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Libri di Raffaella Di Castro

Ogni uomo a immagine di Dio. Riflessioni sul principio di uguaglianza

Libro: Libro in brossura

editore: Treccani

anno edizione: 2025

pagine: 304

Il volume rende omaggio alla Costituzione italiana, concentrandosi sul principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3. Esamina il tema da una prospettiva interdisciplinare e internazionale, analizzando le diverse declinazioni e implicazioni del principio. I saggi esplorano, in particolare, il legame tra uguaglianza e diversità, affrontando anche le sfide della contemporaneità. Si pone la domanda su quale sia il significato dell'uguaglianza oggi e come l'articolo 3 possa influenzare le scelte politiche, culturali, economiche e sociali del paese. Inoltre, vengono esplorati gli ostacoli da rimuovere e le risorse da sviluppare per garantire una piena validità del principio, sia formale che sostanziale. Il volume include anche una riflessione sulla cultura, l'etica, la storia e l'esperienza ebraica, sottolineando il contributo che gli ebrei hanno dato alle società in cui vivono.
26,00 24,70

La rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 84/3

Libro: Libro di altro formato

editore: Giuntina

anno edizione: 2019

pagine: 155

«La Rassegna Mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell'ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, le rassegne, i contributi scientifici pubblicati, le migliaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell'ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. La prima parte di questo numero è composta da sette saggi, interamente dedicati all'ebraismo italiano. Apre il volume una nuova testimonianza, risalente alla Venezia del 1519, sull'origine e diffusione della parola "ghetto", presentata da Angelo M. Piattelli. Segue un lavoro sull'apostata Giulio Morosini, la cui micidiale opera di diffamazione è analizzata da Alessandra Levi; la figura del rabbino veronese Leone Leoni è ricostruita con pietas da Laura Graziani Secchieri. Di storia ebraica italiana tratta anche lo studio di Claudia Di Cave, che ricrea l'etimologia del termine giudaico-romanesco "peromante". Parla ancora di Roma il testo di Vega Guerrieri, all'epoca della Seconda guerra mondiale e dei suoi terribili contraccolpi sulla vita quotidiana ebraica. Elia Boccara ricrea un periodo sconosciuto della storia degli ebrei italiani in Tunisia. Infine, lo storico del folclore dell'Università dello Utah Steve Siporin, esperto di storia degli ebrei italiani, illustra il lascito letterario di Augusto Segre, che della «Rassegna Mensile di Israel» fu direttore dal 1975 al 1979 e alla cui memoria è dedicata la copertina di questo volume. La sezione Dibattito, dedicata a Israele e Diaspora, è composta da quattro contributi: Sergio Della Pergola illustra la sempre più complessa situazione demografica dello Stato d'Israele; Daniele Fiorentino traccia una breve storia della cosiddetta "simbiosi ebraico-americana", Giorgio Gomel si sofferma sulla dualità Israele-Diaspora, cercando di evidenziarne la comune matrice etica. Maurizio Molinari, infine, conclude con un accenno ottimista, paragonando Israele alla gigantesca start up «di una nuova formula di identità nazionale».
18,00 17,10

