Libri di Lionello Sozzi
La dignità dell'uomo. Attualità e continuità di un dibattito
Lionello Sozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2022
pagine: 268
'«Usiamo tante volte parole di cui non conosciamo l’esatto significato. Gli stereotipi, le scelte verbali dal senso incerto, ma che suonano bene, costellano il nostro linguaggio. Così, tante volte diciamo o sentiamo dire: «Io ho la mia dignità», oppure: «Comportati con dignità», oppure ancora: «Quel tale non ha dignità». Più che mai, oggi, ci si richiama all’umana dignità e si enuncia l’esigenza ineludibile che essa venga rispettata e difesa. Ma a che cosa corrisponde, di fatto, la dignità di cui si parla? Chi fa uso del termine forse neppure sa che sull’argomento si è scritto e discusso per secoli, forse non solo non ha letto, ma neppure ha sentito parlare della celebre orazione di Pico della Mirandola, De hominis dignitate». Così Lionello Sozzi introduce il lettore al suo studio, indagando a fondo non solo un tema a lui caro, ma un argomento che risuona – anche alla luce dell’attuale violenza che incombe sulla precaria stabilità della pace in Europa e nel mondo – come monito all’uomo, alla sua umanità e alla sua miseria.'
Un inquieto sorriso. Lettura di cinque favole di La Fontaine
Lionello Sozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2005
pagine: 152
Il sorriso di La Fontaine, la sua scherzosa levità espressiva nascondono in realtà le inquietudini che assillano l'animo del grande favolista, come chiaramente emerge dall'analisi delle cinque favole qui prese in esame. Il confronto serrato con una vasta pluralità di antecedenti e di modelli (favolisti greco-latini e predicatori del Medio Evo, narratori europei dell'età umanistico-rinascimentale ed autori contemporanei) mostra da un lato l'assimilazione di un vastissimo patrimonio culturale, dall'altro l'efficacia, l'originalità e l'attualità di apologhi che solo in apparenza non mirano che a divertire ed a svagare.
Immagini del selvaggio. Mito e realtà nel primitivo europeo
Lionello Sozzi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2002
pagine: 476
Vivere nel presente. Un aspetto della visione del tempo nella cultura occidentale
Lionello Sozzi
Libro: Libro rilegato
editore: Il Mulino
anno edizione: 2004
pagine: 367
Il saggio prende in esame un aspetto essenziale della visione del tempo, il presente, partendo dal concetto che ne ha elaborato il pensiero otto-novecentesco, da Nietzsche a Bachelard, da Bergson a Levinas, da Heidegger a Eliade. L'autore considera la tendenza a "vivere nel presente" che navigatori e missionari riscontrano nei popoli primitivi, ma che è anche l'inclinazione al presente degli sprovveduti e dei bambini; studia la posizione epicurea, dal "carpe diem" degli antichi ai libertini e al Novecento, il presente della visione stoica, quello vissuto in termini evangelici, quello della prospettiva progressista, per giungere alle connotazioni positive che accompagnano il concetto nella nostra cultura.
Il paese delle chimere. Aspetti e momenti dell'idea di illusione nella cultura occidentale
Lionello Sozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2007
pagine: 415
"Era un'anima troppo ardente per accontentarsi della realtà della vita", dice a proposito di una sua eroina Stendhal. I modi per non accontentarsi della realtà della vita, gli stratagemmi usati dall'immaginazione o dall'intelligenza per riuscirvi - cioè le illusioni, le chimere, le utopie, le speranze - sono analizzati in questo libro attraverso fonti letterarie, narrative, poetiche, meditative della cultura occidentale. E tra le molte interessanti sorprese, vi è quella che delle varie epoche forse la più sensibile al ruolo delle illusioni e la più pronta a riflettervi fu l'Illuminismo, l'Età della Ragione, cioè di quella facoltà che impone un approccio al reale apparentemente opposto al vagheggiar chimere. Ma questa notizia in apparenza contraddittoria suggerisce quale sia la direzione di ricerca di questo studio di vastità e profondità inedite sul suo argomento. Non vi è contrasto od opposizione tra la ragione che giudica e conosce e l'illusione che allarga gli orizzonti.
Gli intellettuali e la formazione dell'opinione. Cultura e potere nell'eredità dei Lumi
Lionello Sozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2017
pagine: 134
L’uomo di cultura ha un compito ben preciso, quello di invitare il pubblico cui intende rivolgersi ad un costante sforzo critico, ad un’assidua riflessione, alla volontà di rifuggire, in particolare, non dai “miti”, che costituiscono pur sempre una dimensione culturale e simbolica di grande valore e vantaggiosa ricchezza, ma dalle idee mitiche, cioè dai pregiudizi, da un pensiero che a volte riflette le mode e i condizionamenti del potere. In questa disanima dei rapporti tra intellettuali e potere, che inizia già con Virgilio e trova il più fertile terreno nel Settecento, non mancano ovviamente i casi dei letterati che, per rimanere fedeli alla loro indipendenza, hanno vissuto nella miseria. “La disgrazia del letterato è d’esser giudicato dagli sciocchi; di vivere”, precisa Chamfort, “in un secolo che perseguita il genio perché teme la luce, perché sa che il talento sarà in grado con razionali e ragionevoli argomenti di demolire le opinioni correnti e formarne di nuove e di più veritiere”.
