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Libri di Giuseppe Berta

Chi ha fermato Torino? Una metafora per l'Italia

Giuseppe Berta, Angelo Pichierri, Arnaldo Bagnasco

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2020

pagine: 144

Quali sono le ragioni del ripiegamento di Torino? Come si spiega la crisi della città? Sono le questioni con cui si confrontano due sociologi e uno storico dell'economia. Ogni capitolo del libro solleva una domanda specifica. Il primo: come si riesce a regolare le direttrici dello sviluppo conciliando il rilancio economico con l'obiettivo della coesione sociale? Il secondo: perché l'economia continua ad arretrare? Il terzo: che cosa possono fare davvero per la città le istituzioni, l'amministrazione e i beni pubblici locali? Le risposte a queste domande intendono contribuire alla ripresa del discorso pubblico su Torino ma anche, in termini generali, sulle città italiane. Perché Torino, come recita il sottotitolo del volume, rappresenta in fondo una metafora dell'Italia.
12,00 11,40

Produzione intelligente. Un viaggio nelle nuove fabbriche

Produzione intelligente. Un viaggio nelle nuove fabbriche

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 158

Sul futuro dell'Italia industriale ci si è molto interrogati, anche prima che la crisi economica mordesse la carne viva delle strutture produttive: con il 20 per cento di occupati nell'industria e la predominanza di piccole e medie aziende, il nostro Paese ha rappresentato un'anomalia e in molti hanno dubitato della capacità del sistema di rigenerarsi. Oggi, con l'avanzare delle difficoltà economiche da un lato, e delle nuove tecnologie dall'altro, il sistema industriale continua a subire mutamenti profondi, organizzandosi su una nuova geografia e nuove funzioni. Giuseppe Berta riconosce il delinearsi di un nuovo modello, articolato intorno a un insieme di gangli di "manifattura intelligente", all'interno di imprese in cui l'associazione produttiva si coniuga con l'alta qualità dei servizi e dell'assistenza. Un reticolo che travalica le precedenti linee di demarcazione territoriale grazie a cui si era conformata la rappresentazione delle differenti Italie economiche. Il disegno, però, è ancora embrionale: contribuire al suo assestamento è un passo decisivo verso il superamento della crisi.
16,50

Detroit. Viaggio nella città degli estremi

Giuseppe Berta

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2019

pagine: 235

Detroit, fucina permanente di situazioni estreme, è una specie di teatro in cui si rappresentano senza mediazioni o aggiustamenti le dinamiche di trasformazione cui va soggetto l'Occidente. Motor City, la capitale dell'automobile, in espansione vertiginosa per tanta parte del Novecento, da oltre mezzo secolo è precipitata nel baratro della deindustrializzazione, della povertà e della protesta razziale, diventando sinonimo di degrado urbano e di pericolosità sociale. Come è passata Detroit da un estremo all'altro? Il libro racconta l'evoluzione della città soprattutto attraverso i luoghi e le personalità che l'hanno segnata: il trionfo della fabbrica fordista con Henry Ford e Diego Rivera, chiamato a realizzare i celebri murales sull'industria; le lotte sindacali e sociali con la figura del sindacalista Walter Reuther; le proteste razziali con Rosa Parks, Martin Luther King e Malcolm X, che qui tennero alcuni dei loro discorsi più importanti. E il futuro dell'auto, dopo Sergio Marchionne. Alla fine, Detroit appare come una sorta di teatro delle contraddizioni della contemporaneità occidentale esposte nella loro forma più diretta, talvolta brutale.
16,00 15,20

Eclisse della socialdemocrazia

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2010

pagine: 156

A un passo dalle regionali italiane di marzo, banco di prova del nuovo partito democratico, e in vista dell'altro esame cruciale per la sinistra europea che saranno le elezioni inglesi di giugno, l'analisi severa e stringente di Berta è riproposta in una nuova edizione integrata e aggiornata. Nel corso del ventesimo secolo la socialdemocrazia ha rappresentato il grande progetto di correggere ed equilibrare l'evoluzione capitalistica con una forte spinta alla giustizia sociale. Con il welfare e l'economia mista la socialdemocrazia ha segnato una lunga e positiva stagione di "democrazia ugualitaria" nella politica europea e anche americana. Ma nell'Europa contemporanea essa ha finito per smarrire quell'istanza di equità che l'aveva caratterizzata, finendo per candidarsi niente più che a una gestione modernizzatrice dell'economia, come ha fatto in particolare il New Labour di Blair. È parso insomma che non vi fosse altra prospettiva che amministrare il capitalismo, assecondare l'evoluzione economica. Ora che la crisi globale ha infranto l'illusione che la macchina dell'economia generi da sé maggior benessere per tutti, la socialdemocrazia è muta.
10,00 9,50

