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Libri di Agostino Giovagnoli

Bernardo Mattarella. Appunti per un profilo. Atti del Convegno (Roma, 18 novembre 2002)

Giovanni Bolignani, Agostino Giovagnoli, Francesco Malgeri, Pietro Scoppola, Angelo Sindoni

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2017

pagine: 46

"Si pubblicano volentieri i testi degli interventi che i professori Agostino Giovagnoli, Francesco Malgeri, Pietro Scoppola, Angelo Sindoni tennero il giorno 18 novembre 2002 in occasione della presentazione del volume di Giovanni Bolignani 'Bernardo Mattarella. Biografia politica di un cattolico siciliano (Rubberttino 2001) presso l'Istituto Luigi Sturzo di Roma. Si è ritenuto che le argomentazioni storiche sull'importante volume svolte in quella sede da eminenti studiosi tra i quali il compianto Pietro Scoppola conservino così come sono, senza bisogno di aggiornamenti, una loro validità per la ripresa di ricerche su un'alta personalità politica dell'Italia contemporanea. E in effetti Bernardo Mattarella ha operato per tutta la vita fin dall'epoca del Partito Popolare, coniugando l'impegno nella sua Sicilia con quello nazionale in parlamento e in varie responsabilità ministeriali. Pare anche che la stessa attenzione a un'importante biografia politica aiuti a superare schematismi interpretativi legati a distinzioni per lo più artificiose tra le successive stagioni della nostra vicenda repubblicana." (dalla Nota redazionale dell'Istituto Luigi Sturzo)
8,00 7,60

Storia e globalizzazione

Agostino Giovagnoli

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2009

pagine: 252

La storia è cambiata. Mentre l'Europa ha smesso di essere il centro del mondo, i processi di modernizzazione non appaiono più lineari e uniformi e i conflitti etnico-culturali sembrano aver sostituito lotte politiche e scontri di classe come dinamiche storiche dominanti. Sono cosi diventati rapidamente impraticabili forme tradizionali di narrazione storica, grandi affreschi etico-politici, scenari da sistema-mondo, come mostrano le interpretazioni del Novecento discusse negli ultimi anni. "Storia e globalizzazione" ripercorre la crisi della storia così come è stata pensata negli ultimi due secoli e ne affronta un elemento cruciale: il tramonto della fiducia nell'unità sostanziale della vicenda umana in un'ottica di progresso, a causa di una globalizzazione inseparabile da intensi processi di frammentazione. Il destino del mondo sarà inevitabilmente quello dello scontro di civiltà? Malgrado le sfide che ne scuotono l'impianto tradizionale, forse proprio la storia, più di altre scienze umane, è oggi in grado di mettere in discussione certezze scontate. Solo la prospettiva storica, infatti, riesce a liberare dalla prigionia di un presente sconfinato e concorre a sciogliere il dilemma tra cittadinanza planetaria e identità particolari.
22,00 20,90

Chiesa e democrazia. La lezione di Pietro Scoppola

Agostino Giovagnoli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2011

pagine: 293

Storico, intellettuale, politico, Pietro Scoppola (1926-2007) è stato una delle massime figure del cattolicesimo democratico italiano. Alcuni suoi libri, come "La proposta politica di De Gasperi" e "La repubblica dei partiti", hanno costituito pietre miliari nella storiografia sull'Italia repubblicana. Agostino Giovagnoli compie la prima analisi complessiva dell'opera di Scoppola, di cui è stato allievo. Ripercorrendo la sua formazione intellettuale e spirituale, rileggendo i suoi interventi pubblici e la sua ricerca storica, Giovagnoli individua l'asse della riflessione scoppoliana nel tema della convivenza di Stato e Chiesa dopo la grande frattura fra società civile e religiosa rappresentata dalla Rivoluzione francese e sottolinea come sia nel suo lavoro di storico del movimento cattolico, sia nel suo impegno civile e politico il punto cruciale per Scoppola sia stato il rapporto fra Chiesa e democrazia.
24,00 22,80

