Libri di Franca Franchi
Diorami Letteratura e cultura visuale
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 176
Il volume prende avvio dallo studio di dodici diorami parigini di fine Ottocento e inizio Novecento provenienti da una collezione privata di Bergamo, capace di restituire un interessante spaccato della vita domestica e culturale della Parigi otto-novecentesca. Si intende così esplorare l’immaginario letterario del tempo che torna senza tregua sulle immagini in movimento messe in scena dal diorama. Da meravigliosa invenzione spettacolare che risale al 1822, il diorama continuerà a catturare lo sguardo degli spettatori e dei letterati anche quando diventerà un prezioso oggetto in scatola, esposto nelle vetrine dei negozi dei passages di Parigi per attrarre i passanti ad entrare nei negozi. Pur partendo dai dodici diorami in scatola francesi provenienti da Bergamo, il volume collettaneo indaga la complessità delle variazioni del diorama nella cultura visuale e nella letteratura occidentali, evidenziando il valore di una tecnica poco nota che seppe però anticipare il cinema e la realtà virtuale, educando lo sguardo dello spettatore a orientarsi e immergersi nei nuovi spazi della modernità.
Le Portes du reve 1924-2024. Il surrealismo attraverso le sue riviste
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 224
Il progetto Les portes du rêve. 1924-2024: il surrealismo attraverso le sue riviste è stato pensato in occasione della ricorrenza del centenario della pubblicazione del primo Manifeste du surréalisme (15 ottobre 1924), proponendosi una rivisitazione delle varie componenti di carattere culturale (artistico, letterario, teatrale, fotografico e cinematografico, ma anche filosofico-politico e ideologico) che hanno contribuito a determinare uno specifico "spazio" della creatività occupato dall'esperienza surrealista. Un'esperienza che è stata percepita come particolarmente problematica e inquietante proprio per la ricchezza degli apporti che ha saputo catalizzare, e che ha determinato le reazioni più diverse: dall'adesione entusiastica e acritica alle polemiche più aspre fino alla condanna e al rifiuto, anche in termini politici. Il volume intende rileggere la parabola del movimento attraverso lo studio di alcune riviste animate dai suoi componenti, vale a dire i prodotti collettivi che più efficacemente ne hanno rivelato la complessità interdisciplinare e la forza teorica, ma anche le contraddizioni e i conflitti interni. Se la straordinaria mostra "Dada and Surrealism Reviewed" curata da Dawn Ades nel lontano 1978 (Arts Council of Great Britain, London) metteva a fuoco per la prima volta la centralità dei periodici nell'economia complessiva del movimento, Rosalind Krauss non esita a definire queste pubblicazioni "il vero oggetto surrealista", opere d'arte in sé stesse che sfidano le convenzioni e i confini disciplinari per mescolare i linguaggi e le forme espressive. Dai saggi riuniti in questo volume emerge d'altra parte il ruolo svolto dalle riviste in qualità di veri e propri laboratori del surrealismo.
Flâneries. Scritti in memoria di Alberto Castoldi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 304
Visionario anticipatore di quel dialogo fra i saperi divenuto oggi cruciale per la formazione, Alberto Castoldi (1941-2019) è stato Rettore dell'Università di Bergamo dal 1999 al 2009 e Professore Emerito di Letteratura francese. Castoldi sapeva unire, in maniera rara, lo sguardo lungo sul passato e le nuove sfide del futuro. Dal poliziesco al flâneur, dal collezionismo di rarità alla bibliofilia, dalle regole del gioco alle avanguardie storiche, dalla fotografia spiritica all'informe dell'arte contemporanea, passando per la storia sociale, scientifica e quella dei colori, gli interventi qui presentati raccolgono solo in parte le innumerevoli suggestioni lasciate da Castoldi nei suoi scritti e nel suo insegnamento di francesista fuori dagli schemi. Raccomandava soprattutto la passione per la curiosità, ed è a questo desiderio onnivoro di conoscere e capire che il volume rende omaggio, obbligandoci, come Alberto Castoldi ha insegnato, al confronto con le infinite virtualità dell'immaginario.
