Libri di Roberta Ascarelli
Viaggi ebraici. Tra esperienza del mondo e dell’abisso
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 202
Il libro raccoglie saggi sul tema del viaggio – e in particolare del viaggio “letterario” – nella tradizione ebraica sia sefardita sia ashkenazita in ambiente tedesco, italiano e spagnolo. Molte le questioni affrontate: da quelle più tradizionali che trattano del legame tra viaggio e diaspora, a quelle più metaforiche, che tracciano percorsi tra libri e conoscenze, analizzando anche le guide ispirate al progetto sionista. Si è dato inoltre spazio ad aspetti linguistici legati al passaggio tra lingua madre e lingue di esilio e ad alcune considerazioni sulla letteratura della Shoah. Di particolare interesse è la riflessione sul viaggio di scrittori contemporanei di lingua spagnola che hanno “riscoperto” o immaginato il loro ebraismo, allargando il campo a una dimensione giudeo-spagnola a lungo trascurata.
Mitteleuropa ebraica
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 590
La Mitteleuropa come mito moderno, dai caratteri politicamente sfuggenti ma dal grande fascino culturale, ha ancora oggi la capacità di porre interrogativi sul rapporto tra centro e periferia imponendo un ripensamento, anche radicale, dei concetti di transculturalità e transnazionalità, dove la componente ebraica appare determinante. Un ripensamento che investe le contraddizioni dell’Europa contemporanea e, in qualche modo, anche del mondo, interrogando forme di identità apparentemente monolitiche, collegate a confini territoriali, linguistici, etnici o religiosi. La prospettiva transnazionale su cui questo volume vuole riflettere si adatta in particolare alle esperienze dei “cittadini di fede mosaica” e invita, anche riguardo a epoche di esacerbato nazionalismo, a esercitare una visione “sovranazionale” in grado di contaminare Oriente e Occidente, universalismo e localismo.
Mosè nostro maestro. Interpretazioni ebraiche e letture cristiane
Massimo Giuliani
Libro: Libro in brossura
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 192
Ebrei e cristiani condividono i cinque libri di Mosè, cuore della rivelazione al monte Sinài, che i primi chiamano Torà, i secondi Pentateuco, senza il quale è impossibile comprendere il Nuovo Testamento (come afferma la Dei Verbum). Persona o personaggio che sia, Mosè resta centrale tanto per il giudaismo quanto per il cristianesimo: nel corso dei secoli non ha mai smesso di ispirare esegeti e teologi di entrambe le fedi. Poiché il dialogo, oggi, si alimenta di una sempre più approfondita conoscenza delle diverse interpretazioni e letture dei Testi sacri, in questo volume l’autore esplora e commenta tali diversi approcci, dando voce ai rabbini di Israele che hanno creato il midrash e ai teologi che nei primi secoli hanno forgiato il cristianesimo: gli uni e gli altri sono affascinati da Mosè, l’uomo che parlava a tu per tu con Dio, umile e al contempo determinato, non privo di difetti, come ogni altro uomo, ma anche generoso fi no al sacrificio di sé, modello di fede nell’obbedire e trasmettere i comandi divini. In queste pagine Mosè «servo del Signore» e «nostro maestro» parla ancora attraverso lo studio delle fonti ebraiche e cristiane, mostrando la perenne vitalità delle Scritture.
Un inafferrabile momento di felicità. Eros e sopravvivenza in Isaac B. Singer
Fiona Shelly Diwan
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2021
pagine: 280
Soltanto il racconto delle passioni umane non risulta noioso, scrive Isaac Bashevis Singer, a interessarlo, sono «le infinite variazioni e tensioni proprie dei rapporti tra i sessi», l'abisso delle superfici carnali, l'idea che l'eros sia l'unica fiamma di candela nel buio della sopravvivenza. Eros in forma di caos, storie e vite di esuli la cui esistenza si contorce in un mal di vivere che trova pace solo nel vitalismo amoroso, eroi rotolati a New York e sopravvissuti alla Shoah che hanno perso tutto e a cui resta soltanto la vitalità del desiderio. Perché, per questi profughi, in definitiva, l'eros diventa il solo lenimento possibile al dolore di vivere. Bulimia erotica, pulsioni distruttive, ironia, humour, tutto trova spazio per Singer in una dimensione spirituale, scrive Fiona Diwan, poiché da sempre Singer si focalizza sull'aspetto mistico dell'esperienza. Nel trentennale della morte dell'ultimo grande scrittore della letteratura yiddish, un saggio che «con pacata emozione ed esauriente eleganza», come scrive Antonia Arslan nella sua postfazione, affronta le fonti remote della passione vitalistica di Singer: le donne, Dio e la letteratura. E il mondo della yiddishkeit guardato con nostalgia etica, attraverso l'affabile e premuroso narcisismo dei suoi personaggi, vittime e contemporaneamente carnefici, animati da un'insaziabile fame carnale e dal bisogno di riscattare la vergogna di essere rimasti in vita. Introduzione di Roberta Ascarelli. Postfazione di Antonia Arslan.