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Libri di Lorenzo Declich

Le relazioni italo-yemenite: dalle proiezioni strategiche alla diplomazia culturale (1880-1980)

Lorenzo Declich

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 40

“L’acquisto della baia di Assab dalla società Rubattino da parte dello Stato italiano nel 1882 inaugurò ufficialmente una nuova stagione della politica estera italiana: da quel momento “l’idea coloniale” non fu più legata alla presenza nei territori di “coloni”, ovvero emigranti (o “trasmigratoci”, come li definì il regime fascista), così come era avvenuto per decadi nel bacino del Mediterraneo e nel Nuovo Mondo. (...) Proprio perché si è soliti associare il colonialismo italiano solo al continente africano, occorre qui sottolineare che una porzione non irrilevante della politica coloniale italiana si svolse dall’altra parte dello stretto di Bab al-Mandib, in particolare in quella regione della penisola araba che andava sotto il nome di Yemen – corrispondente grosso modo a quella che dal 1962 al 1990 fu la Repubblica araba dello Yemen. (...) La consapevolezza dell’importanza strategica ed economica dello Yemen si riflette nella storia delle relazioni italo-yemenite. A queste si dà ha inizio, convenzionalmente, con il viaggio che Renzo Manzoni (1852-1918), nipote di Alessandro, che dopo aver partecipato a una spedizione in Marocco, intraprende l’attraversamento interno dello Yemen, da Aden a Ṣan‘ā’ nel 1877. (...) Possiamo seguire il filo delle relazioni politiche e diplomati che fra Italia e Yemen attraverso nei carteggi di Enrico Insabato (1878-1963), medico e orientalista la cui attività culturale, diplomatica e politica è ben nota, così come è noto il suo ruolo di informatore del Ministero degli interni e di agente politico del Presidente del consiglio Giovanni Giolitti nel periodo in cui risiedette al Cairo (1901-1913). Interessante, in particolare, l’approccio “islamizzante” di Insabato alla politica coloniale italiana che questi pratica intessendo relazioni di alto livello con autorità religiose e politiche musulmane. Lo strumento di maggior rilievo che Insabato usa a questo fine è la pubblicazione de Il Convito/al-Nādī, rivista italo-araba edita al Cairo dal 1904 al 1913. (...) Quando la politica coloniale italiana assunse, anche dal punto di vista istituzionale, una forma più organica – prima della nascita del Ministero delle colonie (1912) era già in ruolo presso il Ministero degli affari esteri una Direzione centrale degli affari coloniali (1906-1912) – l’importanza strategica dello Yemen fu presa in considerazione con maggiore sistematicità. (...) La strategia italiana trovò il suo culmine durante il fascismo ed ebbe il suo maggior successo con la firma a Ṣan‘ā’ del “Trattato di amicizia e di relazioni economiche” fra Italia e Yemen il 2 settembre 1926. (...) Notevole, in questo quadro, è proprio la presenza degli Italiani nell’entourage dell’Imām, a più riprese, in più occasioni e in ruoli diversi. (...) La proiezione strategica degli Italiani sullo Yemen attraversa per decadi la pubblicistica specializzata – si vedano ad esempio i rapporti di Oriente Moderno, il periodico pubblicato dall’Istituto per l’Oriente – trovando un’eco degna sulla stampa di ampia diffusione solo in occasione degli eventi di maggior rilevanza, come nel succitato caso del trattato italo-yemenita. (...)"
15,00 14,25

