Libri di Giancarlo Governi
Il pianeta Totò, ammesso e non concesso
Giancarlo Governi
Libro
editore: Gremese Editore
anno edizione: 1998
pagine: 190
Vittorio De Sica. Parlami d'amore Mariù
Giancarlo Governi
Libro
editore: Gremese Editore
anno edizione: 1998
pagine: 186
Ebbene sì, maledetto Carter. Supergulp! I fumetti in tv
Guido De Maria, Giancarlo Governi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Salani
anno edizione: 2003
pagine: 158
Un'antologia di Supergulp, fumetti in tv. Il testo contiene la storia di 'Gulp!' e 'Supergulp!' raccontata da Guido De Maria, Giancarlo Governi, Vito Lo Russo, Mauro Mattioli, Luciano Secchi e con un'introduzione di Francesco Guccini. Al testo è allegata una videocassetta della durata di 60 minuti che contiene: Supergul!; Alan Ford e il gruppo di TNT; Jak Mandolino; Corto Maltese, Giumbolo; Ebbene sì, maledetto Carter!; Nick Carter.
Amici
Giancarlo Governi
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2025
pagine: 276
Giancarlo Governi ripercorre le tappe di una vita attraverso le amicizie che lo hanno segnato e cambiato per sempre, dando il via a un racconto unico e sorprendente che si legge proprio come un romanzo. Ogni capitolo è dedicato a un amico: i bambini cresciuti insieme a lui nel quartiere popolare di Trastevere, i compagni di giochi del paese di campagna dove la sua famiglia si rifugiò durante la guerra, fino ai nomi più noti che l'autore ha incontrato grazie al suo lavoro di giornalista e autore televisivo in Rai: da Alberto Sordi a Roberto Benigni, da Enzo Tortora a Guido De Maria che, insieme a Bonvi, creò l'indimenticabile personaggio di Nick Carter, portato in televisione proprio da Governi. Un'autobiografia ricchissima e dettagliata, che è prima di tutto uno spaccato dell'Italia nel secondo Novecento ma anche un tributo sentito a uno dei tesori più preziosi che si possano accumulare in una vita: l'amicizia. Un memoir che, partendo dalla Roma degli anni Quaranta, ricostruisce il periodo d'oro della televisione italiana descrivendo ambienti e situazioni da una prospettiva privilegiata, con partecipazione insolita e autentica passione.
Ma tutti gli altri giorni no
Giancarlo Governi, Massimiliano Governi
Libro: Libro in brossura
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2022
pagine: 128
In piena pandemia, un figlio (noto scrittore) decide di avviare un dialogo con suo padre (storico autore televisivo e dirigente della Rai) per rompere i silenzi di un lungo e complicato rapporto. Una conversazione intima sulle incomprensioni e le passioni condivise (in primis, i fumetti) che, domanda dopo risposta, prende la forma di un piccolo saggio di costume, uno spaccato di storia della televisione, della società e della cultura italiana, con aneddoti preziosi e spesso inediti su Sordi, Benigni, Craxi, Pertini, Gramsci e molti altri. Dopo anni di silenzi e incomprensioni, un figlio ultracinquantenne e un padre ormai anziano si ritrovano a comunicare a distanza, per iscritto, durante il confinamento. Il figlio, uno scrittore, sembra diventato meno impaziente, meno intollerante, e ascolta - forse per la prima volta - lo scandire delle tappe più importanti dell'esistenza paterna: dall'esperienza giovanile di venditore di macchine da scrivere ai primi articoli da giornalista praticante, dalla carriera in Rai come dirigente e poi capostruttura fino all'invenzione di programmi leggendari come SuperGulp! Fumetti in TV, Il pianeta Totò, Storia di un italiano, senza risparmiare i periodi della vita privata più oscuri. Ma anche il figlio, di carattere riservato e schivo, parla di sé, dei fallimenti iniziali come romanziere, delle depressioni, dell'avversione per la società dello spettacolo. Ne viene fuori un libro-conversazione pervaso da un'intimità intensa e mai ostentata, animato dalla curiosità di Massimiliano che vuole scoprire di che pasta è fatto Giancarlo, che vuole 'stanarlo' finalmente, ripercorrendo il suo percorso umano e artistico. Un libro che procede tra vita e storia, che riallaccia nella memoria un figlio e un padre, due generazioni, mentre sullo sfondo scorre un paese che cambia.
