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Libri di Francesco Citti

Benedetto XIV e Bologna. Arti e scienze nell'età dei lumi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2025

pagine: 392

Vescovo di Bologna dal 1731 e pontefice dal 1740 col titolo di Benedetto XIV, Prospero Lambertini ha svolto un ruolo di importanza centrale nell’Europa dei Lumi. Artefice di una politica pastorale ispirata ad una "regolata devozione" e di una riforma istituzionale condotta alla luce di un razionalismo moderato, promotore di studi scientifici improntati ad un moderno metodo sperimentale galileiano e mecenate delle arti, ha avuto il merito di rilanciare il prestigio dell’Italia nell’ambito internazionale. Il suo impulso di riformatore e di mecenate si è manifestato in particolare nelle due città dove maggiormente ha esercitato il suo magistero, Roma e Bologna, anche attraverso un cospicuo finanziamento delle istituzioni culturali. A trecentocinquanta anni dalla sua nascita (Bologna, 31 marzo 1675), l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna ha sentito la necessità di approfondire gli studi su questa figura così importante per la costituzione dei suoi fondi antichi, museali e bibliografici. Questo volume raccoglie i testi dei più importanti studiosi della vita e delle opere di Benedetto XIV.
30,00 28,50

Agamennone classico e contemporaneo

Libro: Copertina morbida

editore: Ca' Foscari -Digital Publishin

anno edizione: 2022

pagine: 312

48,00 45,60

Gli affetti e le ragioni della retorica. Quintiliano e la sua ricezione

Gli affetti e le ragioni della retorica. Quintiliano e la sua ricezione

Libro: Libro in brossura

editore: Pàtron

anno edizione: 2022

pagine: 278

Attraverso un approccio interdisciplinare, frutto della collaborazione tra classicisti e italianisti, il volume pone al centro la riflessione di Quintiliano sulla funzione degli adfectus entro il maestoso edificio dell'Institutio oratoria, ricostruendone la formalizzazione analitica, in rapporto alle fonti anteriori, e seguendone gli sviluppi e gli effetti sino al tardo Rinascimento, non soltanto sul piano della dottrina retorica, ma anche su quello complementare della poetica e della letteratura. Ma poiché la dimensione emotiva e conativa del movere si integra strettamente a quella cognitiva e razionale del docere, la trattazione, allargando la prospettiva in diverse direzioni, affronta anche altri aspetti del capolavoro di Quintiliano, per sondare come vi si compongano, in una sintesi unitaria, teoria e prassi, tecniche della scrittura e arte dell'improvvisazione, pedagogia e culto delle lettere. Ne esce così un quadro mosso e variegato che, dando risalto all'intreccio fra temi della tradizione ed elementi innovativi, offre al lettore un'immagine dell'Institutio oratoria alquanto differente da quella, canonica ma riduttiva, di autorevole summa del sapere retorico antico, e al contempo ne mostra la forza modellizzante, pervasiva e vitale attraverso i secoli, delineando per campioni una storia della fortuna del paradigma quintilianeo dall'Umanesimo sino alla nostra modernità. I curatori del volume: Giovanni Baffetti, Lucia Pasetti, Francesco Citti, Fabio Giunta.
30,00

Parva philologa

Alfonso Traina

Libro: Libro in brossura

editore: Pàtron

anno edizione: 2022

pagine: 800

Dalla Premessa: «Non sarebbe stato un compito facile rendere omaggio alla memoria di Alfonso Traina, se lui stesso, con la consueta cura, non ci fosse venuto in aiuto preparando fin nei minimi dettagli questo volume. Tra i materiali che ci ha affidato, abbiamo infatti rinvenuto due cartelle che contenevano appunti con l'indicazione precisa del titolo e della struttura dell'opera (quattro sezioni intitolate rispettivamente Grammaticalia, Auctores, Varia, In memoriam, con i rispettivi esergo), l'indice con l'elenco completo dei contenuti, e, in due cartelle, le fotocopie dei saggi da includere (pubblicati tra il 1948 e il 2007), con aggiornamenti marginali di suo pugno. Si tratta, in generale, di una scelta di contributi di varia natura, che non sono stati ristampati nelle numerose sillogi (dai Poeti latini e neolatini a La lyra e la libra), e nei diversi volumi monografici (dedicati a Catullo, Pascoli e Plauto), da lui stesso curati e aggiornati. Il piano dell'opera risale al primo decennio del Duemila, e, già nel 2015, Traina aveva anticipato i tempi pubblicando l'ultima sezione come volumetto autonomo, intitolato In memoriam. Ricordi e lettere (Bologna, Pàtron). A noi è rimasto quindi il compito di dare alle stampe le altre tre parti; le abbiamo integrate con alcune aggiunte che ci sono sembrate in armonia con il piano originario. In primo luogo abbiamo ritenuto utile ristampare qui il volume Esegesi e sintassi. Studi di sintassi latina (Padova, Liviana 1955), difficile da reperire, e d'altra parte rivelatore dell'interesse del giovane Traina per autori e generi meno frequentati negli anni successivi. In secondo luogo abbiamo riproposto le voci delle enciclopedie Virgiliana e Oraziana, che Traina aveva puntualmente aggiornato, ipotizzando di ristamparle in volumi dedicati a questi autori. Infine ci è parso opportuno aggiungere una selezione di articoli pubblicati tra il 2008 e il 2016, e dunque non inclusi nell'indice da lui precedentemente predisposto. Sono rimasti esclusi da questa raccolta gli ultimi addenda ai Fragmenta Poetarum Latinorum, per cui è in preparazione un Supplementum Morelianum alterum, a cura di Lorenzo Nosarti, e i saggi dedicati a Seneca filosofo, che Traina ha immaginato ricompresi sotto il titolo Observatio sui: speriamo che in futuro anche questo suo desiderio possa essere realizzato.»
75,00 71,25

