Libri di Rocco Pititto
I segni di Dio dalla predicazione di P. Vincenzo M. Romano
Vincenzo Maria Romano
Libro: Libro in brossura
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2025
pagine: 504
Ancora una catechesi sui sacramenti? Si è scritto tanto su questo tema, ma spesso un’eccessiva attenzione alla liturgia che li esprime, all’analisi dei singoli contenuti che singolarmente li connotano, ha fatto perdere di vista il peso essenziale di questi segni. Infiniti sono i segni della presenza di Dio nella storia degli uomini, ma i sette sacramenti ne sono la perfezione e il culmine. Rimeditarli può essere utile a liberare la mente dalle troppe incrostazioni religiose che ingabbiano la fede fino a ucciderla, preferendo la cornice al quadro. Rimeditarli, in piena fedeltà alla Parola che li fonda, significa scoprire il volto di Dio che in questi segni si svela e si manifesta.
Pensare, parlare, fare. Una introduzione alla filosofia del linguaggio
Rocco Pititto
Libro: Copertina morbida
editore: Diogene Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 178
Il linguaggio è più che uno strumento ed è più che una creazione. Soltanto l'uomo, dotato del pensiero e del linguaggio, fa parte del mondo e lo possiede. È attraverso questo dono, la risorsa che lo caratterizza in via esclusiva come essere umano, che l'uomo possiede il mondo, come la sua dimora più originaria, creandolo e ricreandolo e rinnovandolo di continuo. Legato alla coscienza nascente dell'essere dell'uomo, il linguaggio è la radice stessa dell'umanità. Come tale costituisce la dimensione più generale dell'uomo e rappresenta in un certo qual modo la sua casa, la sua dimora più originaria, la "nicchia cognitiva", partendo dalla quale egli ha iniziato la sua avventura nel mondo. Le parole sono come la trama di cui è intessuta tutta l'esistenza umana. È per questo che lo studio dell'uomo e della società presuppone lo studio del linguaggio, inteso come insieme organizzato di simboli e di significati, articolazione verbale del pensiero, mezzo di conoscenza e strumento di comunicazione, memoria dell'uomo e della società.
Ad Auschwitz Dio c'era. I credenti e la sfida del male
Rocco Pititto
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2005
pagine: 208
La ragione linguistica. Origine del linguaggio e pluralità delle lingue
Rocco Pititto
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2008
pagine: 272
Cervello, mente, linguaggio. Una introduzione alle scienze cognitive
Rocco Pititto
Libro
editore: Cartman
anno edizione: 2009
pagine: 182
Perché affermare che l'uomo è un essere "speciale", posto al vertice del mondo animale e non, invece, un essere "qualsiasi", anche se più evoluto, uno tra i tanti altri esseri animali, che popolano il mondo, come da alcuni si è ipotizzato sempre più frequentemente e con maggiore convinzione? L'uomo è realmente un essere "speciale"? Mente e linguaggio segnano il perimetro dell'umanità. Tutti gli esseri, animati o inanimati, sono parte del mondo, ma soltanto l'uomo, la creatura dotata della mente e del linguaggio, fa parte del mondo, lo possiede nello stesso tempo e ne è consapevole. Il semplice fatto di essere parte del mondo non significa di per sé possedere il mondo. Perché è, soprattutto, attraverso il dono del linguaggio, la risorsa che lo caratterizza in via esclusiva come essere umano, che l'uomo possiede il mondo, creandolo e ricreandolo, ponendo domande ed esigendo risposte. Nessun altro essere può rivendicare di far parte del mondo, di possederlo, anche se solo simbolicamente, e di ricrearlo, adattandolo di continuo ai suoi "bisogni" e dando ad esso delle finalità. Rispondere alla domanda sul come sia possibile per l'uomo, tramite l'attività della mente e l'attività del linguaggio, possedere il mondo, ricrearlo ed esserne, nello stesso tempo, consapevole, è il filo conduttore di questo lavoro, la ragione ultima di una ricerca "appassionata" sull'uomo e sul suo destino.