Fiat-Chrysler e la deriva dell'Italia industriale

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2011

pagine: 142

L'alleanza Fiat-Chrysler ha costituito un punto di svolta nel panorama industriale del nostro paese. Sull'orlo del collasso al passaggio di secolo, dopo un difficile rilancio, la Fiat ha colto l'occasione della crisi globale del 2008 per trovare nel legame con la Chrysler la via d'uscita da una situazione altrimenti senza futuro. Ma ciò ha finito col proiettare la nostra maggiore impresa industriale fuori dei confini nazionali, calamitandola nei flussi di una dinamica globale che minaccia il suo ancoraggio al sistema italiano. Il progressivo distacco dall'Italia della sua impresa-simbolo pone perciò interrogativi sulle prospettive stesse del nostro industrialismo. C'è ancora spazio per la grande impresa?
14,00 13,30

L'ascesa della finanza internazionale

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2013

pagine: 256

La prima globalizzazione, nella seconda metà dell'Ottocento, fu accompagnata, e in un certo senso guidata, da un'élite internazionale ristretta e potente, artefice di un nuovo sistema economico. A propria capitale eresse la più grande metropoli di allora, Londra, sede di due imperi: quello diplomatico-militare vittoriano e quello informale, dai confini mobili, della finanza. I merchant bankers londinesi furono un'aristocrazia atipica, che intrecciava il potere del denaro con quello delle relazioni istituzionali e sociali. In questo libro si racconta l'ascesa di tale élite imperiale, capitalistica e aristocratica insieme, e se ne descrivono il profilo sociale e la cultura operativa. Si parte dalla scoperta della globalizzazione, si analizzano poi da una parte la diffusione di speculazione e gioco di Borsa e dall'altra la concentrazione in poche mani di un colossale potere economico e politico. I finanzieri internazionali si erano dati tacite ma stringenti regole comportamentali che delimitavano lo spazio tanto della concorrenza quanto della cooperazione. L'epoca in cui la globalizzazione si delineò non fu affatto un periodo di anarchia economica, bensì di regolazione dell'economia, sebbene su basi rigorosamente privatistiche. E forse è questa la differenza più profonda rispetto alla globalizzazione del nostro tempo, che ha sottratto la dinamica della finanza a ogni regola.
16,00 15,20

L'Italia delle fabbriche. La parabola dell'industrialismo nel Novecento

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2014

pagine: 329

Il libro disegna la parabola della cultura industriale italiana dagli albori negli anni dieci del Novecento a oggi. Sono esaminate la formazione della grande industria a inizio secolo e le posizioni che industriali e parti sindacali assunsero in merito al modello fordista americano e all'avvio della produzione di massa. È affrontato poi il momento d'oro dell'industrialismo italiano negli anni del boom, letto nell'azione di uomini come Adriano Olivetti, Vittorio Valletta, Enrico Mattei. È infine descritto il graduale sfaldamento dell'industrialismo novecentesco con i nuovi preoccupanti scenari aperti dalla globalizzazione e dalla crisi.
24,00 22,80

Oligarchie. Il mondo nelle mani di pochi

Giuseppe Berta

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2014

pagine: 122

La globalizzazione da un lato, e la crisi della rappresentanza dall'altro, sembrano oggi insidiare la presa e la tenuta della democrazia all'interno delle società contemporanee, al punto che si parla sempre più spesso dell'avanzata di oligarchie vecchie e nuove. Il libro affronta alcuni interrogativi di fondo che riguardano la tenuta stessa degli attuali regimi democratici. Un sistema globale come quello emerso nell'ultimo ventennio lascia spazi e quali alla democrazia rappresentativa? E fino a che punto si può porre argine al prevalere delle oligarchie?
10,00 9,50

