Libri di Lytton Strachey
Ermyntrude ed Esmeralda. Una novella sfacciata
Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Vanda Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 98
Questo breve romanzo epistolare di Lytton Strachey ha più di cento anni (fu scritto nel 1913), ma sorprende ancora oggi per la sua straordinaria libertà, come per la verve scandalosa e apertissima con cui parla di amore, sentimento e specialmente di sessualità. Una narrazione erotica scritta in forma epistolare, dove due ragazzine vittoriane si scambiano idee e interrogativi sul mondo proibito dei rapporti intimi fra uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne. Che cosa sono le micine? E i babau? Cosa fanno tra di loro, in segreto, mentre tutti sembrano così intenzionati a ignorarli? Ermyntrude ed Esmeralda sanno ben poco dei loro corpi, ancor meno di quelli altrui, ma sono decisissime a scoprire tutto il possibile, anche a costo di rimetterci la reputazione, la felicità, il ruolo sociale e la "virtù". Le maschere delle convenzioni cadono una per una, di lettera in lettera, e in uno scintillante carosello di situazioni sempre più improbabili ed esilaranti le due protagoniste non solo esplorano territori sconosciuti nella sfera dei sensi, ma si divertono come pazze a sedurre camerieri, vecchi generali, religiosi e governanti arcigne. Manifesto ironico di una mentalità priva di pregiudizi, manuale di comportamenti deliziosamente sbagliati, il romanzo è un documento della personalità eccezionale del suo autore e insieme lascito di un'epoca spavalda, speranzosa e rivoluzionaria.
Ti basta l'Atlantico? Lettere 1906-1931
Virginia Woolf, Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 276
Virginia Woolf e Lytton Strachey si sono scritti per venticinque anni. Nelle lettere hanno discusso di libri, di amici che si erano comportati bene o male, di natura (Woolf l'amava, Strachey la odiava) e hanno preso appuntamenti per il tè, ad alcuni dei quali non sono andati. Sono lettere di cene, di successi editoriali (immediato quello di Strachey, più lento quello di Woolf) e di viaggi, lettere in cui si discute di altri scrittori - così Dostoevskij è il più grande scrittore che sia mai vissuto, Henry James scrive romanzi notevoli nonostante manchi completamente di ironia. Pagine e pagine di mondanità, pettegolezzi, malattie. Sono lettere in cui libri e vita sono più che vicini, sono intrecciati. L'edizione è basata sugli originali archiviati in vari fondi internazionali, in particolare alla Mortimer Rare Book Collection dello Smith College. Chiara Valerio, che ha tradotto le lettere di Virginia Woolf, e Alessandro Giammei, che ha tradotto quelle di Strachey, curano la prima edizione italiana completa dello scambio tra i due scrittori e intellettuali inglesi.
Eminenti vittoriani
Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 287
Il primo dovere di un biografo, sostiene Lytton Strachey, è senza dubbio conquistare e mantenere la giusta misura, sbarazzandosi del superfluo e dell'insignificante, per focalizzare solo quel che è degno di nota. Del resto, una narrazione meticolosa non necessariamente restituisce il senso delle cose, anzi, il modo migliore per cogliere il carattere di un'epoca è accostarsi lungo traiettorie inattese e guardarla da prospettive inusuali, ovvero piombarle sul fianco e attaccarla alle spalle. Così, Strachey condensa tutta la complessità e l'ambiguità dell'età vittoriana nei ritratti di quattro cittadini di Sua Maestà: Henry Edward Manning, cardinale anglicano avvicinatosi alla Chiesa di Roma; Florence Nightingale, fondatrice della moderna assistenza infermieristica; Thomas Arnold, riformatore della public school inglese; Charles George Gordon, generale dell'Impero britannico. Si tratta di personaggi atipici, perché apparentemente di secondo piano, che Strachey scopre in realtà emblematici. Alternando l'ironia e la grazia, l'autore riporta i nudi fatti, spassionatamente e senza secondi fini; senza necessità di adulare o romanzare, Strachey riesce nel suo proposito di "illustrare piuttosto che spiegare" un'epoca eccezionale.
