Libri di Antonella Occhino
Diritto del lavoro
Antonella Occhino, Gaetano Zilio Grandi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 304
«Il lavoro non è una merce» ; con questa prima affermazione vogliamo immediatamente significare che il contratto di lavoro, a differenza degli altri contratti di cui all’art. 1321 e ss. c.c., riguarda una persona in carne ed ossa, il lavoratore, che si trova, di regola, in una posizione di debolezza sostanziale. Ed è per questo che la normativa relativa a tale soggetto subisce delle deviazioni rispetto alla tipica relazione che si instaura tra le parti contrattuali, di norma poste su un piano di parità. La presenza del lavoratore in un contratto (di lavoro) ha imposto ed impone dunque delle particolari forme di tutela. Di cosa si occupa dunque il Diritto del lavoro? Si occupa, in primo luogo, dei lavoratori subordinati, ma anche, evidentemente, dei lavoratori autonomi. Entrambe tali figure, di cui rispettivamente agli artt. 2094 e 2222 c.c., si pongono quali protagonisti della materia e vengono spesso assimilati per quanto riguarda l’applicazione dell’oramai enorme apparato di norme, sostanziali e processuali, che mirano a riequilibrare una situazione spesso ricondotta ad asimmetria «informativa» e, in definitiva, socio-economica. Il Diritto del lavoro è considerato parte del Diritto privato, ma tocca inevitabilmente anche profili pubblicistici, specie laddove si interviene a porre dei limiti all’autonomia privata, sancita invece dall’art. 1322 c.c. Invero, in un contratto sono le parti che determinano le condizioni dello stesso; va da sé che se una parte risulta molto più forte dell’altra (sia da un punto di vista socio-economico che da un punto di vista giuridico), essa potrebbe avvantaggiarsene anche nella regolazione del rapporto giuridico (in diritto privato esistono gli strumenti della rescissione del contratto per lesione di cui all’art. 1448 c.c. e della risoluzione per eccessiva onerosità di cui all’art. 1467 c.c.; nel diritto commerciale, specie di recente, si danno i casi di interventi del legislatore al fine di tutelare il contraente debole; si pensi alla c.d. subfornitura di cui alla legge n. 192/1998 e alle diverse forme di tutela del consumatore; ma basti ancora il richiamo alla legge del 1978 sull’equo canone nella locazione di immobili). Per evitare situazioni di asimmetria tra le parti «si impone» così una forma di tutela del lavoratore subordinato, in quanto soggetto debole. Vero è che ci possono astrattamente essere lavoratori subordinati straordinariamente «forti» dal punto di vista della professionalità posseduta (ad es. il solo lavoratore o uno dei pochi lavoratori in grado di svolgere la manutenzione di un impianto a sua volta particolare), ma per il lavoratore comune il Diritto del lavoro (e così pure il Diritto sindacale) interviene proprio per evitare che si verifichino modifiche al ribasso delle condizioni di lavoro e economiche. Tornando al concetto di diritto del lavoro occorre anzitutto chiarire cosa si intende per «lavoro».
Licenziamento e scienze sociali. Una ricerca
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 304
Frutto di una ricerca PRIN 2017, il volume propone una rivisitazione a tutto campo dei profili più significativi della tutela dei lavoratori colpiti da licenziamento illegittimo, sulla traccia dei concetti chiave di giustificato motivo oggettivo e soggettivo, che dal 1966 reggono l’intero impianto della tutela per chi ha un contratto di lavoro subordinato, vero e proprio argine costruito a suo tempo dall’ordinamento per assicurare dignità sul lavoro e stabilità al rapporto. Applicati da una giurisprudenza attenta e dinamica, vengono qui riproposti agli osservatori a partire soprattutto dalla giurisprudenza d’appello di un intero decennio, quello che va dal 2010 al 2020, caratterizzato da una spiccata evoluzione del sistema delle tutele sanzionatorie vs. il licenziamento illegittimo, per indagare nello specchio del regime di tutele la particolare resilienza di questi concetti, e il loro continuare ad essere baluardo all’uso immotivato di un potere che tocca il cuore delle relazioni di lavoro. Il quadro che emerge, coi suoi tratti multidisciplinari, apre ad interrogativi classici e sempre di grande attualità, come il possibile mutare dell’interpretazione delle nozioni giuridiche a seconda delle riforme che ne riguardano le conseguenze sanzionatorie, facendosi leva su di un metodo di indagine che punta a considerare attraverso l’analisi della giurisprudenza l’impatto che le riforme possono aver avuto sui confini della legittimità, o meno, dei licenziamenti. Si tratta di questioni sempre aperte perché toccano, al di là degli aspetti normativi, la stabilità delle relazioni di lavoro, e quindi la questione fondamentale della fiducia che le persone ripongono nelle attività in cui si impegnano. Contributi di: Bellavista Alessandro; Gragnoli Enrico; Marinelli Massimiliano; Occhino Antonella; De Angelis Luigi; De Marco Cinzia; Nicolosi Marina; Riccobono Alessandro; Gabriele Alessia; Olivieri Antonello; Bologna Silvio; Altimari Mirko; Pais Ivana; Marcolin Arianna; Lucifora Claudio; Villar Elena; Cantaluppi Gabriele; Rho Matteo; Jerry Vera Bacigalupo; Imperatori Barbara; Bissola Rita; Soccio Giovanni; Mircolini Marcella; Vitali Monica.
