Libri di Platone
Simposio-Apologia di Socrate-Critone-Fedone. Testo greco a fronte
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 448
Socrate, l'intellettuale stravagante che parla nelle strade e nelle piazze dell'Atene del V secolo. Socrate, che ha insegnato all'umanità la religione della ricerca. Socrate, e la sua ossessione per la verità. È lui il protagonista di questi quattro dialoghi platonici disposti in un ordine volutamente narrativo: il "Simposio" ritrae il filosofo nel fervore dell'insegnamento; "l'Apologia" riporta l'autodifesa pronunciata davanti al tribunale che l'avrebbe condannato a morte; il "Critone" lo fa vedere in carcere, mentre rifiuta la possibilità di fuga offertagli da un discepolo influente; il "Fedone" infine è il resoconto sobrio e commovente delle sue ultime ore, con l'indimenticabile lezione sull'immortalità dell'anima. In tutti rifulge la lingua di Platone, di una naturalezza disarmante nel modo in cui, tra domande e risposte, fluiscono le più vertiginose questioni filosofiche: la natura e il senso dell'amore, l'impulso alla verità, l'etica e il dovere, l'anima e la sua immortalità.
Apologia di Socrate-Critone. Testo originale a fronte
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 224
Nel 399 a.C. Socrate fu trascinato in tribunale in un’Atene prostrata e inquieta. Il trentennale conflitto contro gli Spartani si era da poco concluso con un’amara e umiliante sconfitta: le mura della città erano state demolite, la sua prestigiosa flotta navale smantellata. La comunità era stata dilaniata dalla guerra civile: alti erano stati i costi in termini di relazioni personali. Con un decreto si impose di consegnare a un completo oblio ogni male e sofferenza. Ma un decreto, per quanto autorevole, non poteva bastare, di per sé, a cancellare torti e dolore. È in questa singolare temperie che Socrate fu tradotto dinanzi a una giuria popolare, accusato di corrompere i giovani e di non credere agli dei della città. Insomma, di pensarla “diversamente”, di mettere in discussione i valori su cui Atene si fondava, ma anche di indurre in altri il medesimo atteggiamento critico. In quel momento di grande fragilità, quei discorsi erano forse più di quanto si potesse tollerare. Davanti ai giudici, Socrate si trovò nella posizione di chi deve pronunciare un’“apologia” del proprio operato. Ma il suo discorso non ebbe nulla a che vedere con quanto un imputato era solito dire. Decise di parlare senza tentare di manipolare a suo favore l’uditorio né di edulcorare i fatti. Non chiese pietà. Unicamente in nome dell’alétheia, della “verità”, perché solo su di essa si poteva fondare la forma compiuta della “giustizia”. Ben sapendo il risultato che avrebbe ottenuto.
Gorgia. Testo greco a fronte
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 1997
pagine: LIII-211
Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento. Testo originale nell'edizione di John Burnet. Traduzione e introduzione di Francesco Adorno.
Apologia di Socrate Critone. Testo greco a fronte
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2008
pagine: XLIX-194
Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento. Testo originale nell'edizione di John Burnet, traduzione e note di Manara Valgimigli, introduzione di Anna Maria Ioppolo, note aggiornate di Anna Maria Ioppolo.
La Repubblica. Testo greco a fronte
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: 1183
"La Repubblica" è, probabilmente, il più importante tra i dialoghi di Platone; senza dubbio è il più controverso e frainteso. Scritta nell'arco di molti anni, "La Repubblica" è uno specchio fedele della vastità e della complessità della speculazione platonica, di cui si può considerare a buon diritto la summa e la sintesi. Partendo dal concetto di giustizia, infatti, il campo dell'indagine si allarga sempre di più fino a prendere in esame la migliore costituzione di un'ipotetica città, affrontando via via etica, politica, psicologia, ontologia ed epistemologia, e aprendo problematiche che a tutt'oggi sono lontane dall'essere risolte.