Libri di Roberto Cornelli
La forza di polizia. Uno studio criminologico sulla violenza
Roberto Cornelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 222
La forza di polizia serve a imporre l'osservanza della legge e a contenere la violenza sociale, ma è essa stessa violenza che va contenuta e canalizzata in funzione del progetto di società che s'intende affermare. Soprattutto nelle democrazie contemporanee, l'uso della forza comporta dilemmi etico-politici che, in assenza di una cornice entro cui interpretare i significati del "fare polizia", appaiono interessare esclusivamente il singolo agente. In un percorso di ricerca che, a partire dai recenti episodi di police brutality, affronta in modo interdisciplinare i principali nodi teorici che intrecciano l'agire di polizia col tema della violenza, l'Autore propone una lettura della forza di polizia che prende le distanze dalla vulgata delle mele marce (o delle piante malate), per mettere in risalto la semantica del gesto violento che emerge nell'intersezione tra diversi processi di legittimazione dell'azione di polizia. L'adozione di questa prospettiva d'analisi amplia le possibilità di riforma del comparto sicurezza, tenendo conto, in particolare, di come il sistema culturale, le politiche di polizia e i saperi professionali attraversano le soggettività degli operatori che si trovano a "scegliere" se usare o meno la forza in situazioni contingenti.
Milano-Bogotà. Percorsi di giustizia nella Colombia dopo l'accordo di pace
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 224
Nel 2019 i curatori di questo libro hanno aperto un corridoio di riflessioni, di studi e di incontri tra Milano e Bogotà che, passando per New York, continua ad arricchirsi di nuove iniziative. Il volume parla della Colombia e del suo tentativo di uscire da uno dei conflitti armati più antichi al mondo e certamente il più risalente del continente americano, tanto complesso quanto stratificato e intrecciato alla storia di un Paese attraversato da sempre dalla violenza, dalle violenze. A partire dal resoconto del seminario di studi su L'Accordo di pace in Colombia, i lavori della Comisión de la Verdad per il riconoscimento delle vittime e la ricostruzione della convivenza, che si è svolto a Milano il 29 gennaio 2019 e della settimana di incontri a Bogotà con giudici e procuratori della Giurisdizione speciale per la pace, vari esponenti del Comando strategico congiunto della Transizione del Ministero della difesa, diversi portavoce delle Forze armate, alcune vittime e parenti di vittime accompagnate dai rappresentanti delle loro organizzazioni e, infine, alcuni appartenenti alle Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane-Esercito Popolare (FARC-EP), il volume propone una riflessione ampia, multidisci-plinare e ancorata alle politiche e alle pratiche nell'ambito del percorso di giustizia inaugurato dall'Accordo di pace. L'obiettivo è di consegnare a studiosi e practitioner uno strumento utile a mettere a punto, a partire dalla particolarità del caso colombiano, un modello di giustizia di cui si sente sempre più il bisogno in molti angoli del mondo.
Città, cittadini, conflitti. Il diritto alla prova della dimensione urbana
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 175
«Il tema prescelto per l'annuale Convegno del Dipartimento di Giurisprudenza tenutosi 1'11 e 12 dicembre 2017, "Città, cittadini e conflitti. Il diritto alla prova della dimensione urbana", consente di esaminare un ampio ventaglio di problematiche connesse all'idea della "città che cambia", intesa come un corpo vivo in continua mutazione che non si lascia facilmente guidare nel suo sviluppo secondo la logica di una pianificazione imposta dall'alto per mezzo di regole politiche, economiche, sociali e giuridiche. Le sollecitazioni che provengono quotidianamente dalla realtà — si pensi a titolo di esempio al dibattito sullo ius soli e sugli accresciuti poteri di ordinanza dei sindaci — evidenziano la necessità di ripensare il rapporto tra la città come spazio architettonico, urbanistico, paesaggistico e come aggregato di persone (singoli cittadini, gruppi, istituzioni). I decisori politici devono saper gestire quotidianamente una realtà urbana che si fonda su contraddizioni e conflitti che possono scaturire da fenomeni come — ad esempio — l'immigrazione, la globalizzazione economica, il progresso tecnologico. È in tale contesto che emergono nuove modalità del vivere insieme, dell'essere appunto cittadini, sotto i profili contrapposti dialogo-non dialogo, inclusione-esclusione, uguaglianze-diseguaglianze, socialità-estraniamento, ecc. Di fronte ai problemi posti dal vivere in comune nella città, il giurista può svolgere un ruolo fondamentale nell'indirizzare la riflessione sugli strumenti più utili per prevenire e gestire