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Libri di Michele Bertolini

No fake. Dal Culture Jamming al fake

Agustín Sanchez, Lidia Veronese, Michele Bertolini

Libro: Libro in brossura

editore: Lubrina Bramani Editore

anno edizione: 2024

pagine: 80

Dal web 2.0 si è verificata una grande evoluzione; i linguaggi di programmazione integrati all’elementare HTML hanno generato applicazioni lato server capaci di interagire attraverso pagine dinamiche con l’utente; si è evoluto il web semantico con tutti i suoi benefici e le sue contraddizioni; si sono sviluppati i motori di ricerca che prendono in pasto metadati e identità, stringhe di dati capaci di dare al web la capacità di inferenza e dunque di intelligenza artificiale. Prendendo spunto dall’esperienza del Culture jamming, 63 studenti al primo anno dell’accademia ABA G. Carrara “Politecnico delle arti di Bergamo” senza vincoli di argomento, hanno costruito immagini lavorando in post-produzione con l’intento di dare coscienza e far riflettere sulle nostre scelte presenti e future. La difficoltà incontrata da ogni autore e il suo prodotto finale potranno essere discutibili, ma il valore insito nella difficoltà critica e riflessiva risultante dall’esporsi e trattare questi temi, oltre che il coraggio necessario per farlo, rimarranno parte indelebile del percorso personale di ciascuno. (A. Sánchez)
30,00 28,50

Quadri di un'esposizione. I «Salons» di Diderot

Quadri di un'esposizione. I «Salons» di Diderot

Michele Bertolini

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2018

pagine: 256

I Salons di Denis Diderot si presentano come un viaggio attraverso le immagini artistiche e una testimonianza della cultura visuale settecentesca, condotta da uno dei protagonisti della rivoluzione culturale dell'Illuminismo. Inventando un nuovo genere letterario, Diderot inaugura uno sguardo estetico e filosofico sulle opere d'arte capace di dialogare con le istanze contemporanee che attraversano il nostro quotidiano commercio con il dominio delle immagini. Nella prima parte del volume sono analizzate le principali categorie estetiche attraverso cui Diderot legge e interpreta le opere d'arte, mentre nella seconda sezione è il confronto con i singoli artisti (Chardin, Deshays, Falconet, Fragonard, Greuze, La Tour, Robert, Vernet) a sollecitare un'interrogazione sulla natura e sulle diverse funzioni delle immagini.
14,00

L'arte di tacere

L'arte di tacere

Joseph A. Dinouart

Libro: Libro in brossura

editore: Elliot

anno edizione: 2013

pagine: 72

Si scrive male, si scrive troppo, si scrivono cose inutili. La smania di parlare e di scrivere è una patologia conclamata della nostra era ossessionata dal bisogno di esternazione a ogni costo. In tempi in cui fioriscono da ogni parte manuali su come scrivere meglio e superare il noto "blocco dello scrittore", questa breve trattazione dell'abate Dinouart, apparsa per la prima volta nel 1771 e da allora continuamente ristampata, propone un vero e proprio ribaltamento prospettico del problema comunicativo. L'arte di tacere non è un semplice invito al silenzio, un manifesto del mutismo, ma un'analisi delle infinite possibilità della continenza verbale e scritta. "Il silenzio è necessario in molte occasioni" dice l'abate "ma bisogna sempre essere sinceri: è possibile tenere per sé certi pensieri, ma non fingerli. Esistono delle maniere di tacere senza chiudere il proprio cuore, di essere discreto senza essere cupo e taciturno, di nascondere alcune verità senza coprirle con menzogne".
6,00

