Libri di K. Bagnoli
Pechino è in coma
Jian Ma
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 640
Il 4 giugno 1989 Dai Wei è stato colpito alla testa da un proiettile durante la rivolta di piazza Tienanmen. Da allora “vive” su un letto di ferro: in coma, prigioniero del proprio corpo, e prigioniero della polizia, che aspetta il suo risveglio per arrestarlo. Mentre giace immobile, assistito dalla madre, può solo ripercorrere con i ricordi il decennio della Rivoluzione culturale e i giorni della rivolta studentesca: le mobilitazioni degli universitari e le interminabili discussioni politiche, gli slogan gridati e i sentimenti sussurrati con riserbo. E quel cruciale giorno dove tanto è andato distrutto e tutto è cambiato per sempre. Mentre la vecchia Cina muore e l’isolato dove si trova la piccola casa in cui abita viene abbattuto per far posto a uno stadio, il Nido, in vista delle Olimpiadi, Dai Wei sembra trovare la strada per il risveglio. Tuttavia Pechino è cambiata, e il mondo ricco e fantasioso che viveva da paziente in coma è in sorprendente contrasto con il grigiore che lo attende nel mondo esterno. Ma Jian infrange il più rigoroso tabù della recente storia cinese: piazza Tienanmen. E ne fa una narrazione dolorosa, a volte brutale, quasi sempre lirica. La ricostruzione del ricordo contro il silenzio soffocante del potere.
Il mago di Lublino
Isaac Bashevis Singer
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 230
Formidabile personaggio Yasha Mazur, soprannominato il Mago di Lublino: illusionista, saltimbanco, ipnotizzatore, capace di liberarsi da qualunque corda e di aprire qualunque serratura - ma anche minacciato dalla noia, malato di irrequietezza, sempre affamato di «nuovi trucchi e nuovi amori». E, come altre figure magistralmente tratteggiate da Singer, combattuto fra insaziabili appetiti carnali e nostalgia degli antichi riti della sua religione. Di donne, oltre alla moglie che lo aspetta pazientemente nella casa di Lublino, Yasha ne ha almeno tre o quattro, e di una di loro, una vedova cattolica, è innamorato al punto di volersi convertire per sposarla (ma gli piace parecchio anche la figlia: certo, ha solo quattordici anni, ma basta che cresca un po'...). Con lei vorrebbe partire per l'Italia, che in questo scorcio del diciannovesimo secolo sembra potergli offrire tutte le opportunità che non avrà mai nel suo paese. E tuttavia non sa decidersi, i dubbi lo tormentano «come uno sciame di locuste». Finché un giorno non accadrà qualcosa - qualcosa di terribile - che indurrà il Mago di Lublino a intraprendere un cammino che non avrebbe mai immaginato di percorrere.
Giorni tranquilli a Clichy
Henry Miller
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 173
All'uscita del libro, nel 1956, un critico scrisse che con "Giorni tranquilli a Clichy" la letteratura si era spinta in territorio nemico molto più oltre di quanto fino a quel momento avesse osato. E non solo, verrebbe da aggiungere: aveva scoperto come può essere attraente quel territorio. Lo sono i rapporti crudi fra i due protagonisti del libro, Carl e Joey, e le professioniste del quartiere, e fra Carl e Colette, la vagabonda quindicenne che lui invita a vivere con loro. Lo sono i continui sconfinamenti fra esperienza e finzione. Lo è, soprattutto, la forma stessa che il libro assunse, quando Miller decise di costruirlo intorno alle immagini scattate dal più grande conoscitore di quella notte calda, sporca e vertiginosa che un tempo chiamavano Parigi: Brassaï. Sono pagine, quelle di Miller, che forse davvero oggi nessuno oserebbe più scrivere: ma che, per fortuna, possiamo ancora leggere.
