Libri di Bruno Pischedda
Novecento maggiore. Saggi e lezioni di letteratura italiana contemporanea
Bruno Pischedda
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2024
pagine: 244
Un lungo ma anche avventuroso tragitto letterario, che s’inizia nel nome di Pavese e conclude con una cupa e straordinaria Elsa Morante. Nello scorso secolo molti erano i temi all’ordine del giorno: tare di sottosviluppo, modernizzazioni, rapporti con i saperi scientifici, urbanesimo e degenerazioni del costume popolare, ripristino originale dei generi romanzeschi e voghe postmoderne. A ciascuno degli scrittori convocati le risposte, e a ciascuno l’inconfondibile voce: Carlo Levi, Testori, Sciascia, Lalla Romano, Vittorini, Buzzati, Umberto Eco. Uno scrigno, una mappa ora discorsiva e ora analitica di sicuro impiego.
Muster. Una giovinezza fantastica
Bruno Pischedda
Libro: Libro in brossura
editore: Zacinto
anno edizione: 2024
pagine: 220
Muster è un personaggio che non si sa se deridere o se ammettere in un ristretto cenacolo di saggi: vive da re malandrino in un rissoso paese alle porte di Milano, avvia una traballante carriera da matematico e grandeggia sui coetanei per un talento spettacolare nel campo delle brutte figure. La sua “fantastica” ma complicata giovinezza trascorre a fianco di Mirella, la ragazza dai molti talenti e dai molti no con cui stabilirà un infinito legame di affetti. Con questo romanzo l’autore chiude la cosiddetta Trilogia parallela, inaugurata nel 1996 con "Com’è grande la città" e proseguita nel 2003 con "Carùga blues". Nell’arco degli anni luoghi e ambienti sono gli stessi, variano e talvolta di poco i protagonisti, mentre le vicende ritornano e si sovrappongono con esiti imprevedibili. Un tragico sgangherato universo raccontato con realismo puntiglioso, magari un po’ grasso, e nel nome di una diversa serialità.
La competizione editoriale. Marchi e collane di vasto pubblico nell'Italia contemporanea (1860-2020)
Bruno Pischedda
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2022
pagine: 544
Un secolo e mezzo di imprese legate al libro: formule societarie, organigrammi, consistenza economica; e un secolo e mezzo di collane esaminate nei titoli e nelle vendite. Su questo doppio asse si incentra il volume, partendo dalle grandi serie tardo-ottocentesche (di Sonzogno, Treves, Salani), sino alle universali, ai tascabili, ai recenti super-economici; e senza dimenticare collezioni altrimenti prestigiose (di Einaudi, Laterza, Adelphi, Sellerio). Le collane, in sostanza, in quanto veicolo di concorrenza e come occasione per tracciare una diversa storia dell’editoria italiana contemporanea.
Satta, il capolavoro infinito. Memoria e misteri nel «Giorno del giudizio»
Bruno Pischedda
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 188
Il 25 luglio 1970, alle sei del pomeriggio, il giurista Salvatore Satta sale le scale della sua villetta a Fregene e avvia la stesura di un romanzo tra i più formidabili e angosciosi del nostro secondo Novecento. Si ambienta a Nuoro e, come fosse un racconto gotico o del terrore, contempla una lunga processione di defunti. A richiamarli in vita provvede una voce potente. Dell'autore e delle sue opere a carattere letterario si parlava da anni positivamente, anche se mancava ancora una definitiva consacrazione. Proprio questo è l'obiettivo conseguito da Pischedda, che di Satta ci restituisce d'altronde due diversi e convergenti profili: l'uomo di parte, lo studioso del diritto, il polemista, in lotta accanita contro il proprio tempo, e il narratore che in vecchiaia è capace di ricordare a ciascuno il mistero inevaso della condizione umana.
Dieci nel Novecento. Il romanzo italiano di largo pubblico dal Liberty alla fine del secolo
Bruno Pischedda
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 266
Guido Da Verona e Camilleri, Pitigrilli e Guareschi, Annie Vivanti, Liala, Brunella Gasperini, Giorgio Scerbanenco, Stefano Benni e Oriana Fallaci: il volume spazia nel Novecento italiano esaminando dieci romanzi molto letti. Come per i più grandi capolavori contemporanei, l'autore non tralascia nulla: mette sotto la lente i personaggi, le trame, lo stile, i dati di vendita, il contesto culturale in cui ciascuna opera apparve. Il contrasto dei pareri, e delle reazioni da parte dei tradizionali custodi del bello scrivere, è dato per assodato. Discutere nel merito è sempre meglio che riposare nel pregiudizio. Ne risulta una rassegna analitica e al tempo stesso avvincente, decisa a non fare sconti in termini di valore estetico, ma anche essenziale per chi voglia avere una più larga conoscenza delle nostre tradizioni narrative.