La Repubblica degli italiani. 1946-2016

Agostino Giovagnoli

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2016

pagine: XXV-361

Immigrazione, guerre, terrorismo e crisi dell'Europa sembrano oggi problemi insormontabili. Di fronte a queste sfide, gli italiani appaiono incerti tra ripresa di un forte progetto comune e rassegnazione al declino. Dopo la Seconda guerra mondiale, sulle rovine lasciate dal fascismo, dal disastro bellico, dal crollo politico-istituzionale, la Repubblica italiana nasceva sulla spinta di un fortissimo slancio ricostruttivo, cui contribuì anche un inedito coinvolgimento della Chiesa. Nonostante lo scontro fortissimo tra comunismo e anticomunismo, la democrazia consensuale della Prima repubblica, ha poi unito gli italiani di fronte alla sfida di un cambiamento economico-sociale rapidissimo. Il tramonto della 'Repubblica dei partiti' con Craxi e Andreotti - e il bipolarismo iperconflittuale della Seconda hanno rispecchiato invece divisioni e impotenza davanti a problemi come debito pubblico e rallentamento dell'economia. Al nuovo ordine economico post-bellico imperniato sugli Stati Uniti è poi subentrata, a partire dagli anni settanta, una globalizzazione che ha cambiato le società occidentali, travolto il blocco sovietico e imposto un 'nuovo disordine mondiale'. In queste ultime trasformazioni si radicano anche la crisi della democrazia rappresentativa, la fine dei partiti di massa e il tramonto di classi dirigenti in grado di rappresentare i popoli e governare gli Stati. Alle origini del nostro presente, insomma, c'è la trama profonda della storia repubblicana.
24,00 22,80

Il caso Moro. Una tragedia repubblicana

Agostino Giovagnoli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2018

pagine: 382

Uno degli eventi più traumatici nella storia del nostro paese è riletto qui non come un complotto politico-criminale ma come «tragedia» morale e drammatico passaggio politico. Il libro ricostruisce il modo in cui governo e partiti affrontarono i dilemmi posti dal sequestro Moro: le alternative della trattativa e della fermezza, il rapporto con le Brigate rosse, la ricerca di possibili mediazioni, il ruolo della Chiesa, i rapporti fra maggioranza e opposizione. Ricollocata nel quadro dell'evoluzione politica italiana, la vicenda segna il punto di massimo avvicinamento del Pci alla Dc e il principio della fine per la stagione del terrorismo.
24,00 22,80

Sessantotto. La festa della contestazione

Agostino Giovagnoli

Libro: Libro in brossura

editore: San Paolo Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 272

C’è chi esalta il Sessantotto, identificandolo con la propria gioventù, e chi gli imputa colpe pesanti, compreso il terrorismo rosso degli anni di piombo. In realtà la stagione della contestazione fu molto breve, dal Free Speech Movement di Berkeley nel 1965 al maggio francese del 1968. In questo libro se ne raccontano alcuni momenti significativi: la mobilitazione per i diritti civili negli Stati Uniti, le lotte degli studenti di Sociologia a Trento, la “battaglia- di Valle Giulia a Roma, l’occupazione della Sorbona… E se ne ricostruiscono le radici. Attraverso i canali sotterranei delle avanguardie artistiche come i beat o il rock’n’roll ballato da milioni di persone, i giovani percepirono che, grazie ai nuovi processi di globalizzazione, The times they are a-changin’, come cantava Bob Dylan. Dal conflitto nucleare alla decolonizzazione, dalla lotta contro il razzismo in America del Nord alle rivoluzioni in America del Sud, dalla guerra del Vietnam alla corsa alla conquista dello spazio. Il Sessantotto è stato un movimento antiautoritario e anti-istituzionale che ha scosso il mondo degli adulti. Ma se ha potuto farlo è perché quel mondo era già in crisi. La contestazione non fu una rivoluzione ma, anzitutto, una festa. Una travolgente esperienza collettiva di incontri con l’“altro- che superavano barriere sociali e culturali o differenze etniche e ideologiche, confini rigidi tra sanità e malattia o separazioni secolari tra pubblico e privato. Fu una reazione al progressivo svuotamento di legami familiari, sociali, istituzionali e una risposta alle ardue sfide dell’individualismo radicale imposto dalla società consumista. Preparato da mutamenti profondi, come quelli fatti emergere dal Vaticano II all’interno del cattolicesimo, il Sessantotto rivelò anche un’apertura al trascendente che però non venne compresa e ascoltata.
24,00 22,80