Quando il cinema era Vittorio De Sica
Giancarlo Governi
Libro: Libro in brossura
editore: Marlin (Cava de' Tirreni)
anno edizione: 2024
pagine: 176
“Sono nato a Sora, il 7 luglio 1901, dunque sono ciociaro, anzi cafone.” Così si presentava Vittorio De Sica, padre del neorealismo e tra i più celebrati registi e interpreti cinematografici in Italia e nel mondo. Dalla giovinezza trascorsa in “una tragica e aristocratica povertà” alla gavetta nei teatri di prosa e all'approdo al mondo del cinema, queste pagine ricche di aneddoti e gustosi retroscena ripercorrono la vita e la carriera di un personaggio straordinario i cui film hanno segnato un’epoca. Figura geniale e contraddittoria, dedita ai vizi quanto agli affetti familiari, la storia di De Sica si intreccia con icone del calibro di Luchino Visconti, Totò, Gina Lollobrigida, Sofia Loren, Alberto Sordi. Ma è dal sodalizio con Cesare Zavattini che nel dopoguerra nascono i capolavori che lo consacrano nel pantheon dei grandi registi: “Sciuscià”, “Ladri di biciclette”, “Miracolo a Milano”, “Umberto D.”, raccontano magistralmente gli albori dell'Italia democratica dal punto di vista dei deboli, di coloro che sono tagliati fuori dal cosiddetto “miracolo economico”. E, finita inesorabilmente la stagione del neorealismo, sa reinventarsi mettendo la sua sensibilità artistica al servizio di grandi interpreti e di produzioni come “La ciociara”, “Ieri, oggi, domani” e “Matrimonio all'italiana”. Dando vita a personaggi che hanno saputo raccontare un'Italia tragica e intensa, costantemente sospesa tra la goliardia e l'amarezza. Il volume è arricchito dalla biofilmografia completa di De Sica redatta da Anna Maria Bianchi.
Mister volare
Giancarlo Governi, Leoncarlo Settimelli
Libro: Libro in brossura
editore: Vallecchi Firenze
anno edizione: 2024
pagine: 266
Domenico Modugno, insieme a Garibaldi, Verdi, Caruso e Pavarotti, è senza dubbio uno degli italiani più conosciuti al mondo. Le sue canzoni sono state tradotte e cantate in oltre 150 paesi. La parola "volare" è risuonata ovunque come desiderio, sogno di liberazione, simbolo di tempi nuovi, ma anche come segno di solidarietà. In Italia, quel grido sottolineò l'aspirazione di progresso senza negare il cuore antico di un paese, anzi partiva proprio dal profondo della nostra storia, riallacciandosi ad essa e alle sue millenarie stratificazioni. Domenico Modugno era nato nel Sud in un paese povero, e arrivò a conquistare l'America. Più che una storia, la sua è una leggenda che è giusto raccontare. Il libro segue Modugno lungo un percorso biografico come in un romanzo appassionante, guidando il lettore attraverso l'infanzia difficile e avventurosa, l'ostinazione per realizzare il sogno di fare l'attore, e il successo, quasi inaspettato, come autore e interprete delle più belle canzoni del dopoguerra. Fino alla malattia, che chiuse la sua carriera artistica ma fu l'inizio di una nuova vita di impegno civile a fianco della parte più debole della società. Una galleria di eventi spesso sbalorditivi, raccontati col piglio della narrazione romanzesca e seguita da un approfondito saggio musicologico che, per la prima volta, rivela caratteristiche e segreti della sua enorme produzione musicale.
