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Libri di Sara Marini

Recycled theory: dizionario illustrato-illustrated dictionary. Ediz. italiana e inglese

Libro

editore: Quodlibet

anno edizione: 2016

pagine: 672

Recycled Theory è un dizionario multidisciplinare che raccoglie parole d'autore, lemmi in forma di citazioni e termini illustrati per esplorare il concetto di "riciclo" nelle culture del progetto e nelle teorie di cui si alimentano. Solitamente si riciclano cose, oggetti, spazi, ma ancora più spesso si torna su principi e approcci per riordinarli, rimetterli in circolo, sovrascriverli. La pratica del riciclo si colloca dunque in un'area di negoziazione tra memoria e amnesia, fa emergere l'inaspettata potenzialità autorigenerativa dell'esistente, attualizzando la nostra capacità di conservarlo e di reinventarlo anche attraverso il suo parziale disfacimento. Alcune voci (dalla A di "amnesia" alla Z di "zone") individuano materiali, procedure, ambiguità, deviazioni, potenzialità e nessi del riciclo, registrando termini che raccontano i diversi processi di produzione e di senso della città e del paesaggio dopo i rivolgimenti socio-economici degli ultimi anni e l'ampliarsi della nozione di conservazione come scenario prevalente per il progetto. Recycled Theory nasce dalla collaborazione di undici università italiane impegnate nella ricerca "Re-cycle Italy. Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio".
25,00 23,75

Cartografie dell'oscurità. Architetture e psicogeografie veneziane

Libro: Libro in brossura

editore: Nicomp Laboratorio Editoriale

anno edizione: 2018

pagine: 210

Il libro raccoglie una serie di riflessioni incentrate sul tema dell'oscurità dettate da due direzioni: quella propria dell'architettura e quella riferita agli studi ed alle esperienze psicoanalitiche. Cartografie dell'oscurità è il risultato di un esperimento costruito attorno a queste due direzioni, ed è il secondo di una serie iniziata con Spazi del desiderio fra architettura e psicoanalisi, pubblicato dallo stesso editore. Il volume tratteggia una cartografia sui luoghi della materia oscura. La stessa mappa è al contempo astratta, rileva tracciati mentali e teorici, e riferita a luoghi reali presenti nella laguna di Venezia, come testimoniano i brani disegnati che appaiono in forma di esplorazioni. La prima parte del libro raccoglie alcuni contributi che impostano la cartografia, scritta tra architettura, psicoanalisi e teologia. Nella seconda parte sono presenti saggi e racconti binati su brani di una Venezia nota e sconosciuta.
18,00 17,10

Sull'autore. Le foreste di cristallo di Maria Giuseppina Grasso Cannizzo

Sara Marini

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2017

pagine: 224

Maria Giuseppina Grasso Cannizzo e le sue foreste di cristallo - per citare Ballard - sono l'oggetto di questo saggio monografico, ma, oltre a costituire un territorio nel quale viaggiare passando in rassegna architetture disegnate e costruite, sono anche un solido pretesto per ragionare sulle sorti dell'architettura. Il saggio è orchestrato sul numero quattro: quattro installazioni recentemente realizzate sono giustapposte ad altrettanti edifici costruiti dalla stessa Grasso Cannizzo, e quattro «teorie implicite» sono desunte dal fronteggiarsi delle opere. Le quattro teorie - Senza lingua, Costruire eredità, Risarcimenti e Artifici - corrispondono, in definitiva, alle visioni convergenti determinate dal rispecchiarsi degli otto progetti. Le contrapposizioni tra architettura e scrittura, tra installazioni effimere e costruzioni che si vorrebbero eterne sono predisposte per combattere il vento dal nulla, per continuare a desiderare e a scrivere architetture, ma sono chiaramente frutto dell'inevitabile opposizione dialettica tra Sara Marini e l'architetto siciliano, in un gioco di riflessi e proiezioni che prosegue da molti anni e di cui questo volume è un'espressione ormai matura. Se - come Grasso Cannizzo dimostra con il proprio lavoro - lo spazio respira, se le case sono animate, se le installazioni devono reagire al passaggio di luce e persone, allora certamente il sedime dell'effimero (fisico e concettuale) è una traccia indelebile, L'éphémère est éternel. Ma la riflessione opera al tempo stesso sulla specificità di un lavoro e sull'universalità della teoria, sicché l'epilogo non poteva che essere dedicato all'«autore generico», ovvero al fin troppo mitizzato concetto di autorialità, in architettura e no: «Leggere la via di un autore permette di arginare un ambito, attribuibile a un nome, di evidenziare la forma e la lingua di un campo di lavoro, di costruire un discorso perimetrato da materiali esistenti. Quindi se da un lato l'impossibilità di agire su una inscalfibile realtà sembra non solo confermare ma rafforzare la decretata scomparsa dell'autore, dall'altro la stessa condizione esistente si offre come materiale disarticolato ma utilizzabile, se investita di nuovo senso».
24,00 22,80

