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Libri di Timothy Snyder

Sulla libertà

Timothy Snyder

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2025

pagine: 468

Le "Venti lezioni" di Timothy Snyder hanno ispirato milioni di persone nel mondo a combattere contro l'autoritarismo. In queste pagine Snyder ci aiuta a capire esattamente per cosa stiamo combattendo: la libertà, che non è assenza di male ma presenza di bene; che non si eredita e non è data ma è pratica concreta da mettere in atto ogni giorno; che non è libertà "da" ma libertà "di", libertà di realizzare cose, di prendersi dei rischi per il futuro che desideriamo, di progettare un governo in cui noi e le future generazioni possiamo fiorire; è quindi libertà di prosperare ed essere felici. Basandosi sul lavoro di filosofi, dissidenti politici, pensatori contemporanei e sulle proprie esperienze, Snyder ci conduce in un emozionante viaggio intellettuale alla ricerca del valore che rende tutti gli altri possibili.
22,00 20,90

Venti lezioni. Per salvare la democrazia dalle malattie della politica

Timothy Snyder

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2017

pagine: 138

Tutti i cittadini abituati da secoli alla democrazia possono facilmente cedere alla tentazione di considerarsi per sempre al riparo dai totalitarismi che hanno insanguinato il Novecento. Per Timothy Snyder, autore di opere sull'Europa tra Hitler e Stalin e sull'Olocausto, questo "è un riflesso sbagliato". Oggi non siamo "più saggi degli europei che nel XX secolo videro la democrazia cedere a fascismo, nazismo o comunismo. Uno dei nostri vantaggi è di poter imparare dalla loro esperienza". Per questo, Snyder trae venti lezioni dalla storia del Novecento, venti esortazioni per evitare di ripetere oggi, nell'era di Trump, della Brexit, dei nazionalismi e dei populismi, gli errori di un'epoca tragica. C'è una parola che ritorna in questo libro, una parola che ha echi classici e illuministi e mantiene intatto il senso di minaccia che l'accompagna: tirannia. La storia insegna che la tirannia più insidiosa non è quella che s'impone con la violenza, per mezzo di un repentino colpo di Stato, ma quella che acquista potere attraverso una serie di cedimenti progressivi da parte dei cittadini. Per questo, se c'è una cosa che ci insegna la storia è proprio l'importanza di resistere: "Qualcuno dovrà farlo. Conformarsi è facile. Fare o dire qualcosa di diverso può sembrare strano, ma senza quella sensazione di disagio non c'è libertà".
17,00 16,15

Terra nera. L'olocausto fra storia e presente

Timothy Snyder

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2015

pagine: 553

L'immagine più diffusa della Germania nazista è quella di uno Stato onnipotente che catalogò, represse e sterminò un'intera classe di cittadini. Eppure tutti i principali crimini tedeschi furono commessi in aree dove le istituzioni erano state distrutte, smantellate o gravemente compromesse: lo sterminio di cinque milioni e mezzo di ebrei, di oltre tre milioni di prigionieri di guerra sovietici e di circa un milione di civili nelle cosiddette operazioni antipartigiane si verificò sempre in zone di vuoto statale. Quando si scarica la responsabilità dell'Olocausto sullo Stato moderno, l'indebolimento dell'autorità appare come un bene: un'interpretazione errata che spiana la strada a crimini futuri. Avvalendosi di fonti mai consultate in precedenza e testimonianze inedite di sopravvissuti, uno tra gli storici più brillanti della sua generazione dimostra attraverso un'analisi originale e meticolosa che le motivazioni reali della catastrofe comprendono molti elementi ritenuti secondari per lungo tempo: dallo smantellamento degli Stati al panico ecologico di Hitler, pericolosamente vicino alla paura che proviamo oggi di fronte alla crisi ambientale e alla diminuzione progressiva delle risorse vitali. Non abbiamo alcun motivo di considerarci eticamente superiori agli europei degli anni Trenta e Quaranta, o meno vulnerabili a idee come quelle che Hitler riuscì a tradurre in realtà con tanta efficacia.
26,00 24,70

