Libri di Federico Di Trocchio
Carteggi di G. Baglivi
Federico Di Trocchio, Gabriella Guerrieri, Ennio De Simone
Libro
editore: Milella
anno edizione: 1999
Falsi giornalistici. Finti scoop e bufale quotidiane
Salvatore Casillo, Federico Di Trocchio, Salvatore Sica
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 218
Il saggio presenta un tema scottante, quello dei falsi giornalistici. Esso mette in luce come, negli ultimi anni, molti dei quotidiani italiani, che hanno calamitato l'attenzione dei lettori, risultino invece falsi del tutto. Tra l'altro i redattori hanno sempre meno la possibilità di verificare la credibilità delle notizie, che vengono diffuse alcune volte con lo scopo di diminuire la credibilità dei giornali oppure per utilizzare gli stessi come strumento per calunniare o mettere in difficoltà qualcuno. Il volume viene adottato nell'Università di Salerno-Facoltà di Sociologia e Corso di laurea in Scienze della comunicazione.
Il cammino della scienza. Successi, rischi, prospettive
Federico Di Trocchio
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2008
pagine: XVIII-318
A partire dalla rivoluzione copernicana la scienza è diventata parte integrante dello sviluppo e della supremazia dell'Occidente, consentendo un controllo sulla natura che la tecnologia va sempre più estendendo. Ma la solida immagine della realtà che ci avevano offerto Galilei e Newton ha lasciato il posto a quark, stringhe e buchi neri, oggetti virtuali altamente teorici e problematici per gli stessi scienziati, mentre l'inserimento sempre più organico dello scienziato nel sistema di produzione industriale lo ha ridotto da "filosofo naturale" a ingegnere e tecnico, talora persino a imprenditore o partner di imprese nate per sfruttare le sue idee. Lo sviluppo tecnologico ha perso così non solo saggezza e spessore morale, ma anche razionalità. La breve storia della scienza occidentale delineata in questo libro vuole mostrare come una delle più alte manifestazioni dell'intelletto umano rischi di perdere dignità e di essere coinvolta in una corsa alla produzione e al profitto incompatibile con la propria vocazione. E vorrebbe avvicinare i giovani e gli studenti alla scienza, offrendo loro una visione critica della ricerca, affinché possano impegnarsi nel rinnovamento di un'impresa intellettuale cruciale per il loro futuro, che ha la stessa dignità e lo stesso valore dell'arte e della musica.