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Libri di Giuseppe Scaraffia

Braganza's crown jewels. The Royal Treasure of Portugal at Ajuda National Palace

Alberto Ribeiro, Giuseppe Scaraffia

Libro: Libro rilegato

editore: Franco Maria Ricci

anno edizione: 2024

pagine: 144

Raccontando la storia del Palazzo da Ajuda di Lisbona e del suo tesoro, il volume rivelerà riflessi inattesi e curiosi dettagli della storia del Portogallo dal punto di vista delle regine, sfaccettate e brillanti come i loro gioielli. Nemmeno la fervida fantasia di Ovidio, particolarmente versata nel campo delle metamorfosi, poteva immaginare che un palazzo venisse mutato, quasi d’incanto, in un forziere. Eppure è il destino che è toccato al Palazzo da Ajuda a Lisbona, sorto nel 1795 con lo scopo di raccogliere le ricchezze dell’impero portoghese dopo la distruzione del Paço de Ribeiro e all’incenerimento del suo sostituto. Grazie all’intervento del re Luigi I e soprattutto a quello della sua consorte Maria Pia di Savoia, il palazzo prese infine la forma attuale, divenendo una raffinata abitazione nobiliare che raccoglieva ogni tipo di opere d’arte. Oggi si mostra benevolmente a chi ne vuole esplorare i tesori e forse quello più sfavillante, di cui sono illustrati tra le pagine di questo volume i pezzi più belli e sorprendenti, è il Museo del Tesoro Reale. Esposto con un nuovo allestimento dal 2022, raccoglie gioielli, monete e altri oggetti preziosi appartenuti alla famiglia reale dei Braganza. Il volume ripercorre sia la storia del palazzo con il testo di José Alberto Ribeiro, sia quella dei Braganza, esplorata nel testo di Giuseppe Scaraffia attraverso le biografie delle regine.
90,00 85,50

Miti minori

Giuseppe Scaraffia

Libro

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 1995

pagine: 256

9,00 8,55

Femme fatale

Giuseppe Scaraffia

Libro: Libro in brossura

editore: Vallecchi

anno edizione: 2009

pagine: 144

Tra i tanti miti nati nell'800, dal vampiro al dandy, quello della donna fatale è il più vivido e tenace. La femme fatale è una donna inafferrabile. Più si concede e più sfugge a chi cerca di possederla. La sua irresponsabilità amorosa ricorda agli uomini che la vita è breve e solo chi si abbandona alla passione può sperare di averla veramente vissuta. Questo libro racconta la storia di donne fatali, delle loro civetterie, delle loro eccentricità, della loro spregiudicatezza, degli amori disperati che hanno suscitato, della bellezza con cui hanno illuminato il loro tempo.
15,00 14,25

La donna fatale

La donna fatale

Giuseppe Scaraffia

Libro

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2010

pagine: 162

Emerge, la femme fatale, da un secolo morigerato, l'Ottocento. S'accampa nelle pagine di una letteratura - i cui testi vanno dai Tre moschettieri ai romanzi di D'Annunzio - destinata più al comune sentire che alla trasgressione. Vive fino alla Grande Guerra, "il crepuscolo di un mondo", e non per caso è forse una donna fatale la "giovane signora snella, con un vestito marrone da viaggio ad ampia tournure, con un cappellino di paglia ornato a pallottoline che non rius-civa a nascondere la maliziosa avvenenza del volto" ma che viene a prendere il Gattopardo nel delirio dell'agonia, "più bella di come mai l'avesse vista negli spazi stellari", in quel tardo romanzo in cui il passato entra nel presente a ever-sione del tempo e dell'oggi. La fenomenologia della donna fatale che in queste pagine traccia Scaraffia, permette di schizzarne il ritratto: è nordica, borghese, prossima al gelo della morte quanto le estasi controriformistiche che le si con-trappongono, latine e aristocratiche, somigliano alla voluttà. Ed è, in questa linea, suggestiva una ipotesi, che il mito trasfiguri quei dibattiti, di campo calvinista e giansenista, sulla predestinazione e la grazia, in cui il peccato è presenza indifferente alle opere dell'uomo, e si contende l'anima in una lotta che è angoscia senza tempo.
21,00

Le torri d'avorio

Giuseppe Scaraffia

Libro: Libro in brossura

editore: Excelsior 1881

anno edizione: 2011

pagine: 352

"L'arredamento", diceva Robert de Montesquiou, "è uno stato d'animo". Prima ancora che sulla carta, ogni scrittore proietta la sua creatività sui muri che lo circondano. Non importa se sia povero o ricco: gli oggetti che sceglie per arredare lo spazio in cui lavora sono le tessere di un mosaico con cui esprime la sua idea dell'arte. Dai mobili preziosi dei fratelli Goncourt alle ragnatele di Jarry, si tratta sempre di un alfabeto muto in cui gli scrittori traducono la loro visione del mondo. Per questo le case degli scrittori francesi del XIX secolo sono interessanti per qualsiasi lettore, perché sono delle palestre della creazione. Un tipo di creazione, quello dell'arredamento, con cui ognuno può e deve misurarsi.
18,50 17,58

