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Libri di Galliano Ciliberti

In-Cantata Puglia. Musiche e musicisti da riscoprire tra XVII e XIX secolo

In-Cantata Puglia. Musiche e musicisti da riscoprire tra XVII e XIX secolo

Libro: Libro in brossura

editore: Cacucci

anno edizione: 2025

Questo volume raccoglie ricerche inedite che fanno luce, secondo la metodologia dei local studies, su compositori pugliesi, celebri o misconosciuti, le cui opere rappresentano una parte preziosa di quel patrimonio artistico regionale assurto a una dimensione internazionale. All’interno di un perimetro cronologico che copre due secoli sono indagate tematiche stilistiche, didattiche, con particolare attenzione alle fonti documentarie conservate nelle biblioteche di Puglia.
25,00

Musica e cultura a Roma: intorno agli studi di Saverio Franchi
40,00

Niccolò van Westerhout (1857-1898) e il suo tempo. Volume Vol. 1

Libro: Libro rilegato

editore: Wip Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 114

La pubblicazione del volume conferma la volontà dei promotori di offrire uno spazio di approfondimento e di riferimento costante in cui far convergere una mirabile sintesi delle più recenti ricerche proposte dagli studiosi sulla figura artistica del Nostro. L'ampio ventaglio dei temi trattati nonché la qualità scientifica del presente lavoro, sviluppato con acume critico e rigore metodologico, è tale da stimolare anche questa volta l'interesse degli studenti, degli appassionati e del variegato universo degli specialisti. Introduzione di Pietro Rotolo.
18,00 17,10

Niccolò van Westerhout: tra liberty e crepuscolarismi

Libro: Libro rilegato

editore: Wip Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 180

La pubblicazione degli atti della Giornata di studio Niccolò van Westerhout, tra liberty e crepuscolarismi rappresenta certamente una svolta nell'ambito dell'opera di conoscenza e promozione della figura e della produzione del compositore pugliese Niccolò van Westerhout (Mola di Bari 1857 – Napoli 1898). Per la prima volta è tangibile la volontà dei promotori di uscire dalla estemporaneità ideativa e realizzativa virando invece verso una decisa, sistematica e razionale strategia capace di coniugare funzionalmente ricerca e divulgazione, offrendo un contributo di qualità alla storiografia musicale e alla critica moderna […]. A tributo del grande compositore, nel corso degli ultimi decenni si sono succedute tante meritorie iniziative promosse da diversi soggetti istituzionali (pubblici e privati). Ma non poteva bastare: occorreva prendere un impegno con la sua memoria, per non lasciare all'occasionalità ciò che merita, invece, la creazione, su criteri scientifici ed impianti editoriali ineccepibili, di un riferimento internazionale per la figura di Niccolò van Westerhout.
18,00 17,10

Gli «Amorosi respiri». Musica, arte e storia nella Marsica e in Abruzzo tra Cinquecento e Seicento. Atti della Giornata di studio (Celano, Auditorium «Enrico Fermi», 3 febbraio 2018)

Gli «Amorosi respiri». Musica, arte e storia nella Marsica e in Abruzzo tra Cinquecento e Seicento. Atti della Giornata di studio (Celano, Auditorium «Enrico Fermi», 3 febbraio 2018)

Libro: Libro in brossura

editore: Morlacchi

anno edizione: 2020

pagine: 134

"Amorosi respiri musicali" è il titolo di un’importante silloge del monaco celestino Giacomo Fornaci di Chieti pubblicata a Venezia nel 1617 dall’editore Giacomo Vincenti. Tale intestazione ben incornicia il corpus di questo volume che raccoglie una serie di contributi presentati a Celano il 3 febbraio 2018 nel corso di una giornata di studio organizzata dall’Associazione Ensemble ’900 con l’apporto del Comune di Celano. Il libro presenta nove saggi che spaziano dalla Marsica e da Celano (Sergio Iacoboni, Paolo Peretti e Galliano Ciliberti) sino a Sulmona (Valter Matticoli e Giovanni Tribuzio) e a Chieti (Marco Vaccaro, Van Verrocchio, Lucia Palazzi, Pierluigi Mencattini e Galliano Ciliberti). Da queste indagini esce un panorama completamente nuovo, ricco e vivace della produzione musicale e artistica dell’Abruzzo tra Cinquecento e Seicento. «La nostra terra – scrive Settimio Santilli, sindaco del Comune di Celano, nella sua presentazione – è stata sempre generosa, ci ha dato artisti, poeti, musicisti e pittori ed è nostro dovere valorizzare al massimo queste figure che per noi non sono solo un vanto ma costituiscono uno dei momenti più forti della nostra identità culturale».
15,00

O celeste armonia di lieta sorte. Lectures, lezioni e ricerche di musicologia

O celeste armonia di lieta sorte. Lectures, lezioni e ricerche di musicologia

Libro: Libro in brossura

editore: Morlacchi

anno edizione: 2019

pagine: 212

Queste «Lectures, lezioni e ricerche di musicologia» vengono licenziate alle stampe sotto l’egida della poetessa arcade Maria Antonia Scalera Stellini (Acquaviva delle Fonti, 1634 – Ariccia, 1704). Il titolo di questo volume, O celeste armonia di lieta sorte, è infatti tratto della sua Serenata spirituale edita a Roma da Vitale Mascardi nel 1677 e collocata all’interno di una più ampia e preziosa silloge intitolata Li divertimenti poetici. Il verso è pronunziato significativamente dal personaggio allegorico della Poesia che si sta rivolgendo alla Musica nell’auspicio di unire le due arti.
16,00