Zona. Un libro su un film su un viaggio verso una stanza
Geoff Dyer
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2018
pagine: 188
Nebbia, vecchi tubi, edifici abbandonati. Un uomo fissa i tre personaggi sullo schermo mentre attraversano un paesaggio indecifrabile a bordo di un carrello ferroviario; musica elettronica; sulle loro facce perplessità e inquietudine. Attraversano una zona anonima, innominata, innominabile: la Zona, il luogo dei desideri rimossi. Ma questo l'uomo che fissa i tre personaggi sullo schermo lo sa già, perché negli ultimi trent'anni ha guardato e riguardato quel film decine di volte. Lo spettatore si chiama Geoff Dyer e il film, "Stalker" di Andrej Tarkovskij, è l'ossessione estetica della sua vita. "Zona" è il libro con cui Dyer fa i conti con i conti in sospeso. Dyer guarda dentro il film e il film guarda dentro di lui. Gli capita a vent'anni, a trenta, a quaranta. Il volto dell'attore Solonicyn si trasmuta in quello di suo padre, il volto dell'ansia e di un affetto silenzioso. Gli scenari estoni del setting si riverberano nella Cheltenham dell'infanzia, in tutti i luoghi perduti della vita. Quella colonna sonora dal ritmo acido evoca i viaggi lisergici della giovinezza. I dialoghi dei personaggi esplodono le parole degli amori sprecati troppe volte troppi anni fa. Dyer subisce le immagini di Tarkovskij e poi se ne impossessa immergendole con sguardo beffardo e autoironico nel proprio vissuto. La sua scrittura divora i fotogrammi altrui e dice, in un linguaggio vergine, che cosa sono la speranza e il fallimento, l'amore e la perversione, il sogno e la caduta. Annulla il confine tra realtà e finzione, tra vita e arte. Con "Zona" Geoff Dyer scrive il libro del viaggio di tutti noi che, seduti al cinema in ultima fila, vediamo scorrere il nostro tempo che scena dopo scena si consuma.
L'intuizionista
Colson Whitehead
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 278
Nell'Ispettorato Ascensori di una grande metropoli, cresciuta impetuosamente verso l'alto con i suoi mille grattacieli, arriva Lila Watson, prima ispettrice donna e di colore. Lila è la più celebre e affidabile esponente della scuola degli "intuizionisti". Quando ispezionano gli ascensori, gli intuizionisti non usano manuali e utensili: li sentono. Quando un ascensore controllato da Lila precipita, per la scuola avversaria - quella degli "empiristi" - è una ghiotta occasione. Ma Lila non ha mai sbagliato un collaudo ed è certa di essere vittima di un sabotaggio. Indaga clandestinamente sull'incidente, fino a scoprire un segreto capace di rimettere in discussione la sua vita e il futuro dell'intera metropoli.
Un paese terribile
Keith Gessen
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 360
«Questo è un paese terribile»: è così che nonna Seva, classe 1919, accoglie Andrej, il nipote che è tornato a Mosca dagli Stati Uniti per prendersi cura di lei. È il 2008 e anche se il grigiore sovietico e il regime comunista sono un ricordo, Andrej sospetta che Baba Seva, benché un po' svanita, abbia ragione, non foss'altro per il consumismo tossico che assedia la Mosca patinata del nuovo millennio. In fondo, però, al ragazzo non dispiace essere tornato: la casa della nonna ha custodito intatti i ricordi della sua infanzia, quelli accumulati prima di partire con la famiglia e di diventare un esule suo malgrado. E poi a New York non aveva tanto di meglio da fare. Sarah lo ha lasciato malamente, e la sua carriera di docente universitario è di una promettente precarietà. La proposta di suo fratello Dima che di solito si occupa di Seva - doveva lasciare con una certa urgenza la Russia, non si sa bene perché - è arrivata proprio al momento giusto. A Mosca, la vita di Andrej è completamente diversa. Deve adeguarsi alle abitudini della nonna: la spesa al mercato, le sfide agli anagrammi, la visione obbligata del telegiornale della sera. Ma non mancano momenti di grande tensione, come l'imminente bisogno di acquistare delle pantofole bielorusse, le visite da Emma Abramovna, la cui dacia è oggetto di bruciante invidia, o la scoperta di verità impensabili sul passato della famiglia. Dopo poco, Andrej sente il bisogno di frequentare altri giovani. Nonostante qualche primo, inevitabile attrito con gli autoctoni, il ragazzo esce con alcuni amici del fratello, trova una squadra per giocare a hockey, comincia a frequentare un gruppo di attivisti socialisti e incontra Julija, un'affascinante dottoranda. Più impara a conoscere quel paese, che la nonna aveva definito così terribile, più Andrej si convince di voler rimanere. Ma davvero per lui il ritorno in una patria impunemente abbandonata per anni può essere senza conseguenze? Un paese terribile è un ritratto ironico e tagliente, e quanto mai fedele, di un paese e delle sue trasformazioni. Ma è anche un romanzo pieno di tenerezza, e di quell'amore tormentato che ognuno prova nei confronti del posto in cui è nato.
