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Libri di Domenico Conte

Goethe. Con una scelta delle liriche nuovamente tradotte

Benedetto Croce

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Bibliopolis

anno edizione: 2024

pagine: 740

Quest’opera è stata significativamente accresciuta nelle sue diverse edizioni, segno di un’attenzione sempre rinnovata nel corso del tempo da parte di Croce per la figura di Goethe. Certamente Croce trovò «lenimento e rasserenamento» dal contatto con Goethe, come scrive nella Prefazione del 1918. Ma il rapporto con Goethe usciva dalla sfera intima della lettura e dello studio per allargarsi alla dimensione pubblica del confronto, anche aspro, con altri studiosi. Emerge qui l’aspetto energico della personalità di Croce, la sua forte vis polemica, il gusto per le battaglie culturali: tutti elementi che smentiscono lo stanco clichè dell'"olimpicità” di Croce.
65,00 61,75

Oswald Spengler e il« Tramonto dell'Occidente». Cento anni dopo

Oswald Spengler e il« Tramonto dell'Occidente». Cento anni dopo

Libro: Libro in brossura

editore: Liguori

anno edizione: 2021

pagine: 142

Avere cent'anni, e non darli a vedere. L'opera di cui, attraverso il presente volumetto, si festeggia il centenario, il Tramonto dell'Occidente di Spengler (1918-2018), è dunque un «classico». Proprio il Tramonto dell'Occidente, opera famigerata per antonomasia. Malgrado i tanti detrattori, assai preoccupati dai pericoli annidati nel testo e malgrado Spengler stesso, che di essere considerato un «classico» forse non aveva tanta voglia. Con il Tramonto dell'Occidente a compiere cent'anni non è un libro qualsiasi ma un libro importante, un grande libro - un «romanzo intellettuale», un «libro carismatico», uno Ur-Buch - che ha dietro di sé una recezione ormai anch'essa vasta e complessa, un tassello importante nella storia culturale europea e non soltanto europea. La ricorrenza centenaria potrebbe allora fornire lo stimolo per riprendere in grande stile proprio il filo della fortuna di Spengler, la fortuna e la sfortuna, la sua recezione, la recezione in grande stile, e cioè una storia della recezione che sarà degna di questo nome solo a patto di mostrare la necessaria sensibilità per la dimensione storica. Di ciò si sente fortemente il bisogno, anche perché il confronto con un libro che affronta il problema del tramonto dell'Occidente e del suo declino necessariamente si rivela, allo stesso tempo, come un confronto con la nostra coscienza di europei. Con contributi di Marino Freschi, Giampiero Moretti, Andrea Orsucci, Giuseppe Raciti e Domenico Conte.
20,49

«Perdita del centro». Arte e Novecento in Benedetto Croce

«Perdita del centro». Arte e Novecento in Benedetto Croce

Chiara Cappiello

Libro: Libro in brossura

editore: Liguori

anno edizione: 2019

pagine: XVIII-227

«Don Antonio Cardarelli della letteratura»: questo il soprannome con cui Benedetto Croce era noto a Napoli per le sue «diagnosi e prognosi letterarie». Anche il filosofo, insieme con altri grandi interpreti del Novecento, considera l'arte un sismografo dei moti dello spirito. All'altezza del Novecento il mondo, privo di punti di riferimento e di spinta morale, gli appare vertiginosamente sbilanciato verso la vitalità. Ha perso il centro, come si legge nella Storia d'Italia e in non poche pagine di sferzante e implacabile polemica letteraria. L'arte è lo specchio su cui si riflette la febbre che ha colpito l'Europa. Nell'officina del critico si incontra un Croce diverso da quello irrigidito nelle maglie del sistema. Lungi dal vivere nel migliore dei mondi possibili, il filosofo non si stanca di invigilare e di esercitare la critica fuori di ogni torre d'avorio, nel doloroso confronto con l'asprezza dei tempi e della storia. Tentando di trattenere quanto ormai è perduto. Prefazione di Domenico Conte.
26,49

Viandante nel Novecento. Thomas Mann e la storia

Domenico Conte

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2019

pagine: XVII-532

Il volume affronta il rapporto di Thomas Mann con la storia, nei suoi molteplici significati e nelle sue diverse stratificazioni: dal piano biografico (la vita di Mann tra Germania, Europa e America e il suo significato simbolico) a quello della concezione storica del grande scrittore lubecchese (mito, primitivismo, umanesimo notturno). A emergerne è la figura di Mann come interprete della crisi del Novecento, un’epoca divisa tra sviluppo tecnico-scientifico e regressi politici atavistici. Thomas Mann è il grande ‘cercatore’ dell’umano in un mondo ormai disumanizzato, il viandante costretto a percorrere le strade aspre e difficili del paesaggio spirituale novecentesco.
48,00 45,60

