Libri di Silvia Pascale
Campi di concentramento fascisti
Silvia Pascale, Orlando Materassi
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Programma
anno edizione: 2025
pagine: 176
L'internamento civile è una delle pratiche repressive che caratterizzano il regime fascista, una delle principali misure con cui esso tentò di mantenere il controllo e di sopprimere qualsiasi forma di dissenso. La pratica, tuttavia, non si fermò solo alla repressione politica, ma si estese alla reclusione di persone di origine straniera, soprattutto se provenienti da Paesi in guerra contro l'Italia. I metodi di arresto e detenzione erano spesso brutali e le condizioni di vita nei campi variavano di luogo in luogo. Gli internati, uomini, donne e bambini, venivano trasferiti in zone isolate e privati della loro libertà senza essere accusati di crimini specifici, sulla base di una presunta "pericolosità sociale" o per motivi etnici e politici. Questo testo intende dunque esaminare tale importante aspetto dell'universo concentrazionario nazifascista, sia dandone una panoramica generale per comprenderne le dinamiche e la gravità, sia approfondendo alcune vicende più specifiche e personali per conferire volti, nomi e memoria almeno ad alcune delle vittime di cui è rimasta traccia negli archivi storici.
Didattica della memoria. Tutto grazie alle ultime parole
Silvia Pascale, Orlando Materassi
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 156
Aristotele diceva che Educare la mente senza educare il cuore significa non educare affatto. Il volume raccoglie un percorso triennale educativo ideato e coordinato dai due autori sulla Memoria, sul Ricordo e sulla Riconciliazione legati alla storia degli Internati Militari Italiani. Un progetto dal titolo emblematico "Ripensare la Memoria", replicabile in altri contesti, come attività laboratoriale in continuo divenire, insegnando un metodo di analisi e di studio. Il focus si incentra sulle testimonianze di IMI attraverso i documenti oppure ascoltando figli o nipoti di internati: uguali e diverse tra loro, tutte hanno una comune storia ed ognuna ha l'originalità personale, ma sono importantissime per comprendere il valore della scelta dei 650.000 militari italiani fatti prigionieri dall'esercito tedesco dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Il loro NO al nazifascismo, ripetuto più volte, fu causa di sofferenze personali: fame, freddo, affetti negati, violenze e tanti altri supplizi, ma la loro lotta senz'armi contribuì alla Liberazione.
Come stelle nel cielo. In viaggio tra i lager
Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 128
Alfredo Zaros è una stella nella galassia degli Internati Militari Italiani. Militare del 55° Reggimento "Marche", partito da Treviso per la Croazia, dopo l'8 settembre 1943 cominciò l'odissea della deportazione, un destino comune a più di 650.000 militari italiani che in quel momento erano dislocati al fronte. Una Resistenza diversa, che aspetta ancora di essere conosciuta e insegnata e non deve più essere una storia marginale, ma deve essere trasmessa come una battaglia per l'identità e la libertà. Alfredo pagò il suo "no" con la deportazione nel Terzo Reich e circa venti mesi di prigionia e lavoro coatto nei Lager nazisti, con la qualifica di Internato Militare Italiano, voluta da Hitler per non riconoscere le garanzie della Convenzione di Ginevra. È una vicenda individuale che ripropone in maniera drammatica la scelta difficile e sofferta degli IMI: la loro fu una scelta di Resistenza non armata, uno dei molteplici aspetti di opposizione al nazifascismo che non ha avuto adeguata valorizzazione. Nonostante abbia coinvolto un numero altissimo di famiglie italiane, è rimasta confinata per lo più nelle memorie personali.