I custodi di Slade House
David Mitchell
Libro
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2019
pagine: 240
Voltato l'angolo di una via di Londra, proprio dove occhieggiano le vetrine di un popolare pub inglese, lungo il muro di mattoni che costeggia un vicolo strettissimo, se tutto gira per il verso giusto, troverete l'ingresso di Slade House. Un perfetto sconosciuto vi accoglierà chiamandovi per nome e vi inviterà a entrare. La vostra prima reazione sarà la fuga. Ma presto vi accorgerete che allontanarsi è impossibile. Ogni nove anni, l'ultimo sabato di ottobre, gli abitanti della casa - una sinistra coppia di gemelli - estendono il loro particolare invito a una persona speciale, sola o semplicemente diversa: un adolescente precoce, un poliziotto fresco di divorzio, un timido studente universitario. Ma che cosa succede, veramente, dentro Slade House? Per chi ha varcato la soglia, scoprirlo è questione di un attimo. Ed è già troppo tardi. Raccontato nell'arco di tempo compreso tra il 1979 e la notte di Halloween del 2015, in puro stile Mitchell, "I custodi di Slade House" è una storia gotica nella quale l'autore ci porta in una realtà parallela abitata dalle molte anime che popolano i suoi romanzi.
Tira fuori la lingua. Storie dal Tibet
Jian Ma
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 80
Uno scrittore cinese con alle spalle un matrimonio fallito parte per il Tibet. Durante i suoi vagabondaggi assiste alla "sepoltura celeste" di una ragazza morta di parto, divide la tenda con un nomade diretto a una montagna sacra a chiedere perdono per aver avuto rapporti sessuali con la figlia, incontra un orafo che a un muro della caverna tiene appeso il corpo della sua amante incartapecorito dal vento, ascolta la storia di una giovane lama morta durante un rito di iniziazione. Nell'aria rarefatta dell'altopiano, il confine tra realtà e finzione narrativa diventa labile e l'uomo si immerge in una cultura diversa che lo tormenta in sogno. Messo clamorosamente all'indice in Cina nel 1987 e soltanto ora pubblicato in Italia, "Tira fuori la lingua" ha costretto Ma Jian all'esilio, rendendogli impossibile ancora oggi pubblicare in Cina.
Fuga. Su «Dove osano le aquile»
Geoff Dyer
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 112
Un aereo militare sorvola i picchi innevati delle Alpi bavaresi. Scritte rosse a caratteri teutonici appaiono in sovraimpressione sullo schermo. Il ritmo martellante della colonna sonora si fa sempre più serrato mentre la cinepresa nell'abitacolo ci mostra lo sguardo truce di un Richard Burton visibilmente pensieroso e il volto di ghiaccio di un Clint Eastwood pietrificato nell'espressione facciale che avrà per tutta la pellicola: gli occhi strizzati e ridotti a due fessure. Sono i titoli di testa di "Dove osano le aquile" e lo schermo è quello della casa di Geoff Dyer, su cui queste immagini sono passate decine e decine di volte. Il film di Brian G. Hutton occupa un posto privilegiato nella memoria dell'autore ed è una sonda che penetra a fondo nel suo passato. "Fuga" è il punto esatto in cui lo sguardo puntuto e sardonico di Geoff Dyer incontra l'immaginazione del bambino che è stato; è il tributo arguto e graffiante al rapporto che instauriamo con i miti fondativi della nostra giovinezza.