Ernst Troeltsch. Religione, etica, filosofia della storia

Ernst Troeltsch. Religione, etica, filosofia della storia

Libro: Libro in brossura

editore: Liguori

anno edizione: 2018

pagine: XVII-279

L’introduzione a questo volume è affidata alle pagine sapienti di uno dei maggiori studiosi di Troeltsch come Giuseppe Cantillo. È lì che il lettore troverà l’individuazione sicura delle linee principali nell’itinerario di ricerca di Troeltsch e l’ampia contestualizzazione e illustrazione scientifica dei saggi a lui dedicati che innervano il libro. Qui sia invece consentito a uno dei curatori (insieme con lo stesso Cantillo, Anna Donise e Edoardo Massimilla) di prendere brevemente la parola solo per collocare il nostro volume in una cornice per così dire “istituzionale”, che è allo stesso tempo culturale. Il libro che si presenta al pubblico dei lettori risale al convegno su “Religione, etica e filosofia della storia nel pensiero di Ernst Troeltsch” svoltosi nel novembre del 2016 nella sede prestigiosa della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli in stretta collaborazione col Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università “Federico II”. Si tratta di una sinergia che – spesso allargata all’altra grande accademia che abita la casa comune di via Mezzocannone 8, e cioè l’Accademia Pontaniana attualmente presieduta da Fulvio Tessitore – ha prodotto e produce tutta una serie di rilevanti iniziative ed attività, che stanno a testimoniare la vivacità non legata all’effimero di un determinato ambiente della cultura accademica e universitaria napoletana. Basta dare una scorsa all’elenco delle «manifestazioni ospitate», da qualche tempo puntualmente riportato nell’Annuario della Società Nazionale, per avere una piccola ma significativa riprova di quanto si sta dicendo. Ad esempio, proprio nelle settimane immediatamente precedenti e successive all’appuntamento troeltschiano la Società Nazionale ha, tra l’altro, anche ospitato il simposio su “Natura e cultura nelle scienze dell’uomo” (si tratta del XVII Colloquio internazionale nel quadro della Convenzione che lega l’Università “Federico II” di Napoli con la Heinrich-Heine-Universität di Düsseldorf) e un ciclo di proiezioni, in lingua originale, del famoso sceneggiato televisivo con regia di H.W. Geißendörfer tratto dallo Zauberberg di Thomas Mann. Sono iniziative che si segnalano anche per ricordare il forte e tradizionale legame della cultura partenopea con il mondo tedesco (si pensi alla figura di Benedetto Croce, che fu, come tutti sanno, uno dei maggiori accademici napoletani). Ricordo con piacere che alle tre proiezioni dello Zauberberg ha assistito anche un gruppo piuttosto folto di studenti, soprattutto di filosofia, i quali hanno poi attivamente e con competenza partecipato alle discussioni. Non si tratta di un caso isolato. La presenza giovanile e studentesca, rinnovatasi pure in occasione del convegno su Troeltsch, è ormai divenuta una costante della Società Nazionale (si pensa anche alle «olimpiadi» di matematica). È dunque ormai frequente che, entrando in Accademia, se ne trovino le antiche e severe sale frequentate non solo da maturi accademici ma anche popolate da giovani studenti, che entrano così in contatto, spesso per la prima volta, con un’Istituzione carica di storia e di tradizione. È uno spettacolo che fa bene. È opportuno spendere una parola anche sulla collocazione editoriale del nostro libro troeltschiano, che esce nella serie ormai cospicua dei «Quaderni» dell’«Archivio di Storia della Cultura», la rivista fondata e diretta da Fulvio Tessitore che, con l’anno che si accinge a cominciare, entra ormai, anche con qualche novità, nella trentunesima annata della sua esistenza. Basta già solo guardare ai titoli e ai curatori dei diversi «Quaderni» (stanno elencati in fondo al nostro volume) per farsi l’idea di un impegno editoriale che, a sua volta, rispecchia un progetto e una linea culturale. Il quaderno che precede immediatamente questo nostro su Troeltsch è quello, poderoso, dedicato a Wilhelm von Humboldt nel duecentocinquantesimo della nascita.
31,99