Lui è come me. Intersoggettività, accoglienza e responsabilità
Rocco Pititto
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2012
pagine: 224
L'uomo è un essere con l'altro, mai senza l'altro, mai contro l'altro. Nello sguardo sull'altro, egli si scopre come sé, costruisce la sua identità ed è realmente se stesso. Il rischio dell'uomo, che si nega a questo destino comune, è la caduta nell'inumano, la sconfitta della ragione. Gli uomini fanno parte di un'unità plurale più grande, l'umanità, nella quale tutti gli umani si ritrovano come a "casa propria", rimanendo ciascuno nella propria individualità, ma riscoprendo e coltivando le radici comuni delle loro reciproche identità e appartenenze. Le identità di ciascuno, così come le loro appartenenze, non sono separabili dalle identità degli altri, perché solo coniugate al plurale si realizzino nell'accoglienza reciproca, nella ricerca della solidarietà e nell'esercizio della comune responsabilità per il mondo e per l'uomo. Lui è come me vuole riannodare i fili di una lunga tradizione, che ha difeso, non senza incertezze e ambiguità, le ragioni del "tu" contro lo strapotere dell'"io". Le sconfitte dell'uomo sono state assai più numerose delle vittorie. Ma gli esseri umani, volendolo e lottando per essa, possono ancora vincere la sfida decisiva. L'aspirazione alla pienezza e al compimento interiore, presente in ogni essere umano, rimane vana e illusoria, se l'io nel suo viaggio alla scoperta di sé, non incontra il tu dell'esistenza e insieme si riconoscono soggetti e protagonisti di una relazione fraterna. Lo stato di compimento e di pienezza dell'essere, che ogni individuo umano rincorre, più che un "territorio" dell'io, costituisce un "orizzonte" plurale, nel quale confluisce il noi dell'esistenza concreta, nella consapevolezza che senza di esso la vita non ha lo stesso valore. È una vita che si apre sull'orizzonte dell'altro ed è nella sua apertura più totale che si afferma e si realizza l'essere dell'uomo.
Felice D'Onofrio. Il medico che divenne frate. Per una biografia di fra Felice D'Onofrio
Rocco Pititto
Libro: Libro in brossura
editore: La valle del tempo
anno edizione: 2024
pagine: 254
Il volume si propone di illustrare il percorso religioso e l'impegno professionale e umanitario di Felice D'Onofrio, che a un certo punto della sua esistenza scelse di diventare un frate.
La christus, offnung der Welt di Heinz Tesar. Tra architettura, filosofia e teologia
Rocco Pititto
Libro: Copertina morbida
editore: Diogene Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 100
"Le Chiese sono le ancore della trascendenza e della pietà nel caos dei mercati globali. Gli scopi degli edifici sacri sono diversi da quelli degli edifici profani. Nelle città europee le chiese sono spazi aperti del cristianesimo. Gli edifici e gli spazi delle religioni mondiali sono pietre di costruzione dello spirito. Città ovvero comunità; gli edifici sacri sono i centri spirituali di ogni città, sono i luoghi della comunità e della comunicazione. In aperta campagna sono luoghi di pellegrinaggio, i calvari con le loro stazioni, i monasteri ed i santuari religiosi nonché le semplici cappelle e i crocifissi al margine della strada che trascendono la natura, rendendola accessibile e servendo da segno della fede. La costruzione di una chiesa è un imperativo. Le chiese sono il contenitore dell'anima. Scrivere sulla costruzione di una chiesa significa per me, sostanzialmente, descrivere le proprie costruzioni e verbalizzare i pensieri che producono questi edifici." (Heinz Tesar)
Con l'altro e per l'altro. Una filosofia del dono e della condivisione
Rocco Pititto
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2016
pagine: 320
La pienezza dell'essere dell'uomo è nell'incontro dell'io con l'altro, nella condivisione della comune umanità. Legato all'io da uno rapporto di somiglianza e di prossimità e partecipe di uno stesso destino umano, l'altro non potrebbe mai essere o diventare un suo oppositore o un suo concorrente e tanto meno un suo nemico. L'altro è, soprattutto, il destino ultimo dell'io, il richiamo della sua massima responsabilità. Di questa comune responsabilità entrambi l'io e l'altro - sono nello stesso tempo i soggetti e i destinatari, i garanti e gli esecutori. I fili di un discorso sull'uomo e sul mondo sono dipanati e ritessuti sulla trama di un nuovo racconto sull'uomo, dove l'altro diventa la traccia della responsabilità dell'io. Non basta riconoscere all'altro la sua identità in rapporto all'io o affermarne la comune origine o la sua correlatività. È necessario disporre l'io e l'altro sullo stesso piano come due realtà plurali che si richiamano a vicenda e costituiscono l'espressione privilegiata dell'umano nel mondo. La responsabilità dell'io verso l'altro richiede che la responsabilità stessa si trasformi in azione con l'altro e per l'altro nell'assunzione della compassione come termine dell'azione stessa. Dono e perdono diventano, in questo contesto, i due paradigmi di una esistenza umana che fa del tempo presente lo spazio privilegiato del dono e nel perdono si riconcilia con un passato segnato dalla colpa e dall'offesa.