Amore e psiche. Un mito dall'allegoria alla parodia
Lionello Sozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 302
Secondo Voltaire, il mito di Amore e Psiche è la favola più bella che gli Antichi ci abbiano lasciato. Se il Medio Evo e l'Umanesimo hanno visto nel conturbante racconto di Apuleio l'emblema di una verità cristiana (la colpa e la redenzione), o di un miraggio neoplatonico (l'ascesa verso il divino) o di un insegnamento stoico (l'invito ad affrontare con forza d'animo il male di vivere), tra Rinascimento e età dei Lumi è prevalsa una lettura edonistica (la favola esalterebbe la pura carnalità) o spettacolare e teatrale. Già allora si è fatta strada l'idea del valore ingannevole ma consolante delle illusioni (Psiche è felice finché non esce dal mondo dei sensi e non vede il volto di Eros: finché, con la sua lampada, non scopre la verità). Con l'Ottocento le sventure di Psiche sono il prezzo con cui gli uomini pagano il progresso. In età decadente queste idee ambiziose vengono accantonate: nel mito grandeggia ormai la figura di Psiche come immagine di pura interiorità, come simbolo dell'io più profondo. Nel Novecento, secolo propenso alla dissacrazione e al disincanto, la favola è ripresa in una chiave sarcastica e cinica che forse tradisce un'inconfessata nostalgia. Queste pagine ci introducono alle metamorfosi del mito, così come si è insediato nell'immaginario occidentale, non solo nella letteratura, ma anche nelle raffigurazioni pittoriche, nei marmi degli scultori o negli spartiti musicali di celebri compositori.
Da Metastasio a Leopardi. Armonie e dissonanze letterarie italo-francesi
Lionello Sozzi
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2007
pagine: VI-376
Si parla di Metastasio, del rapporto tra Alfieri e Chénier, Monti e Voltaire, Manzoni e Lebrun, della presenza francese nell'opera di Breme, Giordani, Salfi, o nel "Conciliatore". Ma soprattutto si indaga sulle analogie riscontrabili tra esponenti poco noti della cultura francese e autori italiani come Parini, Foscolo, Leopardi. Le analogie, per altro, non escludono le evidenti dissonanze, dovute sia al diverso temperamento degli artisti, sia alla diversa temperie culturale in cui le loro opere vedono la luce.
I cembali del mondo
Bonaventure Des Periers
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2011
pagine: 120
Il Cymbalum mundi, breve operetta del 1537, anonima ma da sempre attribuita a Bonaventure Des Périers (autore francese contemporaneo di Rabelais), suscita più che mai, oggi, l'interesse dei lettori della critica. Ambiguo, enigmatico, complesso, il Cymbalum (che deve il suo titolo sia a Plinio, sia a S. Paolo) è stato a lungo interpretato come opera irriverente e blasfema, in cui il personaggio di Mercurio, rappresenterebbe Gesù e il libro di cui si parla nel primo dialogo la Bibbia. Poi sono subentrate altre letture: una lettura ortodossa, un'altra scettica (sollecitata dal modello dei dialoghi di Luciano), un'altra di sapore evangelico (Des Périers era valet di Margherita di Navarra, sorella di Francesco I e legato agli ambienti e agli esponenti che aderivano ai programmi di un riformismo moderato). La lettura che qui, per la prima volta, proponiamo in veste italiana (ma con testo a fronte), si ispira agli studi di V. L. Saulnier e insiste sulla proposta, di cui il libretto verosimilmente è portavoce, di una ricerca interiore e di una religiosa introspezione che comportino la pratica del silenzio
Perché amo la musica. Ricordi, riflessioni, emozioni
Lionello Sozzi
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 140
L'Italia di Montaigne e altri saggi sull'autore degli «Essais»
Lionello Sozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2014
pagine: 117
Montaigne non racconta solo la scoperta dei vizi e delle virtù degli "italiani" ma, ancor più, segna la nascita di una nuova antropologia: "Gli uomini sono diversi e tuttavia ogni uomo porta in sé i segni e i caratteri dell'umana condizione". E il confronto con gli "altri" che aiuta a liberarsi di ogni schema e a studiare il reale nella sua tangibile evidenza. Inedito per il suo tempo, il suo sguardo investiga l'umanità in tutte le sue contraddizioni con uno stile che non giudica ma riferisce, trascrive, descrive, in una parola: "rispetta".
L'uomo microcosmo e altri saggi sulla civiltà del Rinascimento
Lionello Sozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2015
pagine: 96
Questa raccolta di saggi, dedicati a vari aspetti della cultura italiana e francese del Rinascimento, di solito poco esplorati, si aprono sul grande tema dell'uomo microcosmo, inteso, a un livello più elementare e materialistico, come compresenza nell'uomo dei quattro elementi che compongono il mondo, poi inteso, a un livello più alto, come vinculum et nodum, come sintesi degli opposti (secondo quanto suggerisce anche Jung), infine come tensione verso supreme volizioni e verso un esito spirituale ispirato a un concetto di caritas. Seguono altri saggi, questa volta suggeriti da un altro studioso che l'autore considera sua guida spirituale, Mircea Eliade, e dedicati, ad esempio, all'idea di un Rinascimento considerato non come proiezione verso il dopo, ma come nostalgia delle origini. Chiudono il libro quattro saggi dedicati a umanisti e letterati di cui si mettono in luce aspetti poco noti: Poliziano come poeta della dolcezza, Beroaldo il Vecchio con la sua traduzione e interpretazione dei simboli attribuiti a Pitagora, e infine Bonaventure Des Périers col profilo, da lui tracciato, dell'homme de bien, ispirato a un modello pseudo-virgiliano. Qui il cerchio si chiude perché, come nel caso del microcosmo, il modello non è descrittivo ma esortativo: l'uomo non è bonus di per sé, si fa vir bonus quando realizza assiduamente il suo modello ideale di virtù.