La malattia americana. Quattro lezioni sulla libertà

Timothy Snyder

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2021

pagine: 181

Il 3 dicembre 2019 lo storico americano Timothy Snyder si presenta in un ospedale di Monaco, in Germania, con forti dolori addominali. Viene ricoverato, ma il mattino successivo lo dimettono. Di lì alla fine del mese si trova a lottare tra la vita e la morte: un'appendicite non diagnosticata per tempo ha causato un'infezione grave, che gli ha prima aggredito il fegato e poi si è trasmessa al sangue. Entro il marzo 2020 Snyder gira cinque ospedali, tra Europa e Stati Uniti, e viene operato più volte. Mentre riflette sulla propria condizione - tra rabbia ed empatia, paura e voglia di vivere - mette in fila pian piano i tasselli di un ragionamento più ampio. La salute è uno dei diritti umani fondamentali, eppure non sempre e non dappertutto è riconosciuta come tale; al contempo, le libertà civili di cui l'America e l'Occidente vanno tanto fieri non hanno alcun valore se i cittadini stanno troppo male per goderne. In altre parole, un governo che non si preoccupa di fornirci cure adeguate ci priva non solo della salute, ma anche della libertà. Nel frattempo esplode la pandemia del nuovo coronavirus e le considerazioni di Snyder si caricano di un senso più profondo, allargandosi a tutta l'umanità. I pazienti affetti da Covid-19 hanno messo in crisi gli ospedali di ogni Paese. Decine di migliaia di persone hanno perso la vita per la mancanza di personale medico, strumenti, farmaci o attrezzature; ma anche perché troppi politici hanno affrontato l'emergenza con un misto letale di ignoranza, calcolo personalistico e disonestà. Posto di fronte a un periodo decisamente buio della propria vicenda umana e della storia mondiale, Timothy Snyder riflette sulla condizione in cui ci troviamo, sui mali che affliggono le nostre «società avanzate» e sui fattori che ci hanno portati dove siamo. Il risultato è un appassionato grido d'allarme per il nostro futuro, ma anche un insieme di «lezioni» per poter uscire da questa impasse. Con la speranza di creare un mondo in cui tutti siano veramente liberi.
18,00 17,10

Lettere dei soldati della Wehrmacht

Libro: Libro in brossura

editore: Corbaccio

anno edizione: 2024

pagine: 352

Un quadro rivelatore su cosa pensassero veramente i soldati tedeschi. A cura di Marie Moutier, storica, specializzata sul Terzo Reich e in particolare sulla Wehrmacht. Per prima ha potuto accedere ai dossier personali e quindi al patrimonio di più di sedicimila lettere dei soldati dell'esercito tedesco, conservati presso il Deutsche Dienststelle, il Museo della Comunicazione di Berlino. La selezione di lettere scritte dai soldati tedeschi durante la Seconda guerra mondiale conservate nel Museo della Comunicazione di Berlino ha uno straordinario valore storico, perché rappresenta una testimonianza immediata del conflitto da parte di chi l'ha quotidianamente vissuto, su tutti i fronti, dall'invasione della Polonia fino alla caduta di Berlino. Se le lettere scritte durante la campagna di Francia del 1940 o all'inizio dell'operazione Barbarossa sono in genere piene di speranza nei confronti della nuova Grande Germania incarnata nel Terzo Reich, quelle successive, scritte durante l'assedio di Stalingrado e lo sbarco alleato in Normandia, si fanno via via più pessimiste. Una pagina dopo l'altra, il lettore assiste alle disillusioni dei soldati, alla stanchezza di fronte alla brutalità della guerra, al degrado delle condizioni fisiche e psichiche. Ma poiché questi uomini sono gli alfieri del nazismo in guerra, leggiamo anche la fede esaltata nei confronti della Germania hitleriana, la partecipazione ai massacri delle popolazioni civili e la forza dell'ideologia nazionalsocialista nelle truppe del Terzo Reich.
20,00 19,00

