Libri di Xun Lu
Diario di un pazzo
Xun Lu
Libro: Libro in brossura
editore: Gattomerlino/Superstripes
anno edizione: 2019
pagine: 48
«Nel periodo della scuola superiore, ebbi come amici due fratelli, in cui nome non è necessario qui ricordare; ma in seguito a una separazione di parecchi anni li avevo perduti di vista. Qualche tempo fa mi capitò di sentire che uno di loro era gravemente ammalato, e poiché stavo tornando alla mia vecchia casa, feci una deviazione per incontrarli. Vidi solo uno di loro, e mi disse che il malato era il suo fratello più giovane. "Ti ringrazio di aver fatto un così lungo viaggio per venire a trovarci", disse, "ma mio fratello è guarito da tempo. È andato a stabilirsi altrove per assumere un incarico ufficiale". Poi, ridendo, mi mostrò due volumi del diario di suo fratello, dicendo che da quelli potevo desumere la natura della sua trascorsa malattia, e che non vedeva quale pericolo ci fosse nel mostrarli a un vecchio amico.»
La vera storia di Ah Q
Xun Lu
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 88
Il racconto-biografia di Lu Xun, scritto nel 1921, è ambientato negli anni del passaggio della Cina da Impero a Repubblica. Il protagonista è un povero operaio cinese che nonostante venga perseguitato da sfortune e ingiustizie riesce sempre a trovare il lato positivo delle cose. Non contesta neppure la sua iniqua condanna a morte, dovuta a un errore, perché estraneo come tutti i contadini ai giochi di potere dei ricchi che neppure la "rivoluzione repubblicana" sarebbe stata in grado di intaccare. La storia di Ah Q voleva essere una dimostrazione di come la società cinese colpisse, senza verificare mai in alcuna maniera chi o cosa stava attaccando.
Fuga sulla luna e altre antiche storie rinarrate
Xun Lu
Libro: Libro in brossura
editore: O Barra O Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 215
Lu Xun riprende miti e leggende dell'antichità cinese e li trasfigura alla luce della sua epoca, proponendo una corrosiva critica sociale e culturale che ancora oggi si dimostra di un'attualità disarmante. Da Yu il Domatore delle Acque a Yi l'Arciere, da Confucio a Laozi, da Zhuangzi a Mozi, le principali figure del canone letterario e filosofico cinese diventano, in queste pagine, espressione dei "difetti nazionali" del Paese alla vigilia della Rivoluzione Comunista. Temi tuttora attuali, quali la corruzione della classe politica, il contrasto tra interesse pubblico e privato, la ristrettezza di vedute del mondo accademico, i tentativi da parte del potere di manipolare la tradizione per rafforzare la propria legittimità, figurano in maniera prominente in queste otto "antiche storie", confermando la fama di Lu Xun quale polemista d'eccezione. Proprio ora che in Cina i suoi scritti sono rimossi dai testi scolastici perché troppo pungenti, questa nuova edizione annotata delle "Antiche storie rinarrate" restituisce al lettore italiano un'opera semidimenticata, troppo spesso relegata in secondo piano nella produzione letteraria di colui che Mao Zedong definì il "saggio della Cina moderna".
Poesie. Testo cinese a fronte
Xun Lu
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2016
pagine: 180
"Nell'opera di Lu Xun, la poesia è come un filo di seta sottile e tenace, intrecciato agli altri fili più evidenti e consistenti della narrativa e della saggistica, un filo che accompagna tutto l'itinerario creativo, dai primissimi anni degli studi a Nanchino e in Giappone, fino all'ultimo inverno a Shanghai, nell'ora buia sfiorata dal presagio dell'alba, quando già vedi 'le stelle dell'Orsa toccare l'orizzonte'. Lu Xun ha sempre considerato - o meglio, ha sempre dichiarato di considerare - la sua produzione poetica come marginale, occasionale, o troppo intima per essere offerta, tranne casi rarissimi, in lettura al vasto pubblico. Si è sempre schermito, anche sul terreno teorico, come profano in fatto di poesia. In realtà, se le sue poesie non costituiscono un corpus imponente (e il suo non è certo un canzoniere), se egli si è espresso in versi irregolarmente e quasi sollecitato dall'occasione, per lui neanche la poesia è mai semplice esercitazione letteraria o gioco elegante." (dall'introduzione di Anna Bujatti)
Diario di un pazzo
Xun Lu
Libro: Copertina morbida
editore: GAEditori
anno edizione: 2020
pagine: 44
La follia per mettere a nudo la vera natura dell'uomo, quella di prevaricare per il mero piacere del potere. "Ma forse ci sono ancora i bambini che non hanno mangiato carne umana..." Salvate i bambini...