Elisabetta e il conte di Essex
Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2016
pagine: 236
Uno dei più noti racconti della relazione tra Elisabetta I, regina d'Inghilterra, e Robert Devereux, conte di Essex. Il loro rapporto ha inizio nel maggio del 1587, quando lei ha cinquantatré anni e lui è appena ventenne, e si protrae fino al 1601, quando il conte viene mandato al patibolo da Elisabetta con l'accusa di alto tradimento. Cavalleresco e impetuoso, Essex ambiva a essere qualcosa di più del "favorito" della sovrana, ma la sua aspirazione era destinata a infrangersi contro una donna che anteponeva la ragione di Stato a tutto, anche all'amore. Strachey descrive l'idillio tempestoso tra la regina e il conte, il gioco serrato di azioni e reazioni sentimentali con il suo epilogo tragico. E sullo sfondo di questa liaison fatale, evoca personaggi della corte elisabettiana come Francis Bacon, Robert Cecil, Walter Raleigh.
Uomini, donne, sesso e arte
Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 92
Intellettuale raffinato ed eccentrico, maestro della biografia storica, Lytton Strachey è stato anche un attento osservatore della realtà sociale del primo Novecento. In questi testi lo scrittore affronta i temi della morale nell'arte e della censura, riflette sul ruolo della donna e sull'omosessualità, s'interroga sul controllo demografico e sulla nascente psicanalisi freudiana. Si tratta di brevi conferenze scritte per gli incontri della confraternita universitaria degli "Apostoli" - un'isola di libero pensiero che raccoglieva molti importanti intellettuali britannici - e di irresistibili dialoghi, dove lo scontro tra i sessi viene messo in scena con ritmo e umorismo degno di Oscar Wilde. Dal velo di leggerezza e provocatoria ironia, trapela un carattere coraggioso, privo di qualsiasi pregiudizio e pronto a mettere in pratica le proprie convinzioni, un tempo scandalose e oggi sorprendentemente attuali.
Elisabetta e il conte di Essex
Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 320
Pubblicato nel 1928, il libro e uno dei piu celebri e avvincenti romanzi che ripercorrono la relazione tra Elisabetta I Tudor, regina d'Inghilterra, e Robert Devereux, conte di Essex. Il loro rapporto ebbe inizio nel maggio del 1587, quando lei aveva cinquantatre anni e lui poco meno di venti, e si protrasse fino al 1601, quando il conte di Essex fu decapitato con l'accusa di tradimento. In un susseguirsi di scene brillanti, Strachey descrive l'attrazione fatale tra la regina e il conte, racconta i loro appassionati scontri e la loro affinita nella ricerca del potere, che li portera inevitabilmente a un tragico epilogo. Nel tratteggiare lo sfondo di questa liaison, Strachey realizza anche dei superbi ritratti di personaggi illustri dell'epoca come Francis Bacon, Robert Cecil, Walter Raleigh e altre figure, che hanno animato la corte elisabettiana contribuendo a dar vita a un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale.
La regina Vittoria
Lytton Strachey
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 235
Il regno di Vittoria coincise con il massimo splendore dell'Impero Britannico, gli anni della Rivoluzione Industriale e della Grande Esposizione. Un'epoca attraversata da profondi cambiamenti, ma al tempo stesso segnata dal ritorno di una morale rigida, di cui la famiglia reale inglese era l'esempio e l'emblema. In questo libro Lytton Strachey ricostruisce la vita della sovrana, dagli entusiasmi e turbamenti dell'adolescenza alle tenerezze della vita coniugale, al dolore sordo della vedovanza. Senza sentimentalismi, ma con garbata ironia, l'autore descrive le virtù e le debolezze di una donna. Intorno alla regina ruotano i protagonisti della politica della nazione: l'amato principe Alberto, William Gladstone, Benjamin Disraeli, Henry John Palmerston e John Russell. Scritto nel 1921, "La regina Vittoria" ha segnato una svolta nel genere biografico ed è valso a Strachey il premio letterario "James Tait Black Memorial".
Anche gli sciocchi sanno scrivere in francese
Max Beerbohm, Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2015
pagine: 80
Università di Cambridge, 1943. Max Beerbohm dedica la lectio annuale all'amico e collega Lytton Strachey. Perfetto nei ritratti insieme virtuosi e viziosi dei suoi eminenti contemporanei, critico e ironico nei confronti dei vittoriani inglesi, Strachey era uno scrittore puro, un prosatore eccezionale. La sua aspirazione era però di poter scrivere in francese. Considerava Chénier, Chateaubriand, Lamartine, Dumas, De Musset, Balzac e Stendhal i suoi veri compatrioti letterari. Il suo debutto avvenne nel 1912 con i saggi sulla letteratura d'oltremanica, tra i quali spiccano in particolare le pagine sul Romanticismo qui riproposte.
