Libri di Silvio Alovisio
La cavalcata dei sogni. Il cinema di Roberto Roberti
Libro: Libro in brossura
editore: Kaplan
anno edizione: 2024
pagine: 336
Roberto Roberti (nome d’arte di Vincenzo Leone, 1879-1959) è stato uno dei più interessanti “direttori di scena” del cinema muto italiano, nonché padre del grande regista Sergio Leone. Nell’arco di una lunga carriera che si estende dagli anni Dieci ai primi anni Cinquanta, ha diretto una sessantina di film, inizialmente a Torino, prima capitale del cinema italiano, e poi a Roma, dove è stato il regista prediletto della celebre diva Francesca Bertini. In anni recenti alcuni suoi film, ritenuti perduti, sono stati recuperati e preservati, favorendo così la riscoperta della sua produzione. Attraverso nuovi studi analitici, un ampio apparato iconografico, documenti d’epoca inediti e un’aggiornata filmografia, questo volume intende contribuire alla conoscenza e alla valorizzazione di uno dei grandi protagonisti del primo cinema italiano.
Introduzione al cinema muto italiano
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2014
pagine: 430
Negli anni Dieci del Novecento, il cinema italiano vive la sua prima grande stagione. I film realizzati nei teatri di posa di Torino, Milano, Roma, Napoli sono conosciuti e apprezzati nel mondo. A imporsi sono soprattutto i monumentali kolossal ambientati nell'antichità (da "Gli ultimi giorni di Pompei" a "Cabiria"), le irresistibili comiche basate su un personaggio fisso (come i celebri Cretinetti e Polidor), le rocambolesche avventure del gigante buono Maciste, gli intensi melodrammi passionali interpretati dalle seducenti dive nazionali (come Pina Menichelli, Lyda Borelli, Francesca Bertini). "Introduzione al cinema muto italiano" racconta ed esplora questa straordinaria parabola storica, dall'arrivo del cinematografo nella penisola, a fine Ottocento, ai primi tentativi di produzione, dalla fase aurea dei primi anni Dieci, con l'affermazione internazionale del lungometraggio italiano, alle difficoltà della guerra, per poi arrivare al lento ma inesorabile declino degli anni Venti. Attraverso dodici contributi, firmati da specialisti di diversa provenienza (non solo studiosi di formazione universitaria, ma anche professionisti degli archivi del film), il volume propone agli studenti e agli appassionati un'aggiornata e approfondita introduzione ai film, ai temi nazionali, ai generi e alle tecnologie, ai discorsi e agli immaginari, ai divi e ai linguaggi che hanno caratterizzato l'originalità culturale e la forza espressiva del primo cinema italiano.
Roman Polanski. Chinatown
Silvio Alovisio
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2007
pagine: 146
"Chinatown - ha scritto Polanski - è un film sugli anni '30, ma visto con gli occhi dei '70". Le forme del cinema classico incontrano le inquietudini della modernità, in un equilibrio forse insuperato. Chinatown è un film d'autore e un film di genere, un film europeo e americano, un film sull'America e contro l'America, un noir oscuro esposto alla luce abbagliante della California. Un film polanskiano, sostenuto tuttavia da una sceneggiatura perfetta di Robert Towne (premio oscar 1974) e da due attori (Jack Nicholson e Faye Dunaway) eccezionalmente ispirati. Nel fascino retrò di un giallo alla Chandler, nella fitta tessitura degli sguardi che si scontrano e si confrontano, nell'ordito suggestivo dei simboli Chinatown invita a un viaggio dentro un inferno laico, governato dalla violenza e dalla colpa e percorso dal mistero insolubile di una verità sempre in fuga.
Rodolfo Valentino. Cinema, cultura, società tra Italia e Stati Uniti negli anni Venti
Libro
editore: Kaplan
anno edizione: 2011
pagine: 648
Cabiria (Giovanni Pastrone, 1914). Lo spettacolo della storia
Silvio Alovisio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 118
"Cabiria" è il più celebre film del cinema muto italiano. Quasi ogni aspetto della sua realizzazione costituisce per l'epoca una novità: le quasi tre ore di lunghezza, il budget esorbitante, la collaborazione di D'Annunzio, le gigantesche scenografie e gli effetti speciali, l'uso innovativo dei movimenti di macchina e della luce, la presenza in sala del coro e dell'orchestra. "Cabiria" esalta tutte le potenzialità della messa in scena: l'occhio della cinepresa spazia liberamente dal fuoco dell'Etna alla neve delle Alpi, reinventa il teatro della Storia, mescola destini privati e collettivi. Architettura, pittura, archeologia, teatro lirico e di prosa, letteratura alta e feuilleton, musica colta e ideologia si fondono nelle sorprendenti risorse espressive del nuovo medium cinematografico. In occasione del centenario del film (proiettato in prima mondiale a Torino e Milano il 18 aprile 1914), il volume intende proporne un'analisi documentata e metodologicamente aggiornata.