La via del Nord. Dal miracolo economico alla stagnazione

Giuseppe Berta

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2015

pagine: 295

Nel raccontare la metamorfosi della società settentrionale dalla ricostruzione post-bellica a oggi, il libro ne documenta dapprima l'ascesa, delineando le trasformazioni che hanno attraversato le imprese, il lavoro, le città, la politica, per soffermarsi poi sulle contraddizioni, le fragilità, i problemi irrisolti che hanno via via sottratto al Nord il ruolo di guida del paese, fino a fargli perdere quella capacità progettuale che aveva sostenuto la sua espansione. Il Nord dei nostri giorni subisce così la deriva del ripiegamento e della stagnazione, che mentre induce il declino dell'Italia minaccia ormai ampie aree dell'Europa.
18,00 17,10

Le idee al potere

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Comunità

anno edizione: 2015

pagine: 324

"Le idee al potere" ricostruisce la storia della grande industria di Ivrea negli anni Cinquanta e ci consegna uno dei ritratti più approfonditi del profilo imprenditoriale di Adriano Olivetti. L'opera si sofferma in particolare sul ruolo insieme centrale e controverso della cultura nell'impresa. Un volume oramai classico della critica olivettiana, per chi intende approfondire una tra le vicende industriali e umane più note e studiate del Novecento e che, dopo la prima edizione di metà anni Ottanta, torna finalmente disponibile per gli studiosi e gli appassionati olivettiani. Un contributo per la comprensione di un'esperienza imprenditoriale ancora di grande attualità.
14,00 13,30

Dal risparmio all'investimento. Per il rilancio delle imprese, dell'innovazione e dell'occupazione in Piemonte

Giuseppe Berta, Dario Tosetti

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2016

pagine: XV-94

Tra il risparmio e l'investimento si è creato un diaframma che influisce negativamente sulle prospettive dello sviluppo italiano, la capacità di espansione delle nostre imprese, specie quelle di dimensioni intermedie che racchiudono oggi l'anima migliore del capitalismo imprenditoriale italiano, è limitata dal flusso inadeguato delle risorse finanziarie a disposizione dell'economia reale. Eppure, la via del rilancio delle basi produttive del Paese passa proprio dal rafforzamento del tessuto economico e imprenditoriale che ha permesso al Nord Ovest di svolgere un ruolo di traino per l'intera società italiana. Ciò potrà avvenire soltanto se una quota significativa dell'imponente accumulo di risparmio in possesso delle famiglie italiane verrà posta al servizio di una rinnovata strategia di investimento produttivo. Questo saggio vuol essere una sollecitazione e una forte proposta per ricostituire un circolo virtuoso tra risparmio e investimento allo scopo di valorizzare le risorse imprenditoriali e metterle nelle condizioni di esprimere il loro rilevante potenziale di crescita. In particolare, gli autori sostengono la necessità di avviare un nuovo schema di cooperazione tra tutte le componenti economiche in grado di vincere lo stallo che troppo a lungo ha rallentato l'espansione delle forze produttive. Delineano così un percorso praticabile per il recupero di una sinergia fra tutti gli attori principali del sistema economico... Presentazione di Alberto Dal Poz.
16,00 15,20

Che fine ha fatto il capitalismo italiano?

Giuseppe Berta

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2016

pagine: 160

Che fine ha fatto il capitalismo italiano? La realtà industriale italiana presenta continuamente casi di imprese virtuose, che operano con successo sui mercati internazionali. Si tratta di imprese di taglia intermedia, che animano un'imprenditorialità vigorosa ma non hanno la forza di sostituirsi ai campioni del passato. Il libro invita a una riconsiderazione coraggiosa degli assetti imprenditoriali dell'Italia d'oggi e a una valutazione realistica del nostro potenziale economico e industriale. La sfera più propria del nostro paese secondo l'autore - è quella del mercato e non del capitalismo: alle sue reti lunghe occorre agganciarsi per non rinunciare a una prospettiva di sviluppo che possiamo ancora conseguire.
14,00 13,30

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