Libri di G. Celati
I viaggi di Gulliver
Jonathan Swift
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 400
Il romanzo allegorico-avventuroso narra i viaggi di Lemuel Gulliver, nelle sue quattro tappe: dopo aver fatto naufragio a Lilliput, si ritrova tra i giganti di Brobdingnag e infine raggiunge, dopo molti paesi, Amsterdam e l'Inghilterra. Celati, oltre a dar conto nelle note delle informazioni indispensabili per la comprensione dei riferimenti storico-culturali, con la sua traduzione mira a riprodurre, il più possibile, lo stile settecentesco dell'originale per far sentire l'eccezionale fluidità della prosa swiftiana.
Colloqui con il professor Y
Louis-Ferdinand Céline
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 160
Qui Céline in un'intervista a se stesso (1955), nel suo stile forsennato, da ossesso recriminante, parla del romanzo tradizionale, cioè ne sparla, poi della razza insopportabile degli scrittori, del cinema, degli editori, ma soprattutto del suo personalissimo modo di scrivere, che va via ... alé! ... come un metrò emotivo, che acchiappa emozioni; questa la sua trovata, la sua invenzione di stile; e i tre puntini tipici sarebbero le traversine su cui la rotaia del metrò si appoggia. Un libricino che espone, con gli inconfondibili scatti di nervi, i principi della sua poetica e la novità che in letteratura ha portato, da tanti in seguito imitata; anche se tutti imitatori incapaci, lui dice.
Teatro in dialetto romagnolo. Testo italiano a fronte
Nevio Spadoni
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2003
pagine: 176
Futilità
William Gerhardie
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2003
pagine: 231
Il romanzo è ambientato nella Russia mezza bianca e mezza rossa degli anni Venti. Dove tutto cade in pezzi, ma il protagonista, Nikolaj Vasil'evic, continua a occuparsi imperterrito delle sue miniere d'oro in Siberia e a coltivare l'"incantevole bouquet" delle sue tre figlie, diversamente irresistibili. Il che non gli impedisce di accogliere in casa una folla smisurata di amanti, parenti in vario grado delle medesime, impostori, parassiti e mere comparse, che danno luogo a una sgangherata e sofisticatissima commedia di equivoci, sostituzioni, tradimenti.
Barthes di Roland Barthes
Roland Barthes
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 221
"L'unica passione della mia vita è stata la paura". La straordinaria epigrafe che Barthes ha scelto per il suo "Piacere del testo", andandola a cercare in Hobbes, attraversa e segna come un motto emblematico anche tutta la sua speculazione. Paura di essere afferrato e frainteso, da una facile e sommaria 'cucina' ideologica. Paura della "bêtise", che invita continuamente a ricercare e contraddirsi; paura d'esser fermato in un'immagine stereotipa e sterile. Ecco cosi, paradossalmente, per evitare questo procedimento di imbalsamazione precoce, di monumentalizzazione pubblica, l'idea di scriversi addosso una stravagante monografia, quasi per abolirsi, per cancellarsi, per "derealizzarsi", come avrebbe detto un pensatore a lui caro, Sartre. Non tanto un diario di fatti, di accadimenti, ma piuttosto un diario di riflessioni; non tanto aneddoti biografici, ma avventure d'idee. Un quaderno a "collage", in cui l'immagine univoca di Barthes viene continuamente frammentata, contraddetta, cancellata: "io non mi assomiglio mai". Nella prima pagina, a caratteri autografi, quasi una confessione sommessa nell'orecchio di chi s'accinge ad intraprendere questo viaggio, si legge: "Tutto ciò dovrà essere considerato come detto da un personaggio di romanzo". Un Barthes immaginario, dunque, personaggio fittizio, scritto, che si racconta in terza persona, dietro la maschera del frammento. Così è proprio in questo libro, scritto nel 1974, che si ritrova la fisionomia più autentica del grande critico.