La rassegna mensile di Israel. Volume Vol. 84/1-2

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2019

pagine: 364

«La rassegna mensile di Israel», fondata da Alfonso Pacifici e Dante Lattes nel 1925, è la più importante sede di dibattito culturale dell'ebraismo italiano. Gli oltre ottanta volumi, i contributi scientifici pubblicati, le centinaia di libri recensiti, fanno della rivista una fra le più longeve e autorevoli voci dell'ebraismo europeo, interrotta solo dalle leggi antiebraiche del fascismo e dai successivi eventi bellici. La miscellanea che qui vi consegniamo è una fra le più variegate: diversi ne sono i possibili percorsi di lettura. Uno di essi proviene dal titolo del primo saggio, "Maharal and Italy. A transnational approach", dove si evidenzia, fra l'altro, il ruolo giocato dall'ebraismo italiano nel pensiero del grande Maestro. Transnazionale è infatti, come ben noto, una delle parole chiave dell'ebraismo, e gli articoli che qui vi presentiamo spaziano da Praga all'Italia (e qui ancora da Padova a Milano a Roma), dall'Inghilterra alla Polonia, dalla Romania all'Unione Sovietica... Dalla Praga del Maharal torniamo infatti in Italia con ben sei contributi: tre che ci parlano dei nostri vanti in quanto ebrei, tre delle nostre vergogne in quanto italiani. Il primo, su Samuel David Luzzatto, dimostra come, nonostante il suo approccio innovativo alla Torà orale, lo studioso padovano rimanga nell'ambito dell'ortodossia. Il secondo mostra aspetti ignoti del pensiero e dell'azione di Prospero Moisè Loira, fondatore della milanese Società Umanitaria, il terzo articolo infine illustra la vita di Angelo Pace Tagliacozzo, presidente dell'Ospedale Israelitico di Roma. Seguono contributi sulla ex colonia fascista di Sciesopoli, sulla deportazione degli ebrei di Viterbo e su come la stampa italiana del tempo ha riferito dello sterminio ebraico nell'Europa dell'Est. Quindi due articoli dedicati alla questione della memoria storica e collettiva, e ai modi in cui le arti figurative e l'architettura scelgono di raffigurarla e tramandarla, che ci portano da Bologna a Londra. La nostra cavalcata internazionale prosegue quindi in Polonia, con un testo dedicato agli scritti giovanili del fondatore della sociologia moderna, Ludwik Gumplowicz, alla Romania di Benjamin Fondane, all'Unione Sovietica, i cui ebrei, decimati dalla guerra, avevano trovato un paladino addirittura in Albert Einstein. L'ultimo testo, infine, ci riporta in Italia con una testimonianza sulla vicenda del circolo giovanile ebraico Kadimah, nella ormai lontana Roma degli anni Sessanta. Chiude il volume la rassegna di libri e riviste curata da Myriam Silvera.
18,00 17,10

Il divieto di idolatria tra monoteismo e iconoclastia. Una lettura attraverso Emmanuel Levinas

Il divieto di idolatria tra monoteismo e iconoclastia. Una lettura attraverso Emmanuel Levinas

Raffaella Di Castro

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2013

pagine: 463

Idea centrale del monoteismo ebraico, il divieto di idolatria non va inteso come principio dogmatico e aprioristico di separazione tra Dio e idoli, bene e male, popolo ebraico e nazioni pagane, ma come consapevolezza critica che l'idolatria è un rischio interno alla condizione umana. Non solo del Dio unico è vietato fare immagini idolatriche, ma della stessa idolatria. L'idolo infatti non è una cosa ma un modo, al tempo stesso totalizzante e riduttivo, di relazionarsi all'alterità. L'intera opera di Lévinas può essere letta come un rigoroso gesto di adempimento del divieto biblico. Questa chiave interpretativa è esaminata alla luce dei passi in cui il divieto è tema esplicito, mostrandone la fecondità metodologica implicita, ma anche interrogandosi sui rischi e sulle effettive cadute idolatriche del pensiero levinasiano. Verifica necessaria per ogni progetto anti-idolatrico che intenda restare all'interno dell'orientamento monoteista e non rovesciarsi nell'antitesi iconoclastica tra due o più idoli contrapposti. Lévinas sembra condurre il suo primato etico verso un'interrogazione radicale, che non si limita a risalire la realtà e il pensiero verso le loro irrappresentabili condizioni etiche - l'alterità, il volto, la trascendenza, la responsabilità -, ma sembra accogliere l'esigenza interna a queste stesse condizioni di una dimensione altra dall'etica e ancora più irrappresentabile.
34,00

Testimoni del non-provato. Ricordare, pensare, immaginare la Shoah nella terza generazione

Testimoni del non-provato. Ricordare, pensare, immaginare la Shoah nella terza generazione

Raffaella Di Castro

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2008

pagine: 327

Siamo sicuri che l'inarrestabile scomparsa dei testimoni diretti della Shoah sia "il problema cruciale" della nuova era della memoria? Chi e come sarà il "nuovo testimone"? Non potrebbe rivelarsi un falso problema che rischia di mascherare e confondere idolatricamente altre questioni? Il volume lascia parlare coloro su cui sono puntati i riflettori dell'attenzione pubblica: l'ultima o terza generazione di ebrei ad aver ricevuto una trasmissione diretta della memoria delle persecuzioni fasciste e naziste. Le caratteristiche e le problematiche della terza generazione sono le stesse con cui la società post-Shoah per intero deve fare i conti: essere nati dentro una ferita che per quanto non vissuta comunque ci riguarda e ci richiede di ricostruire attorno ad essa un corpo, al tempo stesso individuale e collettivo.
26,50

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