Il giardino come macchina delle emozioni. Dall’antichità alla sostenibilità contemporanea
Franca Franchi, Francesca Pagani
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 282
Vasto affresco sull'immaginario dei giardini nella cultura occidentale, dalle origini sino ai nostri giorni, il volume si concentra in particolare sull'epoca dei Lumi sfidando lo stereotipo che la vorrebbe sotto l'influenza della sola ragione. Sta al Settecento europeo, a partire dal modello inglese, ripensare il rapporto con la natura. In Francia, una vasta e complessa produzione di carattere teorico è all'origine di un vivace dibattito, ideologico ed estetico, che coinvolge tutte le componenti artistiche e culturali del secolo. Il volume disegna il quadro delle principali teorizzazioni (Watelet, Girardin, Ligne, Carmontelle), sottolineando l'elemento aptico che ne è alla base, e indaga l'immaginario caleidoscopico del giardino nella narrativa francese settecentesca. Il giardino diviene allora una macchina delle emozioni volta a interpretare la comparsa di nuove sensibilità che riguardano lo spazio, il tempo e la memoria. In particolare, le realizzazioni di Carmontelle, che introducono un radicale cambiamento di prospettiva, inaugurano una concezione prefilmica dello sguardo che arriva ai nostri giorni. Lo sviluppo del significato storico-culturale, letterario, filosofico e sociale del giardino in relazione al nostro modo di vivere attuale porta a una ricerca che nel mettere in questione l'antropocene/capitalocene, ripensa drasticamente il ruolo dato alla natura negli ultimi decenni. Un appello a una nuova consapevolezza del nostro rapporto con la terra che congiunge diversi ambiti: dalla cultura paesaggistica alla letteratura e all'arte.
Viaggio al termine del desiderio. Beckford, Potocki, Révéroni Saint-Cyr
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 220
In cauda venenum. Avviatosi ormai alla sua conclusione, il secolo dei Lumi – quasi a voler rinnegare i suoi trionfi tutti consegnati alla razionalità dei saperi, o nell’intento di voler prendere congedo da quel mondo intriso di magia e soprannaturale che aveva presieduto ai suoi esordi – produce tre opere tutte intrise di mistero, orrore, perversione, "Vathek" di William Beckford (1786), il "Manoscritto trovato a Saragozza" di Jan Potocki che verrà pubblicato solo nel 1814, e "Pauliska ou la perversité moderne" di Révéroni Saint-Cyr (1798). La violenza delle pulsioni che abita questi romanzi, la sorprendente creatività che si manifesta negli scenari che accolgono le vicende, la novità di tanta parte delle narrazioni, ne fanno delle testimonianze preziose del radicale mutamento subito dalla sensibilità di tutta un’epoca, certo sullo sfondo anche degli eventi rivoluzionari in Francia, di cui ci consegnano emblematicamente un’anatomia inquietante e fascinosa al tempo stesso. Magia, erotismo, seduzione, coniugati a un irrefrenabile desiderio di assoluto ci consegnano un mondo che va ben oltre la tradizione del romanzo gotico, cui pure attingono, per annunciare prepotentemente la modernità, tanto più che l’Oriente cui fanno riferimento appare già carico di tutte le minacce dei giorni nostri.
Promenade au pays des émotions. Le jardin des lunières
Franca Franchi
Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2008
pagine: 354
L'immaginario dei giardini segnala con particolare evidenza l'inadeguatezza di uno stereotipo che consegna l'illuminismo al dominio esclusivo della ragione. Spetta al XVIII secolo europeo un ripensamento del rapporto con la natura. In Francia, una vasta e complessa produzione di carattere teorico contribuisce ad animare un vivace dibattito tale da coinvolgere tutte le maggiori componenti artistico-culturali dell'epoca. Franca Franchi, nel delineare il panorama di queste vicende, sottolinea la componente aptica che si colloca alla base delle varie teorizzazioni. Il giardino si introduce allora in una macchina delle emozioni finalizzata a interpretare l'emergere delle nuove sensibilità che concernono lo spazio, il tempo e la memoria.
I veli della modernità. Saperi letterari sulla moda nell'Ottocento francese
Franca Franchi
Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2002
pagine: 144
La moda nel corso dell'Ottocento subisce una trasformazione radicale adeguandosi alle esigenze e all'ideologia del mondo borghese che aspira ad una sua teatralizzazione. Nasce così un ripensamento del ruolo e dei riti della moda che comporta anche un approccio metadiscorsivo testimoniato dal saggio di T. Gautier De la mode qui riportato. In questa prospettiva si è privilegiata la figura del velo come particolarmente emblematica di una cultura che fa della liminarità uno dei suoi aspetti più affascinanti e problematici, zona di confine tra interno e esterno, corpo e società.