Liberazione
Imogen Kealey
Libro: Copertina rigida
editore: Longanesi
anno edizione: 2020
pagine: 368
Spia. Moglie. Soldato. Leggenda. Agli occhi degli Alleati è un'impavida combattente per la libertà, una leggenda delle operazioni speciali, una donna completamente fuori dagli schemi. Per la Gestapo, un fantasma, un'ombra, la persona più ricercata al mondo. Ma all'inizio, Nancy Wake non è altro che una giovane donna arrivata a Marsiglia dopo un'infanzia difficile in Australia. Nel cuore più antico della città affacciata sul Mediterraneo ha conosciuto e sposato Henri, l'uomo che ama perdutamente. Ma non appena la Francia entra in guerra, il suo sprezzo del pericolo e la fede nei valori della democrazia e della libertà la spingono a prendere parte alla Resistenza contro i nazisti. Diventa così la temibile spia nota come il Topo Bianco. Con una taglia di centomila franchi sulla testa, è fra i principali ricercati della Gestapo. Quando i tedeschi che le danno la caccia arrestano il marito e lo torturano per avere sue notizie, Nancy fugge in Gran Bretagna. Qui si unisce agli agenti segreti inglesi con cui pianifica il ritorno in Francia per unirsi ai combattenti della Resistenza nell'Alvernia. E sarà un ritorno degno di un personaggio memorabile. Perché lei è pronta a tutto pur di sconfiggere i tedeschi e liberare la Francia. Ed è pronta a dare la vita pur di salvare il marito... "Liberazione" è ispirato alle vicende di un personaggio realmente esistito. Emancipata, indomabile, in anticipo sui tempi, la pluridecorata donna simbolo della Resistenza rivive in queste pagine che narrano senza un attimo di tregua le dure battaglie per vincere i pregiudizi, le fughe nei boschi sotto i colpi dei mitra, il disperato tentativo di capovolgere le sorti della guerra sino a un epilogo capace di sorprendere.
Sabbie bianche
Geoff Dyer
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2017
pagine: 211
Ci sono, nel mondo, città, fiumi, vulcani, deserti che pulsano di un'energia arcana, di un magnetismo misterioso che attrae gli sguardi e i passi, i sogni e i desideri. Ci sono regge, strade, foreste che risuonano di parole: le parole di Goethe quando scorge per la prima volta il mare a Venezia, le parole di Kerouac mentre disegna il profilo dell'America con le ruote di una Cadillac, le parole di Joyce per smarrirsi e ritrovarsi a Dublino, le parole di Hemingway per inseguire il sole da Parigi a Pamplona. Parole che guidano, parole cicerone, calamite, fari: parole che ci fanno vedere il mondo come altrimenti non potremmo mai fare. A queste parole si aggiungono oggi quelle di Geoff Dyer, stralunato viaggiatore, favoleggiatore babelico, flàneur della letteratura, incantatore della sabbia, che sa animare per plasmarla in forme sempre nuove, un ammaliamento che non conosce fine: sabbia bianca dei deserti americani, sabbia bianca fra le strade della Città Proibita, sabbia bianca di neve sotto il cielo di una notte alle Svalbard, sabbia bianca in riva al mare di Tahiti, sabbia sospesa nel vento, sabbia che scorre dalle dita chiuse a pugno, sabbia in perpetuo, inarrestabile movimento. Come Geoff Dyer, come noi. "Sabbie bianche" non è un romanzo, né un reportage, non è una raccolta di racconti e nemmeno un diario di viaggio: è tutte queste cose e si ostina a non esserne nessuna; è lo «spazio vuoto sulla cartina» del suo autore. È, soprattutto, la conferma dell'incredibile dono di Geoff Dyer di mescere arte e vita, immagini del reale e fantasmi dell'immaginazione: geodeta della parola, Dyer deposita nel deserto abbacinante della pagina i semi di un'affabulazione inesauribile, come inesauribile è la sua e nostra tensione, umana troppo umana, a trovare un posto nel mondo, un senso, un amore. Alla perenne ricerca di "qualcosa", ci smarriamo allora fra dune di sabbia, destinati a non giungere mai all'oasi cui aneliamo. Ma non importa, suggerisce Geoff Dyer, la vita è questo, quello che succede quando non troviamo ciò che cerchiamo.
Apex nasconde il dolore
Colson Whitehead
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 168
Alle prese con il problema di trovare un nuovo nome per la loro cittadina, gli abitanti di Winthrop si sono rivolti a un consulente di terminologia: il fortunato creatore di "Apex nasconde il dolore", il cerotto multiculturale - "Color carne indipendentemente dalla tonalità della tua pelle". Ma quei bei tempi di gloria appartengono ormai al passato: il protagonista ha abbandonato il suo lavoro a causa di un misterioso incidente. Una volta giunto nella cittadina si incontra con le tre persone che cercheranno di influenzare la sua scelta: Lucky Aberdeen, il miliardario pioniere del software, l'ex ragazzino di provincia che si è fatto da solo, Albie Winthrop, rampollo dell'aristocrazia locale in declino, e Regina Goode, discendente dai coloni neri che hanno fondato la cittadina e attuale sindaco. "Apex nasconde il dolore" è una satira tagliente sulla desolazione della nostra cultura, in cui memoria e storia sono diventate strumenti in balia dei capricci del marketing.