Libri di Marilena Renda
Luminose cose morte. Testo inglese a fronte
Ada Limón
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2025
pagine: 224
L'identità, la perdita, la memoria e il cambiamento sono i fili, a volte tangibili a volte più impalpabili, che legano il corpus di poesie di "Luminose cose morte" di Ada Limón, finalista al National Book Award nel 2015. Suddivisa in quattro parti, la raccolta traccia il percorso biografico ed emotivo dell’autrice, ancorandolo a eventi e trasformazioni che brillano lungo le pagine come punti cardinali mischiati alla rinfusa, eppure in grado di orientarci in quella mappa instabile che è il divenire della vita. La morte di un genitore, il trasferimento in un luogo rurale e selvatico, il congedo dalla vita giovane, l’amore e la prepotenza della natura sono alcuni dei temi che scandiscono la ricerca espressiva e lessicale di Ada Limón. Una ricerca tesa in avanti, che si fa affilata e straziante come una freccia, oppure armonica, spavalda e generosa come un cavallo, capace di trovare un palpitante equilibrio tra introspezione e osservazione, tra sofferenza e desiderio, tra ironia e lucidità. Affine ad autori come Frank O’Hara, Philip Levine, Pablo Neruda, l’opera di Ada Limón, nominata Poeta Laureata degli Stati Uniti nel 2022, è un caldo e arreso abbraccio allo stupore del presente, un abbraccio che accoglie e districa tutta la complessa e fitta rete di rispondenze tra sé e il mondo, tra sé e il dolore, tra sé e le possibilità.
Cinema Persefone
Marilena Renda
Libro: Libro in brossura
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2024
pagine: 68
Fuoco degli occhi
Marilena Renda
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2022
"Marilena Renda apre con una bella idea: seguire le tracce di alcune apparizioni di grandi artisti e pensatori in Sicilia, terra posta al confine tra vero e falso, tra natura e cultura, cioè tra corpo e acqua e tra oggetto e ombra dell'oggetto, dunque tra vivi e morti, in un'atmosfera eliotiana di tempo circolare, sempre tornante, senza inizio né fine. Il tempo è forse quello dell'infanzia e l'infanzia è la veduta di un'isola lontana, abbracciata da fuori con lo sguardo, isola nella quale ogni volta si torna a prendere fiato e, insieme, l'amaro della memoria. Isola-magnete e fuoco centrale della poesia di Renda, caproniana res amissa della biografia che zampilla parole: quando l'infanzia coincide col luogo geografico, la nostalgia e la sua eco narrativa sono doppie, spaziotemporali, sono «una conversazione antica» come quella col Cretto, perché «il dimenticato viene da ogni direzione» e non c'è scampo alla memoria - o a quella che crediamo sia la nostra memoria, che spesso trasfigura invece in invenzione, fata morgana o favola nera. Attraversando la terra prodiga e crudele delle madri, si raggiunge una zona di confine, bianca e sfumata di profezie e visioni e, ancora una volta, di metamorfosi: le mutazioni descritte dalle favole sono ora concrete e tridimensionali, cose vive che davvero si aggirano nelle zone radioattive del mondo, specie estinte che tornano a camminare. Tutto il libro di Renda sembra il ritorno dopo più di un'estinzione, come capita ai vivi. Fuoco degli occhi è resoconto, inventario di quello che regge quando un pezzo di strada è stato fatto, dopo che un terremoto è stato subito e gli occhi hanno visto, del mondo, tradimenti e pericoli, guadagnando una malinconia pacata, adulta, che lascia spazio alla vita, propria e altrui, che si osserva crescere «indisturbata»: vita così vicina e così lontana, se noi siamo capaci di lasciare «la presa sulle creature» e fare che la vita torni alla vita, al proprio micidiale, al proprio formidabile nutrimento." (Maria Grazia Calandrone)
Trasferimenti
Viviana Fiorentino
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2021
pagine: 117
Unitaria e diversa, sempre mossa verso un altrove, la natura, di cui siamo parte, evoca ogni migrazione. Nella raccolta poetica "Trasferimenti", polis, natura e poesia formano un'unica voce che restituisce le stesse fondazioni della nostra società: memoria, socialità, enigma, senso del sacro, bellezza. Parola dopo parola, spostandosi tra il nord Europa e il Mediterraneo, dall'interiorità di una relazione umana a un panorama vasto quanto il mondo, alla poesia è affidato uno spazio di indagine, creazione, osservazione per ripensare nozioni quali identità, casa, natura, appartenenza. Dal desiderio di una terra nuova, al desiderio erotico, ogni atto umano nasce nel distacco: sulla pagina la scienza del dolore di ogni separazione. Tra l'amante e l'amato, tra una terra natia e una terra nuova. - "Quello che non si dice volentieri di posizioni come quella di Viviana, che immagino expat per scelta anche felice, è che quelle geograficamente sghembe e instabili sono come gli ashtanga dello yoga: apparentemente impossibili all'inizio, appaganti dopo, quando i muscoli del corpo hanno imparato a muoversi in modi che pensavamo impraticabili. Infatti il libro di Viviana è pieno non solo di gioia, ma anche di appagamento dello spazio e di felicità del corpo". (dalla prefazione di Marilena Renda)
