Libri di U. Dotti
Epistole-Ars poetica. Testo latino a fronte
Quinto Orazio Flacco
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 208
Se Orazio, a partire dal 23 a.C. e dopo aver pubblicato le "Odi" nel 20 a.C., torna a scrivere - ci dice nella lettera proemiale delle "Epistole" - è per via del tormento di essere quel che non si vorrebbe e di non essere quel che si vorrebbe. L'esperienza lirica è conclusa, poiché non è più l'età del canto della gioia e dell'amore, resta la possibilità di veicolare nel verso meditazioni morali di carattere generale, sul vero, sul bello, sulla condizione umana, rivolte all'uomo comune. Con quest'opera di conversazioni in esametri composta di due libri (rispettivamente di venti lettere e di due aggiunte successivamente e centrate sul tema della poesia) Orazio creò un genere letterario del tutto nuovo. In componimenti eterogenei per materia il poeta tratta di diversi aspetti della vita quotidiana con una pratica saggezza del vivere, nutrita di filosofia stoica ed epicurea. Tenendosi lontano da ogni dogmatismo si abbandona a riflessioni sulla potenziale grandezza umana, sull'incerto procedere del tempo, sulla necessità di restare imperturbabili di fronte a tutto riconoscendo tuttavia il piacere del vivere, soprattutto dell'amore, sull'arte del sapersi accontentare.
Dolce è la guerra per chi non ne ha esperienza. Storie politiche tratte dagli «Adagia»
Erasmo da Rotterdam
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 181
Gli "Adagia" sono una sorta di monumentale enciclopedia della cultura classica organizzata intorno a motti, detti, proverbi della più diversa provenienza. Talvolta Erasmo si limita a riferire in poche righe il proverbio nelle varie attestazioni che gli sono note, altre volte lo stesso proverbio gli suggerisce lo spunto per considerazioni molto più articolate e ricche. Comunque, non c'è dubbio che gli "Adagia" furono il serbatoio di sapere a cui Erasmo continuò ad attingere nel corso della sua vita. Per presentarsi alla fine come uno specchio tra i più fedeli del suo pensiero e del suo credo. I quattro "Adagia" qui proposti sono tutti di natura politica. Il primo, "Re o matti si nasce", è una riflessione che ruota attorno alla figura del Principe e all'irrazionalità o razionalità nella sua azione politica. L'adagio che invece dà il titolo al volume è tutto dedicato agli orrori della guerra e alla trasformazione dell'uomo in bestia. Dopo avere in più occasioni fatto riferimento a Ercole, l'adagio si sofferma sul fine vero della guerra: il guadagno, o meglio il rapimento e la degradazione dei beni altrui. La guerra non deve essere l'opzione da perseguire, anche nei confronti del peggior nemico (allora erano i turchi). Bisogna invece scegliere la migliore delle virtù cristiane, la carità. La chiusa da questo punto di vista è attuale ancora oggi: è comunque da preferire un turco sincero o un ebreo in buona fede a un cristiano ipocrita.
Canzoniere
Francesco Petrarca
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Donzelli
anno edizione: 2004
pagine: CXIX-1015
Oggi un classico, al tempo in cui nacque una grande innovazione, il libro di «Laura/l'aura» viene riproposto dall'esperto studioso petrarchesco Ugo Dotti in una veste erudita e insieme accessibile. L'introduzione che media tra filologia e didattica, le note ricche di un sapere raccolto attentamente dalle fonti in un costante dialogo con gli illustri commentatori della tradizione, le notizie storiche e l'apparato metrico, gli indici di luoghi, nomi, referenti, destinatari, la nota iconografica e l'ampia bibliografia offrono allo studioso uno strumento nuovo e agevole, e al lettore il piacere di curiosare leggendo.
Il principe
Niccolò Machiavelli
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 256
Questa nuova edizione del Principe, arricchita da una corposa introduzione e da un ricco apparato di note, permette al lettore di approfondire la conoscenza del capolavoro di Machiavelli nonché uno dei massimi testi di teoria politica mai scritti. Ne vengono indagati la genesi e gli sviluppi, inquadrando l'opera tanto nel contesto storico e culturale, quanto nell'esperienza professionale e personale dell'autore. A partire dalle diverse interpretazioni e dagli studi fatti nel corso del tempo sul testo, Ugo Dotti offre così un utilissimo strumento di studio e di lettura. Con uno scritto di G.W.F. Hegel.
Canzoniere
Francesco Petrarca
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 334
Ecco un classico della poesia italiana ed europea studiato e commentato da altri due poeti che hanno ormai un loro posto indiscutibile nel panorama della nostra letteratura. Foscolo si occupò del Petrarca nel 1823 e di Leopardi tra il 1825 e il 1826. E proprio nell'età di un grande risveglio culturale dove, accanto allo sbocciare della sensibilità romantica, prendeva il via il sentire estetico moderno. Il "Saggio sopra la poesia del Petrarca" di Ugo Foscolo non segna soltanto un punto fermo nella stessa storia della critica della poesia petrarchesca: è anche la testimonianza di come un grande poeta sappia "far critica", riuscendo a cogliere, dietro il cristallo apparentemente immobile dello "stile" petrarchesco, i grandi e problematici destini dell'uomo di sempre. Il commento del Leopardi alle "Rime" del Petrarca è esemplare sia perché può considerarsi una acuta guida alla loro lettura sia perché, al contempo, è lo strumento per comprendere la poetica dello stesso autore dei "Canti".
Canzoniere
Francesco Petrarca
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Donzelli
anno edizione: 1996
pagine: 1120
Le familiari. Libro primo. Testo latino a fronte
Francesco Petrarca
Libro
editore: Archivio Izzi
anno edizione: 1991
pagine: XIII-146
Le familiari. Libro secondo. Testo latino a fronte
Francesco Petrarca
Libro
editore: Archivio Izzi
anno edizione: 1992
pagine: XIV-140
Consolatoria, accusatoria, defensoria. Autodifesa di un politico
Francesco Guicciardini
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1993
pagine: 238
Il 1527, con il trionfo di Carlo V e il sacco di Roma, segnò la fine della brillante carriera politica di Guicciardini, travolto dagli eventi e pesantemente accusato di essere al centro di gravi episodi di corruzione e peculato. Le tre orazioni occupano un posto preminente nella storia dell'individualismo europeo e delle memorie autobiografiche.

