Libri di N. Zippel
I roghi dei libri
Leo Löwenthal
Libro: Copertina morbida
editore: Treccani
anno edizione: 2019
pagine: 53
Accatastare libri scaraventandoli dagli scaffali di una biblioteca, poi giù in strada per dare loro fuoco, tra le urla scomposte di un entusiasmo delirante. Ma cosa significa davvero bruciare i libri. È solo il gesto violento di una censura o nasconde di più? Testimone diretto del rogo nazista del maggio 1933, Löwenthal traccia in questo saggio, scritto dopo il suo ritorno in Germania alla fine della seconda guerra mondiale, un percorso che dalla Cina del III secolo a.C. arriva fino ai giorni nostri. Come ricorda Giuseppe Montesano nel suo saggio che accompagna le pagine di Löwenthal, dare fuoco alla cultura, alla conoscenza e alla memoria (anche sotto forma di piccoli atti quotidiani di rimozione, scintilla apparentemente innocua ma facilmente infiammabile) si rivela più che mai come il gesto simbolico di un'autodistruzione. Punta di un iceberg che dalle pagine dei libri arriva dritta al corpo vivo dell'umanità.
Introduzione all'etica
Edmund Husserl
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 261
La "Einleitung in die Ethik" raccoglie le fortunate lezioni tenute da Edmund Husserl all'Università di Friburgo nel 1920 e nel 1924, frutto di una lunga riflessione del fondatore della fenomenologia su etica e morale. Attraverso un confronto serrato con i maggiori filosofi della tradizione occidentale, dagli antichi greci a Thomas Hobbes e ai moralisti inglesi, e mediante un'articolata analisi dei testi centrali di David Hume e Immanuel Kant, Husserl si misura con uno dei tentativi più originali del pensiero moderno: fondare in maniera sistematica un'etica scientifica e rigorosa.
L'amicizia è la vera patria
Joseph Roth, Stefan Zweig
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 63
Joseph Roth e Stefan Zweig ebbero un intenso rapporto epistolare, che consolidò la loro amicizia. A partire dagli anni Trenta, l'incalzare degli eventi politici invade inevitabilmente la sfera privata e professionale dei due scrittori, che sono costretti ad affrontare l'asprezza del nuovo clima intellettuale imposto da Hitler, verso cui anche molti editori e autori ebrei mostrano un'ingenua quanto fatale indulgenza. In lettere sincere e appassionate, mai tradotte in italiano, i due amici si scambiano giudizi, impressioni e commenti, dove la condizione privata si intreccia alla situazione generale. A un Roth caustico e rabbioso, che esorta l'amico fraterno a reagire con più decisione all'incombere della barbarie, risponde uno Zweig più rassegnato e disilluso, che ha iniziato il tormentato peregrinare in giro per il mondo, alla ricerca di un isolamento artistico e umano. Leggere queste lettere significa immergersi in uno dei periodi più bui della civiltà europea, attraverso lo sguardo di due testimoni che vissero quegli anni con intatta dignità e commovente sofferenza.
Pazzi da slegare. Alle origini della psichiatria umanistica
William A. White
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 77
Il neurologo e psichiatra americano William White si fece promotore negli anni Venti del Novecento di una nuova psichiatria, che rinunciava ai metodi di cura coercitivi e puramente farmacologici per aprirsi alla dimensione umana della malattia mentale. White persegui questa idea sia con provvedimenti concreti, come l'abolizione della camicia di forza e la creazione di un ambiente più accogliente per i pazienti, sia con la pubblicazione di studi teorici, in cui rifletteva sull'importanza di sviluppare un approccio medico che tenga conto della struttura biologica, del contesto sociale e della storia personale di ciascun individuo. Alcune di queste idee sono raccolte negli scritti presentati qui che permettono di conoscere un autore pressoché assente dagli studi psicologici e medici del nostro Paese.
Ripensando l'umano. In dialogo con Edith Stein
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 139
L'indagine sull'essere umano è stata sempre oggetto della speculazione filosofica occidentale fin da quando Eraclito ha posto l'accento sull'abisso dell'anima umana, il cui fondo è irraggiungibile. È nel Novecento che questa indagine ha assunto una straordinaria centralità, costituendosi come un settore specifico di ricerca, denominato, appunto, antropologia filosofica. La scuola fenomenologica ha contribuito in modo determinante alla comprensione del senso dell'essere umano attraverso lo scavo nella soggettività, osservando l'uomo non esteriormente, ma penetrando in esso. Un'eccezionale testimonianza di questo cammino di ricerca si trova in Edith Stein, che propone una rivisitazione della filosofia del passato per favorire l'incontro con le analisi fenomenologiche. I testi qui raccolti rappresentano la riflessione più recente sulla questione dell'umano, da parte di alcuni tra i maggiori studiosi italiani e stranieri di fenomenologia e pensiero antropologico e religioso.
L'amicizia è la vera patria
Joseph Roth, Stefan Zweig
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 89
Joseph Roth e Stefan Zweig ebbero un intenso rapporto epistolare, che consolidò la loro amicizia. A partire dagli anni Trenta, l'incalzare degli eventi politici invade inevitabilmente la sfera privata e professionale dei due scrittori, che sono costretti ad affrontare l'asprezza del nuovo clima intellettuale imposto da Hitler, verso cui anche molti editori e autori ebrei mostrano un'ingenua quanto fatale indulgenza. In lettere sincere e appassionate, mai tradotte in italiano, i due amici si scambiano giudizi, impressioni e commenti, dove la condizione privata si intreccia alla situazione generale. A un Roth caustico e rabbioso, che esorta l'amico fraterno a reagire con più decisione all'incombere della barbarie, risponde uno Zweig più rassegnato e disilluso, che ha iniziato il tormentato peregrinare in giro per il mondo, alla ricerca di un isolamento artistico e umano. Leggere queste lettere significa immergersi in uno dei periodi più bui della civiltà europea, attraverso lo sguardo di due testimoni che vissero quegli anni con intatta dignità e commovente sofferenza.
Esistono domande senza risposta?
Moritz Schlick
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 55
Fondatore del Circolo di Vienna e tra i più brillanti pensatori del primo Novecento, il filosofo e fisico tedesco Moritz Schlick riflette in questi due saggi, per la prima volta tradotti in italiano, sul significato delle domande che nella filosofia non riescono a ricevere una risposta. In una prospettiva radicalmente empirista e anti-metafisica, alcune delle questioni classiche nella storia della filosofia - come quelle riguardanti la natura del tempo o il rapporto tra mente e corpo - dimostrandosi destinate a rimanere prive di una risposta verificabile, non meritano nemmeno di essere poste. La filosofia può così smettere di perdersi in discussioni infinite quanto sterili e tornare a svolgere il compito insostituibile di chiarificare i concetti, a favore di un loro corretto impiego nel campo della ricerca scientifica. Prefazione di Roberta Lanfredini.