Libri di Alessandro Izzi
DC vs Marvel: infinity war. Nuove coniugazioni anche italiane del comic book movie nell'era del crossover
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2017
pagine: 310
Se il precedente libro, Comic Book movies (2013), era sintesi e summa di un percorso particolarissimo di un cinema che attinge dal mondo del fumetto storie, personaggi, idee in cerca di una nuova identità, ma senza rinunciare a se stesso, ai suoi vezzi e alle sue abitudini, il presente "DC vs Marvel: Infinity War" sposta, inesorabilmente il discorso in un’altra direzione. Forti anche dell’appeal della televisione da una parte e del videogioco dall’altra (due realtà che sono entrate, e non da oggi, a gamba tesa dell’agone della produzione), quella cui stiamo assistendo è una sostanziale rimodulazione del medium stesso che cessa di essere il fumetto, per diventare, paradossalmente, l’eroe stesso messo in immagine, il franchise.
Dal Tibet a Hollywood. Bertolucci, Scorsese e Herzog. Tre sguardi occidentali sul buddismo
Alessandro Izzi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2008
pagine: 204
Il volume è un tentativo di analizzare il rapporto difficile e contraddittorio che intercorre tra cinema (o perlomeno tra l'idea occidentale di cinema) e buddhismo. Attraverso l'analisi delle opere di tre dei maggiori autori cinematografici viventi che hanno affrontato, da occidentali, il tema del buddhismo, Scorsese, Herzog e Bertolucci (i film presi in considerazione sono, ovviamente, "Kundun", "Piccolo Buddha" e "Kalachakra", cui si aggiunge anche "Sette anni in Tibet" di Annaud), l'autore costruisce un complesso affresco di interrelazioni, di rimandi, di incastri tra la filosofia buddhista e il materialismo capitalista del mondo occidentale. "L'analisi filmica quindi", per usare le parole dell'introduzione di Giovanni Spagnoletti, "si riprende la libertà e la fantasia interpretativa che le compete, proponendo degli scenari altri rispetto a quanto di consueto si legge nei lavori di esegesi cinefila".
La valigia dei destini incrociati
Alessandro Izzi
Libro: Copertina morbida
editore: de-Comporre
anno edizione: 2012
pagine: 104
Una stazione è il luogo della rappresentazione, luogo simbolo del passaggio dalla vita alla morte; un bambino è l'emblema della fuga dalla morte per la vita mentre le valigie sono custodi delle storie, conchiglie alle quali il bel personaggio di Angelo - il fattorino - accosta il suo orecchio per ascoltare. "La valigia dei destini incrociati" è un lavoro prezioso, perché parla a tutti anche ai ragazzi, senza lasciar loro la sensazione che tutto questo non li riguardi, semplicemente perché non c'erano.
La finestra sulla scena
Alessandro Izzi
Libro: Copertina morbida
editore: de-Comporre
anno edizione: 2013
pagine: 142
In questo volume sono raccolte le recensioni degli spettacoli delle due passate stagioni di teatro organizzate dal Bertolt Brecht di Formia e precedentemente ospitate sulla pagine telematiche del sito del collettivo teatrale. Si tratta di testi eterogenei che forniscono un panorama abbastanza esaustivo dell'attività di programmazione e divulgazione teatrale nel territorio formiano, calati all'interno di un percorso di documentazione dell'attività svolta che è importante per una realtà che si avvia a compiere il suo quarantesimo anni di età.
I topi nel muro
Alessandro Izzi
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2014
pagine: 40
"Il tema del rapporto fra ricordo e memoria attraverso la figura di una donna che non è stata una sopravvissuta, bensì una delatrice e insieme una testimone indiretta dei racconti di molti ebrei poi deportati." (dalle motivazioni della Giura del premio "Teatro Cinema e Shoah 2014")
Il respiro delle onde
Alessandro Izzi
Libro: Libro in brossura
editore: Helicon
anno edizione: 2015
pagine: 134
La vita, si dice, è fatta di incontri, e il romanzo di Alessandro Izzi ce lo dimostra ampiamente. Andrea, un sedicenne di provincia, figlio di un metalmeccanico che ha investito su di lui le sue speranze di riscatto sociale e per questo lo fa studiare e tiene molto alla scuola e al profitto scolastico, incontra per caso Hanns, un trentenne tedesco che soggiorna per qualche tempo in Italia. Un incontro fortuito ma non troppo perché c'è una ratio che guida gli eventi e le situazioni: il caso sembra qui delinearsi piuttosto nell'accezione del "aia" greco, ossia il momento giusto, opportuno, l'occasione che permette ai due giovani di percorrere un tratto di strada insieme e di creare una storia ricca di senso e di emozioni. (...)
Come seme sotto raffiche d'inverno
Alessandro Izzi
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 128
Nove racconti, storie di un piccolo borgo durante il secondo conflitto mondiale. La guerra, la politica gli eventi osservati dal punto di vista delle persone che meno possono capire: i bambini, le donne, gli ultimi, i dimenticati. Nove racconti di ordinaria sopravvivenza, di quando il quotidiano confina con il mito e la speranza di futuro si confonde con l'eterno presente di un mondo che vorrebbe restare uguale a se stesso anche malgrado la guerra. Nove fiabe amare che non vogliono in nessun modo essere una cronaca o una cronologia della drammatica situazione di uno specifico borgo durante l'occupazione nazista, benché in alcuni momenti riconoscibile come Gaeta ma prima di tutto luogo letterario, quanto piuttosto proporsi come un caleidoscopio di epifanie sull'orrore della guerra e sulle conseguenze dell'odio dell'uomo sull'uomo.