Eminenti vittoriani
Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 281
Il primo dovere di un biografo, sostiene Lytton Strachey, è senza dubbio conquistare e mantenere la giusta misura, sbarazzandosi del superfluo e dell'insignificante, per focalizzare solo quel che è degno di nota. Del resto, una narrazione meticolosa non necessariamente restituisce il senso delle cose, anzi, il modo migliore per cogliere il carattere di un'epoca è accostarsi lungo traiettorie inattese e guardarla da prospettive inusuali, ovvero piombarle sul fianco e attaccarla alle spalle. Così, Strachey condensa tutta la complessità e l'ambiguità dell'età vittoriana nei ritratti di quattro cittadini di Sua Maestà: Henry Edward Manning, cardinale anglicano avvicinatosi alla Chiesa di Roma; Florence Nightingale, fondatrice della moderna assistenza infermieristica; Thomas Arnold, riformatore della public school inglese; Charles George Gordon, generale dell'Impero britannico. Si tratta di personaggi atipici, perché apparentemente di secondo piano, che Strachey scopre in realtà emblematici. Alternando l'ironia e la grazia, l'autore riporta i nudi fatti, spassionatamente e senza secondi fini; senza necessità di adulare o romanzare, Strachey riesce nel suo proposito di "illustrare piuttosto che spiegare" un'epoca eccezionale.
Voltaire
Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 116
Lytton Strachey fu un profondo conoscitore dell'opera e del pensiero di François-Marie Arouet, meglio noto come Voltaire, di cui lo affascinava la capacità di evadere dal "labirinto dei fatti pratici" per giungere a una comprensione filosofica dei fondamenti politici e religiosi del mondo. Questo libro riunisce per la prima volta in un unico volume i testi dedicati al grande illuminista francese: "Le tragedie di Voltaire" (1905), "Voltaire e l'Inghilterra" (1914), "Voltaire e Federico il Grande" (1915), poi raccolti nel 1922 all'interno del volume "Books and Characters". Se nel primo Strachey non esita a esercitare la sua ironia sui limiti del Voltaire drammaturgo, gli ultimi due saggi - scritti a ridosso della Prima Guerra Mondiale - volevano essere anche una via di fuga da un'atmosfera cupa e maligna, uno sguardo al passato per dimenticare le meschinità del presente e ritrovare la speranza.
La regina Vittoria
Lytton Strachey
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 229
Il regno di Vittoria coincise con il massimo splendore dell Impero britannico, gli anni della Rivoluzione Industriale e della Grande Esposizione. Un'epoca attraversata da profondi cambiamenti, ma al tempo stesso segnata dal ritorno di una morale rigida, di cui la famiglia reale inglese era l'esempio e l'emblema. In questo libro Lytton Strachey ricostruisce la vita della sovrana, dagli entusiasmi e turbamenti dell'adolescenza, alle tenerezze della vita coniugale, al dolore sordo della vedovanza. Senza sentimentalismi, ma con garbata ironia, l'autore descrive le virtù e le debolezze di una donna. Intorno alla regina ruotano i protagonisti della politica della nazione: l'amato principe Alberto, William Gladstone, Benjamin Disraeli, Henry John Palmerston e John Russell. Scritto nel 1921, La regina Vittoria ha segnato una svolta nel genere biografico ed è valso a Strachey il premio letterario James Tait Black Memorial. Questo libro ha contribuito a definire nell'immaginario popolare la figura di Vittoria, regina che occupò "un posto distinto e memorabile" nel cuore dei suoi sudditi.
Eminenti vittoriani
Lytton Strachey
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2011
pagine: 294
Una raccolta di medaglioni di quello che è considerato uno dei massimi prosatori del Novecento inglese, quattro ritratti di personaggi apparentemente secondari della più clamorosa stagione dell'Inghilterra moderna che Lytton Strachey delinea con tono scapricciato e irriverente, nella prosa fluida e misurata che lo ha reso celebre. Queste quattro Personalità Vittoriane - un alto ecclesiastico, un educatore, una donna d'azione e un uomo d'avventura rivivono per ciò che furono nella realtà, sgombre da ogni pretesa di obiettività positivistica. In "Eminenti Vittoriani" Strachey, attraverso il ritratto intimo, a metà strada tra il personale e l'intellettuale, tratteggia soprattutto un'atmosfera, un'epoca caratterizzate da una miscela spesso indistinta di clamore e inconsistenza, splendore e miserie morali.