Due modernità. Saggio sulle pagine culturali dell'«Unità» (1945-1956)
Bruno Pischedda
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2018
pagine: 312
Nell'ambito degli studi su cultura e giornalismo "Due modernità" occupa un posto singolare, perché non si limita a individuare un settore, ma ricomprende ogni aspetto del dibattito pubblico in una sola e affascinante prospettiva. Al centro trova posto "l'Unità" in edizione milanese e il dodicennio considerato, 1945-1956, appare strategico per comprendere le trasformazioni in corso. L'Italia semicontadina è sul punto di cambiare pelle, avanza a grandi passi l'urbanesimo moderno, segnato in profondità dall'americanismo e dalle strategie culturali che distinguono una società di massa. I collaboratori del quotidiano comunista hanno nomi altisonanti; i direttori puntano ciascuno a suo modo su uno svecchiamento delle tecniche comunicative in senso democratico-popolare. La dirigenza del PCI togliattiano reitera gli appelli al realismo e a un'arte sanamente nazionale, chiama a raccolta i ceti colti, alimenta senza sosta il mito dell'URSS. Ma intanto i romanzi gialli e fantascientifici, i fumetti, il cinema di Hollywood e i primi programmi televisivi stanno per mutare definitivamente il costume del paese.
Eco: guida al Nome della rosa
Bruno Pischedda
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 127
È il 1980 quando "Il nome della rosa" esce in libreria e si impone all'attenzione di tutto il mondo. Si tratta di un romanzo avvincente, ricco di questioni sottili, per intendere le quali occorre uno strumento agevole ed efficace. Sotto la lente del critico non cadono solo gli aspetti letterari, ma anche i contenuti filosofici e politici che riconducono il lettore al clima arroventato degli anni Settanta. Chi si nasconde sotto la maschera di fra Dolcino? E il riso di cui tanto si discute è un valido antidoto contro qualunque fanatismo, o è una strategia che consente di ripristinare la narrativa popolare di ieri? Rispondere a simili domande significa entrare nella fucina di un grande intellettuale come Eco e chiedergli conto di cosa sia stato il postmoderno: una delle etichette più discusse lungo il tardo Novecento, ma che solo nella vicenda di Adso e Guglielmo sembra trovare un'applicazione esemplare.
Com'è grande la città
Bruno Pischedda
Libro: Libro in brossura
editore: ShaKe
anno edizione: 2007
pagine: 252
Da piccolo, per gioco, trafuga le ossa dei morti, cerca di far deragliare i treni, ruba tutto quel che gli capita a tiro, si spaccia per volontario terzomondista, per racimolare stracci e intascarsi il ricavato. Insieme agli amici devasta gli spogliatoi dell'oratorio e cerca di vendere i rubinetti di ottone al rottamaio del paese. Da ragazzo, senza smettere di studiare fa l'operaio e il cameriere. Con una moto Gilera fa la sua prima esperienza on the road all'inizio degli anni Settanta. Alle cinque di mattina di un Capodanno si ritrova consigliere comunale e guarda il cielo allibito. È innamorato di Marcella, ed è per sempre, ma si lascia sedurre dalla genialità insana di Erica. Questo il protagonista. Che si risveglia il primo giorno del governo Berlusconi con un improvviso bisogno di riflettere e raccontare. Nei giornali, alla televisione, sfila l'Italia di Tangentopoli e della Seconda Repubblica. Sulle riviste, nei libri, gli intellettuali - i suoi simili? - si disperano per l'apocalisse prossima ventura. Ma un teppista non piange: provoca.
Mettere giudizio. 25 occasioni di critica militante
Bruno Pischedda
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2006
pagine: 240
Incline per storia personale, letteraria, a studiare, più che i singoli risultati di eccellenza, i processi collettivi che li hanno generati (ciò che chiama sociologia della letteratura), e a non operare distinguo fra una letteratura bassa e una alta, ma a leggere insieme Fortini e Tamaro, Fenoglio e la giallistica del dopoguerra, Bruno Pischedda compone pezzi d'occasione (giudizi sommari) e letture più "fini" (giudizi di merito), giudizi d'intrattenimento o con ambizioni storiografiche (giudizi a procedere), lungo un ventennio di letture: dal 1985 al 2004. Il lettore di Pischedda ritroverà qui un tratto costante della sua opera: l'indagine sulla modernità, non eroica, non esclusiva, ma di massa, in cui tutti siamo immersi.
Carùga blues
Bruno Pischedda
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2003
pagine: 247
Un romanzo che racconta le lacerazioni della società italiana nel passaggio verso una modernità di massa mal digerita, colma di contraddizioni e di assurdo, eppure ricca di creatività. Carùga-Carugati è il protagonista di un grande amore incompiuto, Clara è la bellissima che non tramonta e che vent'anni dopo torna a farsi viva. Si troveranno finalmente? Salderanno il loro debito giovanile? Attorno a loro riemergono le figure del vecchio socialista deluso, del cieco che finisce nei tombini della metropolitana, dell'ex idraulico che apre una gelateria e si fa leghista, e ancora troviamo il benpensante che frequenta le bische, l'anarchico dandy, la siciliana immigrata che scrive romanzi porno, i preti, le beghine di paese.