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Libri di Eleonora Caramelli

Storia dell'estetica

Storia dell'estetica

Eleonora Caramelli, Carlo Gentili

Libro

editore: Le Monnier Università

anno edizione: 2025

pagine: XII-412

Una storia dell’estetica deve fare i conti con un paradosso costitutivo. La disciplina filosofica nasce infatti intorno alla metà del XVIII secolo grazie ad Alexander Baumgarten. Dei temi che ne costituiscono l’oggetto, però – il bello, l’arte, la sensibilità –, la filosofia si era occupata fin dai suoi albori. Questo volume ricostruisce i tratti dell’intera vicenda, dai pitagorici fino ad Arthur Danto, mediante una serie di profili monografici, ognuno dei quali costituisce un approfondimento critico. Nell’ipotesi che sorregge il libro la nascita dell’estetica si realizza nel momento in cui il bello non rappresenta più l’argomento fondamentale della teodicea; vale a dire, la bellezza del mondo non costituisce più la prova inconfutabile dell’esistenza di Dio. Il nesso Baumgarten-Kant può essere indicato come il fulcro del volume. Mentre spetta a Hegel, e al privilegio da lui accordato al bello artistico rispetto al bello naturale, l’aver considerato l’arte come ciò in cui il sensibile e l’ideale possono trovare un accordo, secondo la mirabile duplicità della parola «senso».
39,00

Poetiche del testo filosofico. Hegel, Merleau-Ponty e il linguaggio letterario

Eleonora Caramelli

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2024

pagine: 156

Dopo aver ripercorso le linee e i principali punti critici del dibattito contemporaneo su filosofia e letteratura, il volume si concentra sull'importanza dell'apprendistato della scrittura filosofica. Di contro al secolare pregiudizio per cui il linguaggio sarebbe solo il vestito dei concetti, parlare di poetica del testo filosofico significa insistere su ciò per cui il pensiero trova il banco di prova della sua persuasività, e quindi della sua discutibilità, proprio traducendosi nella lettera. È confrontandosi con la letteratura che la filosofia scopre qualcosa di profondo su sé stessa. Mettendo in questione il rapporto tra il pensiero e il linguaggio essa può, infatti, interrogarsi sul proprio potere unitamente al proprio limite, secondo una vocazione critica che funziona solo se congiunta all'esperienza dell'autocritica. Concentrandosi principalmente sul dialogo di Hegel e Merleau-Ponty con altri pensatori e sul loro confronto con le figure e lo stile della letteratura – tra cui spiccano l'Antigone di Sofocle e la Recherche di Marcel Proust insieme alle sollecitazioni di René Girard e Theodor W. Adorno –, la domanda cui si intende rispondere è: che cosa significa scrivere un libro di filosofia?
18,00 17,10

Studi di estetica. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2022

pagine: 344

"Studi di estetica" è stata fondata nel 1973 da Luciano Anceschi. La sua caratterizzazione accademica e scientifica è stata tale da favorire negli anni l'attivo confronto con diverse scuole di pensiero. Alla rivista hanno infatti collaborato studiosi italiani e stranieri, critici, letterati, e uomini di cultura di varie tendenze. Fino al 2013 sono usciti 66 numeri a stampa suddivisi in tre serie. Dal 2014 ha assunto la sua veste attuale di rivista anche online, e in questa nuova serie viene edita da Mimesis. "Studi di estetica" vuole essere una sede di discussione e di aperto confronto sui temi tradizionali e sulle prospettive più recenti dell'estetica. È una rivista internazionale peer review, impegnata a promuovere il dibattito teoretico e storiografico fra le diverse tendenze critiche che animano l'indagine contemporanea; a favorire gli scambi interdisciplinari e sviluppare relazioni anche coi campi più prossimi e affini all'estetica filosofica; a mantenere alta la qualità delle pubblicazioni nel rispetto del più rigoroso metodo scientifico.
24,00 22,80

Lo spirito del ritorno. Studi su concetto e rappresentazione in Hegel

Lo spirito del ritorno. Studi su concetto e rappresentazione in Hegel

Eleonora Caramelli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2016

pagine: 180

Come si può restituire nel linguaggio concettuale il significalo dell'arte e della religione, più in generale della rappresentazione nel suo complesso, senza alcuna perdita di contenuto? I saggi di questo volume, come cinque variazioni sul tema, intendono mostrare che, per non ridurre il legame tra rappresentazione e concetto, se non a una cancellazione operata dal secondo sulla prima, a una irenica quanto insignificante convivenza, occorre fare della rappresentazione ciò in cui il pensiero reperisce la propria genesi e fa esperienza di sé. Anziché interrogarsi sull'eventuale perdita, pertanto, si tenta qui di riformulare la domanda stessa. Concentrandosi sul ruolo dell'arte nella filosofia della religione e della tragedia nella fenomenologia dello spirito, sulla matrice teologica di alcuni termini filosoficamente decisivi e sulle condizioni di una riconciliazione che muove da una riflessione sul rapporto tra Antico e Nuovo Testamento, i capitoli di cui è composto il libro indagano il modo in cui il pensiero, tornando sui propri passi, matura la capacità di mettere capo a una traduzione che produce un plus inedito e dunque un'emancipazione nella stessa misura in cui salvaguarda la reversibilità, revocando tuttavia la semplice ripetizione, tra la lingua di destinazione, quella del concetto, e la lingua di provenienza, quella dell'arte e della religione.
16,00

Eredità del sensibile. La proposizione speculativa nella «Fenomenologia dello spirito» di Hegel

Eleonora Caramelli

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2015

pagine: 260

Nel contesto della continuativa attenzione che Hegel dedica alla funzione e al ruolo del linguaggio, la questione della "proposizione speculativa", cioè la riflessione sulla problematica comunione di soggetto e predicato, presenta un profilo singolare. Da una parte perché, fatta salva la Prefazione alla "Fenomenologia dello spirito", da cui il volume prende le mosse, la locuzione sembra sparire dal corpus hegeliano. Dall'altra perché si tratta di un luogo che sollecita degli interrogativi più che proporre soluzioni definitive. Come può, infatti, la presentazione filosofica, che tende alla trasparenza, esprimersi adeguatamente nello spessore rappresentativo della parola, che oscilla sempre tra il sensibile e l'universale? Questo studio, ricostruendo le fonti filosofiche e teologiche del tema, nonché sviluppando le problematiche sottese a quella domanda, tenta di mostrare come il tema della proposizione speculativa costituisca un centrale banco di prova. Proprio confrontandosi con le tare dell'aspetto sensibile della rappresentazione, infatti, il pensiero può conseguire una profonda esperienza di sé. Pensare l'aspetto rappresentativo della parola, allora, non significherà disporsi ad aggirarne i limiti, bensì riconoscere il bisogno che il concetto e la rappresentazione hanno l'uno dell'altra. L'atteggiamento speculativo, invocato dalla proposizione, sarà pertanto il luogo di una significativa alleanza tra l'aspetto estetico e la sua restituzione discorsiva.
21,00 19,95

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