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Libri di Joë Bousquet

Semina sentieri. Con testo francese a fronte

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: Panozzo Editore

anno edizione: 2024

pagine: 180

Joë Bousquet è uno tra più avvincenti scrittori d’avanguardia del Novecento francese. I testi versati in questo quaderno postumo, al limite fra prosa e poesia, formano una complessa architettura che getta bagliori sui segmenti del flusso indefinito di un singolare cammino poetico. Le affinità foniche dei vocaboli favoriscono la complicità melodica e ritmica della frase, mentre la tensione del frammento abolisce la supremazia dell’autorità logica. Bousquet tenta di fissare una illuminazione impersonale sulla nudità della vita.
15,00 14,25

11,50 10,93

Il breviario blu

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2023

pagine: 88

Il testo de "Il breviario blu", redatto quasi interamente nell’estate del 1942, né completamente frammentario, né pienamente aforistico, fluisce per corsi variegati e talvolta vertiginosi, tra lo sparso e l’unità. Si percepiscono letture, incontri, sempre intimamente mischiati, per il viaggiatore immobile, alla scrittura: tracce di libri, di sguardi sul mondo, cenni di sogni, fugaci allusioni d’incipienti amori. Il tono d’oltre tomba di queste pagine segna la distanza da una qualsiasi elaborazione letteraria o illusione narrativa. Nell’abolizione di se stesso, il soggetto è parlato attraverso la propria morte. Scrivere è un gesto legato all’“esperienza della morte”. Da tale esperienza, Joë Bousquet ha potuto dirsi nel corso de "Il breviario blu": “La mia morte attende che io sia entrato nella mia vita”.
16,00 15,20

Joë Bousquet e Maurice Blanchot. Letture incrociate
6,20

Una passante blu e bionda

Una passante blu e bionda

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: AnimaMundi Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 88

“Immergersi nella scrittura di Joë Bousquet è la via più sicura per comprendere cosa sia 'fare anima'. La scrittura di Bousquet non è soltanto una 'prosa poetica', non è solo una bella e ammaliante scrittura ricca di evocazioni e di immagini lussureggianti, non è una scampagnata 'estetica'. È una scrittura che si potrebbe definire 'psicopompa', è una discesa nel mondo infero se con esso vogliamo intendere un mondo dove vengono meno le separazioni che il regime diurno della percezione e quello ortogonale della ragione creano. Bousquet ci guida, se ci affidiamo a lui senza il rovello del controllo e del dominio del significato,(...) a incamminarci verso le regioni del non dove in cui finalmente si rivela la tessitura indecidibile della materia vitale, verso una comprensione partecipativa delle cose e di noi in esse. Ma attenzione, occorre essere disponibili a lasciare la presa, a dissolvere l’urgenza della chiarezza e della comprensione, occorre situarsi fluidamente nello scorrimento di un testo che avviluppa, risucchia, annega.(...) Il racconto, scritto nel 1930 circa, non ha trama né articolazione progressiva (...)". (Dall’introduzione di Paolo Mottana)
12,00

Tradotto dal silenzio

Tradotto dal silenzio

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 102

Questa silloge, al limite fra prosa e poesia, è un piccolo diamante puro di scrittura. Come in una ouverture riflette, nelle sue sfaccettature, le forme, i registri, i timbri, i ritmi che scandiranno l’opera infinita di Joë Bousquet. Gli accenti delle voci multiple sono già reperibili in questa polifonia incontrollata composta di quattro testi. Alla meditazione dialogata sulla “strana” ambizione dello scrittore segue la leggenda che avvolge il ferito di guerra, infermo come Anfortas nel Graal, sospeso alle quotidiane dosi di oppio. C’è poi l’esordio di un racconto onirico, solo apparentemente allusivo, dei procedimenti surrealisti in auge. Il poeta di Carcassonne persegue l’indipendenza artistica, implicita nel suo omaggio a René Daumal, per fare affiorare dall’ombra e dal silenzio figure dell’amore che per lui, come per Éluard, è energia della lingua. La sua ragione poetica appella all’ascolto di parole attinte alle profondità in cui si raccoglie il dire silenzioso dall’essere.
8,00

Isel

Isel

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 148

Amore, desiderio e passione costituiscono la radice profonda della vita. Che ne è di questi sentimenti ancestrali quando a viverli è un uomo imprigionato nella propria irrimediabile condizione di disabilità fisica? Nonostante l’handicap subìto in giovane età, lo scrittore francese Joë Bousquet ha saputo raccontare, come pochi altri, attraverso una prosa lirica, oltremodo poetica, il tragico dissidio tra la “potenza” impetuosa della pulsione amorosa e il mutismo di un corpo “impotente”. Anche Isel appartiene a questo mondo “psichico” e rappresenta il grido struggente di un amore assente, strozzato, soffocato, elemosinato. Per attutire il lacerante senso di vuoto interiore, generato da una vita “senza amore”, Bousquet si rifugia nella dimensione onirica della scrittura e ci parla di “Lei”, che non c’è mai, costantemente lontana e frutto dell’immaginazione, quasi fosse la realizzazione di un sogno.
8,00