Jean Renoir

Jean Renoir

André Bazin

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2012

pagine: 253

"Non dovete contare su di me per presentare questo libro con pudore, discrezione e misura. André Bazin e Jean Renoir hanno avuto troppa importanza nella mia vita perché possa parlare di loro senza passione; questo "Jean Renoir" di André Bazin è quindi in modo del tutto naturale per me il miglior libro di cinema, scritto dal miglior critico sul miglior regista. André Bazin è morto a quarant'anni, l'undici novembre 1958. Prima di essere un "critico", era uno "scrittore di cinema", che si sforzava di descrivere i film più che di giudicarli; gli studi di Bazin su Bresson, Chaplin, Rossellini, Buhuel, Stroheim, Fellini sono stati tradotti in tutto il mondo, così come il magnifico piccolo libro su Orson Welles. La morte di Bazin ha interrotto i suoi due progetti più interessanti, prima di tutto questo libro sull'opera di Jean Renoir e poi un cortometraggio che voleva girare sulle chiese romaniche." (François Truffaut)
22,00

Cosa ci vela il velo? La Repubblica e il sacro

Régis Debray

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2007

pagine: 76

Cosa ci vela il velo portato dalle donne islamiche nel contesto delle società occidentali? Che rapporto ci può essere tra uno Stato moderno e il Sacro? Cosa vuol dire cittadinanza? È una cosa che ci include in una comunità, o che ci dà diritto a forme di diffidenza e segregazione? Régis Debray, uno dei più importanti intellettuali e pensatori francesi di oggi, interviene in questa accorata lettera aperta ai suoi colleghi sulla questione dell'uso del velo islamico in Francia. Questione che, com'è noto, è andata ben al di là della sua problematica di disciplina didattica per la scuola dell'obbligo, per diventare la pietra di paragone di un dibattito sulla (sulle) libertà, sulle identità e sulla possibilità di essere tutti, indipendentemente da religione e razza, cittadini (e) repubblicani, cioè abitanti liberi di uno Stato laico e plurale: "Una legge restrittiva non sarebbe in armonia con lo spirito dei tempi, anche se al giorno d'oggi potremmo essere trattati con una certa indulgenza (i reazionari progressisti sono sempre più impopolari dei progressisti retrogradi)".
7,00 6,65

Storia della menzogna

Storia della menzogna

Jacques Derrida

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2014

pagine: 109

La favola e il mito mentono? Esistono bugie necessarie o inevitabili? La menzogna fa parte strutturalmente della cultura umana? E possiamo tracciarne una storia che scorra parallela a quella del sapere? In questo breve saggio, sviluppo di un seminario tenuto al Collège International de Philosophie, Jacques Derrida si pone il compito di disegnare il perimetro del concetto di menzogna, confrontandosi con l'incerto statuto che la porta, fin dall'origine, a confondersi con la falsità, l'astuzia, l'errore, l'inganno e anche l'invenzione poetica. Ma se il filosofo francese è consapevole, con Montaigne, che "il rovescio della verità ha centomila aspetti e un campo indefinito", non rinuncia al suo tentativo di formalizzazione e procede con ironia e rigore nella sua indagine. Chiamando in causa Platone e Freud, Heidegger e sant'Agostino, Kant e Hannah Arendt, si delinea così il complesso (e spesso malinteso) rapporto tra menzogna e sapere, una relazione destinata a frustrare ogni tentativo di assolutizzazione teorica.
12,00

Panegirico

Panegirico

Guy Debord

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2013

pagine: 128

"Ci si è talora meravigliati, a partire in verità da una data estremamente recente, di scoprire l'atmosfera di odio e di maledizione che mi ha costantemente circondato e, quanto più possibile, dissimulato. Certuni pensano che sia a causa della grave responsabilità che mi è stata spesso attribuita nelle origini, o anche nel comando, della rivolta del Maggio 1968...". In Panegirico, il fondatore e membro dell'Internazionale Situazionista Guy Debord raccoglie le sue memorie, "questo rapporto sul mio tempo" come amava definirlo. E un racconto duro, implacabile nella sua diagnosi del sistema, nell'analisi di una società che coincide sempre di più con uno spettacolo mediatico osceno.
13,50

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