Terre di sangue. L'Europa nella morsa di Hitler e Stalin

Terre di sangue. L'Europa nella morsa di Hitler e Stalin

Timothy Snyder

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2021

pagine: 585

14 milioni di morti. Questa la cifra che da lettori di Timothy Snyder ricorderete dopo aver avuto modo di indagare a fondo le nuove fonti e i moderni studi a sostegno della documentazione di cui lo storico di Yale si serve per reinterpretare in modo originale tutti gli episodi apparentemente noti della Seconda guerra mondiale, ma stavolta come separate sfaccettature di un fenomeno unico. L'Olocausto e le stragi della guerra sono di norma associati ai soli eventi accaduti nei campi di concentramento, ma in questo testo la volontà dello storico è quella di puntare la lente di ingrandimento su diversi protagonisti, vittime e luoghi del conflitto. Le terre di sangue non sono una semplice definizione metaforica ma stanno a identificare delle precise zone geografiche, quei territori dell'Europa centro-orientale, tra Ucraina, Bielorussia, Polonia e stati baltici, dove, tra il 1940 e il 1943, si sono intrecciate le politiche sanguinarie di Hitler e Stalin, oggetto di attacchi contro civili e prigionieri politici, i luoghi in cui i regimi più dittatoriali d'Europa si sono scagliati con la maggiore ferocia. Un saggio in cui la fedeltà della ricostruzione storica non implica la rinuncia all'elemento umano, restituendo con questa trattazione dignità alle vittime e alla loro soggettività, impedendo di pensare a queste persone come a soli numeri. Un'analisi storica che infrange ogni stereotipo e prova a insegnarci a fare ciò che ogni libro dovrebbe: guardare le cose in modo differente.
15,00

Ivan Il'in. Il filosofo del neozarismo di Putin

Timothy Snyder

Libro: Libro in brossura

editore: ITALIA Storica Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 78

Introduzione al pensiero di Ivan Aleksandrovič Il’in (1883-1954), il filosofo russo che, come ricostruito in queste pagine dallo storico specializzato nella storia dell’Europa orientale Timothy Snyder, fornì con le sue opere una giustificazione metafisica e morale per il totalitarismo politico, esprimendo delle linee guida per uno stato retto da un fascismo russo e cristiano. Oggi, le sue idee sono state riprese e celebrate da Vladimir Putin, che le sta applicando in chiave neozarista nella sua politica interna, nei rapporti con la Chiesa ortodossa e in politica estera e nelle crisi internazionali, come in Ucraina. In appendice, due scritti politici di Ivan Il’in inediti in italiano dalla sua raccolta "Nashi Zadachi" (I nostri compiti), testo citato in diverse dichiarazioni ufficiali da Vladimir Putin e distribuito ai suoi capi militari e governatori.
12,00 11,40

Venti lezioni. Per salvare la democrazia dalle malattie della politica

Timothy Snyder

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2023

pagine: 144

Timothy Snyder, autore di grandi opere sull'Europa tra Hitler e Stalin e sull'Olocausto, ci avverte: cedere alla tentazione di considerarci per sempre al riparo dai totalitarismi che hanno insanguinato il Novecento è sbagliato e pericoloso. Oggi non siamo più al sicuro che nel XX secolo, quando si assistette all'inesorabile ascesa di fascismo, nazismo e comunismo. Il nostro vantaggio, però, è poter imparare dalle esperienze del passato. La storia insegna che la tirannia - parola chiave di questo libro - è più insidiosa non quando s'impone con la violenza, ma quando si concretizza attraverso una serie di rese da parte della democrazia e dei cittadini che la compongono. Per questo Snyder sceglie di trarre venti lezioni dal Novecento per evitare di ripetere oggi, tra nazionalismi e populismi, gli errori di un'epoca tragica. Perché se conformarsi è facile, fare o dire qualcosa di diverso è una scelta di coraggio senza la quale non può esistere libertà. È forse questo l'insegnamento più essenziale e doloroso della Storia: l'importanza di resistere, perché qualcuno dovrà farlo.
12,00 11,40

L'era dei tiranni. Cosa ci ha insegnato il XX secolo?

Timothy Snyder

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2023

pagine: 128

Timothy Snyder, autore di grandi opere sull’Europa tra Hitler e Stalin e sull’Olocausto, ci avverte: non siamo al riparo dai sanguinari totalitarismi del Novecento. Ma abbiamo un vantaggio, possiamo imparare dalla storia. E dal nostro recente passato. Per questo Snyder ha tratto venti lezioni per evitare di ripetere oggi, tra nazionalismi e populismi, gli errori di un’epoca tragica, quell’Era dei Tiranni di cui Nora Krug ci restituisce l’eco, mescolando le sue illustrazioni a foto e schegge di un tempo che vorremmo non si ripetesse mai più. Perché se conformarsi all’ingiustizia è facile, resistere è una scelta di coraggio senza la quale muore la libertà.
18,00 17,10