Fuga sulla luna e altre leggende
Xun Lu
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 160
In questo volume vengono presentate, tradotte dall'originale cinese, otto antiche leggende molto care alla tradizione popolare, rielaborate da Lu Xun in chiave satirica di critica all'attualità del suo tempo. L'intento dell'autore è dichiarato fin dal titolo originale: "Gushi Xinbian", ovvero "Racconti antichi scritti di nuovo". In sintonia con l'indicazione di Mao Zedong «usare il passato per costruire il presente», Lu Xun dichiara che «fantasticare sulle cose del passato è sempre in funzione del presente». Personaggi e miti dell'antichità cinese sono riproposti in chiave di critica sociale e culturale, toccando temi che sono di scottante attualità anche oggi e non solo in Cina: conflitti d'interesse, corruzione della classe politica, contraffazione della realtà da parte del potere per legittimarsi, autoreferenzialità del mondo accademico e della cosiddetta intellighenzia, passività e rassegnazione delle masse, manipolazione dell'opinione pubblica. Lu Xun scrive racconti divertenti e "universali" rivolti ai lettori cinesi i quali vedono irridere, in una graffiante satira, i miti e i personaggi più autorevoli della loro tradizione in una serie di "quadretti" dell'antica Cina, riproposti con umorismo e sarcasmo, ma nei quali il lettore italiano non può non cogliervi sorprendenti analogie con l'Italia e con qualunque altro Paese del mondo, mentre al tempo stesso tocca con mano il travaglio intellettuale e la profondità della crisi sociale della Cina di inizio Novecento.
Due o tre cose sul signor Lu Xun-Cina silenziosa
Carlo Laurenti, Xun Lu
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2021
pagine: 164
«I rivoluzionari sono uccisi dai controrivoluzionari. I controrivoluzionari sono uccisi dai rivoluzionari. I non rivoluzionari o sono presi per rivoluzionari e sono uccisi dai controrivoluzionari, o sono presi per controrivoluzionari e sono uccisi dai rivoluzionari; oppure non sono presi per nulla, e sono uccisi da rivoluzionari e controrivoluzionari»: così suona una noterella di Lu Xun. Una volta Mao ammise che «il santo della Cina moderna», come lo aveva definito alla sua morte, se fosse sopravvissuto sino agli anni Cinquanta avrebbe dovuto incarcerarlo. Ma anche in vita risultava troppo innovativo per i tradizionalisti, troppo legato alla tradizione per le avanguardie. È questo il destino dei grandi maestri d'ironia, capaci di cogliere in ogni cosa il senso del rovescio: Lu Xun ci mostra quanto questo principio, così scomodo nella vita, sia vitale in arte. Nel 1979 gli dedicava la sua tesi di laurea - di stupefacente idiosincrasia, anche per tempi tanto meno sussiegosi dei nostri... - il giovane Carlo Laurenti. Che oggi, con la sua onniscienza del corpus, raccoglie per noi questo erbario di illuminazioni; allora si piccava invece di sottolineare, di quel maestro di modernità, le fondamenta taoiste. Oggi suonerà forse ovvio definire Lu Xun «un ibrido»; altrettanto non si poteva dire, però, una quarantina di anni fa. Il fatto è che «un ibrido», si capisce, è lo stesso Laurenti: inclassificabile erudito di nessuna accademia. Tra saggezza orientale e malizie europee, tra rigore culturale e stravaganza esistenziale, tra passato e presente. Anzi, no: futuro. (Andrea Cortellessa)
Grida
Xun Lu
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2021
pagine: 280
