L'orma
Gli scritti sulla musica
Ernst T. A. Hoffmann
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 414
Prima di essere il grande narratore del Romanticismo fantastico, E.T.A. Hoffmann volle essere un musicista. Compositore, direttore d’orchestra, critico musicale e instancabile promotore di un’idea estetica della musica come arte assoluta, Hoffmann ha lasciato una serie di saggi, recensioni e riflessioni che costituiscono uno dei vertici della critica musicale dell’Ottocento europeo. Il volume «Gli scritti sulla musica» raccoglie per la prima volta in italiano, in traduzione integrale, tutti i suoi scritti musicali, tra cui le celebri recensioni “in presa diretta” delle Sinfonie di Beethoven, gli scritti dedicati a Mozart, all’epoca dirompenti per la loro capacità di cogliere il genio demoniaco del compositore, e numerosi interventi che pongono la musica al centro della vita interiore e dell’immaginazione poetica.
Tre giorni nella vita di Paul Cézanne
Mika Biermann
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 108
Nelle campagne assolate intorno a Aix-en-Provence, Paul Cézanne si aggira con il cavalletto in spalla, a caccia del paesaggio perfetto. Ma qualcosa s’incrina: il ritrovamento del corpo di una donna sconvolge il suo percorso e spalanca la porta a un mondo in bilico tra il sogno e l’allucinazione. Da quel momento, il pittore incontra fauni ubriachi, ombre del passato, amici perduti e fantasmi dell’arte, in una vertigine che ha il passo del thriller e l’incanto di un quadro impressionista. Con una lingua densa, ironica, piena di ritmo e sorprese, Mika Biermann apre una finestra sul mondo del grande maestro furioso e malinconico, ossessionato da una sola verità: quella del colore.
L'uso della foto
Annie Ernaux
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 168
Dopo ogni incontro, una donna e un uomo fotografano il paesaggio che il sesso lascia dietro di sé: vestiti sul pavimento, scarpe rovesciate, lenzuola sgualcite. Non ritraggono i corpi, ma le tracce dell’accaduto, la mappa di un’intimità che si è consumata e già svanisce. È così che, per tutto il 2003, si amano la scrittrice Annie Ernaux e l’autore e giornalista Marc Marie. Per lei è un anno cruciale, segnato dall’operazione e dalla cura di un tumore al seno. Quegli scatti in pellicola, che richiedono tempo per essere sviluppati, fanno nascere un piccolo cerimoniale domestico. Poi l’idea di scegliere alcune immagini e scriverne, elaborando ognuno il proprio testo in solitudine, «senza mai mostrare né accennare nulla all’altro». Le fotografie diventano così lo spazio da cui può prendere forma anche il racconto della malattia, «l’altra scena», assente negli scatti ma presente nel corpo di lei. Libro unico e irripetibile, «L’uso della foto» indaga il desiderio, la perdita, la distanza tra ciò che si vede e ciò che si vive, nella consapevolezza che «il più alto grado di realtà sarà raggiunto solo se queste fotografie scritte si trasformeranno in altre scene nella memoria dei lettori».
La gatta
Colette
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 144
Un triangolo perturbante unisce Alain, giovane borghese abitudinario, la moglie Camille, inquieta e moderna, e la silenziosa rivale Saha, gatta certosina, incarnazione di un affetto assoluto, cieco e inscalfibile. Quando l’animale diventa il fulcro di un sentimento che mette in ombra la sposa, la gelosia di Camille si trasforma in un’ossessione feroce, fino a sfociare in un gesto estremo. Pubblicato nel 1933, «La gatta» è tra i romanzi più spietati e provocanti di Colette. Con uno stile affilato e sensuale, capace di dare voce tanto al tumulto dei desideri quanto alla crudezza degli istinti, l’autrice mette a nudo le contraddizioni della passione, contrapponendo la rigidità delle convenzioni coniugali all’enigmatica libertà del legame animale. Ne nasce una storia di straordinaria modernità, che interroga i confini tra dedizione e possesso, fedeltà e subordinazione, corpo e casa.
Dialoghi di animali
Colette
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 144
Due animali, una casa e il caos dell’umanità. Toby-Cane, bulldog dalla saggezza bonaria, e Kiki-Zuccherino, gatto capriccioso e raffinato, conquistano la scena. Tra schermaglie e confidenze osservano e giudicano gli umani con uno sguardo ironico e partecipe. In scenette, monologhi e divagazioni, prende forma un teatro quotidiano di sieste al sole tormentate dalle mosche, viaggi in treno con un gatto ribelle che graffia la tappezzeria e un cane che vive ogni fermata come un cataclisma, cene in ritardo tra susine proibite, valeriana e un galateo tutto da reinventare. Satira lieve e colta, commedia domestica e insieme esercizio di stile, «Dialoghi di animali» rappresenta un libro unico nel vasto mare degli scritti di Colette, un’operetta cui l’autrice tornò più volte dal 1904 fino a dargli forma definitiva nel 1930, segno della vitalità inesauribile che questi battibecchi tra bestiole avevano nella sua immaginazione. Sotto il gioco delle voci e l’incanto dell’invenzione affiora una riflessione sottile sulla convivenza e sull’identità, su quanto ci lega alle creature che ci abitano accanto e su ciò che, irrimediabilmente, ci separa da loro.