Nannarella. Il romanzo di Anna Magnani
Giancarlo Governi
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2023
pagine: 276
A cinquant'anni dalla morte, Anna Magnani rimane un'icona del cinema italiano del dopoguerra. Simbolo dell'Italia nel periodo della Ricostruzione, capace di spaziare con grande naturalezza dai toni drammatici a quelli leggeri, riuscì a incarnare come poche la voglia di riscatto e le passioni tipiche di quegli anni. Nannarella, omaggio alla sua figura, torna in libreria in un'edizione rinnovata con l'aggiunta di un capitolo espressamente dedicato alla sua famiglia, immigrata a Roma ma di origini romagnole. Con la sua penna brillante, Giancarlo Governi ripercorre l'intera parabola esistenziale di una donna che, dall'infanzia passata in una casa di sole donne fino al successo internazionale come stella del cinema, fu protagonista assoluta di un'intera stagione artistica fino a diventare una delle più grandi attrici di tutti i tempi. La gioventù, l'ascesa e la carriera di Anna Magnani vengono ricostruite qui attraverso flash, aneddoti ed episodi di vita vissuta, fatti di incontri, esaltazioni, tristezze ma anche di grandi risate e crisi profonde che segnarono la donna quanto il suo personaggio. Il libro, così, rivela una personalità potente, esplosiva, e il talento innato di un'attrice vera, che fece dell'autenticità un valore, con i vantaggi e gli svantaggi che questo comportava all'epoca. Una donna di indubitabile fascino, il cui coraggio contribuì a trasformarla nell'interprete femminile per eccellenza creando il mito di un'artista completa, unica e speciale. Nella sua vita, amori, successi, gioie e dolori trovarono nella recitazione il loro riflesso fino a farle vincere l'Oscar come migliore attrice protagonista, dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti anche in patria. Un libro fondamentale per la storia del cinema italiano su un'attrice straordinaria di grandissima forza espressiva destinata a rimanere per sempre nell'immaginario collettivo.
È passato un gatto nero. Il romanzo di Memo comandante partigiano
Giancarlo Governi
Libro: Libro in brossura
editore: Reality Book
anno edizione: 2023
pagine: 118
Che senso ha oggi un libro, un romanzo, su un eroe della Resistenza? Ce lo siamo chiesti, e la risposta è venuta facile: in un momento di smemorizzazione, quando chi ricorda vuole dimenticare e chi non sa non è interessato a un passato che non viene più raccontato neppure da quelli che avrebbero il dovere di tenerlo vivo, come la scuola, è necessario raccontare. Chi custodisce la memoria ha il dovere di trasmetterla alle nuove generazioni. Parlare della Resistenza, del fascismo, del nazismo, della seconda guerra mondiale, e poi del dopoguerra, della Repubblica e della Costituzione, oggi è reso necessario da questa tendenza a negare i valori della Storia, a voler ricordare e celebrare soltanto quello che è condiviso, a questa tendenza al revisionismo e soprattutto a negare in maniera recisa ogni sintomo che quella storia negativa tende a riproporsi. Chi sa non può tacere ma deve raccontare, perché la memoria sia sempre viva perché un popolo senza memoria è un popolo senza radici e senza futuro. Così abbiamo deciso di ripubblicare questa storia di Resistenza. Quando i partigiani di Carrara comandati da Memo decidono di passare dalle azioni di sabotaggio cittadino alla guerra per bande, hanno bisogno di armi. Allora Memo decide di andarsele a prendere là dove sono, nella caserma della federazione fascista. Infiltra, quindi, due partigiani fra i brigatisti neri. Dopo qualche giorno i due fanno sapere che la notte dopo saranno di guardia e che la parola d’ordine sarà “è passarto un gatto nero”. La notte dopo Memo si presenta con una decina di partigiani. “Chi va là - gridano i due infiltrati - parola d’ordine!”. “È passato un gatto nero”. “Entrate”. Memo entra, prende prigionieri i brigatisti neri che stanno dormendo e gli porta via tutte le armi. Il gatto nero diventerà il simbolo dei partigiani di Memo che combatteranno fino alla liberazione di tutta la Versilia e di Carrara, che libereranno tre volte. Le prime due saranno gli Alleati a farli tornare indietro, perché non ancora pronti per l’avanzata, la terza volta definitivamente. Alla loro testa c’era Memo, Alessandro Brucellaria, l’unico uomo al comando di duemila ragazzi che portavano nel cuore tre cose: Libertà, Giustizia sociale e Italia.
