Libri di R. Conti

La scrittrice eoliana Tina Squaddara è giunta alla seconda ristampa del volume racconti "I gatti felici di Lipari 2" un'edizione rivista, arricchita di nuovi argomenti, e sempre mirata al volontariato e al sostentamento del Gattile di Lipari. Ancora una volta vi emozionerà con le sue storie feline!

Il paesaggio toscano, quel meraviglioso territorio famoso e apprezzato in tutto il mondo, è l'eredità della storia e della cultura di questa regione. Quel che vediamo oggi è ciò che ci hanno lasciato i nostri antenati: i palazzi storici, le vie di comunicazione, gli acquedotti romani, i borghi medievali e mezzadrili. Esso porta i segni di tante epoche storiche e stili di vita nel corso dei secoli. Ma il territorio si trasforma e con lui il paesaggio. Ecco quindi il "Rinascimento" del titolo di questa opera in due tomi racchiusi in un elegante cofanetto: un modo diverso, nuovo, di guardare al paesaggio e di celebrarne lo sviluppo e la bellezza. Allegata una carta geografica della Toscana.

"Ogni perdita, ogni fallimento, ogni vita felina che si spegne, è un segno sulla pelle, un cuore frantumato, una ferita indelebile per la nostra gattara. Ma lei va avanti, continua sempre più decisa e motivata, anche quando è soffocata di lavoro con i suoi piccoli da allattare, le malattie da curare, spesso schifosamente orribili, con nomi assurdi, difficili anche da pronunciare! Persevera nel suo volontariato tutti i giorni, sempre diversi, mai uguali: a volte pieni di sole da rendere tiepidi i muretti, dove i pelosi si sdraiano come fossero delle divinità; altre volte gelidi, puoi solo sperare che il freddo non sia troppo eccessivo e che non soffrano tanto; e poi ci sono giorni di m..., dove la disperazione è totale, dove il valore della vita viene calpestato... giorni terribili in cui il senso non lo trovi più. La vendita di questo libro, contribuirà a sostenere il nostro progetto, segno evidente di puro amore per i nostri cari amici Pelosi". (Tina Squaddara)

"Dino Caponi è, in questo, uomo del Novecento, per come si applica da giovane alla matita, all'inchiostro, al carboncino, alla poetica insomma del 'bianco e nero' che lo stesso Rosai aveva adottato negli anni della sua formazione sull'onda di suggestioni internazionali, oscillanti fra simbolismo e crudezze espressioniste".