Libri di Mario Lupano
Quaderno di schizzi pedagogici
Paul Klee
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 112
La prima edizione del Pädagogisches Skizzenbuch di Paul Klee fu redatta nel 1924, e apparve l’anno successivo come secondo volume della collana Bauhausbücher curata da Walter Gropius e László Moholy-Nagy. Una riedizione seguì poco dopo, nel 1927. A Gropius e Moholy-Nagy doveva esser chiaro fin dall’inizio che queste «premesse fondamentali» come venne detto alla presentazione del libro «di una parte dell’insegnamento teorico allo Staatliches Bauhaus di Weimar costituivano una componente essenziale della concezione artistico-didattica di Klee e dell’istituto». Il Pädagogisches Skizzenbuch viene qui riprodotto integralmente. La sua veste non è dovuta solo a Paul Klee, autore dei disegni e delle riflessioni teoriche, ma anche al progetto grafico di Moholy-Nagy, che si può considerare pionieristico. Si pone il problema (sollevato anche allora) se la soluzione adottata da Moholy-Nagy risponda appieno alle esigenze della spiritualità del pensiero e del disegno di Paul Klee, o se la spiccata personalità dell’artista tipografico non contribuisca a suggerirne un’interpretazione diversa. Va peraltro ricordato che Klee autorizzò questa forma. Dunque il libro si presenta anche come un prodotto di quella cooperazione di «forze di diverso indirizzo» che fu una caratteristica del Bauhaus insistentemente affermata da Klee come potenziale di feconda dialettica interna e di produttività.
Uomini all'italiana 1968. La confezione Zegna dalla sartoria all'industria. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 198
L'obiettivo del nuovo Gruppo Zegna al suo inizio nel 1968 è uno, e molto chiaro: conoscere la psicologia maschile per mettere a punto uno stile preciso ma volutamente duttile e aperto a suggestioni e cambi di rotta, "italiano" perché deliberatamente scanzonato, come lo ha definito Gillo Dorfles, incontro di forze, di pulsioni opposte, ma che insieme rafforzano il proprio significato, nella consapevolezza che all'uomo viene fornita la possibilità di creare una riconoscibile immagine di sé, un sigillo estetico della propria personalità.
Blue Dust. Ediz. italiana e inglese
Andrea Pertoldeo
Libro: Libro rilegato
editore: A+MBookstore
anno edizione: 2017
pagine: 148
"Blue Dust" è un progetto fotografico che mette in relazione un paesaggio specifico e il lavoro che lo modifica. Il paesaggio antropizzato è quello del deserto del Bahrain e il lavoro è quello degli operai di un'acciaieria. Il progetto comprende una sequenza di fotografie del deserto, che contiene una serie di ritratti a figura intera, e quattro testi indipendenti dalle immagini. Il deserto fotografato è il luogo dove i cittadini autoctoni del Bahrain trascorrono giornate di festa e di riposo per ritrovare le loro antiche origini nomadi. Il deserto è anche il luogo di passaggio di tubi di gas naturale o petrolio e di tralicci dell’alta tensione che modificano e accentuano l'orografia del territorio. Gli uomini ritratti sono immigrati che vivono per migliorare la loro condizione e quella della famiglia di origine. Essi costruiscono con il loro lavoro gli oggetti della modificazione del paesaggio del deserto. Il cortocircuito fra paesaggio e lavoro in "Blue Dust" è generativo di un aspetto della costruzione della società contemporanea.
Aldo Andreani 1887-1971. Visioni, costruzioni, immagini
Roberto Dulio, Mario Lupano
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2015
pagine: 269
Il debutto dell'architetto Aldo Andreani (1887-1971) è precoce e culmina a ridosso della grande guerra, con il capolavoro della sua stagione giovanile: la Camera di Commercio di Mantova (1911-14), un edificio che consegna alla sua città natale l'emblema di una nuova immagine novecentesca. Architetto e artista, Andreani declina la lezione boitiana secondo un estro eterodosso e inquieto, che lo porta ben presto ad affacciarsi verso altri immaginari espressivi, tra principio del rivestimento e tettonica barbara, come testimonia la villa La Rochetta a Bosisio Parini (1920-21). La ricerca di un'architettura che non si limita alla dimensione del singolo edificio, ma che affronta la scala urbana e paesaggistica, è definita da una capacità di modellazione dello spazio e della materia attraverso la quale Andreani recupera la plasticità tellurica e sensuale della lezione manierista e barocca, bel evidente nel celeberrimo complesso Sola Busca a Milano (1924-32). All'inizio degli anni Trenta, nel momento in cui si cristallizza l'immagine della modernità architettonica, Andreani continua a tenere una rotta ostinatamente autonoma, così che, anche quando sembra avvicinarsi al vocabolario razionalista, lo farà secondo una provocatoria aberrazione, confrontandosi progressivamente con l'impossibilità di incarnare la sua personalità nella pratica della professione.
Juan Navarro Baldeweg. Il ritorno della luce
Mario Lupano
Libro
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 1996
pagine: 96
Quaderno di schizzi pedagogici
Paul Klee
Libro
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
«La prima edizione del "Pädagogisches Skizzenbuch" di Paul Klee fu redatta nel 1924, e apparve l'anno successivo come secondo volume della collana Bauhausbücher curata da Walter Gropius e László Moholy-Nagy. Una riedizione seguì poco dopo, nel 1927. A Gropius e Moholy-Nagy doveva esser chiaro fin dall'inizio che queste "premesse fondamentali" come venne detto alla presentazione del libro "di una parte dell'insegnamento teorico allo Staatliches Bauhaus di Weimar costituivano una componente essenziale della concezione artistico-didattica di Klee e dell'istituto". Il Pädagogisches Skizzenbuch viene qui riprodotto integralmente. La sua veste non è dovuta solo a Paul Klee, autore dei disegni e delle riflessioni teoriche, ma anche al progetto grafico di Moholy-Nagy, che si può considerare pionieristico. Si pone il problema (sollevato anche allora) se la soluzione adottata da Moholy-Nagy risponda appieno alle esigenze della spiritualità del pensiero e del disegno di Paul Klee, o se la spiccata personalità dell'artista tipografico non contribuisca a suggerirne un'interpretazione diversa. Va peraltro ricordato che Klee autorizzò questa forma. Dunque il libro si presenta anche come un prodotto di quella cooperazione di "forze di diverso indirizzo" che fu una caratteristica del Bauhaus insistentemente affermata da Klee come potenziale di feconda dialettica interna e di produttività.» (dalla premessa di Hans M. Wingler)