Cinecittà. La pupilla del Duce
Mario Pacelli
Libro: Libro in brossura
editore: Graphofeel
anno edizione: 2022
pagine: 213
Cinecittà, fabbrica dei sogni, delle illusioni, dei miti, voluta fortemente da Mussolini come parte integrante del suo regime. Il libro ne ripercorre la storia, insieme a quella del cinema italiano, in una prospettiva che mette in evidenza l’importanza della “Hollywood sul Tevere” nello sviluppo urbanistico della Capitale e nell’immaginario dei suoi abitanti. Sfilano in queste pagine dense e avvincenti divi e dive dal fascino irresistibile, artigiani abilissimi e affaristi senza scrupoli, registi dal tocco magico e artisti del makeup, politici poco lungimiranti e autentici geni della fotografia. Cinecittà diviene la parabola di un Paese ricco di grandi talenti e occasioni sprecate, di genio e arbitrio, che il cinema italiano ha saputo esprimere con tanta efficacia. Prefazione di Giancarlo Goderni.
Bettino Craxi. I suoi ultimi vent'anni
Umberto Cicconi
Libro: Libro in brossura
editore: DIARKOS
anno edizione: 2022
pagine: 267
Questo su Bettino Craxi, scritto dal suo fotografo personale, è un libro che, come in una lunga lettera memoriale, rievoca gli ultimi anni di Craxi, il trauma del suo processo e del suo declino politico, la iniquità del suo esilio e la tragedia della sua malattia. Il racconto non si sofferma sull’aspetto politico, ma su quello umano di Craxi, delineandone i tratti più affettuosi e imprevedibili, le sue manie e la sua capacità di cogliere l’essenziale di ogni situazione, fino alla solitudine assoluta che accompagnò gli ultimi anni della sua vita nel rifugio di Hammamet e alla straziante agonia degli ultimi mesi. Prefazioni di: Bobo Craxi, Giancarlo Governi, Antonio Ghirelli.
Alberto Sordi. Storia di un italiano
Giancarlo Governi
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2020
pagine: 256
"Mi dispiace, ma io so' io, e voi non siete un cazzo!" La celebre battuta del Marchese del Grillo, entrata immediatamente nell'immaginario collettivo, non potrebbe essere più lontana dalla personalità di Alberto Sordi, un uomo affabile, che aveva una straordinaria voglia di scherzare, di spiazzare l'interlocutore, di trovare sempre il lato debole delle cose e delle persone. Nei suoi innumerevoli personaggi ha incarnato e portato alla ribalta tutti i tipi dell'italiano, tratteggiandoli non solo con l'interpretazione ma anche con una cascata di colpi di genio. Sordi studiava personalmente le connotazioni esteriori dei suoi personaggi, il modo di vestire, il modo di camminare, il modo di pettinarsi, perfino l'attaccatura e la foggia dei capelli per far capire allo spettatore che tipo fosse: un cretino, un sognatore, un ingenuo, un furbo, un criminale, un povero cristo. Voleva rappresentare sulla scena la vita reale di un'Italia in rapida trasformazione, prima allegra negli anni Cinquanta e Sessanta del boom economico, poi tragica ai tempi del terrorismo, negli anni Settanta, e lo smarrimento degli anni successivi. La sua Storia di un italiano andò in onda su Rai2, tra il 1979 e il 1989, ottenendo un successo clamoroso. Giancarlo Governi lo ha accompagnato per due anni in questa avventura di selezione e montaggio, lavorando con il grande attore ogni giorno e parlando con lui di tutto: della Roma e della Lazio, del rapimento di Aldo Moro, del passato e del presente, di Mussolini e di Andreotti, di De Sica, di Fellini e di Totò. Ma con la sua Storia di un italiano Alberto Sordi ha raccontato soprattutto la storia d'Italia e del costume, il fascismo, la guerra, la ricostruzione, il boom e la crisi di un Paese. Quel che Giancarlo Governi oggi ci racconta, è l'opera colossale con cui Sordi ha voluto raccontare il suo tempo, attraverso i suoi film, un patrimonio che fa parte del "tesoro sordiano" custodito nel Museo a lui dedicato.