Libri di Andreana Esposito
Il diritto alla protezione dei dati personali
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2025
pagine: 140
L'opera collettanea è il frutto del confronto tra studiosi giovani e meno giovani su di un tema, come quello del complesso rapporto tra nuove tecnologie e protezione dei dati personali, sul quale si giocherà gran parte del futuro delle moderne società. Ciascun autore indaga su di un particolare profilo della materia trattata, ma tutti i saggi, nel loro insieme, offrono uno spaccato molto attuale di un contesto di norme, questioni giurisprudenziali e riflessioni dottrinali il quale, seppur assai fluido, sembra gradualmente condensarsi intorno ad alcuni valori e principi che ne stanno orientando l'evoluzione. Il fil-rouge che unisce i saggi che compongono l'opera è costituito da questi valori e principi, di volta in volta enucleati al fine di disvelare le linee lungo le quali prevedibilmente si svilupperà, in relazione ai progressi tecnologici, la regolazione del trattamento dei dati personali e si orienteranno le relative soluzioni interpretative.
Diritto penale e intelligenza artificiale. «Nuovi scenari»
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 208
Le nuove tecnologie stanno determinando significativi mutamenti della società e anche il diritto è chiamato a svolgere un ruolo in questo inesorabile cambiamento, nella consapevolezza che dalla loro corretta regolamentazione dipende la tenuta stessa delle libertà fondamentali. Il volume rientra nelle attività di ricerca svolte nell’ambito del Progetto AI.CO.CRI 5.0: The use of AI neural networks in the fight against corporate crimes finanziato dall’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli con il Programma Valere 2020 e illustra scenari un tempo futuribili. Oggi è possibile prevenire un reato predatorio grazie a sistemi di riconoscimento facciale e algoritmi predittivi, contrastare i fenomeni corruttivi con strumenti di intelligenza artificiale e reti neurali e prevenire il rischio societario, contribuire ad affermare la verità processuale tramite sistemi di memory detection, combattere le frodi alimentari con la blockchain. A fronte degli evidenti benefici il ricorso alle nuove tecnologie solleva, tuttavia, anche dubbi e perplessità in merito ai rischi che ne possano derivare. Le monete virtuali, ad esempio, possono costituire uno strumento di riciclaggio, i sistemi biometrici contrastare con i diritti fondamentali favorendo un ritorno al determinismo biologico, quelli predittivi comportare fenomeni di deresponsabilizzazione degli operatori. Una conoscenza approfondita di questi temi porta a indagare i possibili impieghi e i limiti della regolamentazione già esistente e a immaginarne di nuovi, anche per superare pleonastiche e dannose posizioni di sfiducia tecnologica.
Assetti societari e rischio penale. Frammenti per la costruzione di un modello integrato di organizzazione e gestione
Andreana Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2022
pagine: 224
A 20 anni dalla entrata in vigore del d.lgs. n. 231/2001 gli strumenti di compliance si sono moltiplicati (anche nel diritto penale) ponendo al centro dell'agire di impresa l'archetipo dell'auto-regolamentazione. I modelli in conformità sono aumentati interessando diversi settori: dalla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro alla disciplina antiriciclaggio, dall'ambiente alla protezione della privacy. Da ultimo, con il Codice delle imprese e dell'insolvenza, il principio di correttezza organizzativa diventa definitivamente clausola generale della buona gestione aziendale. Gli strumenti organizzativi e di vigilanza cui la alluvionale produzione normativa “speciale” ha dato luogo, seppur caratterizzati da finalità diverse, riproducono medesime procedure e duplicano medesimi controlli, in una quasi totale assenza di coordinamento. Oltre a causare dispersioni di efficacia e di congruità operativa, gli interventi legislativi hanno spostato definitivamente l'asse dal Modello 231, che è diventato "solo" uno dei momenti di organizzazione preventiva, perdendo la sua centralità. Una centralità che, al contrario, deve essere recuperata, portando a sistema i variegati frammenti di compliance secondo una proiezione unitaria. È, cioè, necessario costruire un rinnovato Modello di organizzazione e di gestione uniforme, che, fungendo da cornice, rifletta più descrizioni di compliance. I singoli frammenti devono essere, tuttavia, coordinati in modo armonioso affinché il Modello sia anche espressione di continuità e di chiusura. Per poter riacquistare la sua funzione – e quindi efficacia e interesse – il Modello 231 non deve presentarsi isolato; al contrario deve definirsi in rapporto alla trama della narrazione della compliance cui gli enti sono tenuti. Soltanto se integrato all'interno di una correlazione, esso è infatti in grado di assumere senso (e forza).
La confisca urbanistica. Una storia a più voci
Andreana Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 272
Obblighi di sicurezza e responsabilità di impresa al tempo del covid-19
Libro: Libro in brossura
editore: L'Argolibro
anno edizione: 2020
pagine: 210
Il rischio di riciclaggio: presupposti, procedure e sanzioni
Libro: Libro in brossura
editore: L'Argolibro
anno edizione: 2019
pagine: 364
Processo al mito
Andreana Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: L'Argolibro
anno edizione: 2018
pagine: 104
L'attuazione della disciplina in materia di anticorruzione e trasparenza da parte delle società in controllo pubblico. Anno 2016/2017
Andreana Esposito
Libro: Copertina morbida
editore: L'Argolibro
anno edizione: 2018
pagine: 190
Il diritto penale «flessibile». Quando i diritti umani incontrano i sistemi penali
Andreana Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2008
pagine: 546
La giurisprudenza elaborata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo e dalla Commissione europea dei diritti dell'uomo ha creato un vero e proprio diritto delle libertà, che costituisce oggi patrimonio giuridico comune dei Paesi aderenti al Consiglio d'Europa. Fondato sul principio di sussidiarietà, naturalmente incline alla pluralità di riferimenti normativi e giurisdizionali, il sistema della Convenzione europea sui diritti dell'uomo ha generato un processo di partecipazione tra enti nella tutela dei diritti fondamentali, determinando una erosione della sovranità degli Stati. Si è così assistito alla formazione di una sorta di diritto comune, derivato dai diversi sistemi giuridici dei Paesi aderenti alla Convenzione, che, a sua volta, si è innestato nei singoli sistemi nazionali al fine di minimizzare le differenze. I diritti dell'uomo non indicano più il contenuto della regola di diritto, ma la regola di giudizio, che permette di tracciare il limite tra ciò che può e non può essere diritto. Il cambiamento di funzione è evidente. Scopo di questo lavoro è verificare l'esistenza, il grado e l'intensità dei vincoli di politica criminale e giudiziaria provenienti dalle istanze europee di tutela dei diritti dell'uomo. Stabilire, in altri termini, attraverso l'analisi della la giurisprudenza europea elaborata dagli organi di tutela di Strasburgo, se sia possibile trarre dal sistema europeo dei diritti dell'uomo un modello di intervento penale che si imponga a tutti gli organi statali.