Libri di M. Grazia Accorsi
Amore e melodramma. Studi sui libretti per musica
M. Grazia Accorsi
Libro
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2018
pagine: 394
Scena e lettura. Problemi di scrittura e recitazione dei testi teatrali
M. Grazia Accorsi
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 300
Insegnare le competenze
M. Grazia Accorsi
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2013
pagine: 198
Competenza è una parola chiave del sistema educativo, nell'accezione di 'capacità di mobilitare le proprie conoscenze, abilità e altre risorse personali e sociali per affrontare problemi di studio, di lavoro, di vita'. Il volume vuole accompagnare i docenti della scuola secondaria nella realizzazione di curricoli basati su competenze: dall'interpretazione dei 'risultati di apprendimento' alla progettazione dei percorsi, alla realizzazione di didattiche attive, alla valutazione e certificazione, ai necessari adeguamenti organizzativi. Le proposte sono ancorate alle esperienze dell'autrice, sia nella collaborazione con istituzioni nazionali per l'innovazione dei sistemi, sia nel lavoro di accompagnamento dei docenti nella formazione, nella ricerca didattica, nella produzione di documenti. È un testo per fare, per collaborare nei team professionali, per la pratica nei contesti reali; ma nello stesso tempo per ancorare il proprio lavoro sia ai paradigmi condivisi in Europa, sia ai processi di riordino che dal 2007 ad oggi hanno interessato l'istruzione secondaria, fino alle nuove 'Indicazioni nazionali' per il curricolo del primo ciclo dell'istruzione del 2012. Una opera agile, ma documentata, in grado di sostenere anche chi intende prepararsi seriamente alle prove di concorso. Maria Grazia Accorsi titolare Studio Accorsi, consulente in materia di riforme istituzionali e innovazione dei sistemi educativi, basate su standard, certificazione e crediti.
Pastori e teatro. Poesia e critica in Arcadia
M. Grazia Accorsi
Libro
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 1999
pagine: 312
Frittate d'autore
M. Grazia Accorsi
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2007
pagine: 278
L'ipotesi analitica che guida questo libro è che ciascuno scrittore ha una sua cucina, così come ha una sua lingua personale. Una lettura rivolta alle ricette, ai cibi, agli ingredienti, alle abitudini culinarie che traspaiono dai testi, è idonea a fornire una chiave interpretativa e critica dei caratteri, delle situazioni sociali, dei rituali mondani, dei sostrati culturali. E forse proprio perché un autore nel parlare di cibi tende ad allentare le briglie dell'autocontrollo, una tale analisi può talvolta fornire sorprese, può gettare raggi di luce sul non detto. "Come le case e gli abiti scrive l'autrice - il cibo descrive e colloca: antropologicamente, psicologicamente, ritualmente. E temporalmente e spazialmente. E se il cibo, la cucina definiscono gli individui, a rovescio gli individui modellano la cucina". Sicché la prospettiva culinaria, che per di più si offre per sua natura a essere divertente e lieve, permette di correre dal testo alla ricetta, ripescata nei libri di cucina del tempo com'era dettata e nelle cronache com'era eseguita, di andare dal personaggio alle biografie e agli ambienti. E stupisce come ogni autore, non solo quelli che ci si aspetterebbe, la Austen, o Kipling, o Saba, o Pearl S. Buck, ma perfino quelli apparentemente più lontani dai fornelli, da Dostojevskij a Fitzgerald a Sartre indugi, molto significativamente ma non sempre consapevolmente, sui cibi, le cucine e le tavolate.
Personaggi letterari a tavola e in cucina. Dal giovane Werther a Sal Paradiso
M. Grazia Accorsi
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2005
pagine: 264
La presenza del cibo non è stata tanto notata dalla critica letteraria. Ora che la cucina è di moda si presta un'attenzione maggiore a come gli scrittori trattano del cibo, e gli scrittori ci perdono più tempo. Questo libro è un esame del modo in cui i libri hanno trattato il cibo. Ne escono divertenti conferme: «e cioè che i romantici non mangiano, i realisti mangiano con misura e parsimonia, i decadenti mangiano molto e raffinato ...».