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Libri di A. C. Peduzzi

Il secolo di Baudelaire. Poe, Baudelaire, Mallarmé, Rimbaud, Laforgue, Valéry, Hofmannsthal

Yves Bonnefoy

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2016

pagine: 235

"Nel XIX secolo nasce la poesia della modernità e Yves Bonnefoy ne traccia in questo libro il profilo. Lo delinea dialogando con i testi poetici di alcuni tra gli autori più significativi dell'Ottocento: da Poe a Baudelaire, da Mallarmé a Rimbaud, da Laforgue a Valéry, fino a Hofmannsthal. La grande innovazione di questi poeti consiste nell'aver compreso che la scomparsa del divino dai significati e dalle figure della struttura linguistica non può determinare che vada anche perduto il senso della trascendenza. Ecco perché nei loro testi mantengono vivi entrambi questi aspetti conferendo alla poesia una natura completamente nuova, assolutamente inedita: una natura in grado di connettere l'infinitezza all'esistenza ordinaria. Il compito al quale questi poeti non si sottraggono è di percepire nelle più semplici parole un residuo dell'originaria atemporalità, dell'infanzia del mondo, quando l'invisibile era ancora visibile. 'Quant'è difficile' esclama Bonnefoy 'condurre questa battaglia!'. E non si può non concordare con lui osservando come nel XX secolo la poesia dell'Ottocento non abbia avuto molti eredi, avendo preferito strade meno ardue, più familiari. L'invito è chiaro: torniamo a fare attenzione a ciò che hanno scritto autori come Baudelaire e Rimbaud. 'È in gioco la poesia' avverte Bonnefoy." (dalla postfazione di Flavio Ermini)
18,00 17,10

La nostalgia. Quando dunque si è a casa? Ulisse, Enea, Arendt

Barbara Cassin

Libro: Libro in brossura

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2015

pagine: 93

"Questo libro interroga, con la 'nostalgia', il rapporto tra patria, esilio e lingua materna. L'Odissea, che racconta le peripezie di Ulisse e del suo ritorno incessantemente differito, è il poema per eccellenza della nostalgia. Il segno, squisitamente simbolico, che Ulisse è finalmente tornato 'a casa', nella sua patria, è il letto radicato, scavato con le sue mani in una pianta d'ulivo intorno a cui ha edificato la sua dimora, un segreto che condivide con la sua sposa. Radicamento e sradicamento: ecco la nostalgia. La patria, Enea la porta con sé quando fugge da Troia in fiamme con il padre Anchise e gli dèi lari sulle spalle. Va errando di luogo in luogo finché Giunone, il cui odio lo insegue, concede di lasciargli fondare quella che diventerà Roma, ma a una condizione: che dimentichi il greco e parli, dice Virgilio, 'con una sola bocca' insieme e come i Latini. L'epopea fondatrice è anche, in questo caso, fondatrice di lingua. Avere per patria la propria lingua, per unica patria addirittura. Così, nei tempi bui in cui vive, Hannah Arendt, 'naturalizzata' nel suo esilio americano, sceglie di definirsi non rispetto a un paese o a un popolo, ma soltanto rispetto a una lingua, la lingua tedesca. È questa lingua che le manca e che vuole udire." (Dal testo introduttivo di Barbara Cassin)
14,00 13,30

Psicanalisi delle acque

Gaston Bachelard

Libro: Libro in brossura

editore: Red Edizioni

anno edizione: 2015

pagine: 219

Questo libro indaga sul momento magico in cui l'immaginazione trasforma un elemento naturale, l'acqua, nella materia "libera" del sogno e della creazione artistica. Bachelard, filosofo della scienza, sente il bisogno di riordinare in una rigorosa fenomenologia tutte le immagini dell'inconscio collettivo a cui l'acqua rimanda: le ondine, Narciso, Ofelia, Caronte...
10,50 9,98

L'angoscia del pensare. Artaud, Beckett, Blanchot, Derrida, Foucault, Levinas, Lacan