Una candela illumina il lager
Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 416
Giancarlo Turchetto, Sottotenente in Grecia, dopo l'8 settembre 1943 viene catturato dai tedeschi a Volos e deportato attraverso un lungo viaggio a Beniaminowo, da dove poi sarà trasferito a Sandbostel e infine a Wietzendorf. La storia del protagonista è una delle tante vicende che coinvolsero oltre 600mila militari italiani fatti prigionieri dai tedeschi dopo l'8 settembre del '43. È la storia di una Resistenza senz'armi, di un militare che ha scelto di restare nel Lager piuttosto che collaborare con Hitler e Mussolini. Turchetto racconta ogni giorno la sua prigionia: sono pagine preziose, descrizioni vivide, emozioni scritte sulla carta alla luce fioca di una candela. E sono tutte rivolte alla moglie Mariuccia - chiamata affettuosamente Uccia - ai figli e alla mamma Camilla, che a casa hanno atteso a lungo il suo ritorno. Le condizioni di vita sono misere, si soffre il freddo, la fame, e il pensiero della morte accompagna costantemente il protagonista. È una condizione che di umano non ha più nulla, ma Giancarlo sopravviverà e riuscirà a tornare grazie all'amore per la sua famiglia, che gli darà la forza di resistere alla degradazione del Lager.
Fiori dal lager. Antologia di internati militari italiani
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 416
Questo libro si occupa di una delle pagine meno note della storia italiana, raramente presente anche nei manuali scolastici: i lunghi mesi di prigionia vissuti da circa 650.000 militari italiani che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, vennero deportati nei Lager del Terzo Reich. Dalle sofferenze dei campi di concentramento e dalla miseria del lavoro forzato avrebbero potuto liberarsi optando per la Germania e la Repubblica Sociale Italiana, ma decisero di non farlo contribuendo alla Resistenza. Il volume è una raccolta di lettere, di racconti, di diari e di interviste, per dare voce a cinquanta Internati Militari Italiani. Le loro storie vivono ancora grazie agli scritti, alle memorie dei familiari, ai documenti e alle immagini inedite che costellano queste pagine. Chi erano questi giovani uomini capaci di una scelta così drammatica? Ragazzi poco più che ventenni, giovani padri di famiglia che hanno sacrificato un periodo della loro vita e che una volta rientrati hanno raccontato poco, ma la loro esperienza è rimasta impressa nell'animo ed è stata raccolta dalle proprie famiglie. In quest'opera hanno trovato voce anche alcuni di quelli che non sono tornati. Le loro storie sono state recuperate dai figli, dai nipoti o dai pronipoti, che hanno cercato per anni i documenti o anche solo una tomba, spesso senza neppure trovarla. Il testo è accompagnato dal racconto dell'autrice che spiega come attraverso il gruppo Facebook, IMI (Italienische Militär-Internierte) Internati Militari Italiani, si creino affinità elettive che hanno portato alla nascita dell'Antologia: un fiore con cinquanta petali, ognuno dei quali contiene una storia, legati purtroppo allo stelo della sofferenza e della morte, ma abbarbicati alle profonde radici della rinascita.
Raccontare un'esperienza traumatica. Narrazione e testimonianza dell'IMI Franco Gambogi
Luana Collacchioni, Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 168
Gli IMI, Internati Militari Italiani, ossia i soldati che dopo l'armistizio dell'8 settembre furono internati nei lager nazisti per aver scelto di non essere più alleati della Germania, sono un esempio etico, morale e civico di chi sceglie, a livello personale, di anteporre il bene comune alla propria condizione di sfruttamento come lavoro schiavo per Hitler. L'esperienza di ogni internato militare è unica; conoscere singole storie di internamento permette di comprendere proprio quel vissuto intimo, traumatico e personale di un enorme numero di soldati che hanno fatto una loro scelta di resistenza senza armi, di cruciale importanza nella seconda guerra mondiale. Pubblicare le esperienze personali è scelta che intende valorizzare la memoria: il diario di Franco Gambogi mantiene in memoria la storia personale e la storia sociale, rendendola viva, comprensibile e motivante per la conoscenza della Storia, riattualizzandola, con quella modalità critico-riflessiva e pedagogica capace di sensibilizzare alla cittadinanza attiva e alla partecipazione consapevole.
