Libri di Mariolina Bertini
Anni di Torino, anni di Parigi e altre pagine autobiografiche
Aldo Garosci
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Editrice Berti
anno edizione: 2019
pagine: 195
Prima la vita universitaria e il panorama cospirativo della Torino del 1927, poi l’incanto di Parigi negli anni Trenta: le lunghe conversazioni nei caffè di Montparnasse frequentati da Cocteau, Chagall, Picasso, Sartre; le visite agli atelier occupati da Carlo Levi; i piccoli cinema della rive gauche dove scoprire i capolavori sovietici vietati in Italia; i tesori dell’arte asiatica nei musei... Lo storico e militante antifascista Aldo Garosci ripercorre il filo della memoria in questo suo addio all’amico Carlo Levi, seguito dai ricordi d’infanzia destinati ad aprire un vasto affresco autobiografico rimasto incompiuto. In queste sorprendenti pagine inedite, finora confinate in un fondo d’archivio, memorie politiche e personali si intrecciano e si illuminano reciprocamente. A cura di Mariolina Bertini, con una prefazione di Giovanni De Luna e un inserto iconografico che riproduce i quadri di Carlo Levi citati nel testo. Prefazione di Giovanni De Luna.
La grande libraire. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 2
Mariolina Bertini, Sylvie Accornero, Luca Giachino
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Einaudi Scuola
anno edizione: 2017
I racconti
Marcel Proust
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2017
pagine: 196
Questa raccolta contiene una scelta di testi narrativi giovanili di Proust, tratti da "I piaceri e i giorni" (1896) - il noto esordio del futuro autore della Recherche - a eccezione dell’Indifferente, che l’autore eliminò dalla raccolta e di cui si ignorava l’esistenza fino alla fine degli anni Settanta del Novecento. In questa collezione emergono già con grande nettezza di contorni i temi e i motivi che saranno poi centrali, quando non addirittura ossessivi, nel capolavoro narrativo di Proust.
Il re di Kahel
Tierno Monénembo
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Editrice Berti
anno edizione: 2018
pagine: 352
Cresciuto nel secolo delle esplorazioni geografiche e delle conquiste coloniali, il visconte Olivier de Sanderval sogna fin da bambino i profumi esotici di un'Africa ancora da scoprire. Così, a quarant'anni compiuti, s'imbarca verso Sud e, in aperto contrasto con la visione dei ministri francesi che immaginano le colonie "appena più complicate della Camargue, con delle scimmie al posto dei cavalli", intreccia stravaganti trattative diplomatiche con i sanguinari e volubili principi africani, inseguendo la chimera di un nuovo regno illuminato nel Fouta-Djalon, sull'altopiano di Kahel. Con una narrazione ricca e un immaginario che ricorda certe favolose scene del «Fitzcarraldo» di Herzog, questo romanzo vincitore del Premio Renaudot ricostruisce la vera storia del fondatore di Conakry, riscattandola dall'oblio.
