapponese e pragmatismo americano, attraverso l'uso di tecnologie avanzate e materiali hi-tech e design razionale. Ha vinto il Premio Pritzker nel 1993.
Ventinove domande a Kazuyo Sejima
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 2002
pagine: 64
Kazuyo Sejima (Ibaraki 1956), si laurea in architettura presso la Japan Women's University nel 1981. Nel 1987 istituisce la Kazuyo Sejima & Associates e nel 1995, insieme a Ryue Nishizawa, fonda SANAA. Tra il 2000 e il 2001 ricopre il ruolo di Visiting Professor presso l'ETH di Zurigo e la Keio University. Ryue Nishizawa (Tokyo 1966) si laurea in architettura alla Yokohama National University nel 1990. Ricopre attualmente il ruolo di Visiting Lecturer presso la Yokohama National University, la Nihon University e l'Hiroshima Institute of Technology.
Trentadue domande a Arata Isozaki
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 2002
pagine: 64
Arata Isozaki (Oita 1931), una delle più versatili personalità espresse dall'architettura contemporanea giapponese e internazionale. Collabora dal '54 al '63 con Kenzo Tange e lo studio URTEK a Tokyo, partecipando alla formazione del Piano di Tokyo, 1960. Simpatizza per il gruppo Metabolism, elaborando nel tempo un suo complesso pensiero teorico che coniuga complessità dell'architettura e fine ironia. Di recente ha suscitato grandi polemiche in Italia il suo progetto per l'ingresso alla Galleria degli Uffizi a Firenze.