La società come verdetto. Classi, identità, traiettorie
Didier Eribon
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 264
E se l’identità non fosse una scelta privata ma il riflesso di una sentenza collettiva? In questo saggio limpido e tagliente, Didier Eribon mostra come la società assegni posti, tracci confini e pronunci «verdetti» che si imprimono nelle vite e spesso le inchiodano. Dalla propria traiettoria di «transfuga di classe» – un ragazzo gay cresciuto in una famiglia operaia nella Francia del dopoguerra – l’autore indaga vergogna e colpa non come responsabilità individuali, ma in quanto risposte apprese dai dispositivi dell’esclusione. Intrecciando autobiografia e analisi teorica, Eribon dialoga con Bourdieu ed Ernaux, con Beauvoir e Sartre, con la letteratura del Novecento e la sociologia contemporanea, per mostrare come i giudizi sociali abitino i corpi e plasmino le soggettività. Ne scaturisce un libro che rinnova l’indagine sui meccanismi di classe e illumina il ruolo decisivo – e ambivalente – delle istituzioni, dalla scuola alla giustizia, fino alla politica. «La società come verdetto» smonta l’ideologia meritocratica, mette a nudo il peso delle etichette e indica come riappropriarsi criticamente del proprio passato per trasformare il presente. È un invito a riconoscere ciò che ci determina per poterlo finalmente cambiare.
Il ritorno di Isaak De Vriendt. Intrigo a Gerusalemme
Arnold Zweig
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 312
Gerusalemme, 1929. Chi vuole morto il poeta e insigne giurista Isaak Joseph de Vriendt? A doverlo scoprire è un suo disilluso e fascinoso amico, l’agente dei servizi segreti britannici L.B. Irmin. Figura eminente dell’ebraismo ortodosso più conservatore, de Vriendt è in pericolo di vita: tra le tante cause, una relazione clandestina con un giovane arabo e la posizione pubblica ripetutamente espressa contro il sionismo, che ritiene colpevole di voler ridurre il popolo eletto a un semplice Stato-nazione. Tra mercati, stanze d’albergo e redazioni di giornali di partito, Irmin ricostruisce i fili di un intrigo che si allarga a dismisura mostrando una città divisa e un’umanità attraversata da passioni inconciliabili. Gerusalemme è una polveriera pronta a esplodere nel primo sanguinoso scontro tra ebrei e arabi in Palestina. Pubblicato nel 1932 e ispirato a un attentato politico che pochi anni prima aveva sconvolto la città, «Il ritorno di Isaak de Vriendt» è stato scritto, secondo le parole dello stesso autore, contro un’epoca in cui «le forze del militarismo e del nazionalismo erano ovunque in ascesa».
Il cartone di mio padre. Storia e critica di un'eredità
Lukas Bärfuss
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 128
Alla morte dell’uomo che «si diceva fosse stato suo padre», il narratore riceve una grande scatola di cartone. La mette da parte per venticinque anni. Quando decide di aprirla, si spalanca una voragine: documenti, debiti, sentenze, un’intera esistenza che parla di fallimenti. E un’eredità che non è solo famigliare, ma politica, culturale, sociale. Lukas Bärfuss affronta la materia incandescente dell’origine - la povertà, la vergogna, l’esclusione - e ne fa il fulcro di una riflessione narrativa su ciò che trasmettiamo e riceviamo: nomi, case, destini, ruoli, bugie. Dai miti biblici a Darwin, dal diritto romano a Wittgenstein, «Il cartone di mio padre» interroga con lucidità implacabile i fondamenti della proprietà, del privilegio e della genealogia, e denuncia il principio stesso dell’eredità come un meccanismo d’oppressione. Un memoir politico e filosofico, dirompente come una confessione, affilato come un pamphlet. Un libro urgente, che smonta pilastri considerati irremovibili e reclama una diversa idea di futuro: un’ecologia dell’eredità.
