Libri di John Stuart Mill
Per una filosofia della libertà
John Stuart Mill
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1998
pagine: 232
La libertà. L'utilitarismo. L'asservimento delle donne
John Stuart Mill
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1999
pagine: 496
La libertà
John Stuart Mill
Libro: Libro in brossura
editore: Primiceri Editore
anno edizione: 2020
pagine: 176
L’uomo deve essere libero di esprimersi, anche nell’opinione più minoritaria e deve essere in grado di ascoltare e tollerare anche l’unica opinione divergente; deve essere libero di scegliere il suo progetto di vita secondo il proprio gusto e le proprie inclinazioni e capacità naturali, anche quando queste dovessero risultare “immorali” per il senso comune; infine deve essere sempre garantita la libera associazione tra persone. La libertà è, quindi, una componente fondamentale del cammino dell’uomo verso la felicità. Qui, però non si parla solo della felicità personale. Anzi, la libertà di ogni individuo funge da contributo alla felicità collettiva. Per questo motivo la Società e lo Stato devono intromettersi il meno possibile sulla libertà dei singoli. Unica eccezione è data dal diritto sociale di proteggersi dal male altrui. L’azione dell’uomo deve essere quindi libera ma non deve fare male agli altri. Il saggio sulla libertà di Mill è un testo che guarda ancora oggi al futuro, segno che la libertà è purtroppo spesso limitata o addirittura negata in modo ingiustificato.
La servitù delle donne
John Stuart Mill
Libro: Libro in brossura
editore: Libri dell'Arco
anno edizione: 2025
pagine: 178
Nell'Inghilterra del 1869, anno in cui John Stuart Mill scrisse il presente saggio, le donne non avevano diritto di voto e la loro funzione sociale era limitata a ruoli domestici. Mill, nella sua attività di parlamentare, cercò di far passare un emendamento a favore del suffragio universale, ma l'operazione non riuscì in quanto la maggioranza parlamentare era composta da conservatori. Mill era invece un fine pensatore e politico liberale che si impegnò molto per la rimozione delle disuguaglianze. Comprendendo che alla base della discriminazione contro le donne vi era un problema culturale che aveva origini molto antiche, il filosofo inglese era consapevole di quanto fosse difficile scardinare un'opinione così forte basata sul sentimento e sul pregiudizio di massa. Tale retaggio culturale, però, non aveva nulla di razionale ed è proprio puntando sulla ragione che Mill cercò di argomentare in modo dettagliato l'infondatezza della disparità di genere tra uomo e donna. Mill ebbe quindi il merito di avviare un dibattito, di stimolare la società ad intraprendere un nuovo percorso che, però, ancora oggi, non è stato interamente completato. In troppe aree geografiche persiste la disparità di genere e anche nei Paesi in cui si sono registrati i maggiori progressi a livello legislativo, emergono talvolta residui di cultura patriarcale. Per questo il presente testo di Mill, illuminante per la sua epoca, rimane un punto di riferimento attuale per alimentare il dibattito contro le disuguaglianze.
L'utilitarismo
John Stuart Mill
Libro: Libro in brossura
editore: Libri dell'Arco
anno edizione: 2025
pagine: 136
L'utilitarismo è la dottrina etica di cui John Stuart Mill è stato il più importante esponente. Secondo la filosofia di Mill un'azione è buona e, quindi, moralmente valida, se è in grado di promuovere la felicità e di ridurre la quantità di dolore. Inoltre, le conseguenze dell'azione devono massimizzare la felicità per il maggior numero di persone. Per via del ruolo fondamentale che occupa la valutazione delle conseguenze nell'intraprendere un'azione, l'utilitarismo è detto anche consequenzialismo. Mill ha avuto il merito di migliorare la prima formulazione dell'utilitarismo che fu di Jeremy Bentham e di strutturare il proprio pensiero in modo da renderlo rispettato e meno esposto a critiche. Mill introduce la dimensione sociale del concetto di felicità. Il fine dell'utilitarismo non è, pertanto, la somma numerica delle felicità individuali ma l'individuazione di ciò che può rendere felice il maggior numero di persone. Si tratta di una scelta qualitativa e non quantitativa. Solo attraverso la felicità degli altri si può trovare la propria felicità. Tra le qualità morali che giocano un ruolo determinante nella valutazione delle conseguenze di un'azione, Mill inserisce la libertà, la giustizia e una selezione di piaceri "superiori" da perseguire. In questo testo il filosofo inglese spiega i concetti chiave della sua dottrina, confutando anche le possibili critiche. Non vi è dubbio che l'utilitarismo ha contribuito in modo notevole al dibattito contemporaneo sulla valutazione morale dell'agire umano.