Lezioni di fotografia
Luigi Ghirri
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2009
pagine: 264
Luigi Ghirri (Scandiano 1943-Roncocesi di Reggio Emilia 1992) ha rinnovato con le sue fotografie il nostro modo di guardare il mondo, e c'è un'intera generazione di fotografi che non potrebbe esistere senza la sua opera. Durante il 1989 e il 1990 Ghirri ha tenuto una serie di lezioni sulla fotografia all'Università del Progetto di Reggio Emilia, lezioni che sono state trascritte, e in questo libro pubblicate; ognuna corredata dalle fotografie e dalle immagini che mostrava agli studenti e di cui parlava. È un libro di grande per avviarsi all'arte della fotografia e all'arte di Luigi Ghirri, e per pulirsi un po' lo sguardo. Con 180 foto a colori.
I viaggi di Gulliver
Jonathan Swift
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2012
pagine: 341
Il romanzo "I viaggi di Gulliver" venne pubblicato da Jonathan Swift nel 1726, con lo pseudonimo di Lemuel Gulliver. Vi si narrano le vicende e i viaggi del dottor Gulliver, che a causa di diversi naufragi approda in terre inesplorate e incontra popolazioni sconosciute. In realtà, parodiando i racconti di viaggio tanto in voga in quel periodo, Swift compie una feroce critica alla società del tempo e dietro alla trama fantasiosa traspare la sua ironica condanna al sistema politico, ecclesiastico e giudiziario. Il volume è diviso in quattro parti. La prima è la più nota e racconta le avventure di Gulliver sull'isola di Lilliput, abitata da uomini minuscoli, in lotta con gli abitanti della vicina isola di Blefuscu per stabilire il modo più corretto di rompere le uova (allegoria sia della controversia tra Inghilterra e Francia sia delle dispute tra anglicani e cattolici). Nella seconda parte Gulliver viene abbandonato dai compagni di viaggio nel paese di Brobdingnag, dove abitano uomini alti circa 22 metri, mentre la terza parte lo vede viaggiare in terre in cui vivono scienziati inconcludenti, maghi e popoli immortali. Nella quarta parte incontra gli Houyhnhnms, saggi cavalli parlanti cha hanno sottomesso gli Yahoos, creature abbrutite identiche agli umani, per i quali Gulliver prova una profonda repulsione. Rientrato a casa, non riesce più a sopportare l'odore degli uomini e va a vivere per sempre nella stalla dei cavalli.
All'estremo limite
Joseph Conrad
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 228
Conrad ha scritto l'epopea dell'epoca coloniale morente, e "All'estremo limite" è uno dei suoi romanzi esemplari. Gira attorno al capitano Whalley nel suo ultimo viaggio in mare, con il segreto inconfessabile che si porta addosso. I mari sono gli orientali Mari del Sud, sotto il sole cocente e i vapori dei Tropici; un'era di avventure sta per finire, e il futuro prossimo è buio e chiuso. "All'estremo limite" (The End of the Tether) è del 1902.
Viaggio in Gran Garabagna
Henri Michaux
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2009
pagine: 122
In Francia Henri Michaux è già un classico consacrato nella "Plèiade", anche se è un classico piuttosto inclassificabile. "Viaggio in Gran Garabagna" (1936) è uno dei suoi primi libri, e forse il più felice tra quelli che ha scritto. È un viaggio in una terra che non esiste, attraverso popolazioni immaginate, che corrispondono ognuna a un umore, una mania, un tic. Gli Hiviniziki (ad esempio) sono la nevrastenia, la precipitazione e la fretta fatte popolazione; gli Emangloni sono tardi, contemplativi e facili al pianto come certi nostri stati d'animo depressivi. Un libro rasserenante per chi lo legge, e avventuroso; lontano erede dei "Viaggi di Gulliver" e del "Gargantua".
Il richiamo della foresta
Jack London
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 135
Gianni Celati ha cercato di rendere la qualità speciale della lingua di Jack London, con il suo carattere ritmico e percussivo, scandito in versi, stanze, canti, e con la sua fluidità, che si oppone alle forme standard del romanzo tradizionale. Una delle idee-chiave del lavoro di London è proprio la questione dell'appiattimento espressivo che comporta la società di massa, abituata a livellare tutto in un linguaggio anonimo e impreciso. Sin dal titolo, London parla di un richiamo dello spazio aperto, dove l'inatteso e l'accidentale sono di casa. Un richiamo che si trasforma lentamente in canto: la musica del tempo e dello spazio, del vuoto e del silenzio sotto stelle enigmatiche.