Fate morgane
Marilena Renda
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arcolaio
anno edizione: 2020
pagine: 53
Regali ai fantasmi
Marilena Renda
Libro: Libro in brossura
editore: Mesogea
anno edizione: 2017
pagine: 128
Dopo un lungo periodo trascorso in un’altra città, Elena cerca di ricostruire il rapporto problematico con Vittoria, sua sorella più giovane e sordomuta. Elena la scruta, prova degli approcci, tenta di ricucire una relazione di vicinanza e di fiducia complicatasi dopo la perdita di entrambi i genitori in un incidente aereo, studia ogni soluzione per farla uscire dal guscio in cui si è rintanata. E quando finalmente sembra essere riuscita nel suo intento, è lei a ritrovarsi duramente faccia a faccia con se stessa. È lei, non più Vittoria, a dover fare i conti con le proprie chiusure, i fallimenti, i silenzi, gli ‘impedimenti’. È lei a rendersi conto di essere rimasta come inceppata, fuori tempo e fuori luogo, nella stessa gabbia invisibile dalla quale ha fatto di tutto per liberare la sorella.
La sottrazione
Marilena Renda
Libro: Libro in brossura
editore: Transeuropa
anno edizione: 2015
pagine: 100
Arrenditi Dorothy!
Marilena Renda
Libro: Copertina morbida
editore: L'orma
anno edizione: 2015
pagine: 171
Si riparano bambole, in questo libro ricco e strano: si pone cura, svagata e insieme puntigliosa, alle scuciture di un'esistenza alla quale si allude di continuo, ci si avvicina indefinitamente, non la si raggiunge mai del tutto. È narrativa? È poesia? Prosa in prosa? Autobiografia? Tutto questo e niente del genere. È un campionario di case di nessuno, una raccolta di favole per addormentare una bambina troppo adulta, un ricettario di paure e perversioni così piccole che inquietano davvero. È un trattato su come "immaginare la felicità che è dentro il disastro". Ed è, forse soprattutto, una dichiarazione d'amore - e d'odio - per un'arte sorella, o pallida madre, come il cinema. Falserighe, ha sempre chiamato queste sue prose Marilena Renda: riferendosi al modo in cui ciascun "pezzo" concresceva da un'immagine-innesco, un fotogramma isolato che con la storia del film da cui è tratto, forse, più nulla ha a che vedere. Eppure quelle immagini enigmatiche finiscono per sopravvivere, a distanza, nello sviluppo paradossale che, episodio dopo episodio, di questo collage sfuggente - misteriosamente - fa una storia. Prefazione di Antonella Anedda.
L'età incerta
Leslie P. Hartley
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2020
pagine: 336
«Il passato è una terra straniera; fanno le cose in modo diverso laggiù». Apparso per la prima volta nel 1953 a Londra, L'età incerta catturò subito l'attenzione della critica non soltanto per il suo formidabile incipit, tra i più riusciti nella storia della letteratura inglese, ma per la potenza della sua scrittura e l'abile intreccio dei suoi temi: la fine dell'età vittoriana, i turbamenti dell'adolescenza e le disillusioni dell'età adulta, il rapporto tra memoria e passato. È la storia di Leo Colston che, rovistando sul fondo di una scatola rossa, dove da ragazzo teneva i suoi colletti di Eton, si imbatte nel suo Diario per l'anno 1900 e si ritrova, così, catapultato nella terra straniera del suo passato. Precisamente a Brandham Hall, un'imponente dimora georgiana della rinomata famiglia dei Maudsley dove, nell'estate di quell'anno, l'ultimo del lungo regno della regina Vittoria, Leo, tredicenne, viene invitato dal suo compagno di classe, Marcus Maudsley. Di un anno più giovane, Marcus è un ragazzo precoce nella sua raffinatezza, in possesso di quel savoir-faire che ai giovani del suo rango concede sempre un'aria vincente. Ragazzo della middle class, a Brandham Hall Leo continua a nutrire per lui un naturale sentimento di estraneità. Sentimento che muta, invece, completamente di segno una volta che il giovane Colston si ritrova al cospetto di Marian Maudsley, la sorella di Marcus. Ragazza di incomparabile bellezza con le sue lunghe sopracciglia, i capelli luminosi di sole e gli occhi che esplodono d'azzurro, Marian è promessa sposa di Lord Trimingham, un uomo estremamente elegante coi suoi panama e i suoi vestiti di lino bianco. La giovane rampolla dei Maudsley ama, tuttavia, l'aitante Ted Burgess, il fattore di Brandham Hall, con cui intrattiene una relazione clandestina. Turbato e soggiogato dalla bellezza di Marian, Leo accetta di divenirne il personale Mercurio, il messaggero d'amore tra lei e il fattore, in un gioco pericoloso dall'esito fatalmente sciagurato.