La bottega del pane
Lucio Di Cicco
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 240
Sulmona, 1839. Il barone don Panfilo Merlino parte alla volta di Napoli per l’inaugurazione della prima ferrovia del Regno. In tasca ha un sasso screziato d’azzurro – «ovale e perfetto come un uovo di drago» – che crede fatato. È l’inizio di una lunga traversata, tra diligenze sgangherate, briganti di montagna e osterie immerse nel fango. Ma è anche la prima di molte storie che attraversano più di un secolo, seguendo le vicende di un’antica famiglia nobiliare, del suo palazzo e del popolo che vive all’ombra delle sue mura. La pietra azzurra passa di mano in mano, tra le dita tremanti di un pastore novello sposo, nel borsello rapace di un fuorilegge, nel palmo insanguinato di un ufficiale, e finisce appesa con una catenina d’argento alla parete di una dimora ormai spoglia. Intanto si canta, si ama e si muore: un sarto zoppo impazzisce per una bella pantalonaia, una giovane per difendere la sua dignità si arma di coltello, cittadini stremati dalla fame insorgono contro il podestà. C’è chi scova antichi tesori di briganti, chi studia il nome di Dio, chi prepara gelati in nome di un tenero amore. Con una prosa ironica e struggente, Lucio Di Cicco dipinge un potente affresco in cui fantasia e memoria si impastano per dare vita a ogni gesto, ogni voce, ogni superstizione, e un mondo andato perduto riprende a battere nel cuore del racconto.
La vagabonda
Colette
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 264
Parigi, primi del Novecento. Dopo un matrimonio soffocante e un coraggioso divorzio, Renée Néré si ritrova sola, libera e povera. Per sopravvivere, calca le scene dei music-hall, trasformando il palcoscenico nel suo regno e il corpo nello strumento di una nuova, faticosa autonomia. Barcamenandosi tra colleghi ambigui e spasimanti invadenti, Renée si racconta in queste pagine tinte di cipria e inchiostro con una voce orgogliosa, lucida come una lama. Assieme a lei la cagnolina Fossette, unica, inseparabile compagna. Quando Maxime, un ricco ammiratore, le offre sicurezza e amore, Renée si trova di fronte alla prova più difficile: barattare la libertà tanto duramente conquistata per le comodità di una gabbia dorata? Pubblicato a puntate nel 1910 e ispirato alla vita dell’autrice, «La vagabonda» è uno dei capolavori della maturità di Colette. Un romanzo intelligente, di formazione e resistenza, che continua a parlare al cuore di chi non ha paura di scegliere la propria vita.
Gigi
Colette
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 108
In piena Belle Époque, la quindicenne Gilberte (detta Gigi) vive in una Parigi scintillante e cinica, divisa tra gli affetti semplici della nonna e le ambizioni di zia Alicia, ex cortigiana decisa a farne una cocotte di successo. Le sue lezioni? Eleganti colazioni a base di champagne, l’arte di indossare una pelliccia, il calcolo spietato dietro un sorriso. Ma Gigi, con la sua risata contagiosa e i gesti scomposti, rifiuta di diventare un gioiello in vetrina: preferisce giocare a picchetto piuttosto che sedurre nei salotti. Almeno fino all’arrivo di Gaston Lachaille, un ricchissimo amico di famiglia, stanco di una vita troppo fatua. Un vestito nuovo e Gaston scopre ciò che nessuno aveva visto: sotto i riccioli ribelli di Gigi si nasconde una creatura rara, capace di cambiargli il destino. Tra le pagine di questo romanzo ironico e romantico, composto da Colette nel 1942, si combatte una silenziosa rivoluzione: quella di una ragazza che trasforma un’esistenza in vendita in una storia d’amore e libertà. Perché Gigi, l’eroina più amata della letteratura francese del Novecento, non chiede il permesso per essere felice.
Vedove di Camus
Elena Rui
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2025
pagine: 180
Il 4 gennaio 1960, la Facel Vega guidata dal celebre editore Michel Gallimard sfreccia lungo una strada della Borgogna e va a schiantarsi contro un platano. Sul sedile del passeggero, Albert Camus, che solo tre anni prima era stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura, muore sul colpo. Mentre il mondo intero rimane attonito, orfano di uno dei più grandi intellettuali del Novecento, quattro donne si ritrovano all’improvviso “vedove” dell’uomo che amavano: la moglie Francine Faure, la brillante attrice Catherine Sellers, la giovane pittrice Mette Ivers, di origini danesi, e Maria Casarès, immensa interprete del teatro francese, che Camus stesso - fedele ai paradossi del sentimento - definiva «l’Unica». Con estro e rigore, Elena Rui indaga le vite e le voci di queste quattro figure femminili di fronte all’ineluttabilità della disgrazia. Si imbastisce così «un discorso sull’amore» che rifiuta viete certezze morali per restituire la trama sottile, contraddittoria e irriducibile degli affetti, offrendo a chi legge la libertà - e l’onere - di interrogarsi sui confini e sugli abissi dei rapporti umani.