Dante et les arts performatifs. Corps dansants, théâtre et cinéma
Libro: Libro in brossura
editore: Éditions Mimésis
anno edizione: 2024
pagine: 350
Giovanni Pastrone. I sogni della ragione
Silvio Alovisio
Libro
editore: Fondazione Ente dello Spettacolo
anno edizione: 2015
pagine: 224
Giovanni Pastrone (1882-1959) è stato uno dei principali protagonisti della storia del cinema muto. La sua personalità professionale e artistica, così prismatica e controversa, a seconda dei casi mitizzata o sminuita, banalizzata o strumentalizzata, resta ancora oggi di non semplice interpretazione. Artefice di Cabiria, il più influente film del primo cinema italiano, nella sua carriera di produttore ha sperimentato formule innovative come la serie comica, con André Deed (il celebre Cretinetti); il kolossal storico a lungometraggio, con La caduta di Troia; il film atletico d’avventura, con Maciste; il diva film nella sua variante più aggressiva e morbosa, con Il fuoco. Profondo conoscitore della tecnica cinematografica, efficiente e severo organizzatore, amministratore avveduto ma aperto al rischio, Pastrone è stato anche, e soprattutto, tra i maggiori registi degli anni Dieci: un artista dal grande gusto estetico e compositivo, dotato, per citare D’Annunzio, di uno «straordinario istinto plastico». Nelle sue regie, spesso attente a indagare gli aspetti più inquieti della femminilità, la razionalità e la fiducia verso la scienza s’intrecciano con un’inclinazione al barbarico, al pessimismo fatalista, all’irrazionale e al macabro, all’allucinato e all’onirico, quasi a suggerire una potente alchimia tra le certezze, in realtà inquiete, del positivismo e le pulsioni infiammate dell’estetica simbolista.
La scuola dove si vede. Cinema ed educazione nell'Italia del primo Novecento. Con una antologia di testi d'epoca
Silvio Alovisio
Libro
editore: Kaplan
anno edizione: 2016
pagine: 392
Jean-Luc Godard
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 192
Da «Fino all'ultimo respiro» a «Passion», da «Il disprezzo» alle «Histoire(s) du cinéma», da «Il bandito delle 11» a «Je vous salue Marie», per arrivare a «Adieu au langage»: il cinema di Godard attraversa oltre mezzo secolo di storia (dalla fine degli anni cinquanta a oggi). Questo affascinante itinerario creativo, plasmato da un confronto costante con la letteratura, le arti visive, la musica, la filosofia e la stessa storia del cinema, è sempre stato animato dalla necessità, anche etica, di interrogarsi sulle contraddizioni, le crisi e le utopie del nostro tempo. Godard ha saputo reinventare e insieme criticare, con una provocatoria genialità e una potente volontà innovativa, la funzione e la forma delle immagini.
Immagine. Note di storia del cinema. Volume Vol. 18
Libro: Libro rilegato
editore: Persiani
anno edizione: 2019
pagine: 238
Cinema, sogno e allucinazione dalle origini agli Anni Venti a cura di Mireille Berton e Silvio Alovisio Silvio Alovisio e Mireille Berton, "Cinema muto, sogno e allucinazione tra riflessione teorica e messa in scena"; Giancarlo Grossi, "Il raccordo onirico: la scienza del sogno alle origini del cinema"; Ferdinando Gizzi Il "Christ marchant sur les flots" (1899) di Georges Méliès. La rappresentazione del miracolo evangelico come allucinazione cinematografica; Alessandra Ronetti, Chromo-hypnose. Les pratiques de suggestion dans "Le peintre néo-impressionniste" (1910) d'Émile Cohl; Elisa Uffreduzzi, "Dancing Phantoms. The Cinematic Representation of the Subconscious through Choreographic Embodiments"; Stella Dagna, "Attrazione, narrazione e rimozione. La rappresentazione onirica nel primo cinema italiano (1905-1918)"; Delphine Wehrli, De la "Malombra" de Fogazzaro à celle de Gallone, ou la transposition du rêve et de l'hallucination au cinéma; Samuel Antichi, "Nerven": Il sogno e l'allucinazione del trauma della Prima guerra mondiale e lo shock della modernità; Céline Pluquet, Traduire le rêve. Fonctions du silence dans "La coquille et le clergyman" (1927) et "L'étoile de mer" (1928); Asterischi Chiara Tognolotti, Laura Vichi La poesia e il film, "un nouvel état d'intelligence". Jean Epstein e la cultura visuale degli anni Venti tra letteratura e cinema
Luis Buñuel
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 192
Dall'occhio tagliato che apre Un chien andalou (1929) all'esplosione che chiude Quell'oscuro oggetto del desiderio (1977), Luis Buñuel ha esplorato le regioni misteriose dell'inconscio e del sogno, del desiderio e delle pulsioni, e ha irriso i miti della società borghese. Il suo cinema, sovversivo ed enigmatico, visionario e politico ma sempre refrattario agli eccessi incontrollati, ha vissuto l'esperienza surrealista, la guerra civile spagnola, il lungo sodalizio con il mélo messicano, il ritorno alle produzioni europee e alla radicalità sperimentale degli esordi, senza mai perdere la sua coerenza e il suo anticonformismo. Con uno stile spesso venato di ironia, sempre segnato dal dubbio e dal paradosso, l'opera di Buñuel ha attraversato e raccontato il Novecento.
Schermi oscuri. L'inferno dantesco nel cinema e nei media audiovisivi
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2023
pagine: 346
L'inferno dantesco è cinegenico. Anzi 'mediagenico'. Dal cinema delle origini ai video di TikTok, nella produzione audiovisiva i riferimenti alla prima cantica della Commedia innervano i generi, gli stili e gli autori più diversi.Questo volume vuole proporre a studiosi e appassionati una panoramica avventurosa su questo universo variegato, tesa a restituire almeno in parte la complessità di questa 'bella confusione'.Lastre per lanterna magica, visionarie rievocazioni in movimento delle tavole di Dorè, animazioni, programmi televisivi ungheresi, opere dei più grandi autori italiani e molto altro. Gli autori e le autrici dei saggi qui presentati ci accompagnano alla scoperta dei più diversi inferni audiovisivi, offrendoci strumenti inediti anche per riflettere, ancora una volta, su uno dei temi chiave delle politiche culturali contemporanee: il rapporto tra cultura 'alta' e intrattenimento popolare.