Libri di Sandro Frisullo
La politica. Pensare e agire per trasformare la società
Sandro Frisullo
Libro: Libro in brossura
editore: Esperidi
anno edizione: 2025
pagine: 168
“Dopo decenni di fiducia acritica nel capitalismo si fa strada una maggiore consapevolezza della necessità della politica per contrastare le conseguenze di una finanziarizzazione dell'economia a scala globale che concentra le ricchezze, acuisce le disuguaglianze e le ingiustizie sociali, mette in grave sofferenza la democrazia. E oggi, ancor più di ieri, la politica ha di fronte un compito che appare quasi titanico, come ricostruire una relazione conviviale tra gli uomini, scongiurando che la competizione estrema (l'affermazione di sé con ogni mezzo) faccia saltare ogni mediazione e distrugga le relazioni di fraternità e di solidarietà. In un momento così drammatico per la storia dell'umanità, la politica è chiamata a svolgere la sua funzione nella regolazione delle relazioni internazionali e nella definizione di un nuovo ordine mondiale fondato sul multilateralismo, sulla cooperazione e sulla coesistenza pacifica”. Il libro si articola in due parti, la prima inedita, la seconda contiene una selezione di alcuni articoli pubblicati negli ultimi anni sui quotidiani locali e regionali (Il Quotidiano, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Corriere del Mezzogiorno, La Repubblica di Bari).
Il popolo senza politica. Rifondare i partiti
Sandro Frisullo
Libro: Libro in brossura
editore: Spagine
anno edizione: 2022
pagine: 140
Nel corso di questi anni, con particolare intensità nell’ultimo decennio, ci siamo interrogati come sia stato possibile una così verticale caduta della partecipazione politica, quali le cause del progressivo svuotamento dei partiti e dei corpi intermedi che hanno rappresentato una formidabile ossatura del sistema democratico, quali le ragioni della crisi (che a taluni appare irreversibile) del ruolo di mediazione e di raccordo tra società e Stato che i partiti politici hanno svolto nella lunga storia repubblicana del nostro Paese. Il punto centrale mi pare questo. Senza la rifondazione dei partiti la democrazia politica appare destinata a un lento ma inarrestabile declino. È questa la cruna dell’ago, il sentiero impervio, ma ineludibile, da valicare per rispondere al “disagio della democrazia” e alla crisi della politica. Un punto che, francamente e stranamente, viene eluso da non pochi analisti e attori della politica quando sono chiamati a “leggere” e a spiegare l’infinita e incompiuta transizione italiana (che dura da almeno un trentennio).
Abbracciammo la politica da ragazzi. Una storia di sinistra: dal PCI al PD tra riflessioni, appunti, memorie
Sandro Frisullo
Libro: Libro in brossura
editore: Lupo
anno edizione: 2016
pagine: 162
"Sandro Frisullo, come molti, ha scoperto la politica da ragazzo. Per alcuni è questione di famiglia, per altri di generazione... A un certo punto del viaggio, quando si entra in una stagione diversa dove cominciano a pesare anche i consuntivi, si sente quasi l'obbligo di raccontare a chi è venuto dopo cosa è stato il tempo di prima. E soprattutto perché, senza quel tempo imbevuto di passioni, errori, momenti euforici o dolorosi, semplicemente non saremmo quello che siamo. Più o meno queste pagine e l'appendice di scritti e articoli raccolti da Sandro in anni più vicini riflettono un sentimento del genere. Ci sono dell'aneddotica e della memoria a consolidare un filo di ricordi che inizia in casa poco più che ragazzino? Certamente sì. Aneddoti e istanti familiari aiutano a inquadrare l'epoca e le persone. Ma assieme, fin da subito, c'è molta politica. Ed è una politica completamente intrisa dell'umanità che l'anima, delle discussioni di sezione, della vernice che serve a fermare almeno su qualche muro la paura del golpe possibile. Quindi storia e politica, ma nella combinazione migliore. Anzi la sola praticabile: una mescolanza diluita di biografie e identità collettive... E anche Frisullo non può fare a meno di seguire l'onda degli eventi e raccontare l'incontro con figure che hanno segnato la sua esperienza." (Dalla prefazione di Gianni Cuperlo)