Corso di psicologia. Liceo Henri IV 1892-1893

Corso di psicologia. Liceo Henri IV 1892-1893

Henri Bergson

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2017

pagine: 249

Il Corso di Psicologia raccoglie le lezioni tenute da Bergson tra il 1892 e il 1893 presso il Liceo Henri IV. Il filosofo è in un periodo cruciale della propria produzione filosofica, tra Il saggio sui dati immediati della coscienza (1889) e Materia e memoria (1896). Se in linea generale Bergson tende a separare ricerca filosofica e attività di docenza per ragioni di ordine didattico, il Corso di Psicologia rivela, dietro il suo stile semplice e colloquiale, il laboratorio del pensiero bergsoniano. Fin dalle prime lezioni si rintracciano i grandi temi-problemi della filosofia di Bergson: dall'impossibilità di misurare i fenomeni della coscienza alla questione della memoria, dall'immaginazione creatrice al genio. Inoltre, come nelle opere maggiori, anche nel Corso di psicologia il confronto con la tradizione filosofica e il dibattito scientifico dell'epoca è serrato e puntuale.
22,00

Primitivismo e umanesimo notturno. Saggi su Thomas Mann

Primitivismo e umanesimo notturno. Saggi su Thomas Mann

Domenico Conte

Libro: Libro in brossura

editore: Liguori

anno edizione: 2014

pagine: XVI-244

Il volume affronta la figura di Thomas Mann in una prospettiva di storia della cultura. L'analisi della produzione del grande scrittore lubecchese - romanzi come "La montagna magica", "Giuseppe e i suoi fratelli", "Doktor Faustus"; la vasta saggistica, carica di implicazioni culturali e politiche; il fitto epistolario; i volumi dei diari - interagisce così con la ricostruzione critica degli ambienti e delle sfere della sua attività, dalla famiglia alle cerchie intellettuali con cui entrò in contatto fino alle grandi comunità etiche nazionali e sovranazionali di cui fu parte. A emergerne è la fisionomia di un grande "cercatore" novecentesco nell'umano e dell'umano, viandante lungo i territori aspri e difficili della Germania, dell'Europa e dell'America della prima metà del XX secolo. Minacciato dalle ombre della seduzione della morte e del tramonto della civiltà, Thomas Mann fu lampadoforo dell'"umanesimo notturno". All'orizzonte, il chiarore cosmopolitico di ciò che egli chiamò "cameratismo terrestre".
25,49

Albe e tramonti d'Europa. Ernst Jünger e Oswald Spengler

Domenico Conte

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2009

pagine: 211

"Proporre una lettura delle figure - complesse, controverse e potenti - di Jünger e Spengler nella luce delle "albe e tramonti d'Europa", significa inquadrarle dentro l'aspro problema del Novecento e del destino dell'Europa nel Novecento, evidentemente non disgiungibile da quello della Germania, il paese che visse tutti i sogni e gli incubi della modernità: un problema che i protagonisti delle pagine di questo libro scrutarono lungo i tragitti solo apparentemente contrapposti del tramonto, della decadenza e dell'apocalisse da un lato, dell'alba, della palingenesi e della "renovatio" dall'altro".
30,00 28,50

Da Cuoco a Weber. Contributi alla storia dello storicismo. Volume Vol. 1

Fulvio Tessitore

Libro

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2017

pagine: 496

Lo storicismo è uno dei principali ambiti di ricerca di Fulvio Tessitore. In questi due volumi l'Autore si concentra sullo storicismo italiano - da Cuoco a Croce, da De Sanctis a Leone Caetani - e poi sul suo rapporto con l'Historismus tedesco, da Dilthey a Meinecke, da Cassirer ad Auerbach.
42,00 39,90

Storia universale e patologia dello spirito. Saggio su Croce

Storia universale e patologia dello spirito. Saggio su Croce

Domenico Conte

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2006

pagine: XI-241

In questo libro Domenico Conte, studioso animato da un profondo interesse per l'idea di storia universale nella cultura europea fra Otto e Novecento, mostra come, a risultato di un'analisi finalizzata alla ricostruzione e all'indagine critica dell'idea crociana di storia universale, si evidenziano motivi per cui proprio nell'idealista Benedetto Croce emerge da un certo punto in poi la minaccia che lo spirito possa entrare in crisi, indebolirsi e ammalarsi: la minaccia, dunque, di una patologia dello spirito. Ecco come si spiega la scelta di un titolo che a prima vista può apparire provocatorio, data la tenacia della fede del filosofo napoletano nella potenza e nella infrangibilità della spirito.
26,00

Storicismo e storia universale. Linee di un'interpretazione
20,99

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