Paolo VI. Il Vangelo nel mondo contemporaneo

Paolo VI. Il Vangelo nel mondo contemporaneo

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2018

pagine: 319

Un «uomo che ha visto anticipatamente la storia»: così papa Francesco ha definito Paolo VI. Giovanni Battista Montini è stato un uomo del suo tempo, che si è confrontato e scontrato con le questioni della modernità europea e occidentale. Ma la crisi della Chiesa alla fine degli anni Sessanta aprì una fase nuova della sua vita. Dopo essersi lungamente impegnato nel governo della Chiesa, riformandone i retaggi temporalisti e anacronistici, Montini ha dovuto affrontare uno sconvolgimento dell'orizzonte storico che ha reso impossibile una gestione dall'«alto» e dal «centro» dell'istituzione ecclesiastica, come spiega Andrea Riccardi. Questo volume mette a fuoco l'attualità dell'«ultimo» Paolo VI, che si aprì al mondo nuovo della globalizzazione attraverso un confronto sempre più ampio con le grandi questioni della pace (ne parla in questo libro il cardinale Parolin); le realtà dell'America Latina, dell'Africa e della Cina; i nuovi rapporti tra Nord e Sud; la situazione nei paesi comunisti dell'Europa Orientale. Nell'impossibilità di definire un modello unico di Chiesa all'interno di un cambiamento sempre più imprevedibile, Paolo VI si è affidato soprattutto a due bussole: il primato del Vangelo e il «sacramento del povero», che — attraverso l' Evangelii Nuntiandi — hanno orientato anche il rinnovamento della Chiesa latino-americana e la «teologia del popolo» argentina cui si è ispirato papa Francesco.
22,50

Il Vaticano e Hitler. Santa Sede, Chiesa tedesca e nazismo (1922-1939)

Il Vaticano e Hitler. Santa Sede, Chiesa tedesca e nazismo (1922-1939)

Alessandro Bellino

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2019

pagine: 346

Il nazismo ha costituito una terribile sfida per la Chiesa cattolica, che, in un certo senso, continua fino a oggi: molti giudizi sul cattolicesimo contemporaneo ruotano ancora intorno al rapporto di Pio XI e di Pio XII con Hitler. Innanzitutto, il nazismo ha disorientato la Chiesa tedesca, stretta tra minacce gravissime e crimini che non tolleravano il silenzio. Alessandro Bellino ricostruisce l'accidentato percorso di questa Chiesa, ripercorrendo un vasto dibattito storiografico e mettendo a fuoco vicende poco conosciute, come i processi per scandali finanziari e sessuali del clero, che il regime usò come pesanti mezzi di pressione. Ciò che accadeva in Germania coinvolse subito anche la Santa Sede. Dai documenti vaticani, qui ampiamente esplorati, emerge una gestione quotidiana della sfida nazista, che non seguì inizialmente un disegno chiaro e organico, ma che poi acquistò un orientamento sempre più severo. Lungo questa strada, la condanna della Mit Brennender Sorge non è stata un punto d'arrivo definitivo, ma la base di una sistematica strategia diplomatica finalizzata a contrastare l'influenza nazista nel mondo. La Santa Sede agì come un collettivo al cui interno non c'era spazio per contrapposizioni radicali, tuttavia dai documenti emergono differenze di giudizio, di atteggiamento, di azione. Il Segretario di Stato Eugenio Pacelli appare pienamente coinvolto nel progressivo indurimento della linea vaticana e il pontificato di Pio XI si chiuse con una ferma presa di posizione, proposta dal Segretario di Stato a sostegno del card. Mundelein, contro l'«imbianchino austriaco e per giunta inetto». Prefazione di Agostino Giovagnoli.
28,00

L'accordo tra Santa Sede e Cina. I cattolici cinesi tra passato e futuro

L'accordo tra Santa Sede e Cina. I cattolici cinesi tra passato e futuro

Libro

editore: Urbaniana University Press

anno edizione: 2019

pagine: 264

L’Accordo provvisorio del 22 settembre 2018 tra Santa Sede e Repubblica popolare cinese, dopo settant’anni di aspro conflitto, è uno degli eventi più importanti del pontificato di Papa Francesco, sotto il profilo sia ecclesiale sia geopolitico. I saggi di questo volume illuminano il suo significato nella storia del cattolicesimo contemporaneo (A. Riccardi); il percorso religioso, culturale e politico-diplomatico attraverso cui è stato raggiunto (A. Giovagnoli); il suo contenuto giuridico alla luce della dottrina cattolica (B. F. Pighin); il contesto politico cinese in cui si colloca (E. Giunipero); i problemi storici, culturali e politici della Chiesa cinese che si propone di affrontare (Wang Meixiu, Zhu Xiaohong, Liu Guopeg, Ren Yanli); le premesse storiche, giuridiche ed ecclesiali (R. Regoli, J. I. Arrieta, G. Valente, G. La Bella); i problemi rimasti aperti, come la riconciliazione tra “clandestini” e “patriottici” e una nuova evangelizzazione in una Cina sempre più urbanizzata e secolarizzata (Chan Kim-kwong, Zhang Shijiang e V. Martano). Il volume mostra come Francesco sia riuscito a superare le pesanti eredità storiche del colonialismo europeo e della guerra fredda, resistendo anche alle pressioni legate alla contrapposizione tra l’Occidente e la Cina. Questo Accordo mostra quanto lontano – sotto il profilo geografico, politico, culturale, antropologico ecc. – può giungere la “Chiesa in uscita” sempre più proiettata verso una nuova collocazione nel mondo del XXI secolo.
30,00