Le strategie dell'oblio. Percorsi e ricorsi nel cinema italiano sulla Shoah dal 1945 al 2016
Alessandro Izzi
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2017
pagine: 392
Dalla rimozione collettiva di un passato difficile persino da pensare e da immaginare, oggi il nostro cinema appare fervido di attenzione verso lo sterminio ebraico. Eppure, questa fruizione esperienziale del ricordo della Shoah arriva ad un vero e proprio sganciamento dai fatti storici per assurgere ad una rappresentazione del male assoluto, un male metastorico che poco ha a che fare con la nostra storia italiana e le nostre responsabilità.
L'attesa della notte
Alessandro Izzi
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 176
Sei racconti di orrore quotidiano, sei momenti di incursione dell'irrazionale nella vita di persone comuni che sperimentano lo spalancarsi dell'abisso del Non Senso in esistenze fino a quel momento scandite da consuete routine. È proprio il contrasto tra realtà e fantasia, tra la cosiddetta normalità e un mondo popolato da creature mostruose ma affascinanti, che fa scattare l'inquietudine più profonda e diffonde il senso dell'horror che pian piano dilaga. Vampiri e zombie dei nostri giorni i protagonisti delle storie: una madre nella fase depressiva post-partum, un giovane precario, introverso e sfigato in perenne ricerca del lavoro, una ragazza che cerca un po' di stabilità sentimentale, un giovane in analisi per presunta crisi di identità, un anziano che non si rassegna alla perdita dell'amore per la morte della sua amata, un ragazzino che ha paura di vedere zombie che nessun altro nota. Il tutto a comporre una vera e propria sinfonia del terrore come nei film dell'espressionismo tedesco, ma che si riempie, man mano che si passa da un movimento all'altro (o da una stanza all'altra) di echi e atmosfere gotiche e urbane al tempo stesso. Da Milano alla Sicilia, passando per Roma, «L'attesa della notte» è un viaggio nell'isteria di un'Italia sempre più divisa tra paura del diverso e disperata solitudine generata dai media. Soprattutto è una ricognizione nelle spire di quel sonno della ragione che genera mostri.
Häxan. Storie di stregonerie e di altre mal assortite anomalie
Alessandro Izzi
Libro: Libro rilegato
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 168
Sette racconti che lacerano i confini classici dei generi letterari, per declinare il fantastico in modi raffinatissimi e carichi di fascino. Da un passato lontano fino al futuro indefinibile, sono epoche diverse ad accogliere storie preziose, tutte forti di atmosfere inquiete, gravide di rivelazioni angosciose e spiazzanti. La Grande Guerra concede a un figlio il più straziante ritorno dalla madre nella struggente Ballata del soldato che torna, mentre nella Cantata per voce e tamburello la stregoneria è un richiamo primitivo che echeggia nel sangue, finché non può più aspettare. Il mondo odierno si tinge di thriller quando una ragazza vista per un istante appena, Lei, diviene ossessione per uno sfortunato protagonista. Nella leggendaria pellicola Häxan a metà tra horror e documentario, si cela un segreto ben più grande e oscuro di quello noto alla cinematografia. E Uno sconosciuto alla porta, una violenza incomprensibile, una attesa malata e una realtà che si disfa di parola in parola. Poi, sotto i cieli plumbei di Post fata resurgo cercare una diversa verità è eresia e minaccia esiziale; mentre algide Le Eumenidi leggono nella mente crimini che devono ancora accadere, ma si fanno anche sorprendere dagli stessi loro sentimenti. In un suggestivo mosaico di intonazioni, in realtà comuni o aliene, è un femminile vasto e profondo a essere il vero cardine di scritti avvincenti. La donna, il suo mistero irriducibile, si rifrange in un caleidoscopio di ritratti, di immagini, di epifanie, spesso contraddittorie e forse proprio per questo incredibilmente vive.
La certezza del ritorno. Viaggio tra le «Città invisibili» del Teatro Potlach
Alessandro Izzi
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 40
Il progetto del Teatro Potlach non è soltanto un grande evento spettacolare o uno spettacolo itinerante quanto piuttosto un intervento che si struttura e si costruisce sul territorio e da esso dipende. È un intervento non solo artistico ma anche antropologico e sociale che coinvolge in prima persona la realtà in cui si realizza come protagonista stessa dell'evento. L'intento è quello di costringere lo spettatore originario del luogo a rivedere il suo borgo, la sua città o parte di essa sotto un altro aspetto, sottraendola alla routine del quotidiano e mettendo in evidenza le bellezze native dei paesaggi. Un raffinato linguaggio teatrale - videoproiezioni, videomapping, grandi teli - disgrega la normale viabilità delle città e crea passaggi obbligati che dall'esterno conducono a un interno e poi riportano nuovamente all'esterno, davanti a una situazione completamente diversa e a tratti spiazzante. Quindi si costruiscono racconti e situazioni che di volta in volta si legano alle specificità dei luoghi, narrando alle persone del posto la propria storia, le proprie origini che spesso vengono dimenticate o date per scontato. "La certezza del ritorno" è un tentativo di ricognizione critica su un progetto che ha preso corpo un po' ovunque sul pianeta ma che, ovunque sia stato, ha ritrovato, come in Calvino, sempre la città dei suoi natali, quella Fara in Sabina che ha accolto anche l'edizione del quarantennale del teatro.