Torino piccola
Mariolina Bertini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2018
pagine: 110
Questo mosaico autobiografico potrebbe benjaminianamente intitolarsi "Infanzia torinese": l'infanzia di una bambina nata intorno al 1950 in una Torino colta e vecchiotta, che trascina i suoi caratteri risorgimentali, liberty e gobettiani fin dentro il boom. Si fatica a immaginare un'incarnazione più tipica del leggendario milieu che mentre la Bertini cresceva precipitò nelle pagine di "Lessico famigliare". Ma se anagraficamente Mariolina potrebbe essere figlia di Natalia, somiglia più alla scrittrice che ai suoi eredi e ai suoi genitori. Lei pure si descrive come una ragazza che "non sa fare niente" se non giocare con le parole. E qui il ruolo del professor Levi è svolto soprattutto dalla madre, che con virile sbrigatività pretende impossibili performance scientifiche o musicali, concependo l'educazione come una tonificante ginnastica psicofisica. Chi leggerà queste memorie incontrerà una ritrattista: la nonna, le compagne di giochi e i compagni di studi, i parenti frequentati in città, sulle Alpi o a Varigotti, le maestre e i baroni universitari... Dietro la narratrice si sente poi il tocco della saggista, dell'interprete di Proust e Balzac. E i modi in cui Mariolina, dalla scoperta del proprio io a una scoperta della "Recherche" che coincide con la maternità, ha fatto della letteratura il suo rifugio rimandano in effetti ad alcuni motivi proustiani e balzachiani. Non a caso le grandi gioie e le prime letture della sua infanzia sono legate a un Ottocento ridotto a balocco gozzaniano o portato all'assurdo dalle strofe del «Corriere dei piccoli», che con i fumetti, i gialli e i romanzi rosa costituiscono per l'autrice una calda coperta di Linus nel gelo orrorifico del secolo XX. E non è appunto col bello stile degli scrittori un po' antiquati – con le opere, direbbe Benjamin, meno esteticamente intenzionate o trascurabili – che si costruisce una riserva di felicità quel Marcel deciso a scendere negli inferni del neonato Novecento? Le forme letterarie di ogni specie o valore servono qui a incollare i cocci di una vicenda spezzata dal tempo e travolta dai barbari. Ma come mostra il capitolo sul padre, il gioco con le parole è qualcosa di più che uno strumento per tramandare la memoria di generazione in generazione: in questa tribù così pudica, diventa anche la mediazione per eccellenza dell'affetto.
L'ombra di Vautrin. Proust lettore di Balzac
Mariolina Bertini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 170
Gli ultimi dieci anni dell'Ottocento sono un momento cruciale per la fortuna di Balzac: è allora che comincia ad essere definito unanimemente "il padre del romanzo moderno". Proprio in quegli stessi anni esordisce con articoli, poesie e traduzioni Marcel Proust, più sensibile inizialmente al fascino del simbolismo che al realismo della Commedia umana. Già però in "Jean Santeuil", il romanzo incompiuto cui lavora dal 1896 al 1900, Proust comincia a riflettere su quel grande decifratore della storia che è stato Balzac. Negli anni successivi, ne studia da vicino la scrittura, riproducendola in esilaranti 'pastiches': lo stile di Balzac, a differenza di quello di Flaubert, gli appare impuro, perché incorpora frammenti di realtà non elaborati artisticamente. Come avviene che questa "impurità" di Balzac, in un primo tempo criticata severamente, diventi poi per Proust una sorta di modello, non teorizzato, ma operante nella creazione della Ricerca? E che ruolo svolge in questo processo la grande figura del trasgressore Vautrin, il fuorilegge omosessuale che domina, con i suoi poteri misteriosi, la Parigi balzachiana? È quel che cerca di ricostruire questo volume, seguendo il filo che collega sotterraneamente l'ergastolano Vautrin all'aristocratico Monsieur de Charlus, arbitro dell'eleganza nella Parigi di Proust.
Wann-Chlore. Jane la pallida
Honoré de Balzac
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2020
pagine: 479
Nel 1825 Honoré de Balzac, a 26 anni, pubblica anonimamente il più ambizioso dei suoi romanzi giovanili, "Wann-Chlore". Si ispira nell'intreccio a un dramma giovanile di Goethe, "Stella", che affronta il tema di un uomo diviso tra l'amore di due donne. È questa anche la situazione del protagonista di "Wann-Chlore", un giovane ufficiale di nobile e ricca famiglia, Horace Landon. Durante le guerre napoleoniche, Horace vive un'intensa e romantica storia d'amore con una fanciulla inglese, Wann-Chlore. Credendosi però tradito da lei, in seguito a un complesso inganno ordito da un falso amico, sposa nel 1814 Eugénie, dolce e devota creatura martirizzata da una madre ambiziosa e durissima. Quando, troppo tardi, Horace scopre che Wann-Chlore non l'aveva mai tradito, abbandona Eugénie e torna da lei. Eugénie però non si rassegna: si fa assumere sotto falso nome al servizio della rivale e sviluppa verso di lei una sorta di complesso e tormentato odio-amore. La situazione precipiterà verso uno scioglimento tragico, che riunirà gli amanti in una «morte d'amore» simile a quella di Tristano e botta. Lungamente elaborato da Balzac tra il 1822 e il 1825, "Wann-Chlore" alterna episodi più realistici (come i rapporti di Eugénie con la madre) a parti dall'atmosfera fantastica e onirica, ispirate al romanzo gotico. Balzac lo ripubblicherà nel 1836, insieme ad altre opere giovanili, in un'edizione censurata e ridotta, con il titolo "Jane la Pale".