Ragione e furore. Lucrezio nell'Italia contemporanea

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2020

pagine: 352

Questo volume, corredato da un ricco apparato iconografico, raccoglie e integra con ulteriori contributi gli interventi del convegno Ragione e furore. Lucrezio nell'Italia contemporanea, tenutosi a Bologna nel 2017 in occasione della mostra Vedere l'invisibile. Lucrezio nell'arte contemporanea, curata da Marco Beretta, Francesco Citti, Daniele Pellacani e Roberto Pinto. I saggi, suddivisi in tre sezioni, seguono le principali direttive di questa ricerca, volta a indagare la presenza del De rerum natura nell'arte, nella filosofia e nella letteratura italiana contemporanea.
28,00 26,60

Vedere l'invisibile. Lucrezio nell'arte contemporanea. Catalogo della mostra (Bologna, 21 novembre 2017-14 gennaio 2018)

Vedere l'invisibile. Lucrezio nell'arte contemporanea. Catalogo della mostra (Bologna, 21 novembre 2017-14 gennaio 2018)

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2018

pagine: 95

"Nel dicembre del 1417 l'umanista Poggio Bracciolini annunciava in una lettera a Francesco Barbaro la scoperta, in un monastero non lontano da Costanza, di un manoscritto del 'De rerum natura'. Dopo secoli di oblio il poema di Lucrezio tornava così a circolare tra gli intellettuali e i poeti, ma anche tra gli artisti, i medici, gli scienziati e gli statisti, imprimendo una svolta decisiva alla cultura rinascimentale e al concetto stesso di 'modernità'. Proprio per celebrare i seicento anni della riscoperta del 'De rerum natura', l'Ateneo di Bologna ha deciso di promuovere, oltre a numerosi eventi scientifici e culturali, l'organizzazione di una mostra che si concentra sulla ricezione di Lucrezio nell'immaginario contemporaneo, la prima dedicata a questo tema. Il 'De rerum natura' espone i principi della filosofia naturale di Epicuro ricorrendo a numerose immagini e metafore che, a partire dalla sua riscoperta durante il Rinascimento, hanno ispirato importanti innovazioni nella cultura visiva. Mentre sono note le tracce che il poema ha lasciato nella produzione artistica rinascimentale e moderna, la sua influenza sull'arte contemporanea sembra sia sfuggita all'attenzione degli studiosi. Eppure è proprio nel nostro tempo che alcune tematiche del 'De rerum natura' - la mortalità della natura, la fragilità della conoscenza e lo spaesamento dell'individuo nel cosmo - sono diventate centrali e non sorprende dunque che siano numerose e originali le voci che hanno tentato di dare espressione visiva ad una ricezione attualizzante dell'opera di Lucrezio." (dall'introduzione)
15,00

Studi oraziani. Tematica e intertestualità

Studi oraziani. Tematica e intertestualità

Francesco Citti

Libro

editore: Pàtron

anno edizione: 2000

pagine: 280

22,00

Orazio. L'invito a Torquato

Orazio. L'invito a Torquato

Francesco Citti

Libro

editore: Edipuglia

anno edizione: 1994

pagine: 332

18,08

Imitatori di Gesù Cristo. Scritti classici e cristiani

Imitatori di Gesù Cristo. Scritti classici e cristiani

Paolo Serra Zanetti

Libro: Libro in brossura

editore: EDB

anno edizione: 2005

pagine: 672

Classicista per formazione, ma anche appassionato cultore di semitistica, l'autore ha lasciato una produzione scientifica di alta qualità, dispersa in miscellanee e riviste specializzate spesso di non facile reperimento. Per ricordarlo, e per consentire a un pubblico il più vasto possibile di conoscere e apprezzare la sua figura di studioso raffinato e profondo, alcuni suoi amici e colleghi hanno pensato di riproporre la maggior parte dei suoi scritti in una più accessibile veste editoriale.
49,50

Seneca nel Novecento. Sondaggi sulla fortuna di un «classico»

Seneca nel Novecento. Sondaggi sulla fortuna di un «classico»

Francesco Citti, Camillo Neri

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2001

pagine: 280

Giovane provinciale di successo e presto messo al bando, quindi precettore di Nerone, sapiens catturato e rilasciato dai vortici del potere, ed infine suicida stoico che mette pace tra sé e le sue parole, Seneca non ha mai lasciato indifferenti i suoi lettori, sempre divisi tra giudizi positivi e negativi: dopo la sostanziale condanna nell'età del romanticismo (con poche eccezioni, tra cui quella di Goethe) che rifiutava il suo stile sentenzioso e il razionalismo interiore giudicandone con durezza le contraddizioni tra principi e stile di vita, nel Novecento si ha la rivalutazione più completa di Seneca, una sua rilettura critica, ma anche il formarsi di uno stereotipo comune, con l immagine del moralista severo, dell'autore di massime, del saggio sfortunato, del politico ambiguo e tragico. Seneca nel Novecento delinea le vie privilegiate della fortuna nel XX secolo del cordovese, il cui messaggio morale viene ora contaminato con l'etica cristiana e con l esistenzialismo, ora semplicemente antologizzato o citato per singole sententiae, mentre il teatro torna ad essere rappresentato o adattato, e ripreso anche nella letteratura grottesca contemporanea. Non viene poi trascurato il Seneca personaggio, nei romanzi e nei drammi storici di ambiente neroniano, nel cinema, nei detti popolari, ed infine in Seneca su Internet.
20,00

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