Siria, la rivoluzione rimossa. Dalla rivolta del 2011 alla guerra

Lorenzo Declich

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2017

pagine: 318

La Siria oggi è ridotta in macerie, più di un terzo della popolazione è fuggito all'estero e un altro terzo ha dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Le vittime civili sono più di mezzo milione e circa il doppio i feriti e mutilati. Tutto questo nella sostanziale indifferenza delle cosiddette "democrazie avanzate". Ma prima di divenire teatro di questa guerra la Siria ha vissuto, dal 2011, una vera e propria rivoluzione. Un imponente quanto disorganizzato movimento di popolo ha intrecciato le aspirazioni dei giovani con le rivendicazioni della parte più svantaggiata della società. È stato il più importante tentativo di autorganizzazione dal basso nel contesto delle rivolte arabe, caratterizzato dalle parole d'ordine "libertà", "dignità" e "cittadinanza", ma forse proprio per questo è stato cancellato nei discorsi prima ancora che nei fatti. L'autore racconta la storia di questi anni da un punto di vista preciso. Ritiene infatti che il principale problema della Siria oggi sia il regime di Bashar al-Asad e ne descrive le caratteristiche insieme alle condizioni sociali ed economiche che hanno prodotto la rivolta. Approfondisce le dinamiche della protesta, per arrivare alle terribili strategie di repressione attuate dal regime e all'attuale situazione di guerra. Con l'entrata in campo nel 2013 dello Stato islamico è stata proposta un'unica opzione: stare con l'Isis o con Asad. Ciò ha cancellato la possibilità di analisi approfondite su un conflitto che non può non essere letto su più livelli. Smontando alcuni miti e contestando le fonti su cui si basano molti giornalisti - oltre ai complottisti - l'autore analizza la deriva confessionale del conflitto, la strategia di compartimentazione della Siria attuata dal regime, l'economia di guerra e gli interessi diversi degli "attori geopolitici" (Stati Uniti, Russia, Iran). Ma soprattutto rimette al centro del campo visivo i siriani e la loro rivoluzione, unica speranza per il futuro. Prefazione di De Michele Girolamo.
15,00 14,25

Islam in 20 parole

Lorenzo Declich

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2016

pagine: 192

Questo è un libro da portare con sé e da sfogliare ogni qual volta ci imbattiamo in discorsi, concetti e dibattiti in cui l'Islam viene trattato in maniera frettolosa e stereotipata. Ma è anche un viaggio, da fare tutto d'un fiato, nel mondo islamico e in ciò che dell'Islam si dice e si pensa oggi. Le 20 parole rappresentano tappe di un itinerario che tocca storia, cultura e religione, antropologia e sociologia, economia e politica. Alcune - Allah e jihad ad esempio - sono ormai sulla bocca di tutti. Altre - come din (religione), umma (comunità) e iman (fede) - sono meno conosciute ma altrettanto essenziali. Altre ancora, come islamofobia e terrorismo, affrontano direttamente i nodi sui quali si concentra il 'discorso pubblico sull'Islam'. Alla base di tutto c'è la curiosità verso mentalità, popoli e storie di un mondo che ancora conosciamo poco e che ha sempre esercitato grande fascino. Oggi più che mai è importante imparare a conoscerlo.
14,00 13,30

Giulio Regeni, le verità ignorate. La dittatura di al-Sisi e i rapporti tra Italia ed Egitto

Lorenzo Declich

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2016

pagine: 172

A qualche giorno dal ritrovamento del corpo di Giulio Regeni, alcuni attivisti in Italia producono un hashtag - #veritàpergiulio - e un banner che accosta l'immagine dell'italiano a quella di Khaled Said, il ventottenne egiziano ucciso di botte dalla polizia di Alessandria il 6 giugno del 2010. Khaled Said, considerato il "primo martire" della rivoluzione egiziana del 25 gennaio 2011, è uno dei simboli, forse il più forte, di una stagione di lotte che, per molti versi, non è ancora finita.
14,00 13,30

L'Islam nudo. Le spoglie di una civiltà nel mercato globale

L'Islam nudo. Le spoglie di una civiltà nel mercato globale

Lorenzo Declich

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Jouvence

anno edizione: 2015

pagine: 147

L'identità islamica, nel tritacarne della globalizzazione, è in via di ridefinizione. "L'islam nudo", in equilibrio fra cronaca e divulgazione, racconta alcuni aspetti sorprendenti e inaspettati di questo processo, concentrandosi infine sul nascente "islam del mercato" i cui effetti sulla vita dei singoli credenti e delle diverse comunità musulmane sono spesso dirompenti. È un mondo fatto di grandi multinazionali che hanno fiutato l'affare del "next 1 billion market", produzioni hollywoodiane milionarie islamizzanti e operatori di mercato di mezzo mondo impegnati a impacchettare prodotti "islamicamente corretti" o a farsi la guerra, ma anche di "pollimaiali" industriali, certificazioni sospette, città storiche come la Mecca rase al suolo e ricostruite da capo per fare spazio al business. Le prime vittime di quella che in Europa e Nordamerica viene spesso percepita come una minacciosa invasione islamica sono i musulmani stessi che, sempre più, sono pensati e gestiti dagli attori del mercato globale come muti e manipolabili "consumatori islamici".
14,00