Cina, Europa, Stati Uniti. Dalla Guerra fredda a un mondo multipolare

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2023

pagine: 304

I rapporti tra Cina, Europa e Stati Uniti sono diventati cruciali per il mondo intero e il confronto con il grande Paese asiatico sta ridefinendo la stessa identità dell’Occidente. Si intrecciano problemi inediti e questioni complesse: dai contrasti per Taiwan e il Mar Cinese Meridionale alla concorrenza tecnologica e allo spionaggio elettronico, dal confronto fra democrazie e autocrazie all’alternativa tra globalizzazione e decoupling, dal climate change alla guerra in Ucraina. Per affrontarli c’è bisogno di una maggiore conoscenza reciproca e di un più intenso confronto, al contrario di quanto avvenuto negli ultimi anni tra Cina e Occidente. Grandi narrazioni come la «fine della storia», lo «scontro di civiltà» o la «Nuova guerra fredda», nel mondo occidentale, il «Tianxia System», nel contesto cinese, suggeriscono visioni semplificatrici e spingono verso un conflitto potenzialmente devastante. Questo libro, che affronta un tema di bruciante attualità ed è al contempo strumento di approfondimento scientifico, privilegia invece una prospettiva storica, per dar conto della complessità dei problemi e far emergere le molteplici interdipendenze che collegano anche mondi lontani e diversi tra loro. La prima parte ricostruisce i rapporti sino-occidentali dal 1945 al 1989 e la seconda affronta i principali problemi dal 1989 a oggi, attraverso contributi di esperti europei e cinesi, con particolare attenzione al ruolo dell’Europa. Al di là di narrazioni sinocentriche, eurocentriche o basate sull’egemonia degli Usa, è in una nuova «storia globale» la chiave per affrontare questioni di comune interesse ma che rischiano di diventare casus belli.
20,50 19,48

I cattolici italiani e la Cina. Storia dei rapporti politici, culturali ed economici (1949-1992)

Paolo De Giovanni

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2023

pagine: 304

Qual è stato il contributo dei cattolici italiani ai rapporti tra Roma e Pechino nel periodo della Guerra fredda? Analizzando l’operato di diverse personalità del mondo cattolico e democristiano come Giorgio La Pira, Amintore Fanfani, Vittorino Colombo e Giulio Andreotti, il volume ricostruisce un’importante azione di promozione del dialogo tra l’Italia e la Repubblica popolare cinese sul piano politico, economico, culturale e religioso. Nel corso della Guerra fredda, Pechino venne sempre più visto come un attore fondamentale per favorire la pace e superare la divisione in blocchi. Questa convinzione permise ai cattolici italiani di andare oltre le distanze ideologiche, politiche, storiche e culturali che separavano i due Paesi, all’insegna dei valori del dialogo e della conoscenza reciproca.
26,50 25,18

Tra democrazia e rivoluzione. La Democrazia Cristiana e la politica italiana nei giorni del golpe cileno

Luigi Giorgi

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2024

pagine: 216

I tragici eventi del golpe militare che sovvertirono la democrazia cilena interessarono con intensità il contesto politico italiano. Questo saggio ricostruisce i giorni che seguirono all’11 settembre ’73, nei quali si diffuse il timore che quanto stava succedendo al di là dell’Oceano potesse accadere, più o meno similmente, anche nella Penisola. Tale eventualità produsse un appassionato dibattito tra le forze politiche di maggioranza e opposizione sulle prospettive della democrazia italiana. La Dc guidata da Fanfani condannò senza incertezze l’azione golpista, mantenendo i rapporti con l’omologo partito cileno (Pdc) che ebbe, in alcuni suoi esponenti, dei tentennamenti nella valutazione dell’intervento militare. «Nostro compito in questa epoca è trovare nella democrazia un’alternativa alla rivoluzione e far sì che la democrazia non sia un alibi per la stagnazione sociale», affermava Aldo Moro intervenendo alla Camera in qualità di ministro degli Esteri. Un passaggio attraverso il quale coglieva gli aspetti generali in cui si collocava la drammatica vicenda sudamericana sia per le compatibilità interne che per quelle internazionali, nonché per l’azione di governo condotta dalla Dc. Introduzione di Agostino Giovagnoli.
22,50 21,38

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