Utilitarismo
John Stuart Mill
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2024
"Utilitarismo" è un saggio scritto dal filosofo ed economista inglese John Stuart Mill. È stato originariamente pubblicato come una serie di tre articoli separati su Fraser's Magazine nel 1861 prima di essere raccolto e ristampato come un unico lavoro nel 1863. L'opera, considerata una classica esposizione in difesa dell'utilitarismo, è stata pesantemente criticata alla sua pubblicazione; tuttavia, da allora, l'utilitarismo ha guadagnato una significativa popolarità.
Saggio sulla libertà
John Stuart Mill
Libro: Libro in brossura
editore: Libri dell'Arco
anno edizione: 2024
pagine: 180
L’uomo deve essere libero di esprimersi, anche nell’opinione più minoritaria e deve essere in grado di ascoltare e tollerare anche l’unica opinione divergente; deve essere libero di scegliere il suo progetto di vita secondo il proprio gusto e le proprie inclinazioni e capacità naturali, anche quando queste dovessero risultare “immorali” per il senso comune; infine deve essere sempre garantita la libera associazione tra persone. La libertà è, quindi, una componente fondamentale del cammino dell’uomo verso la felicità. Qui, però non si parla solo della felicità personale. Anzi, la libertà di ogni individuo funge da contributo alla felicità collettiva. Per questo motivo la Società e lo Stato devono intromettersi il meno possibile sulla libertà dei singoli. Unica eccezione è data dal diritto sociale di proteggersi dal male altrui. L’azione dell’uomo deve essere quindi libera ma non deve fare male agli altri. Il “Saggio sulla libertà” di Mill è un testo che guarda ancora oggi al futuro, segno che la libertà è purtroppo spesso limitata o addirittura negata in modo ingiustificato.
L'utilitarismo. La felicità per il maggior numero di persone
John Stuart Mill
Libro: Libro in brossura
editore: Primiceri Editore
anno edizione: 2024
pagine: 136
L'Utilitarismo è la dottrina etica di cui John Stuart Mill è stato il più importante esponente. Secondo la filosofia di Mill un'azione è buona e, quindi, moralmente valida, se è in grado di promuovere la felicità e di ridurre la quantità di dolore. Inoltre, le conseguenze dell'azione devono massimizzare la felicità per il maggior numero di persone. Per via del ruolo fondamentale che occupa la valutazione delle conseguenze nell'intraprendere un'azione, l'Utilitarismo è detto anche Consequenzialismo. Mill introduce la dimensione sociale del concetto di felicità. Il fine dell'Utilitarismo non è, pertanto, la somma numerica delle felicità individuali ma l'individuazione di ciò che può rendere felice il maggior numero di persone. Si tratta di una scelta qualitativa e non quantitativa. Solo attraverso la felicità degli altri si può trovare la propria felicità. Tra le qualità morali che giocano un ruolo determinante nella valutazione delle conseguenze di un'azione, Mill inserisce la libertà, la giustizia e una selezione di piaceri "superiori" da perseguire. In questo testo il filosofo inglese spiega i concetti chiave della sua dottrina, confutando anche le possibili critiche.
La servitù delle donne. Un manifesto per l'uguaglianza di genere
John Stuart Mill
Libro: Libro in brossura
editore: Primiceri Editore
anno edizione: 2024
pagine: 178
Nell'Inghilterra del 1869, anno in cui John Stuart Mill scrisse il presente saggio, le donne non avevano diritto di voto e la loro funzione sociale era limitata a ruoli domestici. Mill, nella sua attività di parlamentare, cercò di far passare un emendamento a favore del suffragio universale, ma l'operazione non riuscì in quanto la maggioranza parlamentare era composta da conservatori. Mill era invece un fine pensatore e politico liberale che si impegnò molto per la rimozione delle disuguaglianze. Comprendendo che alla base della discriminazione contro le donne vi era un problema culturale che aveva origini molto antiche, il filosofo inglese cercò di argomentare in modo razionale l'infondatezza della disparità di genere tra uomo e donna. Mill ebbe quindi il merito di stimolare la società ad intraprendere un nuovo percorso che, però, ancora oggi, non è stato completato. In troppe aree geografiche persiste la disparità di genere e anche nei Paesi in cui si sono registrati i maggiori progressi a livello legislativo, emergono talvolta residui di cultura patriarcale. Per questo il testo di Mill rimane un punto di riferimento attuale per alimentare il dibattito contro le disuguaglianze.