Diritto del lavoro
Antonella Occhino, Gaetano Zilio Grandi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 288
«Il lavoro non è una merce» ; con questa prima affermazione vogliamo immediatamente significare che il contratto di lavoro, a differenza degli altri contratti di cui all’art. 1321 e ss. c.c., riguarda una persona in carne ed ossa, il lavoratore, che si trova, di regola, in una posizione di debolezza sostanziale. Ed è per questo che la normativa relativa a tale soggetto subisce delle deviazioni rispetto alla tipica relazione che si instaura tra le parti contrattuali, di norma poste su un piano di parità. La presenza del lavoratore in un contratto (di lavoro) ha imposto ed impone dunque delle particolari forme di tutela. Di cosa si occupa dunque il Diritto del lavoro? Si occupa, in primo luogo, dei lavoratori subordinati, ma anche, evidentemente, dei lavoratori autonomi. Entrambe tali figure, di cui rispettivamente agli artt. 2094 e 2222 c.c., si pongono quali protagonisti della materia e vengono spesso assimilati per quanto riguarda l’applicazione dell’oramai enorme apparato di norme, sostanziali e processuali, che mirano a riequilibrare una situazione spesso ricondotta ad asimmetria «informativa» e, in definitiva, socio-economica. Il Diritto del lavoro è considerato parte del Diritto privato, ma tocca inevitabilmente anche profili pubblicistici, specie laddove si interviene a porre dei limiti all’autonomia privata, sancita invece dall’art. 1322 c.c. Invero, in un contratto sono le parti che determinano le condizioni dello stesso; va da sé che se una parte risulta molto più forte dell’altra (sia da un punto di vista socio-economico che da un punto di vista giuridico), essa potrebbe avvantaggiarsene anche nella regolazione del rapporto giuridico (in diritto privato esistono gli strumenti della rescissione del contratto per lesione di cui all’art. 1448 c.c. e della risoluzione per eccessiva onerosità di cui all’art. 1467 c.c.; nel diritto commerciale, specie di recente, si danno i casi di interventi del legislatore al fine di tutelare il contraente debole; si pensi alla c.d. subfornitura di cui alla legge n. 192/1998 e alle diverse forme di tutela del consumatore; ma basti ancora il richiamo alla legge del 1978 sull’equo canone nella locazione di immobili). Per evitare situazioni di asimmetria tra le parti «si impone» così una forma di tutela del lavoratore subordinato, in quanto soggetto debole. Vero è che ci possono astrattamente essere lavoratori subordinati straordinariamente «forti» dal punto di vista della professionalità posseduta (ad es. il solo lavoratore o uno dei pochi lavoratori in grado di svolgere la manutenzione di un impianto a sua volta particolare), ma per il lavoratore comune il Diritto del lavoro (e così pure il Diritto sindacale) interviene proprio per evitare che si verifichino modifiche al ribasso delle condizioni di lavoro e economiche. Tornando al concetto di diritto del lavoro occorre anzitutto chiarire cosa si intende per «lavoro».
Diritto del lavoro. Una conversazione
Tiziano Treu, Antonella Occhino
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 280
Questo volume analizza come il diritto del lavoro, a cinquant'anni dallo Statuto dei lavoratori, ha reagito alle grandi trasformazioni indotte dalla globalizzazione e dalle tecnologie digitali. Discute le risposte alle principali sfide del presente e del futuro: la crisi delle categorie della materia, il moltiplicarsi dei lavori, la polarizzazione dei mercati del lavoro, la ricerca di nuove regole e obiettivi per la contrattazione collettiva, le trasformazioni dell'impresa, il crescere delle diseguaglianze e la evoluzione del welfare, verso diritti comuni per i lavoratori europei, infine l'impatto della pandemia sul mondo del lavoro e sulla sicurezza delle persone. Il diritto del lavoro si apre oggi alla dimensione internazionale con diversi contenuti e linguaggi che richiedono nuovi strumenti di tutela e di promozione del lavoro. Con questa certezza, la conversazione che si avvia dalle origini della materia si chiude sui suoi orizzonti.
Volontariato, diritto ed enti del terzo settore
Antonella Occhino
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2019
pagine: 108
Le organizzazioni di volontariato sono espressione del principio costituzionale della ‘pari dignità sociale’ proclamato nell’art. 3 Cost., e per questa via si collocano al cuore di un sistema di valori fondato insieme sulla libertà e sulla solidarietà. I diversi modelli organizzativi che si sono affermati nel tempo (dalle organizzazioni di volontariato alle cooperative sociali, fino alle imprese non lucrative di utilità sociale) dopo la riforma del 2017 sono confluiti negli Enti del Terzo Settore (ETS). L’indagine muove dalla persona del volontario per individuare i nessi normativi che giustificano la sua attività nei confronti dell’organizzazione e delle persone destinatarie dei beni e servizi offerti, anche considerando la compatibilità della gestione economica con il diritto antitrust.
