Libri di Laura Micozzi
Il liber
G. Valerio Catullo
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 408
Nel liber di quel poeta eternamente giovane che è Catullo irrompe, forse per la prima volta nella letteratura occidentale, l'anima dell'autore, che nel parlare di sé e dei propri sentimenti apre la strada alla lirica dei secoli a venire. Nasce con questi versi sinceri e raffinatissimi la poesia dell'io, che mette a nudo emozioni universali: amore, amicizia, desiderio, ma anche delusione e disillusione. «Mai dimentico della propria natura mortale, sempre pungolato da un incerto sentimento di privazione» scrive Laura Micozzi nell'Introduzione, «Catullo ci sussurra che l'uomo vive in una minaccia di perdita costante. Eppure egli è il poeta di un'umanità appassionata, che non può non suscitare passioni, furiosamente, in quel processo alchemico, in quella 'febbre' che è la sua poesia. C'è qualcosa di demonico nella sua esperienza creativa, e il suo demone finisce per possederci.» Leggere Catullo significa immergersi in passioni che sono anche le nostre, tanto è universale la parabola della sua relazione con Lesbia, che passa attraverso tenerezza, affetto, sensualità, ma anche disillusione e sospetto, fino al disprezzo e all'odio dell'amante tradito. Così come sono universali i legami con i compagni di scorribande mondane, erotiche e letterarie; la nostalgia per la casa di Sirmione; la commozione sulla tomba del fratello sepolto in terra lontana; la condivisione del gusto per la cultura e per l'arte, nella raffinatissima poesia dei carmina docta .
Tebaide. Testo latino a fronte
Publio P. Stazio
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 720
Poema epico in dodici libri, la Tebaide (92 d.C.) narra le vicende della mitologica guerra dei Sette contro Tebe scatenata dalla rivalità tra Eteocle e Polinice, i figli di Edipo che regnano sulla città. Sulle orme dell'Eneide virgiliana, la Tebaide traduce nel linguaggio dell'esperienza moderna lo spirito della tragedia classica e ci appare come un lungo sguardo sull'uomo e sul suo ineluttabile destino di sofferenza. Conferendo ai propri eroi un significato universale, Stazio induce il lettore di ogni epoca a interrogarsi sui temi dell'eroismo e della speranza, della disperazione e del dolore, comunicandogli quella commozione in cui è dissimulata l'anima dell'opera.
Il catalogo degli eroi. Saggio di commento a Stazio. Tebaide 4, 1-344
Laura Micozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2007
pagine: 317
Thebaidos. Liber IV
Publio P. Stazio
Libro
editore: Le Monnier Università
anno edizione: 2020
pagine: X-912
«La Tebaide non è solo un poema, ma una vasta e complessa letteratura» recita, con trasparente allusione borgesiana, l’introduzione di questo Commento al Libro IV che, esito di una lenta e meditata investigazione esegetica, si presenta anche come un tentativo di delineare, nella sua forma quasi saggistica ed enciclopedica, particolarmente congeniale alla squisita letterarietà della poesia di Stazio, un’interpretazione complessiva della poetica dell’autore.
Tebaide. Testo latino a fronte
Publio P. Stazio
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2010
pagine: XXXIII-671
Pubblicata nel 92 d.C, la "Tebaide" è un poema epico in dodici libri che narra le vicende della mitologica guerra dei "Sette contro Tebe" scatenata dalla rivalità tra Eteocle e Polinice, i figli di Edipo regnanti sulla città. Essenza stessa della tragedia secondo Aristotele, "quanto di più tragico abbia conosciuto il mondo antico" per Racine, la "Tebaide", sulle orme dell'"Eneide" virgiliana, traduce nel linguaggio dell'esperienza moderna lo spirito della tragedia classica e ci appare come un lungo sguardo sull'uomo e sul suo destino: uno sguardo estremamente vicino per la costanza con la quale il poeta rappresenta la sofferenza insita nella condizione umana, le forze oscure che ne determinano l'ineluttabile desolazione, mostrando come tutti siano in fondo uguali di fronte al Fato. Conferendo ai propri eroi un significato universale, una condizione di naufraghi dell'esistenza, Stazio induce il lettore di ogni epoca a interrogarsi sugli eterni problemi dell'eroismo e della speranza, della disperazione e del dolore, comunicandogli quella commozione in cui è dissimulata l'anima dell'opera.