Cento case popolari

Fabio Mantovani

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2017

pagine: 152

Il saggio fotografico di Fabio Mantovani analizza dieci grandi sistemi abitativi italiani – Cielo Alto a Cervinia, Rozzol Melara a Trieste, Gallaratese a Milano, Forte Quezzi a Genova, Barca a Bologna, Villaggio Matteotti a Terni, Nuovo Corviale a Roma, Le Vele a Scampia, Spine Bianche a Matera, ZEN a Palermo –, o meglio documenta, attraverso dieci scenari, il modo in cui oggi le persone attraversano e abitano questi grandi agglomerati di edilizia pubblica, concepiti circa quarant’anni or sono come «parti di città». Da tempo e non soltanto in Italia, si assiste ad un crollo (e, in taluni casi, a un azzeramento) delle sovvenzioni all’edilizia pubblica, al punto che i grandi sistemi abitativi oggetto del libro rischiano ormai di essere desueti e quasi inspiegabili, e infatti sono spesso oggetto di polemiche retroattive. Con il presente volume, però, l’autore non vuole denunciare o lanciare nuovi messaggi, cerca piuttosto di ricostruire un quadro attendibile, unitario e coerente della vita quotidiana nelle periferie italiane, in un momento che le vede nuovamente al centro del dibattito politico.
22,00 20,90

Spazi del desiderio fra architettura e psicoanalisi
22,00

Venice. 2nd Document

Venice. 2nd Document

Sara Marini, Alberto Bertagna

Libro: Libro in brossura

editore: Bruno (Venezia)

anno edizione: 2017

pagine: 176

15,00

Immaginari della modernità

Immaginari della modernità

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2017

pagine: 216

Oggetto di questo libro sono punti di svolta, strade marginali del progetto che, in un gioco di echi e rimbalzi, permettono di vedere sotto una diversa luce l'attualità. Storie di città, di viaggi, di ricerche d'autore e di committenze, di materiali attraverso i quali istituire "premodernità" o "futuri" sono qui raccolte a moltiplicare l'idea di modernità e l'utilizzo dell'immaginario. Il testo è strutturato in quattro isole. La prima isola è dedicata alle modernità veneziane. Venezia è la città per eccellenza in cui la modernità è stata continuamente perseguita e al tempo stesso ha incrociato maggiori opposizioni quando si è proposta come cartesiana. Nella seconda isola sono raccontati immaginari dettati dall'incrocio di culture differenti. Intenti di modernizzazione e tradizioni locali si manifestano e si combinano grazie al viaggio di pensieri e immagini differenti e alle reazioni che ne conseguono. La terza isola raccoglie idee di modernità scritte da singoli progettisti nel solco di una ricerca personale e condivisa o patteggiata con l'immaginario della committenza e di altri autori. La stessa "figura" dell'autore, la sua posizione nella società, i suoi compiti, la sua storia personale, i suoi successi e fallimenti, il suo rapporto con chi gli chiede di tradurre in architettura il proprio immaginario sono sfaccettature che emergono da questo viaggio nelle derive cercate. Infine nella quarta isola sono narrati immaginari dettati dalla materia, dal ruolo e dalla posizione che assume nel definire uno spazio e nel proiettare un'idea di società, nonché di progresso altro. La struttura ad arcipelago annulla possibili lineari organizzazioni delle storie narrate sulla scala temporale, è essa stessa testimonianza di un'idea di modernità, coincide con la messa in opera di un immaginario dichiaratamente veneziano.
22,00

Heritage. Orchestra Rehearsal

Heritage. Orchestra Rehearsal

Libro: Libro in brossura

editore: Bruno (Venezia)

anno edizione: 2017

15,00

Patrimoni. Il futuro della memoria

Patrimoni. Il futuro della memoria

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2016

pagine: 215

La collana Nella ricerca raccoglie le ricerche e i progetti sviluppati da giovani ricercatori e assegnisti del Dipartimento di Culture del Progetto dell’Università Iuav di Venezia. L’intento è valorizzare e condividere gli studi che si compiono nel Dipartimento con il mondo scientifico nazionale e internazionale, con gli enti di governo e di tutela del territorio, con i professionisti che operano nel campo dell’architettura, della pianificazione, del design, delle arti visive e della moda. Attraverso le ricerche, ancora in fieri, dei giovani ricercatori, i volumi si propongono di dar forma al Dipartimento come luogo di confronto fra culture e di integrazione fra saperi, fra didattica e ricerca, promuovendo una discussione tra le diverse discipline a partire da alcuni grandi temi del progetto che attraversano la società e i territori contemporanei. I quattro volumi di questa seconda edizione della collana sono: - Patrimoni. Il futuro della memoria; - Immaginari e progetto; - Territori altri; - Veneto, futuri. Questo volume raccoglie dodici saggi che guardano il tema del “patrimonio” da diverse prospettive e fanno emergere le sue declinazioni nelle singole discipline e culture del progetto. L’etichetta “patrimonio” abbraccia oggi materiali digitali, saperi e tecniche costruttive, edifici e spazi, paesaggi e risorse, monumenti e capitale sociale, annullando distanze certe tra autoriale e collettivo, tra politico e partecipato, tra storico e contemporaneo. Si torna su un tema classico per analizzarne i caratteri di modernità, le criticità, le contraddizioni ma anche e soprattutto l’operatività: il concetto attraversa differenti arti e tecniche, modifica l’idea dell’esistente, rimette in gioco il problema della trasmissione di ciò che si eredita. La nozione di “patrimonio”, nella sua progressiva espansione, pone nuove problematiche e nuovi campi di lavoro per il progetto, riapre dibattiti su alcuni principi chiave di costruzione della città e del territorio, che si diramano in due macro campi: quello della conservazione e quello della trasformazione dell’esistente.
22,00