I piaceri dei grandi

Giuseppe Scaraffia

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2012

pagine: 241

I grandi autori avvertivano prima di tutto il vuoto - spiega Giuseppe Scaraffia all'inizio di questa traversata a tappe nei costumi di vita dei protagonisti della cultura occidentale. Perciò, tutto quello che facevano, per riuscire a dare diletto a se stessi, era il modo che avevano di "arredare il vuoto"; e quanto più elaborato, eccentrico, sofisticato, maniacale od effimero, questo diletto si mostra ai nostri occhi, tanto maggiore doveva esercitarsi su di loro la pressione diffusa di quel nulla che li minacciava: "ognuno ha la propria ricetta e spesso i più dissipati sono proprio i saggi". Secondo lo stile formatosi in tanti volumi contemporaneamente ironici e colti, Scaraffia conduce il lettore tra le pagine e le vite, con un bagaglio immenso di critica e fatti, e con un tratto di scrittura capace di rappresentare rapidissimo una figura del palcoscenico letterario dei secoli. In questo libro il centro dei suoi interessi sono le attività a cui i grandi si davano per trovare gioia o riposo o oblio o ebbrezza, da cui ricavavano, appunto, piaceri: analizzate e sistemate per ordine. I baci, i cani, i tatuaggi, le valigie, i giardini, le motociclette, e tutto il resto: non suonano come manie di artisti narcisisti ma, nel modo di scandagliarli dell'autore, sono finestre che si aprono sulle anime e sulle poetiche. Ed è come entrare nel salottino di casa dei grandi scrittori e farsi raccontare cosa facevano per dimenticarsi di sé.
13,00 12,35

Infanzia

Giuseppe Scaraffia

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2013

pagine: 238

L'infanzia trionfa in letteratura negli stessi anni in cui nella mente dell'uomo occidentale penetrava l'idea di progresso e del potere infinito dell'esatta conoscenza; e quando la stessa infanzia, nascendo la sua scienza, cessava di essere condizione imperfetta, o ineffabile mistero. Ma nelle pagine di scrittori e poeti l'universo infantile ha il colore dell'ombra e i contorni della mostruosità, è crogiuolo di indecifrabili cosmogonie, è l'esperienza del mito e della misticità. Questo libro del mito si occupa, e lo scompone e lo ordina come una litografia, un racconto del mito.
14,00 13,30

Il demone della frivolezza

Giuseppe Scaraffia

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2016

pagine: 226

"Sono proprio gli oggetti la cruna dell'ago attraverso cui deve passare, se non preferisce chiudersi in uno sdegnato mutismo o in una futile retorica, il pensiero. Come nelle fiabe, nella notte dell'ideologia e delle religioni i giocattoli, e cioè gli oggetti, si destano e ci parlano. Solo chi è abbastanza umile da saperli ascoltare può distinguere nelle loro voci, apparentemente frivole, la litania della nostra epoca e il rumore di fondo del passato". Anello, bastone, capelli. Cappotto, corna, New York, sedere, trasparenza, vestaglia, e molte altre voci: la dittatura delle cose frivole e superflue nell'opera e nella vita dei grandi dell'arte e del pensiero. Questo nuovo "dizionario" di Giuseppe Scaraffia (come i vari composti a partire dal Dizionario del dandy) si legge con la freschezza delle cronache mondane che spiano scrittori e scrittrici e i loro amici, scovando passi indimenticabili, frasi rese celebri dal momento in cui furono dette, aneddoti capricciosi. Sennonché è passando attraverso questi costumi d'autore che bene si illuminano le poetiche e i periodi letterari, guardandoli dagli usi quotidiani. Un'altra tavola, questo "Demone della frivolezza", di quella specie di mappatura generale, che l'autore va componendo, delle coincidenze tra luoghi narrativi e momenti biografici che fa sembrare vera opera d'arte la vita.
14,00 13,30

Gilles de Rais e altri racconti

Franz Blei

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2017

pagine: 80

«Il fascino degli scritti di Blei», ha scritto Musil, «consiste nell'atmosfera. Come nel momento in cui il sole è ancora sotto all'orizzonte e il cerchio intero del cielo s'illumina». Come nel chiarore provvisorio dell'alba - in cui i colori stillati dal nero della notte si trasfondono in una tonalità indistinta - ciò che sorprende e affascina nell'universo bleiano è la prossimità delle tinte più diverse. In esso l'individuo, non più sorretto dalle rigorose certezze ottocentesche e non ancora attratto dall'anarchia della modernità, si abbandona, in una sorta di smarrimento estatico, alla confusione in cui è immerso. Come i personaggi di cui questi cinque racconti - tratti da Uomini e destini straordinari e Uomini e maschere - ci danno l'inquietante ritratto. Sospesi fra un passato volutamente rimosso e un presente che si svela soltanto nell'attimoin cui viene superato, il principe Hippolyt, Brummell, Gilles de Rais, Eliogabalo e Casanova ravvisano lo splendore dell'esistenza nella sua precarietà, nel balenio iridescente dell'istante.
12,50 11,88