Echos. Littérature. Histoire. Culture. Image. Avec Cartes mentales, Méthode et Examen, Méthode EsaBac. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 1
Luca Giachino, Julien Léfèbvre, Mariolina Bertini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Einaudi Scuola
anno edizione: 2022
Echos. Littérature. Histoire. Culture. Image. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 2
Luca Giachino, Julien Léfèbvre, Mariolina Bertini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Einaudi Scuola
anno edizione: 2022
Studi francesi. Volume Vol. 197
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2022
pagine: 256
«Studi francesi», fondata da Franco Simone nel 1957, è la più antica e prestigiosa rivista italiana di studi sulla letteratura francese. Pubblica studi storici e critici, testi e documenti inediti finalizzati a una conoscenza sempre più approfondita della civiltà letteraria francese e al rinnovamento delle prospettive critiche. Il comitato scientifico internazionale è composto da specialisti delle varie discipline della Francesistica; prima di essere accettati, gli articoli proposti per la pubblicazione sono sottoposti anonimamente a una doppia lettura di esperti riconosciuti. In ognuno dei tre fascicoli annuali, inoltre, la fondamentale sezione bibliografica fornisce una rassegna il più possibile ampia e approfondita dei contributi pubblicati a livello internazionale in tutti i campi e i periodi della disciplina, comprese le letterature francofone, dalle origini fino ai nostri giorni.
I piaceri e i giorni
Marcel Proust
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 372
La caducità della bellezza, il tempo distruttore, l'incombere della morte. E poi la resurrezione del passato grazie alla memoria affettiva, la nostalgia per la simbiosi infantile con la figura materna, la gelosia che trasforma l'amore in tortura. Sono i temi che attraversano, come motivi musicali, le pagine dei "Piaceri e i giorni" (1896), conferendo a quest'opera composita di novelle, versi e prose un'unità profonda all'insegna della malinconia e del disincanto. Ironico aggiornamento del poema di Esiodo dedicato ai lavori agricoli, "Le opere e i giorni", il primo libro pubblicato da Proust raccoglie testi composti tra il 1892 e il 1894 e descrive il bel mondo parigino alla fine dell'Ottocento, alternando pungenti osservazioni sulla sofisticata società mondana e i suoi difetti (snobismo, ipocrisia, ricerca dell'originalità a ogni costo) e riflessioni generali sui fuggevoli incanti e le inevitabili delusioni di ogni esperienza d'amore. È racchiusa in queste pagine tutta la giovinezza di Proust: visioni fugaci, sogni, moti dell'animo, impressioni di vita, satira di ambienti, paesaggi, atmosfere e personaggi tratteggiati con una scrittura limpida e veloce. Riletta alla luce della "Recherche", la raccolta del 1896 rivela una ricchezza e una profondità insospettate. Questa edizione ripropone la forma originale dell'opera, con la prefazione di Anatole France, le preziose illustrazioni di Madeleine Lemaire, artista mondana frequentata dallo stesso Proust, e gli spartiti di Reynaldo Hahn, grande amore e amico dell'autore. In appendice alcuni testi mai pubblicati o mai ripresi in volume dallo stesso Proust.