Libri di Piero Cudini
Canzoniere
Francesco Petrarca
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: XXV-544
Pur definendo le sue rime in volgare, con affettata noncuranza, nugae o nugellae ("sciocchezzuole"), Petrarca si dedicò alla loro stesura lungo tutto l'arco della sua vita, dal 1336 circa fino alla morte. Il Canzoniere, che le raccoglie in due cicli - in vita e in morte di madonna Laura, la donna amata - delinea un'esemplare fenomenologia del sentimento amoroso che da un lato eredita e sublima la tradizione della lirica medievale - dai trovatori allo stilnovo - dall'altro anticipa la sensibilità romantica. Perché più che la storia di una passione, il capolavoro di Petrarca è la storia di un'anima tormentata da un'ossessione che si placa e si riaccende senza sosta e governa ogni moto del cuore e dell'intelletto: «Amor mi sprona in un tempo ed affrena, / assecura e spaventa, arde ed agghiaccia, / gradisce e sdegna, a sé mi chiama e scaccia, / or mi tene in speranza ed or in pena». In questa inesauribile capacità di analizzare sentimenti e stati d'animo sta la vitalità poetica di Petrarca affidata a una lingua di raffinata semplicità che per oltre due secoli rimarrà modello lirico insuperato nella cultura europea. Introduzione e note di Piero Cudini
Nuovi racconti romani
Alberto Moravia
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 592
I "Nuovi racconti romani" di Alberto Moravia sono stati scritti tra il 1954 e il 1959 e costituiscono la naturale continuazione del discorso avviato con i precedenti "Racconti romani", considerati dalla critica centrali nella produzione moraviana. Anche nei "Nuovi racconti romani" il mito proletario influisce non soltanto sulla visione del mondo, ma anche sulla scrittura che è leggermente "romanesca" come appunto il linguaggio corrente di Roma che non è più affatto dialettale come ai tempi dei Belli, ma appena velato da un superstite accento locale. La vastissima compagine di questi racconti, una vera e propria commedia umana, può apparire anche come una puntigliosa verifica della disfatta che insidia i propositi della vita.
Convivio
Dante Alighieri
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2005
pagine: XLIV-408
Rivolgendosi non solo a dotti e religiosi, ma anche al pubblico più vasto degli uomini assetati di sapere e impegnati civilmente, fra il 1304 e il 1307 Dante scrive in volgare un'opera di alta divulgazione dottrinaria, il Convivio . Scopo dichiarato di questa raccolta di trattati rimasta incompiuta è quello di rendere partecipi alla "beata mensa" della cultura e della scienza antica e contemporanea anche coloro che fino ad allora ne erano stati esclusi. Il testo affronta argomenti "alti", solitamente trattati in latino: l'esaltazione della scienza e della filosofia come via alla realizzazione dell'uomo e della sua felicità, la nobiltà come conquista intellettuale e morale del singolo individuo. La materia del libro appartiene alla cultura del tempo, alla filosofia scolastica, ma Dante la rende viva attraverso il suo entusiasmo morale e la sua passione intellettuale affidandola profeticamente a quella lingua volgare, qui elogiata come nuovo mezzo espressivo, che negli stessi anni sarebbe diventata materia di studio analitico nel trattato De vulgari eloquentia .
Racconti romani
Alberto Moravia
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2001
pagine: 448
I "Racconti romani" di Alberto Moravia si riallacciano a una tradizione iniziata dal Belli con la sua opera monumentale e poi continuata da poeti e narratori romani come Pascarella, Trilussa e altri. Anche qui ritroviamo un personaggio anonimo del popolo o della piccola borghesia romana, che parla in prima persona, raccontando i suoi casi e quelli della sua gente. Il linguaggio non è più il dialetto stretto belliano o quello temperato di Trilussa, ma un italiano qua e là colorito da parole e locuzioni romanesche. La città e il popolo di Roma sono naturalmente molto cambiati da un secolo a questa parte: qui viene descritta la Roma moderna e un po' stralunata del primo decennio del dopoguerra; una Roma libera eppure alienata; molteplice, vitale e insieme deturpata, piena di incontri, di imprevisti, di avventure, ma anche di rassegnazioni e di angosce. Un libro ricchissimo, un grande atto della commedia umana di un nostro non lontano passato.
Breve storia della letteratura italiana del '900
Piero Cudini
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 1999
pagine: 320
Da Gabriele D'Annunzio a Baricco, ai "cannibali", alle nuove forme espressive. Un testo agile e a volte provocatorio che offre una possibile e personalissima chiave di lettura di cento anni di narrativa e di poesia, ma anche di linguaggio pubblicitario e cinematografico, di testi di canzoni e di fumetti.
Uno, nessuno e centomila
Luigi Pirandello
Libro
editore: Giunti Editore
anno edizione: 1998
pagine: 164
Opera esemplare di tutta la produzione pirandelliana, può essere considerata una sorta di "deposito" in cui il pensiero dell'autore si è andato via via sedimentando e da cui Pirandello ha attinto più volte. Attraverso il monologo del protagonista, si assiste allo scomporsi e al moltiplicarsi dell'io, non "uno", ma "centomila", quanti sono i modi in cui appare "per gli altri" e dunque per se stesso "nessuno".