Rileggendo «Contratto e rapporti di lavoro, oggi» di Mario Napoli
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2018
pagine: IX-96
A oltre vent'anni dalla prima pubblicazione il saggio "Contratto e rapporti di lavoro, oggi" di Mario Napoli conserva un'attualità da "piccolo classico" della materia, volto come era a ricostruire la nozione unitaria di contratto di lavoro in un periodo storico in cui la moltiplicazione delle tipologie contrattuali e la diffusione delle collaborazioni autonome si andavano sempre più affermando. La distanza concettuale tra il lavoro subordinato prestato all'interno di un'organizzazione produttiva e le prestazioni autonome continuative rimane ancora oggi un punto fermo anche per le imprese impegnate in nuovi modelli di gestione delle relazioni di lavoro. Quel saggio viene ora pubblicato accanto ad una rilettura di Roberto Voza con l'obiettivo di fornire nell'attuale scenario giuridico, economico e sociale alcune linee di fondo che aiutino gli interpreti a orientarsi di fronte a un mercato del lavoro sempre più articolato, mutevole, e anche critico.
L'interposizione nei rapporti di lavoro. Somministrazione di lavoro e distacco di lavoratori subordinati
Antonella Occhino
Libro: Libro in brossura
editore: Dike Giuridica
anno edizione: 2014
pagine: IX-139
La somministrazione di lavoro e il distacco di lavoratori subordinati sono i due istituti di utilizzazione indiretta del lavoro dove flessibilità e trasparenza nella gestione delle risorse umane si coniugano in un quadro di liceità dei fenomeni interpositori, ammesso in Italia a condizione del rispetto di regole poste a tutela della persona del lavoratore. Il volume espone in modo aggiornato la disciplina normativa e le principali soluzioni giurisprudenziali, nella consapevolezza che si tratta di una materia centrale del Diritto del lavoro, che incide su tecniche di impiego particolarmente adatte alle mutevoli esigenze delle organizzazioni produttive.
I servizi per l'impiego
Mario Napoli, Antonella Occhino, Matteo Corti
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2010
pagine: XVIII-330
Il volume è dedicato all'art. 2098 c.c., recante disposizioni in materia di "violazione delle norme sul collocamento dei prestatori di lavoro". Il lavoro si concentra sulle funzioni, l'organizzazione e i contenuti dei servizi per l'impiego pubblici e privati nella loro configurazione attuale. L'opera si articola in cinque robusti capitoli. Il primo si apre con una breve analisi dell'art. 2098, alla quale segue un excursus storico sulle principali leggi di regolazione del mercato del lavoro che si sono susseguite dal secondo dopoguerra, a partire dalla cd. l. Fanfani (l. n. 264 del 1949) per culminare con il cd. decreto Montecchi (d. lgs. n. 469 del 1997), con il quale sono state trasferite alle Regioni le funzioni in materia di collocamento (d. lgs. n. 469 del 1997). Il secondo capitolo si occupa dei profili funzionali dei servizi per l'impiego. Il terzo analizza i servizi per l'impiego sotto il profilo strutturale. Il quarto capitolo, il più consistente, entra nel cuore dei servizi erogati sviluppando l'analisi secondo i soggetti che ne fruiscono. Il lavoro si chiude con un quinto capitolo dedicato alla tutela dei soggetti in cerca di occupazione sul mercato del lavoro (in primis protezione della privacy e divieti di discriminazione), alle comunicazioni del datore di lavoro e alle sanzioni. La trattazione presenta un affresco completo e aggiornato della normativa italiana sui servizi per l'impiego,non solo di rango statale, ma anche regionale.
L'eguaglianza
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2015
pagine: XXI-146
L'eguaglianza è cosa da comprendere, e poi da correggere. Ma essa si comprende fuori dal diritto o non si comprende. L'analisi teologica, filosofica, economica e sociologica supportano il giurista nel suo compito di discernimento, ne contestualizzano l'indagine in uno scenario culturale che può offrire i significati, avvalorano le sue concettualizzazioni. Questa ricerca interdisciplinare si propone come una lettura a più voci per una comprensione ampia dell'eguaglianza da parte dei suoi cultori.
Volontariato, diritto e modelli organizzativi
Antonella Occhino
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2011
pagine: 81
Le organizzazioni di volontariato sono espressione del principio costituzionale della 'pari dignità sociale' proclamato nell'art. 3 Cost., e per questa via si collocano al cuore di un sistema ai valori fondato insieme sulla libertà e sulla solidarietà. I diversi modelli organizzativi che si sono affermati nel tempo (dalle organizzazioni di volontariato alle cooperative sociali, fino alle imprese non lucrative di utilità sociale) hanno beneficiato di una serie di interventi legislativi di sostegno al 'terzo settore'. L'indagine muove dalla persona del volontario per individuare i nessi normativi che giustificano la sua attività nei confronti dell'organizzazione e delle persone destinatarie dei beni e servizi offerti, anche considerando la compatibilità della gestione organizzata con il diritto antitrust.