Storie dall'Heritage. Immaginari, archivi e manuali per Venezia

Storie dall'Heritage. Immaginari, archivi e manuali per Venezia

Sara Marini, Cesira Roselli, Vincenzo Santangelo

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2016

pagine: 160

Immaginario, archivio e manuale sono tre strumenti che appartengono all'armamentario della strategia del re-cycle, sono tre "territori" nei quali si cercano le vie dell'heritage a Venezia. Le tre storie raccolte in questo volume appartengono e sono dedicate a Venezia, perché è in questa città che l'Europa mette in essere e palesa la propria idea di patrimonio; qui il riciclo è da sempre totale, scontato e storicizzato; qui l'invenzione per necessità è diventata eredità da continuare a interrogare. Si guarda all'immenso deposito veneziano immaginandolo, cercando il suo destino e il suo pregresso proiettato al domani, inseguendo pieghe di mutamenti latenti che suonano come conferme ri-evocate.
18,00

Laboratorio Italia. Canoni e contraddizioni del Made in Italy

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 384

Come tutte le etichette identitarie anche quella di Made in Italy riflette, sin dalla sua formulazione in una lingua straniera, la prospettiva di uno sguardo esterno che coglie e condensa i tratti di un’identità non immune da stereotipie nazionalistiche e da definizioni illusoriamente autoevidenti. Il volume raccoglie una pluralità di contributi che riconoscono, oggi, nelle forme del progetto italiano un’idea peculiare di modernità e un legame specifico con le forme dell’esperienza storica. Particolare attenzione è rivolta sia agli orizzonti di riflessione che hanno recentemente problematizzato la questione dei tratti identitari del pensiero e del patrimonio culturale e umanistico “italiano”, sia ai modi di produzione e ai modelli di sviluppo che il Made in Italy ha implementato, e alle contraddizioni e conseguenze economiche, politiche e culturali di tali modelli. Questa indagine non trova la sua pertinenza e coerenza in una definizione esclusivamente territoriale, settoriale o nazionale del Made in Italy, ma intende scardinare questa definizione aproblematica per interrogarsi sui tratti paradigmatici che i diversi ambiti del progetto inteso nella pluralità delle sue culture – dalla moda alle arti, dall’architettura e dal design alla riflessione filosofica, dalle arti performative alla gestione del patrimonio – hanno elaborato in ambito italiano. Il laboratorio Italia, nutrito dalla pluralità delle sue culture del progetto, ribadisce così la non separazione delle pratiche e delle teorie e afferma anzi la loro costitutiva coalescenza, nella convinzione che gli oggetti, i progetti, le opere “pensino” attraverso la specificità delle proprie forme e che le elaborazioni teoriche siano inseparabili dall’immanenza dei propri oggetti di riflessione, dei propri modelli e delle proprie procedure di pensiero.
28,00 26,60

Mirabilia Melfi

Sara Marini, Alberto Bertagna

Libro: Copertina morbida

editore: Libria

anno edizione: 2015

pagine: 112

Due libri si intrecciano in questo: il primo testimonia l'opportunità e l'urgenza di costruire storie, il secondo è la restituzione in segni e parole di un'architettura in forma di volume. Due sono le questioni che si affrontano: la prima insiste sulla missione primaria e dimenticata dell'architettura, strumento di narrazione quale che sia il suo linguaggio; la seconda sul suo rapporto con la costruzione e dunque con la tecnica. Entrambe le questioni si fondano e sostanziano nel meraviglioso o nel bisogno di meravigliarsi, di vedere diversamente le cose. Non scienziati ma visionari, non oggettivi ma arbitrari, non certificatori di presenze ma produttori di miti: realisti capaci di vedere oltre, gli architetti costruiscono lo spazio che ci sorprende raccontandolo come ciò che desideriamo. Una terra e la sua città (Melfi) e un progetto e la sua storia (mirabile) condensano in pochi fogli le due questioni che, come un giano bifronte, si inseguono per ritrovarsi.
12,00 11,40

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