Libri di F. Rella
I sonetti a Orfeo. Testo tedesco a fronte
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 192
"Cosa può fare ancora, dopo di Voi, un poeta? Un maestro (Goethe, ad esempio) lo si può superare, ma superare Voi - significa (significherebbe) oltrepassare la Poesia." Così scriveva Marina Cvetaeva a Rilke, identificando in lui la poesia stessa, il poeta assoluto e insuperabile della nostra epoca. Eppure questa poesia altissima ha essa stessa un vertice: "I sonetti a Orfeo". I sonetti, come le "Elegie" dello stesso Rilke, come i grandi testi di Eliot e di Montale, non sono un mero momento epifanico. Sono un vero e proprio racconto: tessono la trama degli eventi, dell'intreccio apparentemente incomprensibile delle cose, proponendo un'immagine visibile di quel logos, di quella ragione dei contrari e della differenza, che ci presenta il mondo nella sua ultima verità. Infatti Orfeo, il dio del canto, è il dio che canta questo nostro mondo: il mutare delle cose e degli uomini che abitano presso di esse.
Elegie duinesi. Testo tedesco a fronte
Rainer Maria Rilke
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1994
pagine: 146
La caducità di tutte le cose che abitano la terra, l'imperscrutabilità della vita e della morte, la creazione artistica come via di salvezza. Sono questi alcuni dei temi al centro delle "Elegie duinesi", iniziate da Rilke nel 1912 a Duino e poi scritte fra intervalli e slanci creativi nel corso di dieci anni, fino alla pubblicazione nel 1923. Profondamente innovative nelle scelte linguistiche, le "Elegie" rappresentano il punto più alto dell'opera di Rilke: in esse il poeta dona nuova profondità alle figure chiave che accompagnano la sua scrittura gli angeli, l'eroe, gli amanti e arriva a cogliere il valore della poesia come riscatto dell'uomo davanti alla fragilità dell'esistenza. Perché, come spiegato da Franco Rella nell'introduzione, "lo spazio ulteriore che Rilke disegna con la sua opera è lo spazio che non è né vita né morte, ma 'una nuova terza cosa'. È la scoperta di un mondo intermedio, il mondo propriamente umano".
L'angelo e altri racconti dai Diari
Franz Kafka
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 1999
pagine: 104
Verso l'estremo. Lettere su Cézanne e l'arte come destino
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2007
pagine: 147
Cézanne è stato chiamato da Peter Handke "maestro dell'umanità", titolo che gli compete pienamente a partire dall'insegnamento che dalla sua opera ha saputo trarre uno dei massimi poeti del secolo, R.M. Rilke. Cézanne è entrato in Rilke "come una freccia fiammeggiante" accendendo in lui "un incendio di chiaroveggenza" che lo ha accompagnato per tutta la vita e gli ha rivelato il senso ultimo dell'opera d'arte: il compito dell'artista di fronte a se stesso e al mondo. Senza questo incontro Rilke non sarebbe diventato Rilke. Senza l'"insegnamento" di Cézanne il nostro secolo non avrebbe conosciuto nulla della poesia, o meglio del pensiero, che ha preso forma nelle Elegie duinesi e nei Sonetti a Orfeo.
Ultimi scritti: Razzi-Il mio cuore messo a nudo-Povero Belgio
Charles Baudelaire
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 144
"Razzi" e "Il mio cuore messo a nudo" sono sempre stati pubblicati sotto il titolo sviante - un vero e proprio fardello che la critica si trascina da quasi un secolo - di "Diari intimi". "Povero Belgio" è sempre stato considerato un frammento di opera incompiuta, da lasciare all'esposizione specialistica, e come tale è inedito in Italia. Si tratta invece del progetto unitario di un'opera nella quale Baudelaire intendeva andare oltre tutto quanto aveva scritto fino a quel momento, in prosa e in poesia. Questa doveva essere la sua opera assoluta: un lavoro in cui la passione del soggetto per il mondo (il cuore messo a nudo) doveva riflettere il mondo stesso nelle sue più laceranti contraddizioni. Odio, gioia, rancore, ansia d'infinito e senso di claustrazione si alternano in un tono che, ha detto Proust, non ha uguali dopo quello dei profeti d'Israele. Ma non si tratta di questo: non è solo questa grandezza che Nietzsche e Valéry riconobbero subito. Nel suo andamento frammentario l'opera è forse il modello della forma che la riflessione ha assunto nella modernità: una riflessione capace di uscire dai codici conoscitivi noti, per avventurarsi, con una prosa mobile e mutevole, nelle contraddizioni che solcano il soggetto e il mondo. Questa edizione è completata dagli abbozzi delle "Lettere di un atrabiliare", dai frammenti del "Carnet" e dalle "Notizie autobiografiche".