Evelyne Grossman

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2012

pagine: 169

Annota Hölderlin: "Siamo in disaccordo con la natura e quello che un tempo era uno appare ormai come opposizione". Non c'è più ritorno in questo nostro avanzare. Non c'è più riconquista dell'intero in questo cammino forzato. Non c'è più rimedio all'angoscia che l'insensato produce nell'esistenza di ogni essere umano. Siamo in trappola. Tutti: chi scrive e chi legge. Siamo frammenti senza senso, in quella che Evelyne Grossman chiama "esperienza dell'estremo", ovvero "un'esperienza, ai limiti della follia, di vita e di morte delle parole, che porta chi scrive e chi legge a vedere continuamente sconvolti i suoi punti di riferimento". Il precipizio che intravediamo in fondo alle parole è lo stesso che si coglie in fondo alle cose. Quel precipizio è una tomba, e la voce che non smette di parlare diventa la vedova della speranza, la superstite di tutte le illusioni. La nostra vita scaturisce dal fluire ininterrotto dell'ombra. La sventura ci assedia: la cogliamo reciprocamente nei nostri sguardi, nei nostri gesti che ci consegnano, pietrificati dal dolore, al naufragio del silenzio. La salvezza è davvero posta su nulla. Su questo precipizio siamo venuti e qui sembra essere il nostro inizio; qui c'è invece la nostra fine. Si domanda Evelyne Grossman: "E allora, come concepire uno spazio di scrittura in grado di garantire un pensiero che includa il rischio della follia?". A tale questione è dedicato il volume "L'angoscia del pensare".
18,00 17,10

Ricordati di vivere. Goethe e la tradizione degli esercizi spirituali

Pierre Hadot

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2009

pagine: X-174

Come i Greci, Goethe era convinto della necessità di vivere nel presente, di cogliere la felicità nell'istante anziché perdersi nella nostalgia romantica del passato o nel vagheggiamento del futuro. Gran lettore di Goethe, Hadot analizza qui come il maestro tedesco si inserisca nella tradizione della filosofia greca. Una magnifica meditazione sull'epicureismo e sullo stoicismo antichi attraverso la poesia di Goethe che faceva dire a Faust: "Solo il presente è la nostra felicità".
19,50 18,53

L'immaginazione simbolica

L'immaginazione simbolica

Gilbert Durand

Libro: Copertina morbida

editore: Ipoc

anno edizione: 2012

pagine: 116

Questo testo ha il merito di spiegare non solo cos'è il simbolo e l'immaginazione simbolica, ma di reclamarne la centralità per tutte le forme della creazione psichica. Occorre decostruire l'unilaterialità sia delle retoriche positive che delle ermeneutiche riduttive, chiedersi come la cognizione cartesiana ed empirista, la semiologia e l'involuzione dogmatica della religione abbiano operato un vero "iconoclasma" da parte dell'Occidente, facendoci smarrire l'orientamento simbolico. Una civiltà siffatta ci ha portati a perdere quella sensibilità in grado di farci sperimentare l'interiorità del mondo, coglierne la risonanza molteplice di un organismo molteplice e animato, facendoci ripiegare su noi stessi, esiliati e autocentrati, convinti di poter disporre a nostro piacimento di qualsiasi manifestazione del reale: perdere il contatto con il mondo significa per l'uomo non rendersi conto di appartenere a questo stesso ambiente, in un movimento autodistruttivo. L'arte e la religione, così importanti per le nostre vite, possono condurci a riscoprire il valore salvifico dell'immaginazione creatrice.
18,00

