Libri di Luciano Caramel
Scritti sull'astrattismo in Italia tra le due guerre
Luciano Caramel
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2022
pagine: 264
Gli studi sull'astrattismo italiano fra le due guerre, in una prospettiva di confronti e relazioni internazionali, possono essere considerati il suo principale contributo storico-artistico. Il volume, promosso dal CRA.IT, raccoglie i suoi maggiori scritti sulla situazione artistica in cui i protagonisti di quel momento, da Reggiani, Soldati e Licini, a Melotti, Fontana, Veronesi, accanto al gruppo di artisti comaschi (Radice, Rho, Badiali, Galli) vicini al razionalismo architettonico di Terragni e Cattaneo, emergono per la loro peculiarità creativa, come autori pienamente inseriti nel clima delle grandi trasformazioni in atto nell'arte della prima metà del secolo. Attraverso questi interventi riemergono le tracce e le memorie delle importanti esposizioni per le quali sono nati.
Arturo Vermi. Catalogo ragionato
Luciano Caramel
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 544
Il Catalogo Ragionato di Arturo Vermi (Bergamo, 1928 – Paderno d’Adda, 1988) presenta l’opera creativa dell’artista e ne diviene, per quella simbiosi tipica di Vermi tra impegno nell’arte e vissuto esistenziale, la sua vera biografia, dell’uomo oltre che dell’artista, dei suoi sentimenti, della sua sensibilità e spiritualità. Suddiviso in nove sezioni, ognuna corredata da note che la introducono, il Catalogo presenta tutte le opere note documentate e illustrate, adottando qui il criterio di procedere, come suggerito nel 1983 dallo stesso Vermi in una Lettera aperta, “come in un calendario, cercando di spiegare almeno i motivi contingenti e sociali che hanno motivato la ricerca”. A partire dal periodo informale degli inizi (anni ’50), viene qui presentata la vera ricerca del segno quale “interprete dello spazio”. Dai segni dei primi anni ’60 di Lavagne e Lapidi, questa gestualità diventa sempre più ordinata per approdare ai Diari, un linguaggio pittorico ridotto ai minimi termini: il segno è incisivo e protagonista, si ripete con sequenze che scandiscono la superficie pittorica al punto da poter essere interpretato come scrittura. Con il proseguire del suo lavoro, il segno è visto da Vermi come un tratto sempre più minimale: dai Paesaggi leggeri e irrazionali, alle tele monocrome segnate ora da un’asta verticale nelle Presenze, ora da due linee parallele in basso a destra nelle Figure in uno spazio tempo, ora da una linea orizzontale parzialmente incurvata a ricordo dell’onda del mare nelle Marine. Dalla metà degli anni ’60 la sua opera risente della vicinanza di Lucio Fontana, stimolo per approfondire il concetto di spazio “lo spazio al di fuori della terra, lo spazio cosmico”. Da qui, gli Approdi, in cui lo spazio diventa cosmico e il colore luce con l’applicazione di foglia oro e argento; gli Inserti, in cui lo spazio fuoriesce dalla struttura dell’opera, grazie all’inserimento nella tela di tavole dorate o argentate; e infine le Piattaforme, gli Esodi e i Frammenti, in cui la luce domina su tavole ricurve ricoperte da foglia oro, argento e grafite. Dopo aver eseguito un ciclo di opere dedicate agli astri nelle Lune e alle relazioni umane nei Colloqui, l’attenzione di Vermi si sposta verso una poetica di felicità, espressa nella rivista “Azzurro”, di cui è ideatore e direttore, e nel “Manifesto del Disimpegno” del 1978. La sua ultima opera, L’Annologio, ne è esempio: “Un misuratore dei tempi più umano, più in sintonia con i nostri tempi”, dice l’artista. Un orologio che compie un giro di un anno come la Terra intorno al Sole e che non suddivide la vita umana in frazioni, con conseguenti obblighi, doveri e imposizioni.