Sono rimasto nel Lager. Diario di Gastone Petraglia
Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 384
Gastone Petraglia, sottotenente dell'esercito italiano, fa parte dei circa 650.000 militari italiani che, dopo l'armistizio dell'8 settembre del 1943, sono stati deportati verso i campi di concentramento per non aver aderito alla Repubblica Sociale Italiana e per non essere entrati nelle file della Wermacht. Catturato dai tedeschi a Podgorica (Montenegro), è internato nei campi di Leopoli (Polonia) e di Wietzendorf (Germania) con la qualifica di internato militare italiano e quindi senza essere protetto dalla Convenzione di Ginevra. Il diario lasciato da Petraglia è una delle testimonianze delle vicende che coinvolsero i militari italiani che adottarono la cosiddetta "Resistenza senz'armi", i quali hanno scelto di restare nel Lager piuttosto che collaborare con Hitler e Mussolini. Il diario riportato all'interno del volume è importante per la presenza di descrizioni storiche precise e di documenti del Lager. Introduzione di Orlando Materassi e contributi di Luana Collacchioni, Giorgio Petraglia e Francesca Piaser.
Guareschi e il Natale nel lager
Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 228
Il libro affronta le vicende dei soldati italiani deportati dopo l’8 settembre 1943 nei Lager del Terzo Reich attraverso un’opera nata e rappresentata all’interno di un campo per Internati Militari Italiani: “La favola di Natale” di Giovannino Guareschi, uno dei più famosi scrittori italiani, conosciuto in tutto il mondo soprattutto per Don Camillo e Peppone. L’originalità del volume sta nella metodologia di lavoro e nella sua trasformazione al momento dell’emergenza per il Covid–19. Gli alunni delle classi 2G e 2H dell’IC4 Stefanini di Treviso, dove la Pascale è docente, hanno voluto fortemente diventare protagonisti e arricchire questa ricerca con la Didattica a Distanza. Così lo descrive Orlando Materassi Presidente Nazionale ANEI (Associazione Nazionale ex Internati nei Lager Nazisti): “È un testo costruito a “cento mani”, un contributo importantissimo affinché i ragazzi e le ragazze nati nel terzo millennio abbiano la conoscenza e la consapevolezza di costruire il loro futuro facendo tesoro di cosa sia la mancanza di libertà, di democrazia e di pace.” Sorpreso e soddisfatto di questa grande prova anche il figlio di Giovannino Guareschi, Alberto: “È confortante sapere che questa favola, le cui muse ispiratrici furono ‘fame, freddo e nostalgia’, nata per consolare gli internati militari nei Lager tedeschi lontani dai loro cari, sia riuscita a coinvolgere emotivamente anche questa nuovissima generazione”. Il libro ha ricevuto il placet non solo dal figlio di Guareschi, ma anche da parte della ministra dell’Istruzione On. Lucia Azzolina, che lo ha indicato come modello: “Sono queste le azioni didattiche che fanno della nostra scuola una vera comunità”.
Dal fronte Balcanico ai lager tedeschi
Valerio Mardegan
Libro
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 192
Il volume ripercorre la vicenda di Casimiro Mardegan, detto Lino, che si snoda attraverso la voce del figlio Valerio. In questa dimensione emotiva il libro ha il merito di testimoniare la vicenda degli Internati Militari Italiani, sostanzialmente rimasta nell'ombra per moltissimi anni. Con l'8 settembre del 1943 migliaia di militari italiani furono sorpresi dalla notizia dell'Armistizio e deportati nei Lager tedeschi. Qui si trovarono di fronte alla scelta se aderire alla neonata RSI e al Terzo Reich di Hitler, o resistere scegliendo di restare nel Lager. Furono sottoposti ad un durissimo sfruttamento, a maltrattamenti, alle malattie, al freddo e alla fame. All'interno del volume trova spazio un importante contributo storico di Orlando Materassi, Presidente Nazionale dell'ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati nei Lager Nazisti) e la prefazione di Silvia Pascale, storica specializzata in storia delle deportazioni, in particolare di Internati Militari Italiani.