Con lo scrittore Lu Xun (1881-1936) inizia, nei primi del Novecento, la letteratura cinese moderna. Autore di opere narrative e in più scritte nella «lingua piana», più comunemente parlata («il fondatore della lingua cinese moderna», lo presentava Dario Fo), completava, grazie a queste sue decisive innovazioni, due rivoluzioni nella tradizione. Nel Celeste Impero solo le opere poetiche avevano le doti per essere considerate vera letteratura, mentre ne era esclusa la narrativa, e per di più dovevano essere composte in lingua letteraria, cioè aulica, artificiale, poco comprensibile a chi era fuori dalle élite. Questa spinta al cambiamento è spesso evidente nelle situazioni e nei personaggi dei suoi racconti, che per lo più parlano di storie piccole, quotidiane, che dipingono in modo vivacissimo la vera vita nei villaggi e nei quartieri delle persone vere, incastrate nelle ironie, o nei paradossi, o nelle tragedie della loro esistenza. In uno stile ondeggiante tra il satirico e il grottesco. Opere che fra l'altro in generale mostrano la forza universale del genere racconto, capace di trasmettere in un lampo di immediatezza la colorazione emotiva di una condizione, per quanto lontana. Di farla sentire. Lu Xun fu introdotto in Italia fin dalla metà del secolo scorso, con rare anteprime precedenti. Interessava la varietà del suo lavoro, dal saggio al racconto; e probabilmente attirava che l'autore rappresentasse contemporaneamente due aspetti, gli sforzi di un enorme paese per entrare nella modernità e il peso e le permanenze di una civiltà antichissima e ammirevole. "Grida" è il primo dei tre volumi dell'edizione completa dei suoi racconti, in una nuova traduzione originale. Scrive nella Postfazione Nicoletta Pesaro che ha curato il volume: «Ma l'intuizione e la genialità dello scrittore, sicuramente il più significativo e influente di tutto il secolo scorso in Cina, non si manifestano soltanto nell'aver promosso la narrativa nel sistema letterario cinese; la forza e la passione riformista e rivoluzionaria, una straordinaria e suggestiva potenza artistica, il dualismo fra tradizione e modernità così come lo scarto tra volontà illuministica dell'intellettuale e la pessimistica constatazione dell'inerzia del popolo contadino, uno stile, infine, irregolare e a tratti spigoloso che coglie spunti sia dall'esperienza del racconto russo e dell'est europeo sia dalla tradizione lirica cinese: tutti questi elementi rendono irripetibile e artisticamente eccezionale la sua narrativa».
Esitazione
Xun Lu
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2022
pagine: 280
Con Lu Xun (1881-1936) inizia, nei primi del Novecento, la letteratura cinese moderna. Autore di opere narrative, per di più scritte nella «lingua piana», cioè quella più comunemente parlata («il fondatore della lingua cinese moderna», lo presentava Dario Fo), con la sua opera compiva due rivoluzioni nella tradizione. L'una nel genere: nel Celeste Impero solo le composizioni poetiche erano considerate vera letteratura; l'altra nella scrittura: fino ad allora, era obbligatoria «la lingua letteraria», ovvero la aulica, artificiale, poco comprensibile fuori dall'élite. I suoi racconti mostrano i due aspetti complementari del cambiamento sociale e della resistenza ad esso. Per lo più parlano di storie piccole, quoti-diane, che dipingono in modo vivacissimo la vita nei villaggi e nei quartieri delle persone vere, incastrate nelle ironie, o nei paradossi, o nelle tragedie della loro esistenza. In uno stile ondeggiante tra il satirico e il grottesco. «Quando pubblica questa seconda raccolta di racconti», scrive nella Postfazione la curatrice Nicoletta Pesaro, «composti a Pechino nel breve arco di tempo tra il 1924 e il 1925, Lu Xun passa dall'angosciato appello del combattente pessimista ma non ancora rassegnato al silenzio, dalle "grida" lanciate per risvegliare gli animi assopiti o ottusi del suo popolo, a un "camminare avanti e indietro in preda all'incertezza" (significato del titolo di questa seconda antologia). Il coraggio della disperazione si trasforma in uno stato di profondo dilemma».