Il principe rosso

Timothy Snyder

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2023

pagine: 336

Alla fine del XIX secolo, il regno asburgico era il più orgoglioso e antico d’Europa: dalle vette dei Carpazi a nord alle acque dell’Adriatico a sud, abbracciava una decina di popoli e aveva alle spalle seicento anni di potere ininterrotto. Nessuna dinastia aveva regnato quanto gli Asburgo, nessun impero era stato tanto scintillante. Ma nel 1895, quando nasce l’ultimogenito dell’arciduca Carlo Stefano, quel grande e maestoso edificio stava già cominciando a sbriciolarsi. Era iniziato il declino che lo avrebbe portato, ventitré anni dopo, al crollo totale. Guglielmo, figlio cadetto della dinastia, crescendo avrebbe avuto molti nomi: l’Asburgo che parlava ucraino, l’arciduca della gente comune, Vasil Vyšívání, il Principe rosso. Camaleontico in politica, bisessuale dichiarato, gli occhi trasparenti e un tatuaggio a forma di ancora sul polso, fu un uomo dalle mille vite, una più eccezionale dell’altra. E tutte al cuore degli eventi che in quel secolo decisivo avrebbero cambiato il volto dell’Europa: combattente nella Prima guerra mondiale, per un breve periodo seguace di Hitler, poi oppositore durante la Seconda, imprigionato dai sovietici nel 1947 nonostante le idee socialiste con l’accusa di essere una spia inglese e, in sovrappiù, un nazionalista ucraino. In nome dell’indipendenza ucraina strinse infatti patti con spie, militari e truffatori, in una parabola identitaria multiforme che l’avrebbe portato da aristocratico a soldato a Robin Hood dei contadini, senza mai smettere di coltivare il sogno di nazione. In questa biografia avvincente, che ora torna in libreria, lo storico Timothy Snyder parte dalle parole dei discendenti e risale a ritroso fino alla moltitudine di genti che gli Asburgo unificarono, tracciando così la mappa storica di un’Europa in costante mutamento e soprattutto individuando le radici di un futuro di disgreganti identitarismi nazionali.
22,00 20,90

La paura e la ragione. Il collasso della democrazia in Russia, Europa e America

Timothy Snyder

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2024

pagine: 400

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica e dei regimi comunisti europei sembrava che la vittoria della democrazia fosse definitiva e che il nuovo millennio avrebbe portato con sé un futuro di pace. Come tutti sappiamo, non è andata così, anzi. Dalla Russia di Putin, l’autoritarismo ha iniziato a espandersi in Europa e in America, e oggi l’Occidente assiste a un impensabile ritorno di tendenze nazionaliste e populiste. In questo suo nuovo libro, il grande studioso Timothy Snyder spiega i motivi del crollo della democrazia in Russia, e ci mostra come Putin abbia usato social network, fake news e altre strategie per influenzare l’opinione pubblica mondiale facendo leva sul malessere suscitato dalla perdurante incertezza economica e sociale. Dall’annessione della Crimea all’invasione dell’Ucraina, dalla Brexit alla manipolazione delle elezioni americane, Snyder ripercorre i principali eventi che in questi anni hanno condotto allo stallo delle democrazie, convinto che il rischio di un ritorno agli errori del passato possa essere sconfitto solo dalla ragione della società liberale fedele ai principi dell’uguaglianza e della solidarietà.
16,00 15,20

Terre di sangue. L'Europa nella morsa di Hitler e Stalin

Terre di sangue. L'Europa nella morsa di Hitler e Stalin

Timothy Snyder

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2011

pagine: 584

"Le famiglie uccidono i più deboli, di solito i bambini, e usano la carne per mangiare." Succedeva in Ucraina, una delle terre che assieme a Polonia, Bielorussia e Paesi baltici ha pagato il prezzo più alto alle sanguinose dittature del Ventesimo secolo. Tra il 1933 e il 1945 l'Europa orientale conobbe, oltre allo sterminio degli ebrei, il massacro sovietico dei contadini ucraini, quello dei prigionieri di guerra durante l'assedio nazista di Leningrado e innumerevoli altre atrocità. Dall'eccidio staliniano delle minoranze polacche all'invasione nazista della Russia, dal patto Molotov-Ribbentrop alla fine del conflitto, uno dei più brillanti studiosi americani scrive una pagina controversa della nostra storia, raccogliendo in un quadro comune i crimini nazisti e quelli sovietici che insanguinarono le terre tra Berlino e Mosca. E ai quattordici milioni di vittime civili, perlopiù donne e bambini, dedica oggi il tributo di un'analisi originale e meticolosa, appassionata e convincente. Che del nostro passato recente offre un ritratto nuovo, più preciso, più crudele.
28,50

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