Azazel

Azazel

Youssef Ziedan

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2011

pagine: 364

Una cella di due metri per lato. Una fragile porta di legno sconnessa. Una tavola, con sopra tre pezze di lana e lino, e un tavolino con un calamaio e una vecchia lampada con lo stoppino logoro e la fiamma danzante. A Ipa, il monaco egiziano, non serve altro per vivere nel monastero sulla vecchia strada che collega Aleppo e Antiochia, due città la cui storia ha inizio nella notte dei tempi. È il V secolo, un momento decisivo nella storia della Cristianità. Sono anni di violenza religiosa, di lotte e contrasti feroci, e la fede nel Cristo vuol dire scegliere una fazione, abbattere i propri nemici, e così decidere del proprio stesso destino. Nestorio, Yabba che ha preso Ipa sotto la sua protezione, il venerabile padre con cui a Gerusalemme e Antiochia il monaco ha discusso liberamente dei libri proibiti di Plotino, Ario e degli gnostici, è nella tempesta. Nel 428 d.C. è stato ordinato Vescovo di Costantinopoli e ora, due anni dopo, è accusato di apostasia, la più terribile delle accuse, l'abbandono e il tradimento della fede nel Cristo. Il Patriarca Cirillo, l'Arcivescovo di Alessandria, ha scritto dodici anatemi contro l'"apostata", colpevole ai suoi occhi di non riconoscere che "il Cristo è Dio nella sostanza e che la Vergine è Madre di Dio". Che Chiesa è mai quella che scomunica un saggio dal volto radioso, un uomo santo e illuminato che ha il solo torto di ritenere assurdo che "Dio sia stato generato da una donna"?
9,00

Danza orientale

Danza orientale

Khaled Al-Berry

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2013

pagine: 369

Inizio degli anni Novanta, Londra è la capitale del cosmopolitismo tollerante, il sospetto e la paura sono ancora lontani dalle sue strade. Quale posto migliore dove fuggire e inventarsi una nuova vita? Per tre giovani egiziani ansiosi di tagliare i ponti con i propri ricordi, l'Inghilterra è un rifugio sicuro. Husein ci arriva con il pretesto di un dottorato all'università, e cerca con tutte le sue forze di integrarsi, di far quadrare i conti con una moglie, tre bambini e gli affitti londinesi. Yasir ha abbandonato l'Egitto portandosi dietro una colpa difficile da espiare. E poi c'è Ibrahim, il narratore di questa storia, che ha trovato il modo per lasciarsi alle spalle una vita precaria, cogliendo un'occasione che ha nome di donna e passaporto britannico. I tre vengono dallo stesso villaggio e quasi non si conoscono, ma nella città straniera si ritrovano e le loro vite si incrociano sotto il segno della competizione sentimentale per Katia, una ballerina di origine libanese che incanta tutti con la sua danza. Ma i tre sono legati, loro malgrado, anche da un segreto: l'aver fiancheggiato l'islamismo radicale. E quando, nel pieno centro della multietnica città che li ha accoLti, i terroristi islamici fanno scoppiare le bombe nella metropolitana, l'aria si oscura di pregiudizi e diffidenze, e per i tre amici tutto precipita.
15,90

Azazel

Azazel

Youssef Ziedan

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2010

pagine: 382

Una cella di due metri per lato. Una fragile porta di legno sconnessa. Una tavola, con sopra tre pezze di lana e lino, e un tavolino con un calamaio e una vecchia lampada con lo stoppino logoro e la fiamma danzante. A Ipa, il monaco egiziano, non serve altro per vivere nel monastero sulla vecchia strada che collega Aleppo e Antiochia, due città la cui storia ha inizio nella notte dei tempi. È il V secolo, un momento decisivo nella storia della Cristianità. Sono anni di violenza religiosa, di lotte e contrasti feroci, e la fede nel Cristo vuol dire scegliere una fazione, abbattere i propri nemici, e così decidere del proprio stesso destino. Nestorio, Yabba che ha preso Ipa sotto la sua protezione, il venerabile padre con cui a Gerusalemme e Antiochia il monaco ha discusso liberamente dei libri proibiti di Plotino, Ario e degli gnostici, è nella tempesta. Nel 428 d.C. è stato ordinato Vescovo di Costantinopoli e ora, due anni dopo, è accusato di apostasia, la più terribile delle accuse, l'abbandono e il tradimento della fede nel Cristo. Il Patriarca Cirillo, l'Arcivescovo di Alessandria, ha scritto dodici anatemi contro l'"apostata", colpevole ai suoi occhi di non riconoscere che "il Cristo è Dio nella sostanza e che la Vergine è Madre di Dio". Che Chiesa è mai quella che scomunica un saggio dal volto radioso, un uomo santo e illuminato che ha il solo torto di ritenere assurdo che "Dio sia stato generato da una donna"?
18,00

Parsifal

Parsifal

Lorenzo Declich

Libro

editore: Futura Editrice

anno edizione: 1994

12,91

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