Diario di un pazzo e altri racconti
Xun Lu
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 192
"Diario di un pazzo" è il primo dei racconti di questa raccolta, pubblicata da Lu Xun nel 1923 e qui tradotti dall’originale cinese. E un “pazzo” doveva sembrare l’autore ai suoi contemporanei. Nella Cina di inizio Novecento – in pieno declino, appena transitata dall’impero alla repubblica, scossa da lotte tra fazioni politiche e militari, in cui l’educazione era ancora fondata su testi filosofici e politici risalenti a più di mille anni prima, e la produzione letteraria era in una lingua classica avulsa dalla realtà quotidiana – i suoi racconti, crudamente realistici e scritti in lingua vernacolare, avevano un effetto dirompente e spiazzante: i racconti di un “pazzo”, appunto. Fortemente intrisi di notazioni autobiografiche e di reminiscenze esperienziali, sono altrettanti “spaccati” di una Cina in drammatica crisi sociale e di una popolazione stremata, disorientata e oppressa da ataviche abitudini e da superstizioni che non fanno che peggiorarne le condizioni. Sono pagine magistrali e potenti che, pur intrise della lacerante contraddizione tra l’anelito verso l’innovazione della cultura e della società e l’amara presa di coscienza dell’impossibilità di recidere il legame con il passato e con la tradizione, donano al mondo indimenticabili ed emblematiche figure e personaggi paradigmatici: il pazzo, il tragico Ah Q, il padre amorevole accecato dalla superstizione, bislacchi letterati e studiosi “vecchia maniera” e tanti, tanti personaggi, alcuni reali, altri di fantasia, tutti dolorosamente sospesi tra il vecchio mondo e il nuovo che preme per avanzare.
La falsa libertà
Xun Lu
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: XXXVIII-448
Celebrato come il massimo scrittore cinese del Novecento e fra i creatori della lingua scritta contemporanea, Lu Xun è il più rappresentativo fra gli uomini colti che si riconoscono nella rivoluzione popolare. La presente raccolta costituisce un condensato della sua estesa produzione saggistica (sedici volumi di saggi e discorsi) e comprende testi scritti fra il 1918 e il 1936, anno della sua morte. I testi si situano in un periodo di profonde trasformazioni: la modernizzazione della società, la nuova centralità politica delle masse contadine e l'avanzare della rivoluzione socialista. Legati al tempo e all'occasione quotidiana (il trasformarsi dell'istituzione familiare, una descrizione di Shangai, il teatro moderno, i costumi sessuali, l'avvento della fotografia...), fanno emergere le contraddizioni fra realtà privata e condizione storica, fra l'esigenza immediata di felicità e la lotta sanguinosa «per il futuro», fra tradizione e distruzione, tipicità cinese e dimensione universale.
Antiche storie riscritte
Xun Lu
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2024
pagine: 320
La creazione, casuale, inconscia, dell'umanità da parte di una dea pigra. Vita domestica di un eroe «sposato con la Luna». Il salvatore dell'impero dal diluvio per dispetto alla moglie e dileggio alla ciarlataneria degli eruditi. I fratelli eremiti vittime della devozione zelante alla tradizione. Alcune giornate dell'eccellente Laozi, filosofo anti-confuciano, alle prese con la vecchiaia e la banalità del mondo. Mozi, fautore di un pacifismo filantropico, si scontra con un discepolo di Confucio («ma se combattono anche cani e porci?»). Maestro Zhuangzi si imbatte in un teschio e comincia un farsesco dialogo sulla morte che svela di che stoffa è fatto. Antiche storie riscritte, terzo volume che conclude la raccolta di tutti i racconti del padre della letteratura cinese moderna, attinge ai miti e alle leggende della vecchia Cina, ma li manipola, li distorce, li stravolge lambendo ampiamente il grottesco. Compie, delle loro figure per millenni venerate, una terrestre genealogia, approfondendo in questo modo lo «smantellamento della morale confuciana» - scrive Fiorenzo Lafirenza nell'Introduzione - dominante nella storia, nel costume e nella ingiustizia sociale. Usa, Lu Xun, i mezzi del «faceto», dell'«arguzia», dell'«astuzia», di cui i critici ufficiali lo accusavano e lui se ne faceva vanto come un sarcasmo in più contro la cultura di potere delle élite.