i conflitti che potrebbero sorgere, ad esempio, in tema di spazi e diritti di cittadinanza (all'assistenza medica, all'istruzione, alla casa, al lavoro, alla tranquillità dei residenti), oppure in relazione ai rapporti fra autorità e individuo (poteri dei sindaci, dei questori e dei prefetti interferenti con le libertà personali). Il tema proposto si presta dunque ad essere esaminato in un'ottica multidisciplinare e comparatistica, coinvolgendo trasversalmente diversi settori del diritto (privato, costituzionale, amministrativo, del lavoro) e campi del sapere, quali la storia e la filosofia, la criminologia, le arti, l'architettura e l'urbanistica, la sociologia e la demografia. Proprio il ricorso a tali diversi ambiti della conoscenza umana consente di realizzare come vi siano diversi modi di intendere e vivere la città oggi, connessi fra loro ma non sempre armonici...» (Dalla Prefazione)
Oltre la paura. Affrontare il tema della sicurezza in modo democratico
Adolfo Ceretti, Roberto Cornelli
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 250
A fronte delle continue proposte di aumentare le pene, di incrementare la presenza e la visibilità delle forze di polizia e di adottare una politica di rigore nei confronti del degrado, di cui gli stranieri sarebbero i principali portatori, la sensazione per chi studia la "questione criminale" è che pochi "opinion leader" possiedano una effettiva conoscenza del campo penale, vale a dire di quella rete di istituzioni (tribunali, carceri, ospedali psichiatrici giudiziari, servizi sociali, case di lavoro, case di rieducazione, riformatori giudiziari, ecc.) e di varie forme di relazioni supportate da agenzie, ideologie, pratiche discorsive, tra cui i saperi criminologici, sociologici, psichiatrico-forensi. Il dibattito pubblico si sviluppa infatti attorno a espressioni - come tolleranza zero, certezza della pena, lotta all'immigrazione - che non sono in grado di cogliere effettivamente i contorni reali della questione "insicurezza". Questo libro intende contrastare la tendenza diffusa a adagiarsi su soluzioni preconfezionate per riflettere sulla criminalità e l'insicurezza, sulle violenze urbane, sull'odio razziale, sull'inciviltà e il controllo dello spazio, sul carcere e la salute mentale. Per andare oltre le paure sociali grazie a una politica di sicurezza democratica.
Oltre la paura. Cinque riflessioni su criminalità, società e politica
Adolfo Ceretti, Roberto Cornelli
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 250
A fronte delle continue proposte di aumentare le pene, di incrementare la presenza e la visibilità delle forze di polizia e di adottare una politica di rigore nei confronti del degrado e delle inciviltà, di cui gli stranieri sarebbero i principali portatori, la sensazione per chi studia la "questione criminale" è che pochi opinion leader possiedano una conoscenza approfondita del campo penale, vale a dire di quella rete di istituzioni e di varie forme di relazioni supportate da agenzie, ideologie, pratiche discorsive, tra cui i saperi criminologici, sociologici, psichiatrico-forensi. Il dibattito pubblico si sviluppa infatti attorno a espressioni che, sebbene richieste dal codice politico bipartisan e invocate dalle proteste di piazza (mediatica), non sono in grado nemmeno di cogliere quali siano i problemi di insicurezza, convivenza e ordine caratteristici della vita nelle città. Questo libro intende contrastare la tendenza diffusa ad adagiarsi su soluzioni preconfezionate in un dibattito pubblico sclerotizzato, fornendo in modo semplice e chiaro alcuni spunti di riflessione sulla dimensione penale che possono essere utili come armamentario argomentativo per chi si interessa di politica. È un saggio di "criminologia politica", che approfondisce i fondamenti delle attuali politiche di sicurezza allo scopo di orientarle in senso democratico, in funzione di un progetto di società civile e aperta che sappia andare oltre la dimensione della paura nella convivenza.
Paura e ordine nella modernità
Roberto Cornelli
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2008
pagine: X-312
Insicurezza e criminalità
Roberto Cornelli
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2007
pagine: 284
Il libro si sviluppa lungo il sentiero interpretativo che unisce i tre concetti di paura, criminalità e ordine, con l'intento di approfondirne criticamente ogni passaggio. Attraverso un percorso d'analisi multidisciplinare, si propone di superare la visione tradizionale che descrive la paura nelle società contemporanee come esito dell'assenza di politiche adeguate nel contrastare la criminalità dilagante e nel ristabilire l'ordine nelle città, dimostrando come essa sia un "luogo teorico" di costruzione di significati delle esperienze sociali e di produzione dell'ordine istituzionale.