La memoria legata al filo rosso. Il ricordo negli occhi di mio padre
Orlando Materassi, Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 352
Elio Materassi è uno dei 650.000 Internati Militari Italiani deportati nei Lager del Terzo Reich dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Elio pagò con 20 lunghi mesi di internamento il suo "NO" al nazifascismo, costretto al lavoro coatto come schiavo di Hitler. Dalle sofferenze dei campi di concentramento e dalla miseria del lavoro forzato avrebbe potuto liberarsi optando per la Germania e la Repubblica Sociale Italiana, ma decise di non farlo contribuendo alla prima forma di Resistenza: una pagina di storia non ancora completamente studiata da lasciare in eredità ai giovani. Per la prima volta insieme Silvia Pascale e Orlando Materassi affrontano non solo la tematica storica degli IMI, ma proprio partendo dall'esperienza personale di figlio di Internato, dialogano sul senso del trauma familiare, del rapporto tra padre e figlio, svolgendo un filo rosso che unisce stima e affinità emotive.
Elio, un eroe per scelta
Orlando Materassi, Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 72
Silvia e Orlando, uniti dal filo rosso della Memoria, in quest'opera, continuano a disseminare la grande testimonianza di Elio Materassi e degli Internati Militari Italiani per far sì che i giovani diventino staffette di Memoria. È un libro pensato per i ragazzi, ma non solo; è un racconto illustrato dall'artista Gabriella Di Stefano, che ha per protagonista Elio Materassi, il papà di Orlando, uno dei 650.000 Internati Militari Italiani deportati nei Lager del Terzo Reich dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Un libro dove le immagini acquerellate descrivono il dramma della guerra e della deportazione di Elio, ma anche la speranza e l'attesa del rientro, aprendo una finestra importante sul tema degli Internati Militari Italiani, una pagina di storia ancora poco conosciuta e studiata negli Istituti Scolastici Italiani. Spiegare questo momento storico è importante quanto necessario soprattutto per le nuove generazioni, per lasciare tracce di Memoria. Degni di nota gli interventi di Daniele Susini, storico ed esperto di educazione alla Memoria, di Lucia e Luciana Bigliazzi bibliotecarie direttrici coordinatrici e ricercatrici storiche e di Harald Gröte Dirigente di Baracke Wilhelmine, Consigliere Comunale di Schwanewede; arricchiscono il volume con riflessioni pedagogico/didattiche.
Internati militari italiani. Una scelta antifascista
Silvia Pascale, Orlando Materassi
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Programma
anno edizione: 2022
pagine: 104
Il 27 di gennaio si ricordano tutte le vittime della follia nazifascista, tra queste gli Internati Militari Italiani. Gli IMI rappresentano la prima forma di Resistenza, decisiva per le sorti del Paese: i militari catturati dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943 rifiutarono l'onta di servire sotto la bandiera di Salò e dell'esercito occupante e preferirono l'internamento nei campi di prigionia nazisti. Seicentocinquantamila: un numero imponente che fa riflettere sulla decisa prevalenza del senso di onor di Patria rispetto al fascismo fra gli appartenenti alle Forze Armate. Quasi cinquantamila di questi morirono nei lager in Germania, di stenti, di malattie o per le violenze subite. Il "no" è stato pronunciato da militari di ogni grado, arma e categoria, appartenenti a reparti diversi, catturati in territori e circostanze diversi, ristretti in Lager diversi, senza punti di riferimento, senza suggestioni o imposizioni gerarchiche; cittadini indigenti, benestanti, braccianti, contadini, impiegati, professionisti, intellettuali, analfabeti, cittadini del Nord, del Centro, del Sud, delle Isole. Una pagina di storia ancora poco conosciuta, che non compare nei libri di testo scolastici, su cui è calato il silenzio per moltissimi anni; una pagina che rivive proprio attraverso la testimonianza di un internato, Giacinto Tonellotto.