Libri di Maria Corti
I piccoli maestri
Luigi Meneghello
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 272
"Scommetto che avete fatto gli atti di valore.” “Macché atti di valore. Non eravamo mica buoni, a fare la guerra.” Una battuta fulminante, a inizio romanzo, restituisce in una pennellata sapore e colore di una tragedia collettiva che per il narratore e il suo gruppo di compagni si trasforma in apprendistato alla vita. Subito dopo l’8 settembre 1943 uno sparuto gruppo di studenti vicentini, guidato da un giovane professore antifascista, si dà alla macchia sull’altopiano di Asiago per tentare di organizzare la Resistenza. La voce narrante – autoironica, commossa e marcatamente autobiografica – dipana un lungo filo di agguati, rastrellamenti, uccisioni, “fughe” e “atti di valore” di cui i ragazzi si rendono protagonisti e vittime. Opera di grande equilibrio, frutto anche della distanza tra il tempo della scrittura e quello dell’esperienza (il libro uscì nel 1964), "I piccoli maestri" dona corpo e parola a personaggi indimenticabili ed è unanimemente riconosciuto come un gioiello stilistico nel panorama della letteratura contemporanea.
Fiore di poesia (1951-1997)
Alda Merini
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: XXII-246
Quella di Alda Merini è una poesia che muove attorno a un dolore radicale, assumendo multiformi aspetti: di ferita biografica, incubo mentale, ansia ascetica. Ma i versi della poetessa si aprono a feconde contraddizioni e nel momento stesso in cui articolano la loro poetica del dolore dichiarano un senso panico della vita che ha gli accenti di una felicità sensuale, ingorda di erotismo, di ritmi terrestri e ritmi cosmici.
Cantare nel buio
Maria Corti
Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2025
pagine: 256
Torna in libreria, in un’edizione a cura di Benedetta Centovalli, con una nota di Nicoletta Leone e un’appendice critica, una delle opere più significative di Maria Corti, figura centrale della cultura italiana del Novecento. "Cantare nel buio", la cui prima stesura risale al 1948, è un esordio ritardato di più di quarant’anni quando esce la prima volta nel 1991 e questo forte slittamento temporale si veste di giallo nel cercare di capirne le ragioni alla luce di documenti e di diverse stesure conservate. Al centro dell’indagine la vocazione narrativa dell’autrice, il suo bisogno di narrare, quel volere essere prima di tutto scrittrice. Cantare nel buio racconta la vita quotidiana di una piccola comunità di lavoratori pendolari nella Lombardia dell’immediato dopoguerra, costretti a viaggiare in treni fatti di carri bestiame verso la città e la fabbrica nella speranza di un’esistenza migliore. È lo stesso viaggio che l’autrice faceva, negli anni della sua vita di pendolare tra Milano e Chiari, dove era insegnante al ginnasio. Narrando le storie dell’ultima generazione di antichi Longobardi, Maria Corti salva quel mondo povero e tragico dalla cancellazione della Storia a cui sarebbe condannato. E di stesura in stesura quel racconto operaio si trasforma in favola antropologica, dando voce al “mondo barbarico e surreale” dell’irripetibile protopendolarismo padano, e allontana il romanzo dalla poetica neorealistica del tempo in cui era stato concepito. Gli amori, le vendette, le gelosie, hanno come protagonisti personaggi che incarnano ora un mondo contadino in estinzione, ora quello razionale e urbano della fabbrica e della giustizia sociale, ora una dimensione più fabulosa, trasgressiva e arcaica dell’immaginazione. A tessere le gesta e i sentimenti di tutti, una voce anonima e disincarnata, che accompagna i personaggi in un viaggio nella lingua e nel tempo, verso la memoria e verso il futuro.
Ombre dal fondo
Maria Corti
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 176
Nel 1997, con il suo libro più intimamente autobiografico, Maria Corti racconta le vicende del «Fondo manoscritti di autori moderni e contemporanei», da lei fatto nascere tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta. Nella sua doppia veste di narratrice e di studiosa, da un lato dispensa testimonianze e aneddoti su famosi scrittori, vedove votate alla gloria letteraria dei loro mariti, banchieri illuminati e tanti personaggi maggiori e minori, dall'altro descrive le carte così miracolosamente raccolte nel Fondo, ne racconta la storia, mostra il loro fascino filologico. Ma soprattutto evoca le ombre degli autori che da quelle carte si manifestano e fanno aleggiare il fantasma della letteratura. Prefazione di Mauro Bersani.