I canti dell'isola tra terra e cielo. Il libro di Centhini

I canti dell'isola tra terra e cielo. Il libro di Centhini

Élisabeth D. Inandiak

Libro: Copertina morbida

editore: Apogeo

anno edizione: 2009

pagine: 336

Il Libro di Centhini è una straordinaria epopea che raccoglie le antiche tradizioni e i saperi di Giava. In esso si mescolano le avventure di diversi personaggi che, nel loro vagare errabondo, si perdono e si ritrovano continuamente. Commissionato all'inizio del XIX secolo da uno degli ultimi sultani di Giava, questo poema è stato paragonato all'Odissea per il gusto dell'avventura, al Kamasutra per le delizie dei sensi, alle Mille e una notte per i racconti notturni di una donna ulema. È stato persino avvicinato a Rabelais per l'esoterismo carnale e per il suo carattere comico. Tuttavia questo tesoro sconosciuto della letteratura mondiale rischiava di scomparire poiché composto in una lingua, il giavanese, ormai in via di estinzione. È. D. Inandiak ha recuperato questo libro dall'oblio, traducendolo in francese a partire dalla sua versione manoscritta in dodici volumi: ne ha ricostruito la struttura e la trama, ridotto le parti ormai inintelligibili al lettore odierno e rielaborato il testo con innesti letterali che lo raccordano alla sua tradizione specifica. Ne è risultato un lavoro rigorosamente fedele ai contenuti originari, ma arricchito di echi molteplici, affinché la ricchezza di questa avventura sia trasmessa al presente.
29,00

Contro il Vangelo armato. Giordano Bruno, Ronsard e la religione

Contro il Vangelo armato. Giordano Bruno, Ronsard e la religione

Nuccio Ordine

Libro: Libro in brossura

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2006

pagine: XLVI-333

Agli inizi degli anni Ottanta del Cinquecento, nell'ambasciata francese a Londra, Giordano Bruno e Michel de Castelnau condannano i fanatismi religiosi: il primo da filosofo, il secondo da diplomatico. Ma nello Spaccio dell'uno e nei Mémoires dell'altro riemergono temi che vent'anni prima erano stati utilizzati dal poeta Ronsard contro "papisti" e ugonotti nei versi dei Discours des Misères de ce temps. In un appassionante analisi del dialogo bruniano, corredata di un ricco dossier iconografico, Ordine colloca queste opere nel contesto storico, letterario, filosofico della corte dei Valois, e mette a fuoco i rischi di qualsiasi fanatismo religioso. Miti classici ed emblemi rinascimentali prendono nuova vita in un progetto radicale di riforma a un tempo cosmologica, morale ed estetica. E se i testi di Ronsard illuminano l'opera di Bruno, il dialogo del filosofo invita a una rilettura del poeta fondatore della Pléiade.
32,00

La tigre e il ragno. Le due facce della violenza

La tigre e il ragno. Le due facce della violenza

Olivier Clerc

Libro: Copertina morbida

editore: Apogeo

anno edizione: 2005

pagine: 183

La nostra società tende a stigmatizzare le forme palesi di violenza (la pantera), trascurando invece quelle più nascoste (il ragno), nelle quali le prime trovano spesso le loro radici: distruggere moralmente una persona a colpi di insinuazioni e maldicenze, manipolarla, avvelenarla lentamente sono azioni altrettanto riprovevoli di ferire con un colpo di coltello. Olivier Clerc non si limita a evidenziare le due facce della violenza, analizza anche gli atteggiamenti da adottare e propone un cambiamento di paradigma relazionale, nel quale la "lotta contro la violenza" lasci il posto a strategie che permettano di disinnescare le due polarità della violenza stessa.
13,00

Arte-terapia

Arte-terapia

Marc Muret

Libro: Copertina morbida

editore: Red Edizioni

anno edizione: 2005

pagine: 190

Da sempre gli uomini hanno danzato, cantato, dipinto o scritto versi per attenuare la tristezza, la noia, il dolore, per arginare la violenza. Nelle società primitive, poi, l'arte, dotata di poteri magici, contrastava l'azione maligna degli spiriti responsabili della malattia. Anche la moderna scienza medica riconosce nell'arte un'efficace terapia: il gesto, il disegno, la recitazione, ben più della parola, sono strumenti attraverso i quali l'individuo può manifestare i propri turbamenti, liberandosi di quelle forze negative che minacciano il suo equilibrio psicofisico. Questo libro contiene suggerimenti pratici delle esperienze cliniche e delle teorie che hanno fondato la cura sulla creatività del paziente stesso.
14,50

La bella notte di Natale

La bella notte di Natale

Éve Tharlet

Libro: Copertina rigida

editore: Nord-Sud

anno edizione: 2002

pagine: 32

11,00

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