Marcel Proust

Giuseppe Scaraffia

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2022

pagine: 272

Giuseppe Scaraffia ha dedicato buona parte dei suoi studi all’opera proustiana per eccellenza, la Recherche. In questo saggio ampiamente illustrato con foto d’epoca disegna un ritratto dell’autore francese che rompe molte categorie di genere. Questa infatti non è solo una biografia, né tantomeno un testo di pura invenzione letteraria, ma supera ogni confine diventando esso stesso una ricerca, e restituisce tutta la grandezza e la complessità di questo sforzo: una lettura che permette d’entrare nella vita del più grande romanziere francese del primo Novecento, la cui figura è ancora capace di affascinare i lettori di oggi.
16,00 15,20

Scrittori in armi

Giuseppe Scaraffia

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2023

pagine: 208

Il servizio militare è stato per lungo tempo un banco di prova, un’esperienza, un passaggio per tutte le generazioni di uomini. Per coloro che ambivano magari a combattere e consideravano la guerra igiene del mondo, ma anche per chi non aveva alcuna dimestichezza con fucili a retrocarica, mitragliatori e bombe a mano e si trovava costretto a sveglie all’alba, marce, discipline ferree, bagni comuni e camerate. Tra questi certo gli scrittori, di solito piú a loro agio nei caffè letterari e in biblioteche antiche piuttosto che in stanze fredde e turni di guardia. Giuseppe Scaraffia, scrittore raffinato e studioso di letteratura, racconta il servizio militare di molti autori che abbiamo imparato ad amare e a leggere. Attraverso una trentina di esempi, racconta il comportamento di alcuni poeti, scrittori e pensatori che hanno fatto la storia della cultura degli ultimi due secoli: Rimbaud, Nietzsche, Dostoevskij, Proust, Freud, Jarry, Morand, Rilke, Zweig, Thomas Mann, Werfel, Léau - taud, Céline, Savinio, Schnitzler, D’Annunzio, Jünger, Valéry, Fitzgerald, Hemingway, Drieu La Rochelle, Buzzati, Genet, Cioran, Waugh. Un libro sorprendente, un mosaico di ritratti segreti. Un prezioso dizionario di aneddoti e curiosità.
13,50 12,83

Il disastro di Pavia. Ediz. numerata

Jean Giono

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Settecolori (Milano)

anno edizione: 2023

pagine: 385

«Ho tutto perduto, mi è rimasto soltanto l'onore e la vita» scrive Francesco I re di Francia alla madre, Luisa di Savoia, all'indomani della sconfitta di Pavia. Ha combattuto, e lo ha fatto valorosamente, ma nella sua sconfitta ha trascinato il fior fiore dell'aristocrazia del regno - i Bonnivet e i La Palice, i Tonnerre e i La Tremoille - lanciatasi al galoppo nella nebbia e finita massacrata in un carnaio acquitrinoso dove soldati di ventura di tutta Europa hanno assunto la funzione del boia: sudore e sangue, picche e coltelli, moschetti e alabarde... Il vincitore è l'imperatore Carlo V, fiammingo di nascita, spagnolo di adozione, ombroso di carattere, un fisico infelice, un'anima religiosa e insieme lacerata dai dubbi e dall'inanità della vita stessa. L'esatto opposto di chi, come Francesco I, è alto e forte, scrive poesie, ama la cultura e la bellezza, il rischio e la gloria. E infatti a Pavia Carlo V non c'era. Non si è mai mosso da Madrid e alla notizia della vittoria ha fatto celebrare una messa solenne. Ed è in Spagna che ora attende l'arrivo del suo prigioniero. Il re di Francia è nelle sue mani, anche la Francia, pensa, adesso è sua. In questo scontro di caratteri, da Jean Giono delineato magistralmente, c'è in controluce il definitivo tramonto di un mondo ancora cavalleresco e il venire alla ribalta dell'età moderna con il suo corteo di masse che si preparano a invadere la scena e di distruzioni di massa, di calcoli politici e di guerre di religione, di nuove classi sociali e di Stati assoluti. Costruito con il rigore dello storico, "Il disastro di Pavia" è opera però di un grande romanziere che si trova fra le mani non solo la più romanzesca delle storie reali, ma la possibilità di raccontarla avendo come sfondo e decoro quell'Italia rinascimentale che mai come allora è al massimo della sua gloria artistica e della sua debolezza politica. Tutti la vogliono, perché tutti ne rimangono sedotti e, nell'impossibilità di farvi fronte, con tutti i principi italiani, compreso quel principe della cristianità che è il papa, di volta in volta si alleano, per poi rivoltarvisi contro: un balletto di alleanze da cui alla fine l'intera penisola uscirà stremata. Scritto con il ritmo coinvolgente di un romanzo d'avventura. Edizione numerata da 1 a 1000. Introduzione di Giuseppe Scaraffia. Postfazione di Franco Cardini.
25,00 23,75

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