Pensare l'architettura. Sapere filosofico e fare architettonico
Rocco Pititto
Libro
editore: Diogene Edizioni
anno edizione: 2017
Metafore dell'esistenza e desiderio di salvezza. Un viaggio interiore
Rocco Pititto
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2019
pagine: 246
La speranza dell'uomo di non smarrirsi nei labirinti dell'esistenza rimane appesa alla riscoperta e alla riappropriazione delle tante metafore che defniscono lo spazio della cultura occidentale. Sono rappresentazioni e interpretazioni dell'esistenza e chiedono di essere realizzate come mete dell'agire dell'uomo. Le metafore, cui si fa riferimento, sono riprese da figure bibliche e assunte come strumenti di conoscenza dell'esistenza, modelli di confronto, guide nell'azione e stili di vita. Sono metafore che aiutano a descrivere la condizione dell'uomo rifessa nelle vicissitudini e nelle contraddizioni che caratterizzano l'esistenza di ognuno e negli aneliti di speranza che insieme convivono e determinano la stessa condizione spirituale del tempo. Esse defniscono la realtà della condizione umana in bilico tra lo scacco del fallimento e la pienezza di vita, tra la perdizione e l'attesa di salvezza. Sono fgure del nostro passato che interpretano il nostro presente e disegnano anche il nostro futuro. Soprattutto indicano all'uomo un percorso da compiere alla ricerca della propria identità insieme a quella degli altri. Rilette come chiamate alla responsabilità dell'io conducono ad un impegno etico che si realizza nella rinuncia al predominio dell'io sul tu e nell' incontro decisivo con l'Altro. È nell'incontro con l'altro che la metafora cessa di essere solo una cifra dell'esistenza e acquista la sua capacità di trasformare il mondo, oltre che di interpretarlo. Dietro e dentro queste metafore vivono il patire e lo sperare dell'uomo, nella forma di una chiamata alla responsabilità come impegno consapevole a favore degli altri.
Scambio di memorie e incontro di culture. Domenico Jervolino e una filosofia per il Mediterraneo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Pozzo di Giacobbe
anno edizione: 2020
pagine: 232
Questo libro propone una riflessione su Domenico Jervolino, pensatore e uomo politico, per molti anni docente di Filosofia del Linguaggio e di Filosofia Teoretica nell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Gli interessi principali della sua ricerca filosofica sono stati: la rivisitazione critica di Marx con la ripresa della nozione gramsciana di egemonia, la riproposta dei paradigmi ricœriani del simbolo, del testo e della traduzione, il richiamo alle istanze della filosofia e della teologia della liberazione. Particolare attenzione è stata dedicata da Jervolino al paradigma della traduzione, intesa come riconoscimento e accoglienza dell’altro. Nel passaggio da una lingua all’altra il filosofo napoletano ha visto lo straniero diventare il prossimo, il soggetto riconosciuto e accettato.