Poèmes épars. Poesie sparse

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: Pazzini

anno edizione: 2021

pagine: 230

joë Bousquet, Poèmes épars / Poesie sparse, Introduzione e traduzione italiana con testo a fronte a cura di Adriano Marchetti, Pier Giorgio Pazzini Stampatore Editore, Villa Verucchio, (“Parole nell’ombra”) 2021. Joë Bousquet (Narbonne1897- Carcassonne 1950) è uno dei più singolari scrittori del Novecento francese. Dopo una adolescenza indisciplinata e turbolenta raggiunge volontario il fronte rendendosi disponibile alle imprese più pericolose. Il 27 maggio 1918 a Vailly, alcuni mesi prima dell’armistizio, colpito da un proiettile che gli spezza la spina dorsale, entra come un morto nella giovinezza. Vive definitivamente coricato. Confinato in un ala del palazzo di Carcassonne al 53 della RUE VERDUN, nello stato di separazione simile a quello del rito cataro vissuto secondo le regole dell’amore cortese, accoglie la sua vocazione poetica. Ha lasciato una immensa distesa di pagine diaristiche, racconti, riflessioni e pensieri in forma aforistica, abbozzi di romanzi, poesie – un’opera perlopiù postuma e incommensurabile tanto è dispersa e in parte ancora inedita.
16,50 15,68

Corrispondenza

Simone Weil, Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2022

pagine: 80

“L’amicizia in cui Joë Bousquet e Simone Weil si riconobbero appartiene alla rara qualità sensibile di diverse esperienze sapienziali corrispondenti a modalità differenti di trovare il proprio io in stati d’ispirazione verso se stessi e il mondo, oltre l’inesaurienza sperimentata della vita. L’incontro fu preludio di una amicizia intensa e trasparente come il desiderio che la fondava; fu dialogo tra un essere martoriato dalla sofferenza fisica, costretto a ricercare nell’oppio e nella creazione l’oblio della vita assente, e un’anima torturata dalla sventura degli uomini, tesa a realizzare l’impossibile progetto di assumere nella propria carne tutto il dolore umano.” (Dallo scritto di Adriano Marchetti)
12,00 11,40

L'ombra di ciò che unisce. Lettere a René Magritte (1946-1948)

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2022

pagine: 116

Nel maggio 1940, a seguito dell'invasione della Wehrmacht del Belgio e dell'Olanda, René Magritte si rifugia prima a Parigi, poi nella cittadina medievale di Carcassonne, nel sud della Francia. Qui conosce Joë Bousquet e con lui instaura un rapporto di sincera amicizia, come testimonia, tra l'altro, il presente scambio epistolare. Bousquet rimane affascinato dall'universo onirico del celebre pittore surrealista belga; il suo inconfondibile stile, illusorio ed enigmatico, ben si addice alla sua visione intimistica della poesia e della scrittura. Al tempo stesso, Magritte trova in Bousquet un interlocutore colto e privilegiato per discutere di questioni concettuali, relative – in generale – alla pittura e ai cardini teorici del movimento di cui entrambi erano autorevoli rappresentanti. Ad accomunarli, un incondizionato amore per l'arte, che diviene il luogo simbolo per trasfigurare con l'immaginazione la realtà e convertirla in sogno, nel linguaggio profondo dell'inconscio.
9,00 8,55

Lettere a Poisson d’Or (1937-1949)

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2022

pagine: 176

Nell’estate del 1937, in occasione di una festa organizzata a Carcassonne, a casa dell’amico James Ducellier, Joë Bousquet incontra la giovanissima e affascinante Germaine Helen Mühlethaler. La ragazza sta festeggiando i suoi ventuno anni, mentre Bousquet ne ha quaranta, ma per entrambi è amore a prima vista. Il poeta ha subito la sensazione di una fulgida apparizione: l’incontro gli riporta alla memoria un sogno d’infanzia di un “Golden Fish” (Pesce d’oro), immagine onirica di una “fata bionda dal busto nudo”, enigmatica espressione dell’amore profondo ricercato per tutta la vita. Tra l’affermato scrittore francese e Germaine, detta poi “Poisson d’Or”, inizia subito una fitta corrispondenza, che si protrarrà sino al 1949 e che rappresenta uno dei canti d’amore più intensi e più puri del secolo scorso. Le lettere che Bousquet invia a Germaine sono inseparabili dalla sua ricerca poetica, anzi, attraverso quest’appassionante epistolario, in cui convergono ispirazione erotica e visione mistica, è possibile scorgere i tratti salienti dell’invenzione artistica di uno dei più originali letterati del Novecento francese.
20,00 19,00

Il gioco della vita. Lettere a Jean Debuffet (1945-1949). Seguito da dieci lettere di Jean Dubuffet a Joë Bousquet

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2022

pagine: 200

Il volume raccoglie la traduzione della corrispondenza inedita intercorsa dal 1945 al 1949 tra Joë Bousquet e Jean Dubuffet. Nel carteggio lampeggia non solo l’intensità di una profonda amicizia, ma anche l’intelligenza artistica del poeta di Carcassonne – il grande ferito della Prima guerra mondiale, che trae ispirazione dalle tele del pittore materico per le sue innovazioni stilistiche – e di Jean Dubuffet, l’inventore dell’Art Brut, per il quale la parola s’incide nel dipinto facendosi dialogo nei suoi grafismi. Bousquet è uno tra i primi, e pochi, critici che comprendono e valorizzano, fin dagli esordi, la pittura di Dubuffet come espressione minerale dell’oscurità nell’abisso tumultuoso della materia. Le lettere accompagnano gli ultimi tratti di un complesso cammino poetico, esprimendo l’ambizione che spinge Bousquet, in lotta tra l’incompletezza formale e l’introspezione, a scrivere come Dubuffet dipinge.
16,00 15,20

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