Libri di Enrico Borello
Comunicazione, cultura e mass media
Benedetta Baldi, Enrico Borello
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2016
pagine: 240
La centralità dei media nell'esperienza umana è un tratto ineludibile. È noto, del resto, che la nostra possibilità di dare senso al mondo che ci circonda dipende in buona parte dal contributo dei media; in quest’ottica, anche il destinatario della comunicazione, il pubblico, è stato indagato da numerose ipotesi e teorie dipendenti da posizioni ideologiche forti, spesso contraddittorie, e da prospettive che lo hanno visto destinatario passivo o soggetto attivo del processo di comunicazione. Il libro presenta e discute la variegata realtà della comunicazione, indirizzando il lettore verso una riflessione critica sulle diversità culturali, identitarie e linguistiche rappresentate e talvolta create dai mass media e dalle procedure del comunicare. L’obiettivo principale del volume è quello di esplicitare la stretta relazione tra comunicazione e interpretazione dal momento che ogni tipo di comunicazione, oltre all'aspetto di contenuto, ha un aspetto relazionale che condiziona - e spesso determina - l’interpretazione e, in ultima analisi, le relazioni umane.
Val più la pratica che la grammatica. Storia della glottodidattica
Enrico Borello
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2014
pagine: 151
Nell'antichità, la lingua internazionale di comunicazione era il latino, prima insegnato oralmente, e poi tramite lettura e composizione. L'insegnamento delle lingue straniere seguiva quel modello, e aveva per lo più finalità pratiche. Quando, nei secoli successivi, il latino divenne una lingua morta, le lingue straniere soggiacenti a quel modello, furono anch'esse relegate a grammatiche e vocabolari. Si possono individuare due opposte tendenze nella glottodidattica fino alla fine dell'Ottocento: una consisteva nell'insegnare la lingua tramite il contatto vivo; la seconda invece si basava su un insegnamento sistematico della grammatica. Le teorie sull'insegnamento delle lingue comparse da quel periodo sino ai giorni nostri non indicano un andamento altalenante della glottodidattica, ma evidenziano delle costanti, con linee di sviluppo legate al quadro economico e sociale.
Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa
Enrico Borello, Silvia Mannori
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2007
pagine: 168
Negli ultimi anni l'interesse per gli studi sulla comunicazione, stimolato anche da richieste provenienti dal mondo del lavoro, è cresciuto enormemente e ha dato vita a un vivace dibattito a cui partecipano, con posizioni spesso contraddittorie, numerose discipline. Questa situazione rende difficile trattare il complesso degli aspetti legati alla comunicazione in una prospettiva coerente e che possa essere universalmente accettata. L'opera si propone però di fare un tentativo in questo senso e, partendo da una ricognizione storica quanto più possibile completa, offrire una serie di ipotesi di lavoro riconoscibili come unificanti. La prima parte del volume esamina quindi i principali modelli comunicativi e presenta le posizioni che, in base alla nozione di competenza comunicativa, sembrano più valide. La seconda parte illustra invece le applicazioni di alcuni modelli comunicativi alla comunicazione pubblicitaria e alla comunicazione del sistema moda, contribuendo quindi a dare soluzioni anche a problemi pratici di management.
Non solo amarena. Il caso Fabbri nella pubblicità
Enrico Borello, Adrio Vezzani
Libro
editore: Alinea
anno edizione: 2006
pagine: 80
Lingue straniere e scuola elementare. Nuove tecnologie, verifica e valutazione. Esperienze di insegnamento
Enrico Borello, Marta Sari
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 1993
pagine: 208
L'offerta linguistica in Italia
Enrico Borello, Maria Cecilia Luise
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2012
pagine: 288
Gli italiani e le lingue straniere
Enrico Borello, Maria Cecilia Luise
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2011
pagine: 216
«Gli italiani non sanno le lingue straniere» è una frase-stereotipo che si sente ripetere ossessivamente, ma non dagli stranieri, come ci si aspetterebbe, bensì dagli italiani stessi. La domanda è: non «sanno» o non «vogliono» o non «possono» sapere le lingue? Su questi interrogativi si può intervenire, e la collana in cui compare questo volume è mirata proprio a modificare lo status quo, cercando di far sì che gli studenti vogliano imparare le lingue, e possano impararle, attraverso un insegnamento condotto secondo metodologie glottodidattiche efficaci, a cominciare dall’inglese, ma includendovi anche altre lingue comunitarie. Il volume individua non tanto metodologie didattiche per la classe, quanto nuove situazioni (auto)didattiche, che vengono in aiuto di coloro che «vogliono» imparare le lingue per convinzione e apertura mentale, o «devono» impararle perché un’economia e una società sempre più aperte e internazionali escludono chi non sa almeno l’inglese. Questo impianto strutturale rende Gli italiani e le lingue straniere un testo unico e ne fa un documento essenziale per comprendere come si comporta l’Italia nei confronti delle lingue.