Il crisantemo e la spada. Modelli di cultura giapponese
Ruth Benedict
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: X-366
«Il crisantemo e la spada è un classico in virtù della sua lucidità intellettuale e stilistica. La Benedict era una scrittrice eccellente che spiegava idee complicate senza ricorrere al gergo tremendo degli addetti ai lavori. Lo stile, qualcuno direbbe, è un riflesso del carattere. Era una scrittrice di grande, umanità e generosità di spirito. Pur essendo la descrizione di un nemico mortale approntata in tempo di guerra, questo libro, se letto oggi, forse potrebbe non offendere un lettore giapponese, anche qualora lui o lei fosse in disaccordo con alcune delle conclusioni dell'autrice. Nonostante i numerosi cambiamenti che hanno trasformato il Giappone e i giapponesi nel corso dell'ultimo mezzo secolo, c'è molto in questo libro che ancora suona vero.» (Dalla prefazione di lan Buruma)
Come un fucile carico. La vita di Emily Dickinson
Lyndall Gordon
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: 640
Emily Dickinson è un'autrice esplosiva, un "vulcano silenzioso" che con la sua inarrestabile vena creativa ha rivoluzionato il linguaggio poetico. Eppure, finora della "bella di Amherst" sapevamo soprattutto che ha trascorso un'esistenza ritirata, quasi reclusa, scandita da rare apparizioni pubbliche. In questa biografia, Lyndall Gordon spinge il lettore a varcare la soglia delle mura domestiche di Emily Dickinson per addentrarsi nel nodo della sua vita familiare, nel quale individua una magmatica fonte della sua opera letteraria. Il groviglio di passioni che lega l'autrice all'austero fratello Austin, sposato con Susan, da sempre amica e confidente di Emily, e a Mrs Mabel Todd, l'amante di Austin che arriva a sconvolgere l'apparente serenità dei Dickinson, diventa la scena originaria che alimenta l'invenzione poetica di Emily. Un dramma, una faida su cui Lyndall Gordon - come scrive Nadia Fusini nella prefazione - "ci istruisce non certo per amore del pettegolezzo, ma perché queste vicende di guerra intestina gettano luce su una storia sacra per noi devoti lettori; e cioè, su come venga a comporsi quel corpus di opere che veneriamo - le sue poesie, le sue lettere. Noi vogliamo, certo, sapere della sua esistenza mondana, ma in quanto è legata alla sua opera. La biografia di un poeta è come la biografia di un santo: vogliamo capire come il santo o il poeta giungano a compiere i loro diversi miracoli".
Bassani, Giorgio. Un ebreo italiano
Marilena Renda
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2010
pagine: 177
A dieci anni dalla sua morte si ritorna a parlare di Giorgio Bassani, a leggere e a guardare da vicino i libri che compongono quel grande affresco della provincia e dell'identità italiana che è il Romanzo di Ferrara. Romanzo di tutta una vita di un grande scrittore la cui opera affronta, con stile raffinato e obliquo, le questioni più rilevanti dell'Italia del fascismo prima e del dopoguerra poi. Bassani raccoglie le voci e le storie dei personaggi che si muovono nella piccola borghesia provinciale di Ferrara, mentre la storia che più gli interessa è quella del personaggio ebreo, con le sue idiosincrasie e le sue difficoltà a integrarsi nel mainstream della società ariana e borghese. La Renda pone l'attenzione sui diversi piani di lettura a cui ci possiamo avvicinare a questo autore: si scopre, così, che tra le pieghe e ai margini di un testo letterario all'apparenza esplicito e lineare si possono nascondere tensioni inconfessabili, linee di forza, nodi esistenziali mai risolti che gettano nuova luce su uno scrittore e su un testo che credevamo di conoscere. E che invece si rivela inesauribile e pieno di segreti da scoprire.