«Parve che Sirio... rimembrasse una florida primavera». Scritti sulla musica a Roma nel Seicento con un inedito. Ediz. inglese, francese e italiana

«Parve che Sirio... rimembrasse una florida primavera». Scritti sulla musica a Roma nel Seicento con un inedito. Ediz. inglese, francese e italiana

Jean Lionnet

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Florestano Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 587

L'iniziativa di raccogliere tutti gli scritti "romani" di Jean Lionnet scaturisce dall'intento di offrire un concreto omaggio a vent'anni dalla scomparsa dell'illustre studioso. Il libro testimonia, infatti, la multiforme filigrana che sottende la pluralità degli approcci e degli interessi di ricerca che emergono con rara sapienza dai saggi di Lionnet, raggruppandoli in sei grandi sezioni: la Cappella Pontificia nel Seicento; il mecenatismo musicale delle grandi famiglie (i Borghese e i Chigi); le istituzioni musicali romane; la condizione sociale ed intellettuale del musicista a Roma; la musica come fonte storica; regards croisés tra Italia e Francia. Dalla lettura di questi lavori emerge come Lionnet fosse il miglior conoscitore della musica barocca nella Roma papale.
50,00

Opera omnia. Volume Vol. 1

Opera omnia. Volume Vol. 1

Antonio Maria Abbatini

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Florestano Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 178

Primo volume degli Opera omnia di Antonio Maria Abbatini (Città di Castello, 26 gennaio 1595 - Città di Castello, post 15 marzo 1679), restituisce in edizione moderna: i componimenti sacri manoscritti, i mottetti pubblicati in antologie coeve, nonché alcuni frammenti.
20,00

"Qu'une plus belle nüit ne pouvoit précéder le beau iour" . Musica e cerimonie nelle istituzioni francesi a Roma nel Seicento

Galliano Ciliberti

Libro

editore: Aguaplano

anno edizione: 2017

pagine: 392

«Qu’une plus belle nüit ne pouvoit précéder le beau iour» è il passo che un anonimo articolista della «Gazette de France» pubblicò nella relazione sui festeggiamenti per la canonizzazione di san Francesco di Sales, avvenuta il 19 aprile 1665 in San Pietro in Vaticano. Egli rimase fortemente suggestionato dalla molteplicità dei suoni, dai fuochi d’artificio colorati, dalle luci sfolgoranti che illuminavano a giorno la piazza antistante la grande basilica. Spesso gli stranieri venivano impressionati dalla ricchezza delle cerimonie religiose della Città Eterna: anch’esse erano rappresentazione e spettacolo, e tali simboli colpivano la stessa idea di fantastico che molti viaggiatori portavano con loro dalla Francia. È interessante constatare quanto tale “Roma francese” spicchi tutt’oggi significativamente sia nell’area centrale della Città Eterna (Palazzo Farnese, Villa Medici, la scalinata di Trinità dei Monti), sia nei luoghi di culto delle chiese nazionali (San Luigi dei Francesi, Trinità dei Monti) o delle basiliche romane (cappella di Santa Petronilla a San Pietro e, più ancora, San Giovanni in Laterano). Siti simbolici e immortali che hanno stimolato una messe sterminata di studi, indagini, ricerche sulle relazioni tra Roma e la Francia in ogni campo. Eppure, nonostante questo vasto nonché erudito dissodamento, c’è chi ha evidenziato, come Olivier Poncet, quanto la rete delle chiese nazionali francesi richieda ancora oggi un grande sforzo di sintesi, che permetterebbe di superare il ridotto orizzonte delle monografie specifiche. Questo libro cerca di colmare tale lacuna storiografica limitatamente a un ambito specifico: la musica. Le ricerche che qui trovano approdo riguardano, infatti, tutto ciò che concerne la produzione musicale nelle istituzioni religiose francesi di Roma: San Luigi dei Francesi, Sant’Ivo dei Bretoni, il convento e la chiesa dei Minimi francesi della Trinità al Monte Pincio (Trinità dei Monti), San Dionigi alle Quattro Fontane, San Nicola dei Lorenesi, San Claudio dei Borgognoni; non trascurando le cappelle francesi a San Pietro (Santa Petronilla) e a San Giovanni in Laterano (la messa di Santa Lucia) e le fondazioni francesi nel santuario di Loreto. Un’indagine a tutto campo condotta attraverso un corpus documentario estremamente ampio: fonti d’archivio, antichi inventari di musiche, relazioni, dispacci, cronache, lettere, libri liturgici e, soprattutto, musiche a stampa e manoscritte considerate come documento/monumento necessario per la ricomposizione dei diversi contesti istituzionali. Al centro di questa ampia narrazione si collocano il fastoso mecenatismo degli ambasciatori di Francia presso la Santa Sede e la musica prodotta e scritta in/per queste istituzioni, aspetto finora completamente trascurato. L’individuazione del repertorio superstite (salmi, antifone, mottetti e messe polifoniche), la sua rigorosa inclusione nel quadro liturgico del cerimoniale utilizzato, nonché la complessa ricostruzione di un preciso contesto liturgico in cui inserire tali musiche hanno costituito il fine ultimo di questo libro. Correlando poi fonti musicali e cerimoniale si è potuto individuare – recuperandolo – tutto un nucleo di composizioni che altrimenti sarebbe rimasto sommerso.
25,00 23,75

Il teatro degli accademici illuminati di Città di Castello
31,00

Orvieto. Una cattedrale e la sua musica (1450-1610)
99,00

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