Rafael Canogar. Obiettivo, la pittura
Luciano Caramel
Libro: Copertina morbida
editore: Verso l'Arte
anno edizione: 2008
pagine: 96
Giuseppe Mozzanica. La scultura
Luciano Caramel, Serena Paola Marabelli, Lucia Gasparini
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2017
pagine: 159
Sottratta a quel cono d'ombra in cui la sua intima coerenza e il riserbo del suo protagonista rischiavano di relegarla, la vicenda artistica dello scultore meratese Giuseppe Mozzanica (1892-1983) viene qui raccontata per la prima volta. L'amore intransigente per la realtà, lo studio accanito della natura, la fedeltà totale al vero ne costituiscono le note salienti: una vera e propria fede, oltre che un modo di guardare. Dagli studi all'Accademia di Brera sotto la guida di Giuseppe Graziosi, all'affermazione in ambito locale come partecipe cantore della Grande Guerra e sensibile ritrattista, fino al riconoscimento ottenuto con la scelta di due opere - il "Calciatore" e il "Vogatore" - al concorso per lo Stadio dei Marmi di Roma, Mozzanica non deflette mai dalla propria fede in un bello di ispirazione classica. Studio anatomico, proporzione, armonia sono le sue parole d'ordine, applicate alla realtà popolaresca di una Lombardia ancora in parte rurale. A partire dalla collezione di lastre e stampe fotografiche, testimonianza di un metodo ma anche straordinario documento di storia sociale, il fondo Mozzanica racconta una vicenda appartata e coraggiosa, tutta al di qua delle avanguardie. I monumenti ai caduti disseminati in molti comuni lombardi, le opere funebri - di cui la città di Lecco, in particolare, è ricchissima - e poi i marmi, i bronzi, i gessi, conservati nella gipsoteca e nel polo museale di Pagnano (Merate), vengono presentati nei saggi di Luciano Caramel, Lucia Gasparini e Serena Paola Marabelli e offerti allo sguardo nelle fotografie di Alberto Lagomaggiore.
Antonio Calderara 1903-1978. Ediz. italiana e inglese
Paola Bacuzzi, Luciano Caramel, Eraldo Misserini
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 288
"Ripenso al mio lavoro di molti anni. Ricordo mentalmente tutte le mie pitture e con soddisfazione posso dire che la mia pittura di oggi è ancora la mia pittura di ieri". La vicenda pittorica di Antonio Calderara, che si può ripercorrere in queste pagine ricche di inediti, appare estremamente vasta (oltre sessant'anni) e tutt'altro che uniforme. Eppure non è possibile comprendere la dimensione più vera del suo lavoro solo attraverso un'analisi basata esclusivamente sul linguaggio e sulla forma, perché essa trova la sua origine nel profondo bisogno dell'artista di andare all'essenza, di "capire cosa fosse la pittura". Essa non era per lui solo tecnica e mestiere, ma piuttosto "legata a un filo conduttore che si chiama luce", che lo avrebbe portato nella maturità verso un "niente che sia tutto", verso l'"infinito". È qui, dunque, e non nello stile, il registro continuo, mai accantonato o tradito, su cui si svolgono l'unità e la coerenza del pensare e del fare di Calderara.
Antonio Carallo. Tra emozione astrazione. Il paesaggio nella pittura
Luciano Caramel
Libro: Libro in brossura
editore: Congedo
anno edizione: 2012
pagine: 96
Riccardo Cordero. Macromondi spezzati
Luciano Caramel
Libro: Copertina morbida
editore: Publistampa
anno edizione: 2012
pagine: 128
Lo spirituale nell'arte. Saggi sull'arte in Italia nei primi decenni del Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 208
Il volume raccoglie scritti su aspetti e artisti dell'arte italiana di inizio Novecento legati dalla tensione a una dimensione trascendente. Dapprima, nel primo e secondo decennio del secolo, in dialettica con un meccanicismo materialistico, nel futurismo delle origini, di Balla, Romani, Evola, sul registro di un irrazionalismo spiritualistico nutrito di matrici simboliste e decadentiste. Poi, tra gli anni venti e trenta, nella duplice prospettiva di un primordialismo metastorico, che ebbe nel filosofo Franco Ciliberti il maggior esponente, e di una spiritualità nutrita della religiosità cristiano cattolica influenzata dal pensiero neoscolastico di Jacques Maritain, che coinvolse, con uno scrittore e critico militante come Persico, artisti quali Severini e Garbari. Con essi, il più giovane Fillia, tra i promotori e maggiori rappresentanti del movimento dell'Arte Sacra Futurista, che negli anni trenta e primi quaranta lanciò con la ricerca di un inedito linguaggio artistico la sfida di un'arte religiosa esplicitamente cattolica aperta alla contemporaneità, ancor oggi di stringente attualità, come si vuol ricordare, a conclusione del libro, con un'appendice di scritti critici sul tema Spirituale, arte, contemporaneità, nati per e con eventi recenti dedicati al rapporto arte-spiritualità-religione, nella dimensione creativa e in quella cultuale. Scritti di: Luciano Caramel, Cecilia De Carli, Gian Alberto Dell.Acqua, Elena Di Raddo, Giuseppe Lupo, Francesco Tedeschi.