Il canto delle sirene
Maria Corti
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 192
Le sirene non sono solo figure mitologiche misteriose ma da sempre il simbolo della seduzione intellettuale: il loro canto è micidiale come la parola e l'immaginazione. Metà donne metà animali (uccelli prima e pesci poi), queste manifestazioni divine e mostruose sono stabilmente nell'immaginario collettivo come enigmi. Come le incantatrici marine, un libro dalla duplice natura: un po' saggio, un po' romanzo. Maria Corti, compone un racconto rivelatore in quattro atti, che conduce il lettore dai remoti tempi omerici all'oggi. Gli esiti sono a tratti drammatici a tratti ironici: una strana avventura di seduzione per cui «sirene e naviganti si desideravano reciprocamente».
Le due Marianne. In appendice: I coniugi Spazzoletti
Emilio De Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Otto/Novecento
anno edizione: 2017
pagine: 100
Questo testo data presumibilmente 1896, anno della sua rappresentazione presso il teatrino "familiare" di Paderno Dugnano, luogo di villeggiatura dei De Marchi. La messinscena fu dello stesso autore che ebbe un ruolo nella recitazione accanto ad altri attori dilettanti. L'intera commedia prende le mosse da un fortuito scambio di mogli dallo stesso nome, le due Marianne del titolo, verificatosi in una stazione ferroviaria al momento della partenza di un treno. L'equivoco innesta subito il confronto comico, e fra i quattro protagonisti si propone un felice contrasto, sia per la differenza di età, sia per la diversa estrazione sociale. Ciò che attrae il lettore, tuttavia, non è soltanto la "fabula", ma i vari registri linguistici e stilistici con cui De Marchi compone il suo testo, rivelatori non solo della maestria dell'autore, ma insieme specchio e simbolo di una realtà sociale che l'autore è sempre incline a misurare e interpretare.
Francesco d'Assisi
Maria Corti, Donatella Riva Caprara
Libro: Libro in brossura
editore: In Dialogo
anno edizione: 2013
pagine: 64
Francesco d'Assisi è uno dei santi più amati e conosciuti della tradizione religiosa; proclamato Patrono d'Italia nel 1939 è famoso anche per il suo "Cantico delle creature", una straordinaria preghiera che è entrata a far parte del patrimonio spirituale di ogni tempo. Scoprire la sua storia, attraverso le parole e le illustrazioni di questo libro, può riservare ancora oggi grandi sorprese a grandi e piccoli. Età di lettura: da 8 anni.
La leggenda di domani
Maria Corti
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2006
pagine: 86
Scritto in due stesure di cui la presente è la definitiva, questo romanzo narra la storia della giovane Paola, della sua vita fra la campagna e il mare del Salento, la sua scelta di partire.Il sud del sud è descritto nei suoi elementi fisici ma anche attraverso il rude e semplice carattere della gente e attraverso le leggende come il mito di Santa Cesaria dalla forte valenza evocativa.
La lingua poetica avanti lo stilnovo. Studi sul lessico e sulla sintassi
Maria Corti
Libro: Libro rilegato
editore: Sismel
anno edizione: 2005
pagine: XIV-226
Per una enciclopedia della comunicazione letteraria
Maria Corti
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 1997
Secondo volume da affiancare ai "Principi della comunicazione letteraria", "Per una enciclopedia della comunicazione letteraria" è un dizionario enciclopedico sui nuovi argomenti e problemi della cultura d'oggi.
Un ponte tra latino e italiano
Maria Corti
Libro
editore: Interlinea
anno edizione: 2002
pagine: 64
Questo studio propone un percorso storico e critico agli albori della lingua moderna: approfondisce il passaggio tra il latino e l'italiano volgare, una "lingua letteraria dal forte, secolare divario rispetto alle parlate e ai dialetti della penisola".